Il campanile di Oroset I – libro primo – (inizio)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

         inizio

a seguito di un coraggioso astronauta in tuta spaziale che cammina con sicurezza sul pianeta spaziale verso la luna, coperto di rocce. primo astronauta sul pianeta spaziale. grande momento per la razza umana. tecnologie avanzate, esplorazione spaziale / vi - luna foto e immagini stock

Il campanile di Oroset I

Felice Tolfo

Nato a Venezia, il 25.08.1951

Il mio primo libro.

Mi scuso con i lettori per l’italiano ballerino malgrado l’impegno profuso nel rimediare a tale carenza.

Con il prossimo potrebbe andare meglio! Forse?

Selene è una città di sessantamila extra terrestri che porta con se tradizioni e abitudini tipicamente italiane. La passione nei confronti dell’Italia è tanta e tale da confondere le loro origini. Quando il mistero si dissolverà ne verrà fuori una realtà in netto contrasto con l’immaginario nello spazio intergalattico….”

XXXXXXXXXXXXXX

Fiaba e fantascienza si mescolano nel racconto fantasy. In un mondo fantastico dove i due protagonisti, pur provenendo da due diversi pianeti, vivono la loro magica storia d’amore in un posto stupefacente, miracolistico…..incredibile: Selene! Selene una città ricavata nel sottosuolo lunare i cui abitanti si godono una vita pacifica in armonia con lo stile dell’essere italiano. Forte e decisa l’attrazione nei confronti dell’Italia rispetto al resto del mondo.

A Mestre, località settentrionale della bella Italia, vive il giovane Alex. Un personaggio a tutto tondo, estroverso, dinamico e simpatico che spende il suo tempo dedicandosi al lavoro e agli amici. Ma la sua vita, anche se tranquilla, serena e felice, permane avvolta in un’atmosfera pregna di fatale monotonia…!!

Pur tuttavia il verificarsi di una serie di episodi, strettamente legati tra loro, solo qualche tempo prima inimmaginabili, contribuiscono ad una frattura netta con il suo seppur breve passato.

Tutto ha inizio quando il destino porta Alex ad incontrare l’anziana signora Camilla, il suo finto marito e la sua finta figlia: la bellissima ed incantevole Isabel…!!

Isabel…!! Isabel…!! Isabel…!! Alex rimane letteralmente folgorato dalla luce della sua bellezza. Impossibile resistere alla tentazione di seguirla a Selene per viverle accanto.

Selene…… una città interamente ricavata nel sottosuolo lunare i cui abitanti, circa sessantamila, sono per la maggior parte nativi di Kallox un pianeta moderatamente vicino a Marte.

Isabel e Alex insieme, felici e innamorati, in quella splendida realtà dal sapore magico.

Alex, fra un’avventura e l’altra, ha la straordinaria opportunità di conoscere uno sparuto gruppo di extrasolari provenienti dal pianeta Oroset distante dalla Luna ventuno anni luce, vale a dire duecentomila miliardi di chilometri, tragicamente naufragati con la loro astronave sulla Luna.

Per i due protagonisti indiscussi del romanzo il finale riserva una pausa riflessiva avvolta da una nube fredda e scura che solamente l’universo generoso potrà dissolvere…!!

XXXXXXXXXXXXXX

Il regista cinematografico Pupi Avati, dopo aver diretto un numero imprecisato di film, ha scritto un libro, anche autobiografico. Il suo pensiero, desiderio che alla fine diventa necessità dell’esistenza, è quello di lasciare una traccia della propria persona affermando che tutti noi dovremmo lasciare una nostra traccia.

Questo romanzo è un lavoro di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi (anche se noti) e avvenimenti sono immaginari o usati in modo fittizio. Qualsiasi riferimento a persone, realmente esistenti e esistite, fatti, luoghi e oggetti è puramente casuale.

Dedicato

a

tutti

i

miei

lettori

In particolare a quelli che hanno la sfortuna di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto…!!

capitolo primo”

 Giovedì dieci gennaio 1980 ore 5,15:

una flotta composta da duecentocinquanta astronavi con a bordo

l’intera popolazione di Kallox abbandonò il pianeta!

