CNA Milano, Matteo Reale è il nuovo presidente. Hub metropolitano per le PMI, digitalizzazione e transizione ambientale: le linee guida del programma

Reale: “Il nostro obiettivo è rafforzare l’associazione metropolitana per farla divenire un punto d’ingresso per imprenditori, professionisti e PMI verso opportunità di sviluppo e di rete”

Eletti anche:

  • 15 responsabili verticali di mestieri
  • 3 Presidenti di Raggruppamenti dei settori Pensionati, Cinema Audiovisivo e Professioni
  • 3 Presidenti Territoriali per Milano, Rho e Cinisello Balsamo

 

Matteo Reale è il nuovo presidente di CNA Milano. Consulente d’impresa e con esperienze nel campo del marketing e della sostenibilità, Reale al suo primo mandato, succede a Daniela Cavagna (presidente per 2 mandati) sarà affiancato dalla direttrice Laura Buscarini e dalla Presidenza composta da Fabio Massimo, Paolo Ponzini, Massimo Pagani e Antonio Casabona.

Consulente di direzione attivo in progetti di sviluppo d’impresa e business transformation, Reale ha lavorato in passato per PMI del mondo dei servizi in tecnologia, comunicazione e sostenibilità ambientale, dove ha ricoperto il ruolo di direttore marketing. Già vicepresidente di CNA Milano, è stato socio di una società di consulenza per startup, è inoltre fondatore di una onlus impegnata nella lotta al cambiamento climatico.

«Milano è oggi più che mai uno snodo nazionale per la crescita – afferma Matteo Realeneoeletto presidente di CNA Milano -. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare l’associazione metropolitana per farla divenire un punto d’ingresso per imprenditori, professionisti e PMI verso opportunità di sviluppo e di rete, individuando progetti di business e confrontandoci con le istituzioni locali ed europee. L’associazione è per noi un “aggregatore naturale”, che abilita un’ampia community di valori e di business, nella quale sono centrali lo scambio e il confronto, ma soprattutto la forza conferita dall’attività comune».  «Il valore aggiunto di CNA è quindi quello di fornire rappresentanza a 360° degli interessi di artigianato e imprenditoria diffusa, che resta la colonna vertebrale del sistema economico e sociale – prosegue Reale -. Nei prossimi mesi costruiremo inoltre un percorso che porti i nostri associati verso il pieno sfruttamento delle opportunità della digitalizzazione e della transizione ambientale, driver ineludibili dello sviluppo».

L’assemblea congressuale è stata l’occasione per fare il punto sull’economia di Milano e della provincia, un’area che conta 134 Comuni e oltre 3.200.000 abitanti, il 32% di tutta la Lombardia. Le imprese attualmente in questo territorio sono 377.948 imprese (-2769 attive nel 2020), di cui 305.395 attive e sono il 39,81% dell’intera Lombardia. Commercio, costruzioni, attività immobiliari e manifatturiero, rispettivamente con il 23,7%, 13,5%, 10% e 9,6%, sono i settori trainanti di Milano e provincia.

Inoltre, in riferimento al 2020, la popolazione attiva di Milano e provincia occupa il 32,54% (2.818.000 persone) dell’intera Lombardia, mentre il tasso di attività si ferma al 72.9% (77,7% per gli uomini, 68,2% per le donne), così come quello dei disoccupati fermo al 5,7%. Per gli occupati, invece, i settori che vede Milano e provincia al primo posto sono quelli dei servizi e quello dell’industria che registrano rispettivamente un 39,12% del totale lombardo e un 22,82% sul totale lombardo; per il settore agricolo il capoluogo e la provincia si piazzano al quinto posto occupando il 9,86%.

Durante l’elezione è intervenuta Marta Mainieri fondatrice di Collaboriamo, organizzazione che si occupa di platform&community design che accompagnerà CNA nel disegno di una community fra i soci: «L’associazione è già di fatto una community, ma CNA ha l’ambizione di rafforzare la relazione con i propri stakeholder creando strumenti che facilitano lo scambio di informazioni e competenze al fine di co-produrre valore fra i membri e con CNA stessa».

