Marco Buticchi scrittore d’avventura

Casa di mare

                                                                                              https://youtu.be/cauiMZgINOk

Anni fa mentre ero a Lerici ( mio paese d’origine) e assistevo alla presentazione del libro “ La grande settimana” di Mario Spagnol e Paolo Bertolani, ho potuto ascoltare l’interessante intervento di Marco Buticchi in merito all’evento.

Non lo conoscevo direttamente ma di lui sapevo che era il figlio di Albino di cui avevo seguito le vicende sia imprenditoriali che sportive. Allora tifavo per il Milan e grazie a suo padre, noi ragazzi potevamo incontrare in qualsiasi momento : Rivera, Prati, Rosato… ospiti nel suo panfilo, attraccato al molo.

Vivendo ormai da anni a Cremona, e non seguendo da vicino la vita lericina, avevo perso ogni riferimento sia culturale che degli avvenimenti di quel paese.

Il 2 giugno 2010 assisto incuriosito ad un evento letterario presso la Biblioteca di Cremona: ospite Marco Buticchi.

Cerco di arrivare in tempo per poterlo incontrare.

La prima cosa che facciamo dopo essermi presentato come un Lericino trapiantato a Cremona, a tutte e due scappano parole dialettali.

Registro tutto l’intervento, ne sono amaliato. Parla dei suoi romanzi, di storia, avventure e presenta il suo nuovo capolavoro : “La voce del Destino” dove la protagonista è Evita Peron.

A settembre di quell’anno leggo tutti i suoi libri precedenti, partendo da “Le Pietre della Luna”.

Il suo genere letterario mi affascina e da allora aspetto con ansia una nuova uscita.

Presto leggerò l’ultimo: “Casa di mare”. La prima cosa che mi viene in mente è associare il titolo al paesino in provincia di la Spezia: Cadimare, dove appunto nasce Albino Buticchi.     https://youtu.be/CrrFFsVg5lw

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                                                                              https://youtu.be/BRPQ8VZsNsE

Consiglio la lettura:

  • L’ordine irreversibile (1992) (autoprodotto)
  • Scusi, bagnino, l’ombrellone non funziona! (Longanesi, 2006)

 

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TERREMOTO CENTRO ITALIA. SCATTA LA SOLIDARIETA’ DI AUSER

 

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L’Auser nazionale, Regionale e del Comprensorio di Cremona esprimono  solidarietà, sostegno e cordoglio alle comunità del Centro Italia colpite dal violento terremoto.
“In momenti come questi – sottolinea il presidente Enzo Costa – dove eventi catastrofici sconvolgono la vita di intere comunità devono riemergere i valori della solidarietà e dell’aiuto reciproco, con questo spirito – prosegue Costa- l’Auser Nazionale chiede a tutte le sue strutture di avviare con sollecitudine, una raccolta fondi da destinare alle famiglie più colpite dal sisma”.
Il conto corrente bancario intestata ad Auser presso Banca Etica Scarl, su cui versare le somme raccolte è:
IBAN IT 89 L 05018 03200 000000105900
Indicando nella causale: “raccolta fondi terremoto 2016 Centro Italia”.
Successivamente verranno comunicato se sarà necessario avviare la raccolta di beni di prima necessità e quant’altro di utile per aiutare le popolazioni colpite dal sisma.

TERREMOTO CENTRO ITALIA. SEDI AUSER LIMITROFE INVITATE A CONTATTARE LA PROTEZIONE CIVILE
Le strutture Auser sono invitate, in particolare quelle limitrofe e maggiormente organizzate, con disponibilità di mezzi e volontari, a contattare gli uffici locali della Protezione Civile per collaborare nelle attività di primo intervento e soccorso.

TERREMOTO CENTRO ITALIA. AUSER IN APPRENSIONE PER I SOCI DEL CIRCOLO AUSER DI AMATRICE COMPLETAMENTE DISTRUTTO
Il Centro Anziani e che ospitava il circolo Auser di Amatrice è completamente distrutto, associazione in apprensione per la sorte dei responsabili e dei soci

TERREMOTO CENTRO ITALIA. ALMENO DUE SEDI AUSER COMPLETAMENTE DISTRUTTE IN PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
E’ giunta la notizia che sarebbero almeno due sedi Auser in provincia di Ascoli Piceno che sarebbero andate completamente distrutte a causa del sisma.

