10 agosto 2016 – Risonanza magnetica lombo sacrale

Dopo un altra notte insonne mi sveglio presto e mi preparo per andare a Viterbo a fare la RNM. Appuntamento alle 8.30 presso la clinica Santa Teresa, l’unica che mi faceva la RNM prima di ferragosto. Quando scendo dall’auto nel parcheggio della clinica sento che il dolore si sta svegliando, come un demone che si avvicina alla chiesa. Sta per essere scoperto. L’operatore mi fa spogliare e mi fa accomodare sul lettino della RNM. Si raccomanda di non muovere il bacino, ma già so che non si muoverà per quanto sono stanco. Malgrado i rumori e i ronzii dell’esame, mi addormento con tanto di sogno per circa una ventina di minuti. Nel sogno stavo facendo una bella maratona. Mi sveglio nel momento che non sento più rumori di fondo. Mi rivesto e me ne vado, non prima di aver ovviamente pagato.

9 agosto 2016 Martedì– Notti insonni e uscita in bici da corsa

Oramai la notte è segnata dalla coppia poltrona-divano. Mi metto in poltrona per attutire il dolore e appena è passato mi metto sul divano che mi consente un’oretta di sonno, per poi ricominciare il giro dalla poltrona al risvegliarsi del dolore.

Mi rendo perfettamente conto che domani la Risonanza sarà impietosa e che probabilmente per un po’ non potrò montare in sella, così mi faccio forza e con tutto il dolore mi avventuro per un giretto di 23 km intorno al lago di Vico. 23Km di dolore a passo rallentato. Me ne faccio una ragione e al mio rientro mi preparo per il peggio.

5 agosto 2016 Venerdì– Ferie: programmi e delusioni

Finalmente in ferie. Sono mesi che aspetto questo momento avendo pianificato una serie di attività di cui una buona fetta in bici. Avevo programmato una serie di uscite in bici da corsa e MTB molto interessanti, tra cui il randonee dei tre laghi (Bolsena-Vico-Bracciano) di circa 200 km e la LagoVico-Leonessa-Vico, nonché una serie di uscite in MTB per i Monti Cimini molto interessanti e forse una uscita verso il Gran Sasso.

Bei programmi, che non avevano fatto i conti con questo maledettissimo dolore che ha praticamente annullato tutto.

1 agosto 2016 Lunedì– Iniezioni Voltaren – Muscoril

Ultima settimana di lavoro prima delle ferie. Il dolore è continuo e non demorde. Ieri sono uscito insieme al mio amico Maurizio con la MTB per un breve giro sterrato/strada. Il dolore c’era ma era abbastanza sopportabile.

Oggi il dolore esce in tutta la sua imponenza e mi costringe ad andare nel pomeriggio dal mio medico di base per qualche prescrizione. Diagnosi Lombosciatalgia. Cura iniezioni di Voltaren e Muscoril per cinque giorni in modo da far sfiammare. Fortunatamente mio suocero sa farmi le iniezioni e così ogni mattina vado da lui. L’effetto è immediato e mi consente di poter affrontare abbastanza tranquillamente la settimana lavorativa. Comincio a prendere coscienza che i viaggi sullo scooter mi peggiorano la situazione. Addirittura giovedì ho dovuto annullare alcuni appuntamenti per il dolore che mi era venuto durante il viaggio sullo scooter.

30 luglio 2016 Sabato – Uscita bici da corsa

Preparo tutto, completo da bici, casco, navigatore, acqua… e i dolori.

Pronto per fare la mia prima vera uscita con la bici nuova. In programma un centinaio di chilometri per provare fino in fondo la bici. Esco all’alba, prendo la Strada Cimina, che fino al primo bivio per San Martino non perdona e mette a dura prova mesi di allenamento. Arrivato allo scavallamento, inizio la discesa per Viterbo, mi rendo conto di aver dato molto, forse pagando anche una settimana in cui ho dormito poco e male. Decido così di girare al secondo bivio per San Martino al Cimino e preparandomi alla salita che porta alla provinciale. In piedi sulla nuova bici capisco la differenza di fattura tra la nuova bici Kuota e quella di prima, non c’è paragone, sui punti dove mi sono più volte fermato per riprendere fiato, stavolta sono andato lineare, senza mai scendere dalla bici.