Oltre all’elezione di Matteo Reale, come presidente di CNA Milano, in queste settimane le assemblee di CNA Milano sono state protagoniste di altre 15 elezioni relative ai responsabili verticali di mestiere3 relative ai raggruppamenti Pensionati, Cinema Audiovisivo e Professioni e 3 di Presidenti Territoriali per Milano, Rho e Cinisello Balsamo.

Tra i tanti responsabili verticali di mestiere sono stati eletti Andrea Lopane, come Presidente di CNA Milano Carrozzerie. Il laboratorio di Lopane (anche Presidente dell’Unione Servizio alla Comunità per CNA Lombardia), fondato negli anni ’50, è una piccola impresa a conduzione e passione famigliare per le macchine d’epoca, che a Cormano, ritrovano vita e valore nel laboratorio attraverso innovazione, digitalizzazione tecnologia. Con il Politecnico di Milano Lopane sviluppa inoltre un metodo per ricavare modelli per la battitura a mano delle lamiere con un processo che collega scansione 3D delle forme, modellazione matematica delle superfici, produzione a taglio laser di sezioni e fresatura in cad-cam di solidi. «L’autoriparazione è un settore strategico sia per la sicurezza dei cittadini che per il fatturato che genera – commenta -. Bisogna quindi ridare centralità al lavoro rispetto alla burocrazia che coinvolge il settore e perché questo avvenga bisogna dare importanza alla formazione del carrozziere che non è un mestiere di ripiego».

Per uno dei settori chiave dell’economia milanese e non solo è stata invece eletta Nicoletta Fasani, nuovo presidente di CNA Milano Moda Tessile e Abbigliamento, imprenditrice di successo nel campo della moda sostenibile e docente di sartoria per donne straniere e detenute. Ha aperto la sua attività dal 2009 e proprio prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19 ha inaugurato la sua “bottega di quartiere” a Villa Pizzone, una vera e propria bottega artigiana con laboratorio sul retro e vetrina su strada «Così come noi piccoli artigiani siamo il cuore pulsante dell’azienda, allo stesso modo dobbiamo essere attivi all’interno della realtà associativa – sottolinea -. CNA Milano ci accompagna nel viaggio, ma siamo noi imprenditori che decidiamo dove andare e la strada da percorrere».

Pensiline fotovoltaiche innovative: il progetto GeVERI

Il progetto, condotto da Green Utility SpA e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre ha costruito e testato un sistema integrato di gestione dei vettori energetici incorporando le ultime innovazioni fv

Pensiline fotovoltaiche intelligenti ed innovative, capaci di produrre energia sfruttando anche la luce diffusa e riflessa per ricaricare i veicoli elettrici. Questo l’obiettivo raggiunto da GeVERI, progetto di ricerca tutto italiano, cofinanziato dal POR-FESR 2014-2020 della Regione Lazio. A realizzarlo, Green Utility SpA, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili, e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre. Insieme gli esperti delle due realtà hanno progettato, costruito e testato un sistema integrato di gestione dei vettori energetici che incorporasse le ultime novità in campo solare: pensiline fotovoltaiche dotate di impianto d’accumulo e in grado di rifornire le colonnine di ricarica dell’e-mobility. “Il progetto ha un grande valore aggiunto e rappresenta un plus per la crescita del settore produttivo della Regione Lazio”, spiega l’avvocato Silvio Gentile, Ceo della Green Utility. “La partnership, l’innovazione, la sostenibilità e la ricerca sono le parole chiave che nel progetto GeVERI si concretizzano e diventano tangibili”.

Il progetto GeVERI, acronimo di Gestione Vettori Energetici e Ricarica ha vinto il bando della Regione Lazio “Circular Economy ed energia” ottenendo un’agevolazione di circa 509mila euro. E dopo 18 mesi di tempo ha presentato un prodotto sostenibile e all’avanguardia. Le nuove pensiline fotovoltaiche sono con moduli fotovoltaici innovativi integrati a sistemi di accumulo elettrochimico e di ricarica dei veicoli elettrici. “Il connubio tra un’azienda come la Green Utility SpA, da sempre attenta alla sostenibilità e all’innovazione, con una delle Università più all’avanguardia, Roma Tre, – sottolinea Gentile – ci ha consentito di ideare un prodotto che se distribuito su larga scala, potrà dare un grande contributo alla mobilità sostenibile”.