TERREMOTO CENTRO ITALIA. LE SEDI AUSER E I VOLONTARI SI COORDININO CON LE LOCALI ISTITUZIONI PREPOSTE
L’Auser nazionale fa appello ai propri soci e volontari di evitare di attivarsi in autonomia recandosi sui luoghi colpiti dal sisma senza avere prima ricevuto precise indicazioni da parte delle istituzioni preposte, al fine di non aggiungere ulteriori difficoltà alla gestione dell’emergenza.

 

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Coro “Attorno al falò” di Pescarolo ed Uniti

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Coro “Attorno al Falò”

La data di inizio dell’attività è il 12 ottobre 2005 in occasione del Convegno organizzato dal Museo del Lino di Pescarolo dal titolo: “I fuochi rituali”.

I Canti sono tratti dalla memoria, documenti orali della cultura popolare della Bassa Padana.

La cultura popolare si esprimeva soprattutto con i canti, di cui non si conoscono gli autori perché autore era il popolo stesso che raccontava le sue storie, spesso in dialetto.

A volte, chi le raccontava cambiava le parole per narrare fatti della sua vita. Per questo di una stessa canzone ci sono testi diversi.

Attraverso lo studio di questi testi è possibile capire i problemi della gente, il loro modo di vivere e pensare nella civiltà contadina della nostra terra padana.

 

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Sgabèi della Lunigiana

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Cosa hanno a che vedere gli “Sgabèi” con Cremona?

Il 1993 è l’anno in cui ho fatto assaggiare per la prima volta gli sgabèi. piatto tipico della Lunigiana, durante la Festa dell’Unità di Pieve Terzagni. Ricordo di essermi fatto fare 2 Kg. di pasta di pane comune dal fornaio Manara, e fritta nell’olio delle patatine.

La mia idea era quella di proporli nel cremonese durante le feste popolari, come è tradizione delle mie parti. Del resto sapevo che i cremonesi si spostano volentieri nel piacentino e parmense per gustare l’ottima “Torta Fritta”.

Nel settembre dello stesso anno li proposi alla PRO Loco di Pescarolo, e da allora sono stati inseriti nel menù.

Nel 1995 e per diversi anni a seguire sono diventati un piatto alternativo all “torta fritta” nelle Feste Provinciali dell’Unià.

Ho insegnato la ricetta ad un amico panettiere di Sospiro, Romano Storti, che mi ha sostituito in diverse feste del territorio.

Nel ricercare l’origine di questo piatto mi sono imbattuto in una approfondita documentazione redatta da noti enogastronomi e cultori della tradizione ligure-toscana; soprattutto mi è stato di aiuto Enrico Calzolari di Lerici.

Gli Sgabèi traggono origine dal Caucaso: pasta di pane fritta in olio bollente.

Appartengono alla famiglia delle paste lievitate: gnocco fritto, torta fritta, levadèl ecc.. Questo genere di pasta fritta la ritroviamo sotto nomi diversi lungo tutto l’Appennino Emiliano, Ligure, Toscano etc..

Gli ingredienti sono: acqua, farina tipo 0, lievito di birra, sale, zucchero o malto.

Dopo una lievitazione (circa otto ore), la pasta viene fatta riposare ancora per un’ora dopo averla divisa in piccole pagnotte, Rigorosamte coperte da un telo.

Quindi si passa a stenderla sull’asse con il matterello e tagliata a strisce rettangolari o a losanga.

Sono fritti in grosse pentole con olio di giralole.

( Solo una volta sono riuscito ad impastare con farina tipo 0, proveniente da un mulino di Aulla, e cuocere con olio d’oliva extravergine della Rocchetta di Lerici)

Gli sgabèi si accompagnano con spalla cotta, pancetta, salumi in genere, gorgonzola, formaggi teneri, e per i più golosi con la nutella.

Come da ricetta originale,possono essere rviti come dolce, ripieni di marmellata cotogna  e spolverati con zucchero a velo.

 

 

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Tellaro e le sue bellezze

 

 

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Tellaro (SP)

Tellaro è la frazione più orientale del comune di Lerici, in provincia della Spezia. È stato recensito come uno dei borghi più belli d’Italia. Il paese è un piccolo borgo marinaro, arroccato su una scogliera che si affaccia sul Golfo della Spezia.

Roberto Bianchi è l’autore di un link stupendo su Tellaro (SP). Non si può fare a meno di visitarlo (Link e soprattutto il paese)

https://www.facebook.com/pages/Tellaro-Uno-dei-7-borghi-piu-Belli-deuropa/1053984294615442?ref=ts&fref=tsTellaro

 

 

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Pubblica Assistenza – Avis Fivizzano (MS) – La storia

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Una meravigliosa avventura!!!