La tristezza che fin da subito si impossessò di tutti ben presto si trasformò in tragedia…..

Dopo due ore e sette minuti dalla partenza, ad una distanza da Kallox di circa ottocentomila chilometri, un’esplosione accecante, sconvolgente e interminabile li pose di fronte ad una terrificante nuova realtà:

 il loro pianeta non esisteva più…!!

Ma c’era un programma da rispettare nel pieno delle sue regole…!!

Raggiungere l’obiettivo prefissato: nel virtuale il pianeta Terra e il suo satellite Luna nell’arco temporale di cui potevano disporre!

Però solamente ed esclusivamente la Luna poteva offrire la propria ospitalità garantendo loro un anonimato che doveva essere eterno…!!

Una rotta già tracciata sulla carta, sperimentata e collaudata! La velocità delle astronavi era costante e a tratti la si poteva mantenere anche con i motori spenti sfruttando la forza delle gravità satellitari. Per aumentarla e soddisfare ogni necessità di spostamento era sufficiente riaccendere i motori.

L’universo infinito e sconosciuto.

Ma ciononostante aleggiasse un’aria indefinibile continuarono a nutrire quella grande fiducia riposta nella speranza di vivere una vita in un mondo nuovo che quel viaggio doveva, per forza di cose, raggiungere.

Dopo venti giorni di navigazione incominciarono ad avvertire l’immensità terrificante dello spazio.

Al ventiseiesimo giorno si avvicinarono ai primi pianeti.

Telescopicamente parlando non autorizzavano a facili illusioni,

ma pur sempre di pianeti si trattava!

Pianeti particolarmente inospitali, alcuni caratterizzati da un’evoluzione interna ancora in atto.

Al ventisettesimo giorno, mercoledì sei febbraio 1980, si avvicinarono alla Terra e al suo satellite Luna…..

Trentatré anni, sei mesi e venticinque giorni dopo…….

seguirà……..

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 85°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO   85°

finale precedente:

<Com’era la tua battuta:

scemo sì ma fesso quasi mai…!! Ahahahah…!!

E adesso, nell’attesa del grande avvenimento di domani, cosa facciamo?> chiese Isabel.

<Proposta:

85° episodio 

 

<Com’era la tua battuta:

scemo sì ma fesso quasi mai…!! Ahahahah…!!

E adesso, nell’attesa del grande avvenimento di domani, cosa facciamo?> chiese Isabel.

<Proposta:

tentare una sortita all’Osteria La Cuccagna dove abbiamo mangiato alla grande e speso un bel niente…??>

<Uhmmmmm…..?? Ma si dai….. tutto sommato non mi sembra proprio una cattiva idea!>

<Devo telefonare per sentire se ci sono due posti liberi,

semplice semplice”, e poi….. già che ci siamo,

volendo esagerare si potrebbe fare un saltino al cinema per la programmazione pomeridiana, e……………. “forse forse” dopo: …………………………………..??………..??……….??…………………………

Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!

A l l a f i n e

di questa giornata, che potrei definire già abbastanza godereccia, si ritorna a c a s a, eeeeeeeeeeee …..!!

Oilaaaaaa…aaaaaaa…aaaaaaa…. Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eeeeeeee…….….eeee ma cos’é cos’é……… cosss’é? Ahahahah…!! Ahahahah…!! Ahahahah…!!

Matto matto, il mio amore è proprio matto…!!

Però:

che bello…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Guarda Alex che quando ritorneremo a casa accenderemo la tv per guardarci un bel talk show italiano sulla politica…!!…!!…!! Ahahahah…!! Non vedo l’ora….. Ahahahah…!!> gridò Isabel.

<Uahahah…!! Uahahah…!!

Comunque non mi piace perché quelli stanno sempre a litigare…!!>

<Ah! ma litigano per davvero…?

Non fingono…?

Io pensavo che…..??…!!…??

Ma allora com’è sto fatto che fanno sempre una grande caciara…??>

<Questo è vero!

