Ascoltare la voce di Dio e accogliere il Signore

di Muguan, Corea del Sud

Dio Onnipotente dice: “Molte persone potrebbero non essere interessate a quello che dico, ma voglio ancora dire ai cosiddetti santi che seguono Gesù: nel momento in cui vedrete Gesù discendere dai cieli su di una nuvola bianca con i vostri stessi occhi, assisterete all’apparizione pubblica del Sole di giustizia. Forse per te quello sarà un momento di grande entusiasmo, ma dovresti sapere che quando vedrai Gesù discendere dai cieli, tu scenderai contemporaneamente all’inferno per essere punito. Quello sarà il momento della fine del piano di gestione di Dio, e il momento in cui Dio ricompenserà i buoni e punirà i cattivi. Il giudizio di Dio si sarà concluso prima che l’uomo possa vedere i segni, quando ci sarà soltanto l’espressione della verità. Coloro che accettano la verità e non cercano segni, essendo stati così purificati, saranno tornati davanti al trono di Dio ed entrati nell’abbraccio del Creatore.

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Le notifiche di YouTube mi hanno ricongiunta al Signore

di Li Lan, Corea del Sud

A volte, i casi fortuiti della vita possono avere conseguenze impreviste. Qualcosa di inaspettato e sorprendente mi è accaduto alcuni mesi fa: Le notifiche di YouTube mi hanno ricongiunta al Signore.

Una mattina di giugno mi sono svegliata presto e ho iniziato a sfogliare con calma la Bibbia che tengo vicino al cuscino, e ho letto ciò che il Signore Gesù ha detto quando ha rimproverato i farisei: “‘La Mia casa sarà chiamata casa di preghiera’, ma voi ne fate un covo di ladri” (Matteo 21:13). Dopo averlo letto, non ho potuto fare a meno di preoccuparmi per la situazione nella mia chiesa, che è diventata identica a quella nel tempio verso la fine dell’Età della Legge: nella mia chiesa, i pastori e gli anziani ci predicavano spesso di amarci l’un l’altro, ma loro stessi in realtà accettavano piccolo dono in denaro quando pregavano per i membri della loro comunità, e a volte l’ammontare della somma determinava per quanto tempo avrebbero pregato per il donatore.

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12. Il mistero della Trinità rivelato

di Jingmo, Malesia

Nel 1997 ho avuto la fortuna di accettare il Vangelo del Signore Gesù e, al mio battesimo, il pastore ha pregato e mi ha battezzata nel nome della Trinità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Da allora in poi, ogni volta che ho pregato, ho offerto la mia preghiera nel nome della Trinità, vale a dire l’amorevole Padre celeste, il Salvatore Signore Gesù e lo Spirito Santo. Eppure c’era sempre qualche incertezza nel mio cuore: come potevano tre diventare uno? Non ero mai riuscita a esprimere o comprendere pienamente di cosa si trattava la Trinità.

Due anni più tardi sono diventata diacono nella mia Chiesa, e quando seguivo potenziali credenti nei loro studi religiosi, c’era spesso qualcuno che mi chiedeva il significato della Trinità. Spesso le persone mi facevano domande sulla Trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo anche durante la confessione.

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Dopo aver accolto la salvezza offerta da Dio negli ultimi giorni, acquisiamo una nuova vita

di Zhui Qiu, Malesia

Sono un’estetista e mio marito è agricoltore; ci siamo conosciuti in Malesia in occasione di un lancio di arance, un’attività tradizionale per le donne che cercano l’amore. Le nostre nozze sono state celebrate in chiesa da un pastore un anno dopo. Sono rimasta profondamente commossa dalla preghiera del pastore per il nostro matrimonio e, pur non essendo religiosa, in silenzio ho implorato Dio: “Possa quest’uomo provare attaccamento per me e prendersi cura di me costantemente ed essere il mio compagno per il resto della mia vita”.

Cominciata la vita matrimoniale, sono emersi uno dopo l’altro i contrasti fra me e mio marito. Lui usciva di casa alle 4 ogni mattina per vendere verdure e rientrava solo dopo le 19, mentre io non staccavo dal lavoro fin dopo le 22.

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Ho aperto la porta del mio cuore e ho accolto il ritorno del Signore

di Yongyuan, Stati Uniti

Nel novembre del 1982 tutta la nostra famiglia è emigrata negli Stati Uniti. Avevamo tutti fede nel Signore sin dalla generazione di mio nonno, così, appena arrivati negli Stati Uniti, abbiamo trovato una chiesa cinese nel quartiere di Chinatown, a New York, dove partecipare alla Messa. Non ne avevamo mai persa una, e mia madre e mia sorella erano particolarmente solerti nel leggere le Scritture ogni volta che avevano tempo per cercare la benedizione e la protezione di Dio. Il sacerdote diceva spesso: “Quando il Signore verrà, giudicherà pubblicamente e dividerà in categorie: coloro che si pentono davvero, si confessano e praticano la loro fede potranno andare in paradiso; coloro che commettono peccati minori e non gravi, soffriranno il tormento del purgatorio, ma saranno comunque in grado di essere salvati e di ascendere al cielo; coloro che non credono in Dio o commettono peccati troppo gravi subiranno la punizione dell’inferno”.