 

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La storia della Pubblica Assistenza AVIS di Fivizzano risale alla fine degli anni ´70 quando, a causa di vari incidenti con mancato o ritardato soccorso, cominciò a farsi strada nella mente di alcune persone che già prestavano opera di volontariato nell´Associazione Volontari del Sangue, l´idea di poter organizzare un efficace gruppo di intervento.

La buona volontà da sola non era sufficiente a soddisfare il bisogno e quindi nel 1978 grazie ad un accordo tra la nostra Associazione, il Comune e la Confraternita della Misercordia fu possibile l´utilizzo di due mezzi: un pulmino FIAT 1100 ed un FORD TRANSIT, risolvendo così, almeno per un primo periodo, il problema del trasporto degli infortunati.

Allora lo scopo principale dei soccorritori consisteva nel portare il paziente nel minor tempo possibile presso l´Ospedale senza nuocergli. Mancavano però materiali di prima necessità (steccobende, collari, ecc..) e sui mezzi non era presente un medico per un intervento di prima emergenza.
Il Volontario quindi era in prima linea e metteva in pratica ciò che aveva imparato al “corso di soccorso” svolto grazie alla collaborazione dei medici dell´Ospedale di Fivizzano e naturalmente grazie a tanta disponibilità.

Il primo servizio fu svolto il 1° novembre 1978 con il trasporto di un bimbo nato prematuro dall´Ospedale di Fivizzano a quello di La Spezia; oggi quel bimbo, diventato adulto, presta servizio nell´Associazione.
La Pubblica Assistenza AVIS di Fivizzano si costituisce il 2 febbraio 1979 con atto legale firmato presso lo studio del Notaio Dalle Luche da:

  • Bianchi Mansueto
  • Carli Delio
  • Domenichelli Pierino
  • Mencatelli Alfredo
  • Simonelli Giuseppe
  • Tonarelli Agostino
  • Tonelli Ferruccio
  • Tonelli Paolo
  • Tonelli Silvio

L´Associazione era in questo modo diventata legale a tutti gli effetti, ma erano rimasti da risolvere alcuni problemi legati al servizio, in particolare si sentiva l´esigenza di avere una sede; i punti di riferimento erano l´Armeria Domenichelli e l´abitazione di Beppino Simonelli che, sempre disponibili, ricevevano le telefonate ed organizzavano i soccorsi.
Successivamente l´Associazione, mediante una sottoscrizione popolare, riuscì ad acquistare la prima ambulanza, una PEUGEOT, ed un´altra attrezzatura per la rianimazione venne donata dal compianto Vezio Maltinti in memoria della moglie Vienna.

Negli anni ´80 finalmente si riuscì ad avere dall´amministrazione comunale in carica la concessione di un terreno situato in Piazza della Libertà, destinato alla costruzione della sede; quest´ultima fu inaugurata nel 1990 ed all´ultimo piano della stessa venne allestita una sala per convegni e congressi che viene concessa a chiunque ne faccia richiesta.

E´ doveroso ricordare che la costruzione della sede fu possibile grazie alla generosità della popolazione e soprattutto per l´aiuto ricevuto dai volontari.

Il 1° marzo 1997 venne istituito dalla Regione Toscana il Servizio di Emergenza 118 dotato di una Centrale Operativa ubicata a Massa alla quale pervengono tutte le richieste di soccorso dalla quale poi vengono a loro volta smistate sul territorio, facendo si che intervenga l´Associazione più vicina con l´ausilio di un medico ed un infermiere. Tutto ciò ha reso più agevole e più specifico l´intervento sull´infortunato o sul malato.

Attualmente l´associazione di un parco macchine di 15 unità che a breve saranno rinnovate e rimodulate.
Le scelte per gli anziani non autosufficienti, per l´infanzia, l´adolescenza ed i giovani, diventano tanto più necessari in un territorio emarginato ed economicamente depresso come il nostro.
Non è semplice parlare in modo sintetico della Pubblica Assistenza, perchè la storia della sua realizzazione è stata alcune volte sofferta e se, a più di trent´anni dalla sua nascita, ha raggiunto il livello attuale, lo dobbiamo a tutti coloro che con spirito di sacrificio e di solidarietà hanno contribuito a raggiungere lo scopo.

Un grazie particolare lo rivolgiamo al compianto Giuseppe Simonelli, Presidente per ben 19 anni dell´Associazione, a Pierino Domenichelli, precedentemente membro del Consiglio Direttivo, a Fulvio Francini, che ha svolto le mansioni di Segretario per molti anni, a tutti quei Soci Fondatori che con senso di abnegazione hanno voluto, sostenuto e creduto in quat´opera, sino a farla diventare quella che noi oggi conosciamo.

