Rula Jebreal al Festival: su Twitter parte la campagna “BoicottaSanremo”

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Dopo un lungo e drammatico tira e molla durato diversi giorni, la Rai ha finalmente deciso: Rula Jebreal sarà ospite di una serata del Festival di Sanremo che prenderà il via il prossimo 4 febbraio. Insieme a lei saliranno sul palco del Teatro Ariston altre nove donne.

Dunque, dopo aver prima confermato la partecipazione della giornalista con doppio passaporto, israeliano e italiano, e poi averla esclusa a causa delle roventi polemiche esplose sui social network, i vertici di viale Mazzini hanno compiuto l’ennesima giravolta decidendo, in accordo con il conduttore Amadeus, di assegnare uno spazio alla Jebreal per un monologo sui diritti delle donne.

Sul banco degli imputati ci sarebbero le sue idee progressiste, contestate dalla sponda sovranista che fa capo a Matteo Salvini. Una decisione che, al posto di placare le polemiche, le ha invece fomentate: in queste ultime ore, infatti, sta impazzando su Twitter l’hashtag #BoicottaSanremo, divenuto un trending topic.

“Con i soldi pubblici invitate Rula Jebreal che insulta sempre gli italiani. Sanremo è per la musica italiana non per sentirmi dire che sono fascista e maschilista solo perché sono nato maschietto e in Italia”, commenta qualcuno senza nascondere il suo sconcerto. “Il Festival deve essere di musica italiana, non di discorsi contro l’Italia e gli italiani. Non vogliamo veline e Cia che sono contro di noi”, aggiunge un altro.

C’è però anche da sottolineare che, in mezzo alla marea di messaggi contro la Jebreal, ce ne sono anche altri di indignazione per il fatto che, con tutti i problemi che ci sono nel mondo (vedi le tensioni tra Usa e Iran) l’hashtag #BoicottaSanremo riesca ad intercettare così tanto interesse.

Rula Jebreal al Festival: su Twitter parte la campagna “BoicottaSanremo”ultima modifica: 2020-01-08T11:40:10+01:00da annawintour0

2 commenti


  1. //

    SONO UN SIGNORE ANZIANO,VEDO SAN.REMO DA PICCOLO OH SEMPRE APPREZZATO E AMATO.ORA LEGGO CHE CI SARA’IN PRIMA SERATA UN COMIZIO,NON IMPORTA LA NATURA ,MA I SOLDI CHE SERVE PER QUESTO COMIZIO SONO ANCHE I MIEI. LA RAI NON PUO’ FARCI QUESTO SCHIFO.GIRERO’ CANALE..


  2. //

    Non vedo l’esigenza di trasformare Sanremo in una passerella politica, con l’inserimento di figure, il cui valore non metto in discussione, ma la militanza sì.
    L’Italia è una democrazia ed il potere appartiene al popolo e non a chi per convenienza politica ritiene di portare avanti linee di pensiero in contrasto con il sentire dei cittadini.
    Io personalmente non guarderò Sanremo, che per me deve tornare ad essere una sfida per la canzone italiana.

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