Il lavoro è iniziato mettendo in relazione “sul campo” le diverse tecnologie solari in termini di resa energetica, tramite realizzazioni sperimentali. Nel dettaglio, il confronto ha riguardato i moduli tradizionali con quelli bifacciali in grado di catturare anche la luca riflessa e diffusa attraverso il lato posteriore. GeVERI ha valutato, inoltre, la gestione ottimale degli assorbimenti delle utenze elettriche presenti sul sito. Ricaricare i veicoli elettrici utilizzando direttamente l’energia solare massimizza i benefici ambientali e abbassa i costi di ricarica. Il progetto si è dedicato infine all’integrazione di differenti tecnologie come lo stoccaggio elettrochimico, la ricarica intelligente e piattaforme ICT gestionali operative 24 ore su 24. L’obiettivo? Riuscire ad ottimizzare il bilanciamento delle varie componenti del sistema integrato per proporre agli utenti finali prezzi non più dettati dai traders, ma il più possibile competitivi. Oggi lo scopo è passare dalla fase di sperimentazione alla riproduzione industriale, grazie al consolidamento del know-how e all’ottimizzazione del prodotto.

https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/pensiline-fotovoltaiche-intelligenti-progetto-geveri/

Mangrovia Blockchain Solutions e REVO: partnership strategica per la digitalizzazione del settore assicurativo

La software house Mangrovia Blockchain Solutions ha sottoscritto un accordo vincolante con REVOSpecial Purpose Acquisition Company (SPAC), promossa da Alberto Minali e Claudio Costamagna, quotata all’AIM Italia.

La finalità della partnership è quella di accelerare lo sviluppo di prodotti parametrici. Questi ultimi sono una nuova tipologia di soluzioni assicurative che, attraverso l’utilizzo della tecnologia blockchain e degli smart contract, subordina la liquidazione dell’indennizzo direttamente alla certificazione automatizzata del verificarsi di un evento, rendendo superfluo l’accertamento del danno.

L’expertise di Mangrovia nella creazione, implementazione e commercializzazione di servizi ad elevato valore tecnologico, con particolare focus sulla tecnologia blockchain, affiancherà REVO nel progetto che punta a creare una società leader del settore insurtech e punto di riferimento in ambito dei rischi parametrici.

L’accordo prevede l’acquisizione da parte di REVO del 10% del capitale sociale di Mangrovia a fronte di un corrispettivo pari a 2 milioni di euro, oltre ad un earn-out fino a Euro 800 mila in caso di raggiungimento degli obbiettivi di piano, nonché lo sviluppo in esclusiva per la durata di almeno quattro anni di soluzioni informatiche e digitali per assicurazioni parametriche i cui diritti saranno di proprietà REVO a titolo originario.

“La partnership con Revo rappresenta per noi un ottimo punto di partenza di un percorso di rinnovamento e digitalizzazione di settori come quello assicurativo” – commenta Angelomario Moratti, CEO di Mangrovia. “Grazie alle soluzioni tailor-made di Mangrovia Blockchain Solutions, – prosegue ancora,  “rendiamo l’innovazione accessibile ad ogni azienda, indipendentemente dal business, dalle dimensioni o dalla complessità dei processi e questo progetto ne è a dimostrazione”.

L’Amministratore Delegato di REVO, Alberto Minali, ha dichiarato: “Attraverso la partnership con Mangrovia, REVO intende accelerare lo sviluppo e la realizzazione di soluzioni innovative basate su tecnologia blockchain al fine della successiva commercializzazione da parte di REVO di prodotti assicurativi parametrici.”