Di caciara ce n’è sempre parecchia che risulta anche difficile trovare il bandolo della matassa!

Il filo rimane sempre aggrovigliato perché la loro forza sta proprio nella matassa…!!

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Tutta tattica, tattica italiana…!! Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! E se invece di guardare la tv…..??…??……>

<M a i o p e n s a v o c h e u n a b e l l a

buonanotteeeeeeeeee…amoreeeeeeeee…!!

Fosse più che sufficiente…!!

Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Okay okay amore….. chiama l’Osteria La Cuccagna e senti se ci possono offrire qualcosa da mangiare e magari anche da bere?>

<Isabel, che culo…..!! ci sono “giusti giusti” due posti per noi……. Uahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

Il tempo che solitamente richiedeva uno snack con tanto di aperitivo venne impiegato per consumare un delizioso pranzetto. Velocità esagerata che a tavola non era mai gradita anche se, alla fine, permise loro di vedere il film sin dall’inizio.

Terminata la proiezione uscirono,

adagio adagio”,

dalla sala per poi avviarsi,

con un impeto irrefrenabile,

verso casa…!!…!!

L’entrata fu trionfale!

Una fanfara virtuale per solennizzare la bellezza di un quadro che

già esplodeva di felicità!

In un batter d’occhio si trovarono nudi sul lettone…….

L’approccio per una comicità aggressiva, il tutto alla velocità della luce.

Durata: tre minuti “scarsi scarsi”…..!!

L’amore alla velocità della luce non appaga proprio per niente…!!

Un attimo di suspense…..!!!!!…..!!!!! prima di guardarsi negli occhi………. per poi scoppiare dalle risate…!!

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

Rimasero così, amorevolmente e simpaticamente delusi, fino all’intervento del buon Morfeo che mise la parola fine a quella situazione idilliaca come non mai…!! Il sonno….. tanto profondo quanto breve…..

per un’aria:

fare l’amore dolcemente”

Un motivetto che si trasformò in un love refrain fino a notte inoltrata.

9 settembre

Ottavo dei quattordici giorni di buio

Il silenzio del mattino violentato dalla suoneria del cellulare di Alex…..

<Prontooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo, chi parlaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?>

rispose un Alex più aitante che mai…!!

<Come chi parla…?? Sono le sei del mattino!> rammentò Aleandro! <Guarda che non siamo mica all’opera…?? Ahahahah…!! Comunque ti sei già scordato di ieri…!! Eheheh….. ma non ti avevo detto dell’appuntamento per le sette… e allora……??>

<Ciao Aleandro, impossibile da ricordare un tuo pensiero che ti sei tenuto dentro. Anche se la cosa ti può suonare strana non ci sono stati riferimenti circa l’orario di partenza! Comunque va tutto bene, il tempo di vestirci e arriviamo!>

<Allora sbrigatevi, alle sei e trenta ci troviamo giù da voi!>

seguirà……

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 86°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO   86°

finale precedente:

<Ciao Aleandro, impossibile da ricordare un tuo pensiero che ti sei tenuto dentro. Anche se la cosa ti può suonare strana non ci sono stati riferimenti circa l’orario di partenza! Comunque va tutto bene, il tempo di vestirci e arriviamo!>

<Allora sbrigatevi, alle sei e trenta ci troviamo giù da voi!>

86° episodio 

<Ciao Aleandro, impossibile da ricordare un tuo pensiero che ti sei tenuto dentro. Anche se la cosa ti può suonare strana non ci sono stati riferimenti circa l’orario di partenza! Comunque va tutto bene, il tempo di vestirci e arriviamo!>

<Allora sbrigatevi, alle sei e trenta ci troviamo giù da voi!>

Bravi…!! Nulla da eccepire perché, malgrado la bagattella della sveglia, puntualissimi alle sei e trenta uscirono dalla porta della loro palazzina. Ad attenderli Aleandro e tre controller davvero esclusivi: Alfonso, Candido e Desiderio.

Dei compagni speciali, per una spontanea e generosa ospitalità nei confronti del terrestre, che si sarebbero sovrapposti aturno già in corso.

