Tradizionalmente, chi si reca in visita in una casa cinese, sarà chiamato a sedersi e bere il tè. Un concetto intorno a cui ruotano l’armonia, le idee, le arti, il rispetto, la cura. Le unioni e le scuse.
Tè. Qualità estetica e connessioni profonde, cultura di “governo del paesaggio” e di “cura dei luoghi” non semplicemente una fogliolina di tè in bustina. Scoprire questi luoghi è ritentare il dialogo con il territorio e l’armonia.
La trentesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2019 a I giardini del tè di Dazhangshan, situati nella contea di Wuyuan, nella parte nord-orientale della provincia del Jiangxi, nella Cina meridionale: un parco nazionale ad una quota di 1.500 metri dove si produce principalmente té verde in ordinate piantagioni che scorrono in forma di siepi parallele, e a tratti interrompono la copertura del manto boschivo o la distesa delle risaie nei fondivalle. La cura dell’uomo e le modalità attuali di conduzione agricola fanno sì che questo paesaggio si riveli con una particolare qualità estetica e manifesti connessioni profonde con tradizioni culturali antiche e insieme una significativa e puntuale adesione ai criteri agroecologici delle coltivazioni biologiche più attenti.
arienpassant
Che meraviglia. Quando la cultura e le sane tradizioni fanno spettacolo.
Bon 1° Aprile.
dy
buon 1 ° a te e buonanotte, ho letto il tuo “saggio” sulla fantasia con l’epilogo “fumante”…mi è piaciuto ,tornerò a sottoscrivere:)
arienpassant
p.s. complimenti per l’immagine di testa di questo articolo. Bellissima sintesi grafica della foto sottostante.
Dizzly
Vero! Il “sigillo” disegnato da Carlo Scarpa sposa perfettamente la geometria dei giardini del tè, ho preso l’immagine giusta