Mese: agosto 2019

Come si deve vivere? Mi hai risposto vivendo. Comprendo ciò che intendi.

L’esistenza è fatta di sogni, favole, timori, delusioni, sconfitte e grandi margini di lentezza, alla scoperta dell’intima essenza di quella poesia, che poi è la vita. Non ti voltare indietro, mi hai detto, quando hai un desiderio, ma vivilo come un sentimento che agisce come un seme da cui può nascere solo il bene. Non importa se serberai per tutta la vita, la memoria di quella notte oscura, anch’essa è indispensabile per dare forma ad una nuova poesia.

Sei Luna, a volte sei triste e senti freddo, l’eloquenza non è nel tratto, ma nella verità che hai dentro, che non può essere compresa se non da chi è riuscito a entrare in quella danza profonda che è il tuo elemento.

§

Ho i tuoi occhi nel cuore,

sono sola e sono con te,

con gli occhi fissi sui tuoi occhi,

occhi desiderati che colorano i miei battiti,

li custodisco per noi e un giorno te li porterò,

guardandoti negli occhi.

§

Cerco di percorrere una distanza che misura il tempo, tra il reale e il desiderio, fuori e dentro, tra anime e corpi. Forme di pietre, stalattiti e stalagmiti, cristalli nella roccia, una terra inviolata, luogo di privilegio che reinventa la durata del tempo, un appuntamento inderogabile, quando un passo si muove e va oltre.

§

Non siamo mai lontani dal  nostro tempo, lo abitiamo con le contraddizioni e gli interrogativi, nella sua bellezza fino ai confini dell’ombra e del pensiero e un pensiero non è altro che ripercorrere all’indietro un’emozione che scopriamo essere respiro di un sentimento.

Si può chiamarla forse felicità, quando resiste nella mente, si distribuisce nel contesto, nel corpo e nei cinque sensi.

§

La perfetta poesia talvolta coglie impreparati, da un lato l’incanto del sentimento e l’amore, dall’altro l’anima con sé stessa che conosce ogni pietra, spiga e fiore.

E di tempo in tempo, un sogno che di giorno in giorno acquista eloquenza, una figura si illumina in virtù dell’altra, puro miele della luce si direbbe.

Passato e futuro. Futuro che né l’uno né altro conosce, se non per la qualità delle parole che avvolge l’uno e l’altro nello stesso fascino. Ma importa, ora, quell’oltre? La chiave d’oro è qui e ora, da questo istante la metà del cielo è superata.

§