Una scarica di reciproche battute,

dopodiché s’incamminarono verso il CTS1

per il cambio di abbigliamento.

<Però queste tute, tutto sommato, non sono poi così scomode come verrebbe da pensare>, affermò Alex, <ti appesantiscono un po’ per via dello zaino tecnico ma nulla di insopportabile. Mi piace un sacco il modo con il quale il casco diventa un tutt’uno, ermeticamente parlando, con l’anello della tuta semplicemente spingendocelo contro fino a sentire il doppio clik!>

<Mentre per toglierlo è sufficiente tenere premuto per due secondi il bottone posto sul lato destro dello stesso anello!> riprese Isabel.

<E se per caso il dispositivo non dovesse funzionare allora si può rimediare manualmente con la levetta inserita sul lato sinistro. Uahahah…!!> proseguì un divertito Alex. <Eppoi a guardarlo bene è proprio figo con i tre occhi sul frontale e le due aste portabandiera posteriori???>

<Guarda che i tre occhi in realtà sono le due telecamere con al centro la luce. E quelle che tu chiami aste portabandiera non sono altro che le due antennine: una per i microfoni e l’altra per gli altoparlanti! Ahahahah…!!>

<Non avevo dubbi sugli occhi, mentre per le aste…?? Uahahah…!! Uahahah…!! Però dai….. sbrighiamoci perché non vedo l’ora di uscire!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!!> Ultimamente anche Aleandro non perdeva l’occasione per farsi una bella e sana risata. <Ma che simpatici questi ragazzi, ti mettono sempre l’allegria addosso! Caro Alex per te è già la seconda volta, ottima la descrizione del casco…..

Mi ero completamente scordato della tua eroica e grande passeggiata post sbarco…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Isabel tu che sai tutto sulla tuta spaziale racconta al tuo amico com’é fatta e l’importanza che ha!>

<Allora mio caro Alex, stiamo parlando di una tuta altamente tecnologica studiata per proteggere l’uomo che deve vivere all’esterno in un ambiente completamente ostile. In grado di sopportare sbalzi di temperatura compresi tra meno 200°C e più 150°C. Un tutt’uno con gli scarponi che sporgono fuori con la super soletta appositamente studiata per calpestare il suolo lunare. Può resistere anche all’urto non violento di piccoli frammenti meteoritici e a deboli strisciate senza rovinarsi… Ma non essendo indistruttibile c’è l’obbligo di prestare sempre la massima attenzione per evitare ogni tipo di strappo…!!>

Dotata di una serie di apparecchiature come le bombole dell’ossigeno, un sistema per la rigenerazione dell’aria respirata, la radio, l’amplificatore per le antenne e le batterie indispensabili per il buon funzionamento dell’intero mini habitat. Il tutto inserito nello zaino contenitore garantendo così l’autosufficienza di esecuzione nelle varie operazioni. Infine sulla parte anteriore il giusto spazio per la quasi totalità dei comandi.

<Grazie professoressa Isabel, mi hai dato una grande lezione:

tecnologia di una tuta spaziale”.

Adesso mi rendo conto di essere alquanto ridicolo con la mia superficialità nell’affrontare certi argomenti. Anche se la cosa non mi preoccupa più di tanto perché la mia è solamente asineria pura! Sono un terrestre completamente ignorante in materia spaziale…!!>

<Saggio è colui che sa essere anche “modesto modesto”….. Però mi raccomando….. non ti buttare troppo giù…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

Uscirono tutti dal CTS1,

non prima di aver indossato le loro splendide tute bianche!

<Oh scusate ragazzi ma devo interrompervi perché ho ricevuto una comunicazione da parte di un tecnico, addetto ai lavori nella parte interna della zona porta di accesso seconda, che si sarebbe dovuto incontrare con i tre controller lungo il terzo anello, sembra per dei motivi personali…!!

L’appuntamento era fissato per le sei e trenta presso la targa della miniera del sale, ma alle sette i tre ancora non si erano fatti vivi!

Adesso sono le sette e quaranta e sono preoccupato perché tutti i tentativi di contattarli via radio sono andati a vuoto.