I consigli della clean influencer YesYouCandeggina per utilizzare il nuovo profumatore igienizzante green Winni’s

Attrezzi per il fitness, abbigliamento, scarpe e accappatoi: sono solo alcune delle superfici su cui può essere utilizzato il nuovo profumatore igienizzante Winni’s, marchio leader di mercato della detergenza ecologica di Madel S.p.a.

Si tratta di un prodotto green e innovativo nel suo genere, in grado di rispettare l’ambiente grazie alla sua nebulizzazione ultra fine senza utilizzo di gas. Winni’s ha scelto così di interpellare Giulia Groppo, clean influencer conosciuta come YesYouCandeggina, per stilare quelli che sono i consigli per poter usare al meglio questo nuovo profumatore igienizzante capace di adattarsi a diversi tipi di superfici.

“L’aspetto che mi ha sorpreso positivamente è che quando viene spruzzato non bagna e non macchia alcun tipo di superficie, neanche il tappetino che uso per lo yoga, una cosa rara nel settore dei profumatori – spiega YesYouCandeggina -. Inoltre, se usato in cucina toglie gli odori avendo una buona persistenza e grazie alla conformazione del nebulizzatore che dà la possibilità di avere degli spruzzi di durata già predefinita riduce gli sprechi”.

Il nuovo profumatore igienizzante Winni’s Naturel è realizzato con lo 0% di gas inquinanti e coloranti, igienizza grazie all’alcool naturale antibatterico ed è in grado di neutralizzare gli odori sgradevoli e di rinfrescare ambiente e oggetti. Le materie prime utilizzate sono di origine vegetali, provenienti da fonti completamente rinnovabili.

Si può utilizzare quotidianamente per igienizzare i tessuti scomodi da lavare: tende, divani, tappeti, scarpe, peluche, giocattoli, coperte, spazi per animali domestici, ma anche abiti, biancheria da letto e molto altro ed è perfetto in cucina, bagno e soggiorno.

“Ho testato il prodotto anche sulle giacche utilizzate dopo una giornata di lavoro e il risultato è stato ottimo, con le azioni di igienizzazione e profumazione che agiscono in perfetta combinazione – spiega l’influencer -. In più l’ho provato sugli accappatoi e l’effetto di freschezza e igiene è ancora più accentuato e soprattutto, grazie alla sua totale naturalità, non crea alcun danno alla pelle. Lo consiglio inoltre per tutti gli attrezzi da sport, per gli zerbini di casa e anche per le scarpe, sia all’interno che all’esterno”.

Winni’s profumatore igienizzante è disponibile nel formato da 250ml e anche nel formato ricarica x2 da 500ml che permette di riutilizzare il pratico erogatore con estrema facilità e due versioni di fragranze: la prima Lavanda e Orchidea, la seconda Argan e Ambra.

“Le fragranze sono piuttosto soggettive. Utilizzo lavanda e orchidea per il bagno e la cucina principalmente, mentre argan e ambra, meno fiorito e più elegante, lo preferisco per le camere e il salotto” conclude Giulia.

Nissan Ariya: l’elettrica Made in Japan, adatta alle strade di tutto il mondo

Per garantire gli alti livelli di prestazioni, comfort e controllo, Nissan Ariya è stato sottoposto a un rigoroso programma di test prima in patria e poi in Europa

 

Eccellenti prestazioni, alto comfort e ottimo controllo. Queste le qualità di Nissan Ariya, nuovo crossover elettrico della casa automobilistica giapponese. Nata all’insegna dell’innovazione, la quattro ruote si distingue per un’accelerazione potente e silenziosa, l’abitacolo più spazioso della sua categoria, funzioni di guida autonoma e avanzati sistemi di connettività.

Ma gli esperti della Nissan hanno voluto fin da subito assicurarsi che il mezzo non fosse solo bello, potente e confortevole. Uno degli obiettivi clou con cui il crossover elettrico Ariya è stato sviluppato consiste nel renderlo piacevole da guidare per tutti gli automobilisti, su qualsiasi tipo di strada o tracciato. Ecco perché l’auto è stata sottoposta ad un rigoroso programma di test prima in patria e poi in Europa.

