Allordunque trallallà. Siamo a un nuovo capitolo del grande libro intitolato “Le Super Mamme Sentenziano”. Ieri c’è stata un’altra simpatica reunion di noialtri esseri che abbiamo messo l’utero a disposizione della prolificazione del Pianeta ( ttacci nostri ) in occasione della recita scolastica, a seguito del “Progetto Danza & Teatro”. Ebbene sì. Noialtre mamme-scuola famo pure ‘ste cose. Abbiamo deciso di devolvere una cifra ad una onlus, che si occupa di lavorare con i ragazzi delle comunità usando il teatro e la danza così, in cambio della cifra, ‘ste sante donne ( ‘na pazienza ) hanno fatto un progetto coi nostri bambini e alla fine hanno fatto questa recita. Ora: sorvolerei sulla recita in sè…anzi no…per farvi capire in che dramma viviamo noialtre. I nostri bambini, dopo una lunga riflessione sul tema, hanno deciso che volevano recitare “La Palude”. In barba ai principi azzurri, le principesse addormentate e gli gnomi del bosco…loro hanno voluto fà la palude. E vabbè. Qualcuno ha fatto la rana, qualcuno la biscia, qualcuno il girino, qualcuno il pesce…mia figlia ha deciso di fare la gru ( non dite niente per favore ) e alla fine, nel mezzo della recita, una nanerottola riccioluta si è presentata sul palco dicendo “a me hanno detto che non posso fare la tigre perché non c’entra con la palude…quindi dovevo fare la libellula…ma a me frega cazzi perciò faccio lo stesso la tigre…roar.” Perfetto. 😀 Vi dico solo che, a metà recita, la maestra che dirigeva ha alzato le mani e se n’è andata a mo’ di “ma fate come cazzo ve pare”. 😀 Questo per farvi capire che la classe di mia figlia non è proprio fatta da elementini remissivi ( il che per molti versi è un bene, a mio avviso…ma per altri versi no ) e che quando dico che ci sono dei problemi…eh, ci sono. Del resto manco in gita li vogliono portare, un motivo ci sarà.
Detto questo. In occasione della reunion, ovviamente, non è mancato motivo di discussione. Perché secondo me, le Super Mamme, tra una torta di carota e la permanente non è che abbiano troppe cose da fare eh…e quindi “ragionano”. Eh sì. Perché loro non è che fanno come me…che se ho qualcosa da dire piglio la gente e faccio “Ahooooo’ ti devo dire…” no… loro esordiscono con “ho ragionato su una cosa, anche con mio marito, e vorrei ragionarne anche con voi”. Loro ragionano. Loro. ( tttacci loro ) Loro ragionano e a me mi rompono i coglioni, io ve lo dico. Stavolta, le menti acute hanno ragionato sul bullismo. Che direte voi: ottimo argomento.
Sì. però io ora vorrei ragion… ( aiuto! mi contagiano! ) dire una cosa forse impopolare. Adesso: sia chiaro. Il bullismo è sicuramente un fenomeno in crescita e da combattere con tutte le nostre forze…però…non cadere nel bullismo non è che deve significare scadere nel ridicolo e nel diseducativo al contrario. Ora: che in classe di mia figlia ci siano alcuni segnali di bullismo..e parlo di “segnali di bullismo” perché hanno 8 anni, santocielo, un minuto si sputano e un minuto dopo si limonano e “sono i migliori amici di tutta la vita” io credo sia anche abbastanza normale…comunque, che ci siano alcuni “segnali” da tenere sotto controllo son d’accordo. Loro sono 25 bimbi di tutti i paesi del mondo…e son razzisti tra di loro. Cioè, capite? Siamo a ‘sti livelli qua: l’indiano insulta l’africano e la cinese dà della merda al pakistano e il russo se la piglia con la tahilandese…eh, insomma, non è che la scuola multietnica sia poi quell’Eden che la scema qui presente pensava perché se dicono di peste e corna dalla mattina alla sera. Adesso: su questo argomento è logico che siamo tutti d’accordo che la devono finire prima di subito ( e magari la dovrebbero finire prima i genitori, come sempre eh ) ed è anche vero che l’anno scorso, come quest’anno, sono previsti progetti, lezioni, visioni di film ecc ecc che insegnino ai bambini tante belle cose contro questi comportamenti quindi non è che ce ne fottiamo eh, ovvio che mettiamo in atto una serie di cose per cercare di arginare il tutto.
