La capacità di distinguere le persone malate è il risultato dell’evoluzione

Gli scienziati svedesi del Karolinska Institute ritengono che la nostra capacità di distinguere una persona malata da una persona sana dal loro aspetto si sia evoluta nel corso dell’evoluzione al fine di ridurre il rischio di diffusione dell’infezione nella società.

Lo studio ha coinvolto 22 volontari sani. Alcuni di loro hanno ricevuto un’iniezione con E. coli e altri hanno ricevuto un’iniezione senza infezione (gruppo placebo). Dopo 3-4 giorni, i volontari hanno cambiato posto.

2 ore dopo l’iniezione, i partecipanti al progetto sono stati fotografati e le foto risultanti sono state mostrate ad altri 49 volontari in modo che potessero determinare quale delle persone nella foto fosse malata. È stato chiesto loro di valutare lo stato di salute di una persona su una scala da -5 (“molto malato”) a +5 (“perfettamente sano”). Un altro gruppo di persone ha valutato le emozioni dei partecipanti fotografati al progetto, come la felicità, la paura e la rabbia.

Si è scoperto che i soggetti identificano abbastanza accuratamente le persone a cui è stata iniettata E. coli dalla foto – le hanno classificate come “abbastanza gravemente malate”. Nella foto, questi “pazienti” avevano pelle e labbra più pallide, angoli della bocca cascanti e palpebre più cadenti rispetto al gruppo placebo.

I partecipanti all’esperimento infettati dal batterio hanno anche mostrato emozioni più negative: tristezza, disgusto, ecc. Gli scienziati lo spiegano dicendo che le emozioni negative sono il risultato di un comportamento di risparmio energetico, stanchezza che si sviluppa sullo sfondo della malattia. Potrebbe anche essere un meccanismo evolutivo per avvertire gli altri della loro malattia e di se stessi come fonte di una pericolosa infezione.

E il disgusto, secondo i ricercatori, attiva il sistema immunitario: una reazione simile si sviluppa guardando una toilette sporca, quando il corpo assume una possibile infezione. È interessante notare che anche i volti dei volontari malati hanno mostrato un “sigillo di indifferenza” – una perdita di interesse per ciò che sta accadendo intorno. I ricercatori ritengono che ciò sia dovuto a un aumento della risposta al disgusto.

Secondo gli scienziati, i dati ottenuti possono spiegare alcune delle sfumature dell’atteggiamento della società nei confronti degli anziani, in cui, a causa dell’età, gli angoli della bocca si abbassano e la pelle delle palpebre si incurva.

La capacità di distinguere le persone malate è il risultato dell’evoluzioneultima modifica: 2023-01-15T17:09:38+01:00da anetta007

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