Uruguay: “Consegna un’arma ed in cambio riceverai computer e biciclette!”

Josè

Jose Mujica, il presidente dell’Uruguay dona il 90% del suo stipendio ai poveri.
Questo presidente così diverso dagli altri fa sempre parlare di sè.
Oggi vi voglio raccontare di una sua iniziativa davvero particolare.
In Uruguay si stima che un cittadino su tre possegga un’arma e solo la metà risulta regolarmente registrata. La popolazione armata è un pericolo: feriti e decessi causati da armi da fuoco sono in aumento.
Proprio per questo motivo il governo ha creato la campagna Armas para la vida.
Marcelo Barzelli, responsabile della Comunicazione del Ministero degli Interni, spiega in cosa consiste questa singolare iniziativa: “Il cittadino consegna un’arma e riceve, in cambio, un’arma per la vita. Un’arma di conoscenza come lo è un computer portatile o un’altra, per l’esercizio o il lavoro, come è la bicicletta. Cerchiamo così di collaborare nell’importante lavoro di disarmare la società uruguayana, un lavoro vitale verso una convivenza pi armoniosa, per risolvere le differenze attraverso il dialogo e il negoziato”.
La campagna prende spunto da un’idea simile attuata nel paese dal precedente governo che regalò un computer ad ogni bambino, proprio per far entrare nelle case l’informazione: l’arma vera per affrontare la vita! Anche questa volta un messaggio vero e concreto rivolto ai cittadini per dissuaderli dall’utilizzo delle armi come risposta alle difficoltà della vita!
Il tempo per compiere questa sorta di baratto è di sei mesi, in seguito entrerà in vigore una legge che prevede una pena da 1 a 12 anni per chi possiede un’arma illegalmente
Non possiamo che lodare ancora una volta queste soluzioni creative e significative messe in atto per risolvere i grandi problemi della nostra società!

foto Ago

Il mio blog: Gente di mare

Da oggi inizia il mio Blog su LiberoBlog. In questo spazio voglio scrivere, segnalare argomenti, foto, video di quello che mi interessa.

Gente di mare

io e luigi

Umberto Tozzi & Raf

A noi che siamo gente di pianura
navigatori esperti di citta’
il mare ci fa sempre un po’ paura
per quell’idea di troppa liberta’.

Eppure abbiamo il sale nei capelli
del mare abbiamo le profondita’
e donne infreddolite negli scialli
che aspettano che cosa non si sa.

Gente di mare
che se ne va
dove gli pare
dove non sa.
Gente che muore
di nostalgia
ma quando torna
dopo un giorno muore
per la voglia di andare via.

E quando ci fermiamo sulla riva
lo sguardo all’orizzonte se ne va
portandoci i pensieri alla deriva
per quell’idea di troppa liberta’.

Gente di mare
che se ne va
dove gli pare
dove non sa.
Gente corsara che non c’e’ piu’
gente lontana che porta nel cuore
questo grande fratello blu.

Al di la’ del mare
c’e’ qualcuno che
c’e’ qualcuno che non sa
niente di te.

Gente di mare
che se ne va
dove gli pare
dove non sa.
Noi prigionieri in questa citta’
viviamo sempre di oggi e di ieri
inchiodati dalla realta’…
e la gente di mare va.

Gente di mare
che se ne va
dove gli pare
dove non sa.
Noi prigionieri in questa citta’
viviamo sempre di oggi e di ieri
inchiodati dalla realta’…
e la gente di mare va.

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