Assi libri fiorellini

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La immaginai non alta, con mani sottili e delicate, il viso ovale, i capelli ordinatamente tirati affinché ogni poro della pelle prendesse tutta la luce e l’aria possibile. Occhi orientali, neri e grandi, e bocca a cuoricino. Le orecchie scoperte con orecchini pendenti ai lobi. I suoi erano movimenti lenti perché, a differenza della natura che per creare deve sottostare ai tempi della luce e della vita, l’arte, invece, per tutti i suoi artifici, non ha fretta. Nell’arte, infatti, oltre alla vita, anche la luce è artificio.
A differenza di noi che siamo sue creature, la natura ha un solo tempo, il suo. Un tempo che non è lento, non è veloce, non ha affanni, non ha pause. Il suo tempo non ha nulla a che vedere con il nostro e nessun calendario potrà scandirlo.
Prende cinque piccole assi che, precedentemente aveva invecchiate scottandole prima con la fiamma e poi dandole del bianco che ne avrebbe esaltato le venature, vi poggia su una pagina che aveva invecchiato ed ingiallito un po’ con la fiamma ed un po’ sbrindellandone il contorno; su di essa poggia un vecchio libro oppure, non avendo fretta, un libro che aveva ingiallito e consumato apposta. Ad ogni azione si ferma ed osserva l’insieme. Apre un sacchetto e ne tira fuori rametti e fiori di campo che dispone fra le pagine del libro. Non credo siano fiori di loto e, questo, non perché non gli somigliano, ma solo perché non ne ho idea. Questa parte dell’acconciatura è la più lunga e la comprendo perché, per disporre ramoscelli e fiori, sono infinite le possibilità e sono tantissime quelle che sono belle alla pari di altre. Quindi la parte più difficile, dovendo sceglierne una, più che scegliere la più bella, è scartare quelle altrettanto belle. Un po’ come il motivo per il quale le donne impiegano due vite per vestirsi. Una per scegliere e l’altra per rimettere nell’armadio quello che hanno scartato. Qualche volta, succede anche a noi, ma di vite, se non siamo single, ce ne basta una perché a rimettere a posto quello che scartiamo lo lasceremo fare a lei.
Alla fine, il cerchio si restringe e, fra le cinque o sei acconciature che sono tutte belle, lei decide e sceglie. Da dire che in tutte e cinque o sei fra quelle più belle, l’unico particolare che hanno in comune è il fiorellino che sta da solo al bordo del foglio. Quello che sembra essere la ciliegina sulla torta. Quello che anch’io, parlando d’immagini che possono emozionare, avrei potuto modificare o togliere qualcosa dalla scena ma, il fiorellino solitario, quello no.
Ora che ha scelto, ricontrolla l’inclinazione e la quantità di luce e guardando attraverso l’obiettivo mette a fuoco sul fiorellino lasciando che qualcosa sbiadisca come un vago ricordo ed il resto rimanga nell’anima.
Spegne le luci del set e, un po’ stanca, ma soddisfatta, raccoglie un sacchetto, chiude il libro con i rametti e fiorellini e li butta. Lo stesso fa col foglio ed il fiorellino. Prende le cinque assi di legno, le fascia con del nastro adesivo ed esce portandosele via assieme al sacchetto.
Come le librerie, anche le discariche sono piene d’emozioni. Anche di più.

Assi libri fiorelliniultima modifica: 2023-09-02T18:20:20+02:00da arienpassant

9 pensieri riguardo “Assi libri fiorellini”

  1. Non ho parole. Quando la delicatezza, non priva di elementi che scongiurano il pericolo che diventi zuccherosa, emoziona, è così che va. (e insisto, la capacità tutta tua di fare di un dettaglio la cornice)

  2. Essendo abbastanza educato, non mi piaceva interromperla. L’unico modo per approfittare delle sue labbra era, quindi, lasciarla senza parole.

  3. C’est très facile! Da vero gentiluomo, oltre a rubarti la foto, ho rispettato anche il titolo nella tua forma.
    C’est tout. Cela dit, bonjour ma belle 🙂

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