È stata creata da una start io tech nel 2016. La stare up si chiama Brud. Ha raggiunto milioni di follower e spopola in Instagram e Tik Tok. Si chiama Lil Miquela. La chiamano avatar o robot digitale.
Le grandi maison la vogliono perché è il nuovo modo per conquistare la next generazione.
Come ha riportato in un articolo Mffashion oltre a Miquela ne nascono altre.
A darle vita sono stati Trevor McFedries e Sara Decou, cofondatori della start up, che hanno sfruttato la tecnologia CGI, computer-generated imagery che opera nell’ambito della grafica computerizzata. Nel giro di pochi anni questa ragazza piena di lentiggini, con la frangetta, gli occhi color nocciola e un diastema tra i denti è diventata una celebrità.
Lil Miquela è un prodotto ben riuscito di una compagnia specializzata in realizzazione di avatar e robot che ha deciso di adottare una campagna marketing innovativa e simile ad una telenovela per la sua promozione. La strategia ha ottenuto a tutti gli effetti il risultato desiderato, facendo leva sulla propria abilità di storytelling e sulla curiosità delle persone, portandole a seguire con interesse la vicenda.
Miquela è anche impegnata a livello sociale, supporta la comunità lgbtq+ e Black Lives Matter, “un movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunià afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello socio-politico, verso le persone di colore”.
È stata ingaggiata da marchi del calibro di Prada, Dior, Calvin Klein, ma anche Ugg, Tommy Hilfiger e Samsung.
(foto da internet)
Attilio Runello