Dolori mai.

Arrivo alla Madonnina da cui inizia la discesa per il lago di Vico e comincio a correre. Arrivato sugli 80 km/h mi rendo conto che la scelta di aver fatto montare gomme da 25 invece che le classiche 23 ha fatto la differenza, una stabilità senza paragoni e una contemporanea scorrevolezza che mi rende più che soddisfatto del nuovo acquisto.

Arrivo a destinazione dopo circa 50 Km di uscita.

Puntuali i dolori escono fuori dopo che la fine dell’effetto analgesico dell’adrenalina e il normale raffraddamento dei muscoli.

Nottata tuttosommato abbastanza tranquilla anche se sono costretto a dormire sul divano e non sul letto.

29 luglio 2016 Venerdì – Bici da corsa : ritiro nuova

Ci siamo, finalmente dopo una settimana tutt’altro che leggera e aggravata dai continui dolori, è arrivato il giorno del ritiro della bici nuova. Mi organizzo il giorno prima con il mio amico Aldo, anche lui ciclista, per andare a Cusa di Vetralla la mattina presto in modo da arrivare all’apertura del negozio. Via, alle 8 siamo già in sella e arrivati con calma a destinazione, non prima di aver fatto una bella colazione al bar, andiamo da Vittorio Bike. La mia nuova bici è lì che mi aspetta, pronta e configurata. Mi faccio qualche centinaio di metri di prova, la faccio registrare nuovamente e, consegnata la mia Bianchi, si parte con la nuova bici. Il viaggio di ritorno mi fa capire subito che ho sotto il sedere una signora bici, stabile, veloce, scorrevole, leggera. Aggredisce le salite senza che nemmeno te ne accorga. La differenza con la mia vecchia Bianchi si sente, senza nulla togliere alla Bianchi, ma la tecnologia va avanti.

I dolori? Me ne ero pratibìcamente dimenticato.

Fino alla sera.

Al momento di andare a letto rieccoli tutti puntuali e pressanti.

Resisto e non mi prendo alcun antidolorifico.

25 luglio 2016 Lunedì– Dolori insopportabili : Voltadvance

Il week end scorso ho provato la mia nuova bici ma sempre con il dolore che mi perseguitava. Mi ero riproposto che al weekend successivo avrei fatto uscite ben più belle e lunghe di quanto fatto nella speranza che il dolore si fosse attenuato.

Ricomincio la settimana lavorativi ai soliti ritmi, con i soliti spostamenti in scooter e con l’acutizzarsi dei dolori.

In particolare il Lunedì ero in banca per fare delle operazioni urgenti e sceso dallo scooter mezzo dolorante, arrivato allo sportello improvvisamente una fitta dolorosissima mi ha colpito. Come la spada di un cavaliere nero che mi trafiggeva all’altezza del gluteo sinistro fino alla coscia anteriore sinistra. Non riuscivo a stare in piedi e non trovavo una posizione che mi portasse sollievo. Solo stando leggermente curvato in avanti riuscivo perlomeno a parlare.

Uscito dalla banca mi sono diretto immediatamente verso la prima farmacia per prendere un antidolorifico. Nella mia lunga “carriera” di podista non ho mai accettato il compromesso di prendere antidolorifici in quanto mi sono sempre detto che se lo sport provoca dei dolori gli stessi vanno curati con lo sport. Adesso capisco che i dolori che ho avuto in passato erano solo dei semplici fastidi muscolari in confronto di quanto stavo provando in questo momento.

In farmacia mi danno Voltaren Advance e dopo aver dato una letta veloce alle isctruzioni prendo 2 compresse. Effetto quasi immediato il che mi consente di continuare la mia giornata lavorativa senza grossi problemi, ma come immaginavo mi assale un senso di torpore e sonnolenza che rientra nei normali effetti collaterali di questi medicinali. Accetto il compromesso.

La sera ovviamente e come immaginavo il dolore ritorna e per poter dormire un po’ mi prendo la terza compressa consentita in una giornata secondo le dosi consigliate.

Non posso crederci, sto entrando nel vortice degli antidolorifici, mi riprometto che appena smorzato il dolore avrei immediatamente sospeso tali trattamenti.

