Quando leggo al parola “profumo” penso sempre al libro di Suskind
“Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere.[…] Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini.”
I profumi e gli odori diventano un’ossessione per il protagonista.
Il profumo è per ognuno di noi un segno distintivo.
Innanzitutto l’odore della pelle è qualcosa che impariamo a riconoscere
in chi amiamo.
È quell’odore che distingue l’altro.
Il profumo è quello che scegliamo.
Non sopporto chi cambia profumo continuamente.
Cambiare profumo è segno di indecisione, di indefinito.
Si sceglie il profumo come si sceglie il vestito.
Come si sceglie chi essere.
Scegliere un profumo per se stessi significa definirsi,
significa assumere una identità.
Significa decisione.