Tutto tace….. mi auguro nulla di grave!> comunicò Aleandro.

Appese alla parete interna del terzo anello, in corrispondenza di ogni singola opera realizzata nel secondo anello, si notavano ben distinte le rispettive targhette di riconoscimento per un riferimento immediato: miniera minerali, miniera uranio, miniera sale, lago, lago con centrale elettrica, ossigeno, acquedotto, e così via…!! Le miniere, come per i laghi, gli acquedotti, le centrali elettriche e le macchine per l’ossigeno, si trovavano nel secondo anello. La loro espansione fu tale che in alcuni casi oltrepassarono il terzo e ultimo anello lasciando perfettamente inalterate le strutture di superficie.

<Va bene è meglio che ci sbrighiamo>, disse uno dei tre controller: Alfonso, il capo del gruppo, <con le tute ci vogliono circa 8/9 minuti per raggiungere la porta di accesso prima e due abbondanti per il disbrigo delle porte stagne.>

<Allora muovetevi!> aggiunse Aleandro.

seguirà……

Il campanile di Oroset I – libro primo – (inizio)

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         inizio

a seguito di un coraggioso astronauta in tuta spaziale che cammina con sicurezza sul pianeta spaziale verso la luna, coperto di rocce. primo astronauta sul pianeta spaziale. grande momento per la razza umana. tecnologie avanzate, esplorazione spaziale / vi - luna foto e immagini stock

Il campanile di Oroset I

Felice Tolfo

Nato a Venezia, il 25.08.1951

Il mio primo libro.

Mi scuso con i lettori per l’italiano ballerino malgrado l’impegno profuso nel rimediare a tale carenza.

Con il prossimo potrebbe andare meglio! Forse?

Selene è una città di sessantamila extra terrestri che porta con se tradizioni e abitudini tipicamente italiane. La passione nei confronti dell’Italia è tanta e tale da confondere le loro origini. Quando il mistero si dissolverà ne verrà fuori una realtà in netto contrasto con l’immaginario nello spazio intergalattico….”

XXXXXXXXXXXXXX

Fiaba e fantascienza si mescolano nel racconto fantasy. In un mondo fantastico dove i due protagonisti, pur provenendo da due diversi pianeti, vivono la loro magica storia d’amore in un posto stupefacente, miracolistico…..incredibile: Selene! Selene una città ricavata nel sottosuolo lunare i cui abitanti si godono una vita pacifica in armonia con lo stile dell’essere italiano. Forte e decisa l’attrazione nei confronti dell’Italia rispetto al resto del mondo.

A Mestre, località settentrionale della bella Italia, vive il giovane Alex. Un personaggio a tutto tondo, estroverso, dinamico e simpatico che spende il suo tempo dedicandosi al lavoro e agli amici. Ma la sua vita, anche se tranquilla, serena e felice, permane avvolta in un’atmosfera pregna di fatale monotonia…!!

Pur tuttavia il verificarsi di una serie di episodi, strettamente legati tra loro, solo qualche tempo prima inimmaginabili, contribuiscono ad una frattura netta con il suo seppur breve passato.

Tutto ha inizio quando il destino porta Alex ad incontrare l’anziana signora Camilla, il suo finto marito e la sua finta figlia: la bellissima ed incantevole Isabel…!!

Isabel…!! Isabel…!! Isabel…!! Alex rimane letteralmente folgorato dalla luce della sua bellezza. Impossibile resistere alla tentazione di seguirla a Selene per viverle accanto.

Selene…… una città interamente ricavata nel sottosuolo lunare i cui abitanti, circa sessantamila, sono per la maggior parte nativi di Kallox un pianeta moderatamente vicino a Marte.

Isabel e Alex insieme, felici e innamorati, in quella splendida realtà dal sapore magico.

Alex, fra un’avventura e l’altra, ha la straordinaria opportunità di conoscere uno sparuto gruppo di extrasolari provenienti dal pianeta Oroset distante dalla Luna ventuno anni luce, vale a dire duecentomila miliardi di chilometri, tragicamente naufragati con la loro astronave sulla Luna.