22 luglio 2016 Venerdì – Vittorio Bike : Cambio bici da corsa

Vittorio Bike è un negozietto che si trova a Cura di Vetralla, punto di riferimento dei ciclisti della zona. L’ho scoperto lo scorso anno insieme al mio amico Maurizio con cui due anni fa iniziai ad interessarmi per l’acquisto della mia prima bici seria MTB.

Alla fine la bici non l’ho acquistata da Vittorio, ma è sempre stato un punto di riferimento per l’acquisto degli accessori sia per la ricca fornitura di cui è dotato e sia per la sua preparazione e affabilità, inoltre non è un semplice venditore di bici, ma un vero ciclista che quando ci si parla sa trasmettere la passione per questo mondo.

Lo scorso anno a settembre avevo acquistato la mia Bianchi 928 L Full Carbon usata in ottimo stato. Per tutto l’autunno ed inverno ho macinato centinaia e centinaia di km sia nella zona di Roma che soprattutto nella zona del Lago di vico, partendo da roma il venerdì sera e uscendo in bici alle 5/6 di mattina prima dell’alba quando sei solamente tu e l’aria che ti taglia la faccia . Emozioni uniche che solamente l’amore per gli sport outdoor, o come diciamo noi italiani all’aperto, ti sanno dare.

Fatto sta che era almeno un mese che volevo fare il “salto” verso una bici più tecnica e con componentistica migliore. Non che la Bianchi non lo fosse ma stiamo parlando di una bici il cui telaio è del 2007 con un carbonio di qualche anno fa ad innesto e non monoscocca e avendo letto molti forum e articoli sull’argomento la differenza è abissale e anche perchè volevo provare nuovi orizzonti.

Inoltre sulla mia Bianchi ho sempre avuto la senzazione che fosse quel centimetro più lunga rispetto alla mia statura, anche se la cosa non mi ha mai tolto niente dal punto di vista delle uscite.

Ok si parte, metto il dolore in secondo piano e mi faccio i miei 20 km per arrivare da Punta del Lago a Cura di Vetralla. La strada non è delle più semplici, infatti appena dopo 6 km dalla partenza bisogna scavallare monte Fogliano per arrivare alla Cassia. Sono 2 km di salita con 2 o 3 tornanti niente male. Ma la voglia di arrivare da Vittorio è talmente tanta che non mi faccio problemi e in poco tempo sono a Cura di Vetralla.

Dopo una breve chiacchierata mi propone una supervalutazione della mia Bianchi e l”acquisto di una bici favolosa, una Kuota Kobalt con gruppo Shimano 105.

Ci penso un po’ e poi faccio la pazzia, la prendo.

Mi prende le misure per configurarmi perfettamente la bici chee sarà pronta per la prossima settimana.

Nel viaggio di ritorno fantastico talmente tanto che non sento né fatica e né dolore.

Torno a casa e dopo aver dato la grande notizia della nuova bici proseguo fino a chiusura giornata.

Torna a sentirsi il dolore.

20 luglio 2016 Mercoledì – Fisioterapista : primo intervento di manipolazioni

Sono stati quattro giorni di dolori continui, soprattutto la notte. Domenica sera sono rientrato a Roma per andare lunedì a lavoro e la notte è stata tremenda. Non sono riuscito a trovare una posizione adatta che mi facesse diminuire il dolore. Mi alzavo per camminare e l’unica posizione che mi dava sollievo è seduto nello studio davanti al computer, al punto tale che ad un certo punto mi sono messo a lavorare, non potendo dormire.

Alla mattina avevo dormito si e no quattro ore e pure male.

Il dolore era tanto, come se avessi una spada conficcata nella schiena e nel gluteo sinistro.

Tutto mi faceva presagire un bello strappo procuratomi durante la partita di calcetto dell’altro giorno. Ripercorrendo i giorni precedenti alla partita e anche la mattina stessa non avevo alcun dolore, ero anche andato in bici da corsa la mia Bianchi 928L senza alcun problema, quindi era stato durante la partita che qualcosa mi aveva fatto male e i miei sospetti andavano sempre più a quel maledetto campo sintetico-gommato che blocca lo scorrimento dei piedi, anche perchè a mia memoria non ci sono state cadute o tuffi particolari, se non un epico salvataggio sulla linea come sono abituato da anni a fare, ma in cuor mio non mi era sembrato fosse così pericoloso per la mia schiena.

