Si può direzionare lo spazio da fuori e da lontano con un pieno controllo ed attribuirgli una forma, fisica ed ideale, un carattere e un significato, tra la razionalità della linea retta e l’oscuro dionisiaco, o viverlo da dentro, molto da vicino, con un coinvolgimento affettivo.
Puoi disegnare, tracciare, solcare per modificare, modellare e adattare, ripetere in continuazione queste linee con movimenti suadenti, ma forma e ornamento saranno il risultato di un disorientamento interno. Ad ogni segno, una perdita di autentico senso.
Avvicinati invece e un po’ inclinato cerca di decifrare la geometria dell’anima, addolcisce e smussa gli angoli retti, anche se poi rimane sempre un mistero.
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