L´Associazione è impegnata quotidianamente ad aiutare chi soffre e chi ha bisogno. Effettua servizi di trasferimento degenti in altri Ospedale per analisi particolari, trasporta referti e materiali per esami ma non solo, perchè opera anche nell´attività di Protezione Civile: si è distinta infatti per i servizi prestati durante l´alluvione in Versilia, in Friuli, in Irpinia, in Piemonte, in Umbria, per gli aiuti ai profughi del Kosovo e recentemente per gli interventi in seguito all´alluvione del novembre 2012 ad Aulla e per gli eventi sismici dell´Aquila, dell´Emilia e della nostra zona, intervento quest´ultimo che al momento in cui scriviamo è ancora in corso.

All´Associazione aderiscono attualmente circa 170 persone, ma poichè i compiti che svolgono sono molteplici si richiede lo sforzo di un numero sempre maggiore di Volontari.

Per questo ci rivolgiamo a tutti quei giovani e meno giovani che, senza nulla togliere ai loro svaghi, vogliono dedicare poche ore al mese ad un servizio di cui tutti prima o poi potremmo avere bisogno.
Gli chiediamo solo di provare; aderire all´Associazione è semplice, non servono requisiti ma buona volontà.
Dedicarsi agli altri aiuta a crescere, tutto ciò che è fatto con il cuore non è sterile, ma dà un senso alla vita: fare del bene agli altri fa bene soprattutto a sè stessi.

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Laboratorio teatrale – Presentazione : Sabato 17 settembre 2016 ore 15:00 – Oratorio di Binanuova

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Laboratorio teatrale e non solo

Il laboratorio teatrale nasce per iniziativa delle  Auser  del territorio e dell’Associazione NOI delle sei Parrocchie dell’Unità Pastorale Cafarnao, con l’intento di proporre un’ attività teatrale, e non solo, per  giovani e adulti. Il “laboratorio” è suddiviso in tre moduli per permettere anche a coloro che non intendono partecipare ad una futura compagnia, di assimilare alcuni concetti di base che possono servire nella vita quotidiana e lavorativa. Fondamenti di questa esperienza sono la conoscenza di sé, l’ottimizzazione delle proprie energie creative attraverso percorsi di rilassamento, il miglioramento delle capacità espressivo–comunicative, , l’utilizzo del movimento come strumento di espressione individuale e di conoscenza del proprio corpo, il rafforzamento dello spirito di gruppo basato sulla  fiducia  e l’ascoltando  degli altri. Per chi intende proseguire in questo percorso avrà la possibilità di apprendere elementi di fonetica e di recitazione teatrale, e di sviluppare le proprie capacità  nell’immedesimazione del personaggio.

 

Uruguay: “Consegna un’arma ed in cambio riceverai computer e biciclette!”

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Jose Mujica, il presidente dell’Uruguay dona il 90% del suo stipendio ai poveri.
Questo presidente così diverso dagli altri fa sempre parlare di sè.
Oggi vi voglio raccontare di una sua iniziativa davvero particolare.
In Uruguay si stima che un cittadino su tre possegga un’arma e solo la metà risulta regolarmente registrata. La popolazione armata è un pericolo: feriti e decessi causati da armi da fuoco sono in aumento.
Proprio per questo motivo il governo ha creato la campagna Armas para la vida.
Marcelo Barzelli, responsabile della Comunicazione del Ministero degli Interni, spiega in cosa consiste questa singolare iniziativa: “Il cittadino consegna un’arma e riceve, in cambio, un’arma per la vita. Un’arma di conoscenza come lo è un computer portatile o un’altra, per l’esercizio o il lavoro, come è la bicicletta. Cerchiamo così di collaborare nell’importante lavoro di disarmare la società uruguayana, un lavoro vitale verso una convivenza pi armoniosa, per risolvere le differenze attraverso il dialogo e il negoziato”.
La campagna prende spunto da un’idea simile attuata nel paese dal precedente governo che regalò un computer ad ogni bambino, proprio per far entrare nelle case l’informazione: l’arma vera per affrontare la vita! Anche questa volta un messaggio vero e concreto rivolto ai cittadini per dissuaderli dall’utilizzo delle armi come risposta alle difficoltà della vita!
Il tempo per compiere questa sorta di baratto è di sei mesi, in seguito entrerà in vigore una legge che prevede una pena da 1 a 12 anni per chi possiede un’arma illegalmente
Non possiamo che lodare ancora una volta queste soluzioni creative e significative messe in atto per risolvere i grandi problemi della nostra società!