Unduettre

Ascolto dischi che sono una strage, i jazzisti muoiono come mosche. Passando il polpastrello sui vecchi solchi vi si trattiene un dito di genio. E io lo ciuccio, il sapore è di vinile e note e a questi ne bastano due. C’è chi in due secondi ne soffia troppe ma senza dire, senza soddisfare le libidini dell’orecchio.
Ci danzerei in questo walzer per niente viennese  ma intriso dell’odore di legno marcescente. Perché si sa che New York è città di legno, il concreto è parte minima in quelle architetture. E’ confinato nella punta sud, barriera alle ossidazioni del salmastro. E i boroughs sanno di contrabbasso, al di là dei ponti: interi quartieri poggiano sui timbri gravi, e odorano di legno in chiave di fa. Una moltitudine di case e condomini-contrabbasso, villette clarinetto-basso, nelle cui intercapedini scorrono fili elettrici fuori norma, spellati e spesso in corto. Scoppiano combustioni psichiche laggiù, e le sirene dei pompieri si incrociano, come ottoni squillanti in corsa.  In corsa. Sempre di corsa.

Unduettreultima modifica: 2020-09-29T16:28:24+02:00da vulcanoinaffitto