Per i due protagonisti indiscussi del romanzo il finale riserva una pausa riflessiva avvolta da una nube fredda e scura che solamente l’universo generoso potrà dissolvere…!!

XXXXXXXXXXXXXX

Il regista cinematografico Pupi Avati, dopo aver diretto un numero imprecisato di film, ha scritto un libro, anche autobiografico. Il suo pensiero, desiderio che alla fine diventa necessità dell’esistenza, è quello di lasciare una traccia della propria persona affermando che tutti noi dovremmo lasciare una nostra traccia.

Questo romanzo è un lavoro di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi (anche se noti) e avvenimenti sono immaginari o usati in modo fittizio. Qualsiasi riferimento a persone, realmente esistenti e esistite, fatti, luoghi e oggetti è puramente casuale.

Dedicato

a

tutti

i

miei

lettori

In particolare a quelli che hanno la sfortuna di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto…!!

capitolo primo”

 Giovedì dieci gennaio 1980 ore 5,15:

una flotta composta da duecentocinquanta astronavi con a bordo

l’intera popolazione di Kallox abbandonò il pianeta!

La tristezza che fin da subito si impossessò di tutti ben presto si trasformò in tragedia…..

Dopo due ore e sette minuti dalla partenza, ad una distanza da Kallox di circa ottocentomila chilometri, un’esplosione accecante, sconvolgente e interminabile li pose di fronte ad una terrificante nuova realtà:

 il loro pianeta non esisteva più…!!

Ma c’era un programma da rispettare nel pieno delle sue regole…!!

Raggiungere l’obiettivo prefissato: nel virtuale il pianeta Terra e il suo satellite Luna nell’arco temporale di cui potevano disporre!

Però solamente ed esclusivamente la Luna poteva offrire la propria ospitalità garantendo loro un anonimato che doveva essere eterno…!!

Una rotta già tracciata sulla carta, sperimentata e collaudata! La velocità delle astronavi era costante e a tratti la si poteva mantenere anche con i motori spenti sfruttando la forza delle gravità satellitari. Per aumentarla e soddisfare ogni necessità di spostamento era sufficiente riaccendere i motori.

L’universo infinito e sconosciuto.

Ma ciononostante aleggiasse un’aria indefinibile continuarono a nutrire quella grande fiducia riposta nella speranza di vivere una vita in un mondo nuovo che quel viaggio doveva, per forza di cose, raggiungere.

Dopo venti giorni di navigazione incominciarono ad avvertire l’immensità terrificante dello spazio.

Al ventiseiesimo giorno si avvicinarono ai primi pianeti.

Telescopicamente parlando non autorizzavano a facili illusioni,

ma pur sempre di pianeti si trattava!

Pianeti particolarmente inospitali, alcuni caratterizzati da un’evoluzione interna ancora in atto.

Al ventisettesimo giorno, mercoledì sei febbraio 1980, si avvicinarono alla Terra e al suo satellite Luna…..

Trentatré anni, sei mesi e venticinque giorni dopo…….

seguirà……..

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 85°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO   85°

finale precedente:

<Com’era la tua battuta:

scemo sì ma fesso quasi mai…!! Ahahahah…!!

E adesso, nell’attesa del grande avvenimento di domani, cosa facciamo?> chiese Isabel.

<Proposta:

85° episodio 

 

<Com’era la tua battuta:

scemo sì ma fesso quasi mai…!! Ahahahah…!!

E adesso, nell’attesa del grande avvenimento di domani, cosa facciamo?> chiese Isabel.

<Proposta:

tentare una sortita all’Osteria La Cuccagna dove abbiamo mangiato alla grande e speso un bel niente…??>

<Uhmmmmm…..?? Ma si dai….. tutto sommato non mi sembra proprio una cattiva idea!>

<Devo telefonare per sentire se ci sono due posti liberi,

semplice semplice”, e poi….. già che ci siamo,

volendo esagerare si potrebbe fare un saltino al cinema per la programmazione pomeridiana, e……………. “forse forse” dopo: …………………………………..??………..??……….??…………………………

Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!

