Porto in salvo dal freddo le parole,
curo l’ombra dell’erba, la coltivo
alla luce notturna delle aiuole,
custodisco la casa dove vivo,
dico piano il tuo nome, lo conservo
per l’inverno che viene, come un lume.
Francesco Scarabicchi
Un incontro fortuito con la poesia, turbato dal caos che proviene dalla finestra aperta e inopportuna; occorre ripristinare il silenzio perché il senso di uno scritto non sempre è di immediata intelligibilità. Ma guai se a governare fosse l’immediatezza di ciò che si legge; s’apparenterebbe alla banalità.
(It’s just a thought, only a thought)
Il prato biancoultima modifica: 2019-03-15T15:14:05+01:00da