Fatto sta che durante i miei giri di lavoro in scooter, mi sono dovuto fermare in farmacia per prendere uno di quesi cerotti da applicare sulla muscolatura.

Malgrado il cerotto alla sera del lunedì 18 luglio ho dovuto farmi una borsa dell’acqqua calda per poter dormire qualche ora. Diciamo che il suo effetto lo ha avuto infatti mi sono addormentato quasi subito e la nottata è passata.

La mattina al mio risveglio sentivo un certo fastidio dietro alla schiena, come un bruciore.

Sono andato al bagno e non potevo credere ai miei occhi, la sera prima ero talmente stanco che non mi sono accorto che la borsa dell’acqua calda era troppo calda: mi erano venute due belle vescichedi almeno 3 centimetri dietro la schiena all’altezza dei reni. Non bastava quindi il dolore alla schiena e la spada conficcata nel gluteo, adesso avevo anche le vesciche.

Fortuna che ritengo di avere una soglia del dolore abbastanza elevata, quindi mi sono preparato a via al lavoro in scooter.

Faccio una premessa che adesso può sembrare poco importante ma si rivelerà di fondamentale importanza, negli ultimi venti anni della mia vita lo scooter è diventato il mio secondo ufficio consentendomi di effettuare i miiei appuntamenti di lavoro, e vivendo a Roma è praticamente l’unico mezzo di trasporto che ti permette di arrivare dovunque in poco tempo.

Fatto sta che continuando il dolore ho telefonato al mio amico fisioterapista Andrea per prendere appuntamento per un trattamento urgente.

Già in passato avevo avuto bisogno della sua opera, una prima volta in seguito al montaggio di un armadio dell’Ikea e una seconda volta dopo aver preso una brutta buca con lo scooter che mi ha inarcato la schiena. Entrambe le volte con una o due passaggi mi aveva rimesso in piedi facendomi passare completamente i dolori.

L’appuntamento di oggi Andrea me lo ha inserito tra una serie di appuntamenti già presi fissandomelo alle 14.00 praticamente all’ora di pranzo.

Dopo un ora e mezza di tentativi di manipolazioni della schiena e del gluteo, nonché dopo avermi conficcato degli aghi di agopuntura il dolore non passa, il che fa pensare sia a lui che a me che la questione è forse leggermente più seria del previsto e che dobbiamo aspettare qualche giorno prima di decidere sul da farsi nella speranza che nel frattempo il dolore si fosse attenuato.

Il dolore è costante e si trasmette per irradiazione anche alla parte anterioore della coscia destra.

Riesco a camminare, ma dopo un po’ mi devo mettere seduto in quanto il dolore diventa quasi insopportabile.

Ho sempre lavorato anche quando avevo qualche dolore. Mi alleno per la corsa da oramai quasi vent’anni e ho imparato sulla mia pelle che un dolore si combatte con lo sport, infatti salvo la fase acuta che richiede uno o due giorni di riposo, la ripresa della corsa mi ha sempre fatto passare tutto. Mi ricordo che una volta ho sofferto di una fastidiosa tallonite al piede destro e non ho mai smesso di correre, magari riducendo un po’ il carico e non effettuando lavori pesanti, ma con noon interrompendo mai l’allenamento il dolore è scomparso senza dover mai ricorrere a medicinali.

Questa volta però sentivo che era diverso, non riesco a correre per il dolore e questa settimana ancora non ho infilato le scarpe per i miei normali tre allenamenti settimanali.

Già però pregustavo le mie uscite in bici del prossimo week-end, dove avevo già programmato di andare a Cura di Vetralla dal mio amico e negozio di fiducia Vittorio Bike per vedere se potevo fare il salto di qualità dandogli indietro la mia bici da corsa e passare ad un altra in carbonio monoscocca di ultimo grido. Già questo mi ffaceva dimenticare per qualche minuto il dolore che continuava ad insistere sulla coppia gluteo coscia destra.