Le prime prove da superare sono state quelle del centro Nissan di Hokkaido. Il centro è dotato di un percorso di 7,2 km di strade in salita e discesa, rettilinei e sterrati, progettato per simulare le differenti strade europee. Qui un team di tecnici di lunga esperienza ha svolto approfonditi test per valutare e ottimizzare ogni qualità della vettura quali accelerazione, maneggevolezza, silenziosità e comfort di guida.

I test sono continuati anche nel Vecchio Continente, direttamente sulle strade europee per garantirne le prestazioni su ogni tipo di tracciato. L’innovativo crossover 100% elettrico ha dimostrato di poter dare il meglio di sé anche su strade con curve strette, a scorrimento veloce o strade di montagna. Inoltre, specialisti giapponesi e ricercatori del Nissan Technical Centre di Cranfield, nel Regno Unito, hanno collaborato per trovare soluzioni adatte ai clienti europei e, nel contempo, garantire la conformità della vettura alle normative comunitarie.

Realizzare Nissan Ariya – ha commentato Ian Shepherd, Project Management Director del Nissan Technical Centre Europe – è stato molto complicato, ma ci ha dato incredibili soddisfazioni. Abbiamo collaborato con i nostri colleghi in Giappone affinché le esigenze dei clienti europei venissero prese in considerazione sin dalle prime fasi dello sviluppo, per poi validare la vettura proprio qui sulle strade europee”.

Lo speciale crossover coupé 100% elettrico arriverà nel 2022 sul mercato europeo ed è parte integrante del piano di Nissan che prevede l’introduzione di 8 nuovi modelli full electric sul mercato mondiale entro il 2030.

 

https://www.youtube.com/watch?v=kHN41XIjpgs

 

https://www.rinnovabili.it/mobilita/veicoli-ecologici/nissan-ariya-elettrica-adatta-strade-mondo/

Armadietti stradali sostenibili, la nuova challenge Enel da 30mila euro

Enel Global Infrastructure and Networks chiede agli innovatori di farsi avanti con progetti per rendere i cabinet più sostenibili e rispettosi dell’ambiente

 

Cassette stradali in armonia con l’ambiente, dal design innovativo e in linea con i principi della circular economy. Questa la nuova sfida lanciata da Enel Global Infrastructure and Networks su Open Innovability®, la piattaforma di crowdsourcing per startup, imprenditori, inventori e aziende. L’obiettivo è applicare ai nuovi armadi stradali quella visione di sostenibilità su cui il Gruppo ha orientato ormai da anni il proprio business.

I cabinet o armadietti stradali accolgono elementi di controllo della rete in bassa tensione, dispositivi e strumenti diagnostici essenziali al buon funzionamento del network. Destinati esclusivamente a personale esperto, negli ultimi anni sono cresciuti sotto il profilo tecnologico. Enel ha infatti realizzato una versione “smart” della tradizionale cassetta stradale, incorporando la misurazione di dati elettrici ed ambientali e sperimentando anche il monitoraggio da remoto tramite tecnologie IIoT (Industrial Internet of Things) e connettività LoRaWAN.

Oggi la società chiede agli innovatori di farsi avanti con progetti per rendere i cabinet anche rispettosi dell’ambiente. La challenge cerca un design sostenibile e originale per le cassette stradali di ultima generazione, contenenti sensori e apparati diagnostici intelligenti in grado di fornire informazioni in tempo reale sullo stato della rete.

I progetti dovranno essere innovativi sotto il profilo progettuale e incorporare nei materiali e nella costruzione i principi dell’economia circolare e ottemperare alle attuali normative elettriche e di sicurezza sia in fase di utilizzo che in quella di installazione. Garantendo l’incolumità al personale specialistico Enel e ai passanti.

Non solo. I nuovi armadietti stradali dovranno anche rispondere ad una migliore integrazione con il contesto cittadino o rurale che le renda più armoniche con l’ambiente a cui saranno destinate, fornendo la possibilità di comunicare il brand e veicolare messaggi rivolti ai diversi stakeholder dell’Azienda. Per la o le soluzioni vincenti vi sono in palio fino a 30mila euro.