Però…però. Capisco quando si dicono cose razziste. Capisco se si prendono in giro su problemi fisici che possono creare complessi eccetera. Capisco se si accaniscono su qualche compagno con disabilità. Ok. Lì polso duro e spina dorsale e si interviene.
Però…io ho paura che si scada al contrario. Ora. E’ anche vero che una sana crescita prevede anche che ‘sti cuccioli becchino qualche morso e facciano qualche caiiiiii caaaaaaiiii. Io sarò deviata dal mio lavoro eh: però i cuccioletti, quando son piccini, devono stare coi fratellini due mesi non perché si amano tanto ma perché si rimbrottano di mazzate pesanti e frignano tutto il giorno…e tutto questo serve a fargli imparare a calibrare la forza e la potenza del loro morso e delle loro zampate. Più i fratellini piangono con l’orecchio pinzato o con la codina smozzicata…e più loro capiscono che non devono mozzicare così forte. Dopo due mesi, generalmente, sono in grado di usare la bocca per esplorare il mondo e dare i bacetti smacksmack e non tranciare di netto il dito del padrone. Adesso io…tenderei a chiamare “bullismo” il bullismo e però a non far rientrare nel calderone importante pure gli scarti e la buccia delle patate, ecco. Sennò il minestrone non è più nutriente, ma una schifezza. Se due bambini di 8 anni litigano e si ammollano due mazzate…io son d’accordissimo a riprenderli, sgridarli, fare pippone…però non facciamone un caso di stato perché a 8 anni è abbastanza normale darsi un morso o un pizzicotto eh…li sgridi, li punisci, li rimproveri, ci parli, gli spieghi ma non scadiamo nel “perché è bullismoooooooo!” quello non è bullismo, è una zuffa tra bimbetti. Chiamiamola col loro nome. Ora: anche mia figlia eh, che ha un carattere piuttosto pacioso, un paio di volte è tornata a casa frignando che l’amichetto le aveva tirato i capelli e l’amichetta le aveva ammollato un calcio negli stinchi…ok…son brutte cose, ovvio la maestra vede e sgrida, risolve, ma non facciamone, secondo me, una roba gigante come se chissà che fosse successo. Adesso io non so voi: ma io, personalmente, a 8 anni, coi miei amichetti…ce ne suonavamo taaaante…ma taaaaante che voi non ce ne avete un’idea di quante mazzate ci siamo dati e alla fine ce la siamo sempre risolta perché da noi gli adulti non c’erano: nessuno di noi è mai morto e veramente ci menavamo come se non ci fosse un domani. Ora: non dico di crescere i bambini insegnando loro a prendersi a calci nel sedere…ma se dovesse succedere la zuffa…prendiamola per zuffa. No?
Altra cosa: anche le parole. Ci sono certe parole su cui non si può transigere e sono, certamente, gli insulti all’etnia, all’aspetto, alla religione, alle capacità o abilità, alla sessualità…ok. Ma che i bimbi debbano anche confrontarsi e darsele verbalmente sulle orecchie, secondo me, non è sbagliato per la loro crescita. Esempio mio, così prendo mia figlia e parlo per me. Lei a scuola è bravissima. E’ evidente che ha preso l’intelligenza matematica del papà e la paraculaggine di mamma: le due cose, sommate, fanno di lei la prima della classe. Ora: lei è fiera ed orgogliosa di questo e quando le maestre la lodano, gongola, ed è giusto. Quando però lei prende 8 e l’amichetta magari prende 5 e ci rimane male…e la chiama “secchiona”…è inutile che ci resta male, a mio avviso. O, quantomeno, è giusto pure che ci resti un po’ male ma aho’ deve pur imparare che i meccanismi, nella vita, son poi questi: si sa che quando riesci bene in una cosa da un lato ti applaudono e dall’altro ti becchi lo spregio di qualcuno. Non è giusto, siamo d’accordo, ma son cose che nella vita succedono sempre e devi imparare a conviverci. Adesso: posso io urlare al bullismo se l’amichetta le dice così? Ma anche no. Posso pensare che quell’amichetta ha dei genitori poco abituati a gioire dei successi altrui…ma bullismo…se litigano e si dicono delle brutte parole…si può parlare di bullismo?
