Cinema Italiano
Intervista a Emanuela Avenoso:
“Mi chiamo Emanuela Avenoso, ho 33 anni ed una vita travagliata da quando avevo 18 anni.
Ho avuto la prima gravidanza. Ho avuto due figli da un ragazzo albanese, con cui convivevo e da cui sono separata.
Ho subito violenze fisiche e psicologiche. Sono stata coinvolta in affari illeciti ed ho dovuto restare in carcere 28 giorni. Ma non per colpa mia.
Ho potuto essere riscattata attraverso varie udienze e assoluzioni.
A 23 anni ho iniziato una convivenza con un senegalese. Dopo varie incomprensioni dovute ad incompatibilità di obbiettivi, siamo arrivati al capolinea.
Facebook ha portato sulla mia strada due personaggi che hanno cambiato la mia vita.
La prima è Jezebel Jones, alias Gabriella Muratori, autrice, nonchè sceneggiatrice del nostro film BOOMERANG.
Lei è anche l’interprete femminile, insieme a me, nonchè scrittrice del libro TRILOGY.
Ho allevato I miei figli da sola, con grandi sacrifici e quando si è trattato di rimboccarsi le maniche, non mi sono mai tirata indietro. Ho lavorato anche come modella curvy.
Sono tra gli interpreti del film E SE IL BUIO TI FARÀ PAURA, che parla della violenza sulle donne.
BOOMERANG è un soggetto originale, che tratta di rapporti interrazziali, obiettivi di integrazione, razzismo e scontro tra due culture e tradizioni diverse, compresa la poligamia e maraboutage, (Marabutto od anche marabù, in italiano è un termine di ambito islamico/africano soprattutto dell’Africa Nera ma anche, in misura minore, del Nordafrica dai molteplici valori.
In principio, questo termine indica un musulmano considerato “santo”. Da questo significato generale discendono diverse accezioni, che non esaminiamo qua. Ci limitiamo a darne una che è entrata un ambito antropologico, grazie agli antropologi francesi che hanno studiato le culture sub-sahariane, specialmete el Senegal. Nell’Africa sub-sahariana, un marabutto è un personaggio cui si attribuiscono molteplici poteri. Con l’aiuto di talismani, un marabutto sarebbe in grado di ristabilire la salute o l’ordine sociale. Queste pratiche magiche sono criticate dai musulmani ortodossi.
Nelle confraternite del Senegal, i marabutti si sono dati un’elaborata organizzazione gerarchica. Per esempio, il marabutto di rango più elevato della confraternita dei Muridi, è considerato un vero califfo e dispone di estesi poteri, ma gode anche di un prestigio di santo vivente e di una venerazione che poco si concilia con l’islam ortodosso.
Il fenomeno del marabuttismo è tipico dell’Africa settentrionale ed occidentale, ed ha evidenti agganci con una religiosità preislamica. L’Islam, infatti, bandisce ogni idea di intercessione tra la creatura e il suo Creatore. Quasi ogni villaggio in Marocco, Algeria e nel resto del Nordafrica ha il suo santo locale che protegge e apporta benedizione (baraka) ai suoi abitanti ed a coloro che vengono a visitarlo.
Il “maraboutage” è l’insiene dei riti, incantesimi, superstizioni legati alla figura del marabù.)
Il mio incontro con il regista Tony Paganelli è stato casuale. Ne è nato un progetto, che ci auguriamo di portare a termine nel migliore dei modi.”
Ricordiamo che