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Lavorare sodo è sufficiente per entrare nel Regno dei Cieli?

di Sheila, Kenya

Sono nata in una famiglia cattolica. Il prete ci raccomandava di seguire i comandamenti, amarci l’un l’altro, andare a messa e fare buone azioni. Secondo lui, solo chi si comportava così era un cristiano devoto, che sarebbe stato condotto nel Regno dei Cieli all’arrivo del Signore. Mi ripetevo sempre: “Devo obbedire a Dio, seguire le regole della Chiesa e fare tante buone azioni, affinché il Signore mi ami e mi benedica al Suo ritorno, conducendomi nel Regno”.

Entrata all’università, ho interrotto gli studi per avere più tempo da dedicare alla Chiesa. I parrocchiani sembravano tanto devoti, pregavano e andavano a messa, ma fuori di lì fumavano, bevevano e bagordavano. Era ripugnante. Pensavo: “Il Signore ci insegna ad amarLo, ad aiutare i bisognosi e a rifuggire dalle tentazioni mondane. Quelli sono credenti solo di facciata ma, in realtà, non alzano un dito per il Signore. Ricercano cose materiali e piaceri terreni. Non è contro i Suoi insegnamenti?” “Io sarò diversa. Compirò opere buone e, quando giungerà l’ora, potrò entrare nel Regno dei Cieli”.

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Chi è l’ostacolo sulla strada verso il Regno dei Cieli?

di Meng’ai, Malesia

L’anno in cui è morto mio marito ero nel profondo della disperazione e, per di più, gravata dall’ulteriore fardello di dover crescere i miei figli. La disgrazia aveva all’improvviso colpito la mia vita, ma ho avuto sempre con me l’amore del Signore e, con l’aiuto dei miei fratelli e sorelle, ho superato quel periodo difficile. Per ricambiare l’amore del Signore, ho continuato a fare donazioni e a servire la Chiesa e lo sto facendo da più di trent’anni. In questo periodo ho assistito a una fioritura della Chiesa e al magnifico evento della diffusione del Vangelo del Signore Gesù. Ma ho anche visto desolazione e impotenza nella Chiesa. Ho ripensato a quando lo Spirito Santo cominciò a svolgere la grande opera all’interno della Chiesa, quando noi provavamo gioia e guadagnavamo molto dall’ascolto della predicazione del pastore. C’era amore reciproco tra fratelli e sorelle, proprio come se fossimo tutti una famiglia, ed eravamo uniti nel diffondere il Vangelo e nel rendere testimonianza al Signore.

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Turbamenti causati dalla diceria del “28 maggio” (Parte 1)

Xingwu, Francia

La prima volta che ascoltai quella diceria una nuvola si estese sul mio cuore

Mia madre è una cristiana devota. Sin da quando ero abbastanza grande da capire le cose, mi raccontava spesso storie sul Signore Gesù, dicendomi che il Signore Gesù è l’unico vero Dio. Quando avevo 13 anni, mi recai con mia madre in Chiesa. A quel tempo mi piaceva davvero molto ascoltare i sermoni dei pastori e avevo una fede molto salda. Partecipavo attivamente a tutti gli incontri. Ma, gradualmente, scoprii che non vi era illuminazione nei sermoni predicati dai pastori. Ripetevano sempre alcune teorie e conoscenze della Bibbia o qualche teoria teologica e, con il passare del tempo, non traevo il benché minimo piacere dall’ascoltare i loro sermoni, né sentivo che stavo ricevendo la vita. Di conseguenza, cominciai a partecipare sempre meno agli incontri.

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Il vero volto del mio “genitore spirituale”

di Li xianghe, Corea del Sud

Avevo accettato da poco l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni, quando ho visto “Il mistero della pietà: La seconda parte” sul sito della Chiesa di Dio Onnipotente. Alcuni pastori e anziani nel film non accettavano la Sua opera, ostacolando follemente i credenti in cerca della vera via. Non capivo. Per me, quei religiosi erano persone devote al servizio del Signore. Ci insegnavano la veglia e l’attesa, per non perdere la Sua venuta. Dovrebbero accogliere con gioia la notizia del Suo ritorno. Perché fermarci? Mi sono ricordata del pastore Jin nella Chiesa da cui venivo. Era tanto amorevole e attendeva con ansia il ritorno del Signore. Se avesse saputo quella notizia, l’avrebbe accettata felicissimo. Ero pronta a munirmi della verità per condividere il Vangelo con lui. Ma le cose sono andate in tutt’altro modo e la mia vita è diventata una replica del film.

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Appeso a un filo

di Zhanghui, Cina

Giovane fratello: Ho accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni più di un mese fa. Il pastore e gli anziani hanno continuato a tormentarmi e hanno convinto anche i miei genitori a ostacolarmi. Mi sento debole e non so come venirne fuori. Fratello Zhang, anche tu hai avuto la stessa esperienza con un pastore subito dopo aver accettato questa fase dell’opera di Dio. Puoi dirci come ne sei uscito?

Zhanghui: Le parole di Dio mi hanno guidato a ogni passo. Nel 2005, poco dopo aver accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni, condividevo il Vangelo con un fratello della mia vecchia Chiesa. Un pomeriggio, il pastore Li e il collaboratore Wang sono venuti a casa mia. Mi batteva il cuore. Cosa erano venuti a fare? Sapevano che avevo accettato Dio Onnipotente?

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