Io farei delle distinzioni: ci sono atteggiamenti che, effettivamente, possono essere l’anticamera del bullismo e allora RAGIONIAMO di quelli piuttosto ma possiamo farci una tragedia se uno ha detto “stupida” all’altra o se una ha detto a quell’altro “scrivi a zampa di gallina”? Dai su. Che ogni tanto tra amichetti si piglino delle frasi che fanno rimanere male o degli “insulti” ( hanno comunque 8 anni eh…siamo a livello faccia di serpente e faccia di maiale specchio riflesso…non immaginatevi chissà che gli esca da bocca a ‘sti bimbetti ) o la presa in giro, a mio avviso, fa parte della crescita sociale e bisognerebbe restarne fuori e lasciargliela spicciare. Ma adesso è venuto fuori che io inneggio al bullismo e, probabilmente, sono una terrorista. Che vi devo dire. Sapevo io che nella vita, anziché cercare di capire come gira il mondo, era meglio imparassi a fa’ la torta di carote che mi sarei levata tanti di quei problemi…
Poi n’altra cosa: dicono “sì perché poi sui social…” ma sui social che? Ma a 8 anni non ci devono sta’ sui social ‘sti mocciosi. Com’è possibile che ci siano compagni di scuola di mia figlia che fanno i video su youtube o hanno facebook: manco sanno scrivere tra un po’…a me questo, sinceramente, pare poco normale. Io sarò bacchettona e severa ( e Nana me lo dice “ma mammaaaaaa ma le mie amiche però….” “e frega ‘na fava a me delle tue amiche, ‘more” ) ma mia figlia ha il mio vecchio smartphone senza soldi sulla scheda, non se lo porta in giro ( tanto non può telefonare ) e lo usa in casa, col wi-fi, solo ed esclusivamente per fare qualche gioco preso da playstore ( tipo la fattoria Hay Day che le piace o il villaggio dei pony ) e per seguire un paio di youtubers che le piacciono. Nella fattispecie due ragazzini che giocano a Minecraft, che a lei la fanno ridere perché inventano tutte le favolette dei personaggi, con le vocine ecc…e per seguire una tizia che fa degli esperimenti tipo creare lo slime con la farina e la colla, la pasta di sale, i disegni in 3d ste cose qua. Punto. Fine dell’utilizzo di internet e telefono per Nana. Se deve comunicare qualcosa su whatsapp con qualche amica, tipo i compiti ecc, usa il mio telefono e scrive da lì. Adesso, onestamente, “ragionare” di bullismo e poi permettere a pidocchietti di 8 anni di “esprimere i loro pensieri” su youtube, sinceramente, ragionerei un attimo meglio io eh. Che a mio avviso, il compagnuccio di scuola che gli girano le tre chicchere e ti tira dietro un astuccio…non è un bel gesto ma aho’, chiamatemi bulla, ma lo trovo pure sano…mettersi a fare il balletto o cantare la canzoncina su youtube e ricevere sotto trecento commenti dove c’è scritto laqualsiasi insulto…forse quello lo trovo un po’ meno utile alla crescita, ecco, almeno in età da scuola elementare.
Ma io ora sono quella che appoggia il bullismo. E che devi fa’. Certo. E domani andrò a scuola e li picchierò tutti con un mattarello perché sono cattiva dentro io. Ecco. E la torta di carote non so manco da dove cazzo si inizia a farla. Tiè. ( immagino dalle carote..no? )