Tra meraviglia e spavento

Passi per la vita come i bimbi che con la mano salutano cose incapaci di rispondere, premi il viso sul finestrino dell’auto, del treno, delle tue ore veloci, e saluti navi lontane, case che sfrecciano, greggi incuranti, e quando avviene il miracolo, perché a volte nella vita succede che chi vede il tuo gesto risponda, che una casa agiti le persiane, che una pecora scuota i riccioli, che una nave srotoli bandiere, allora ti porti di scatto le mani alle guance, come i bimbi tra meraviglia e spavento, e ricominci a credere in tutto, con gli occhi che luccicano come in gita da te stesso.

Sergio Claudio Perroni

 È uno stato di beatitudine in tutto simile alla stagione in cui il cuore è intento a prendere coscienza della propria esistenza e neppure sospetta dell’esistenza dell’aggettivo impoetico.

Tra meraviglia e spaventoultima modifica: 2019-06-13T13:00:49+02:00da hyponoia

8 pensieri riguardo “Tra meraviglia e spavento”

  1. Certo che sto tizio ci sa ricamare con le parole.

    Cose incapaci di rispondere, che solo se ci riuscissero, ti farebbero luccicare gli occhi come in gita da te stesso. Come quando parlo col divano o col soffitto. Dialoghi o litigate. Alla fine però, sono loro ad andarsene in gita via da me. Poi tornano e, magari, gli luccicano pure gli occhi. A loro, non a me.

    Ci sono foto che dicono tutto. Altre, come questa che è una meraviglia, che ti lasciano partecipare, immaginando quello che non vedi. Guardandole le mani, l’intensità del volto, la vena al collo, le labbra schiuse, potresti chiederti perché spavento, e non lui che le fa l’amore baciandole la schiena?

  2. Lo sto leggendo in questo momento Perroni…il suo libro è composto da tante pagine minimali come questa, ciascuna con un suo titolo…è una prosa lieve, malinconica…

  3. “Spavento” è parte del titolo…la ragazza in foto è tutt’altro che spaventata e credo che quello che supponi sia corretto

  4. Mi piace questo stile, breve, conciso, ma efficace. Rende animate anche le cose, gli oggetti. Ti ci puoi proiettare dentro. Ma è la sua abilità a renderlo possibile.

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