A l l a f i n e

di questa giornata, che potrei definire già abbastanza godereccia, si ritorna a c a s a, eeeeeeeeeeee …..!!

Oilaaaaaa…aaaaaaa…aaaaaaa…. Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eeeeeeee…….….eeee ma cos’é cos’é……… cosss’é? Ahahahah…!! Ahahahah…!! Ahahahah…!!

Matto matto, il mio amore è proprio matto…!!

Però:

che bello…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Guarda Alex che quando ritorneremo a casa accenderemo la tv per guardarci un bel talk show italiano sulla politica…!!…!!…!! Ahahahah…!! Non vedo l’ora….. Ahahahah…!!> gridò Isabel.

<Uahahah…!! Uahahah…!!

Comunque non mi piace perché quelli stanno sempre a litigare…!!>

<Ah! ma litigano per davvero…?

Non fingono…?

Io pensavo che…..??…!!…??

Ma allora com’è sto fatto che fanno sempre una grande caciara…??>

<Questo è vero!

Di caciara ce n’è sempre parecchia che risulta anche difficile trovare il bandolo della matassa!

Il filo rimane sempre aggrovigliato perché la loro forza sta proprio nella matassa…!!

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Tutta tattica, tattica italiana…!! Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! E se invece di guardare la tv…..??…??……>

<M a i o p e n s a v o c h e u n a b e l l a

buonanotteeeeeeeeee…amoreeeeeeeee…!!

Fosse più che sufficiente…!!

Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Okay okay amore….. chiama l’Osteria La Cuccagna e senti se ci possono offrire qualcosa da mangiare e magari anche da bere?>

<Isabel, che culo…..!! ci sono “giusti giusti” due posti per noi……. Uahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

Il tempo che solitamente richiedeva uno snack con tanto di aperitivo venne impiegato per consumare un delizioso pranzetto. Velocità esagerata che a tavola non era mai gradita anche se, alla fine, permise loro di vedere il film sin dall’inizio.

Terminata la proiezione uscirono,

adagio adagio”,

dalla sala per poi avviarsi,

con un impeto irrefrenabile,

verso casa…!!…!!

L’entrata fu trionfale!

Una fanfara virtuale per solennizzare la bellezza di un quadro che

già esplodeva di felicità!

In un batter d’occhio si trovarono nudi sul lettone…….

L’approccio per una comicità aggressiva, il tutto alla velocità della luce.

Durata: tre minuti “scarsi scarsi”…..!!

L’amore alla velocità della luce non appaga proprio per niente…!!

Un attimo di suspense…..!!!!!…..!!!!! prima di guardarsi negli occhi………. per poi scoppiare dalle risate…!!

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

Rimasero così, amorevolmente e simpaticamente delusi, fino all’intervento del buon Morfeo che mise la parola fine a quella situazione idilliaca come non mai…!! Il sonno….. tanto profondo quanto breve…..

per un’aria:

fare l’amore dolcemente”

Un motivetto che si trasformò in un love refrain fino a notte inoltrata.

9 settembre

Ottavo dei quattordici giorni di buio

Il silenzio del mattino violentato dalla suoneria del cellulare di Alex…..

<Prontooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo, chi parlaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?>

rispose un Alex più aitante che mai…!!

<Come chi parla…?? Sono le sei del mattino!> rammentò Aleandro! <Guarda che non siamo mica all’opera…?? Ahahahah…!! Comunque ti sei già scordato di ieri…!! Eheheh….. ma non ti avevo detto dell’appuntamento per le sette… e allora……??>

<Ciao Aleandro, impossibile da ricordare un tuo pensiero che ti sei tenuto dentro. Anche se la cosa ti può suonare strana non ci sono stati riferimenti circa l’orario di partenza! Comunque va tutto bene, il tempo di vestirci e arriviamo!>

<Allora sbrigatevi, alle sei e trenta ci troviamo giù da voi!>

seguirà……

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 86°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO   86°

finale precedente:

<Ciao Aleandro, impossibile da ricordare un tuo pensiero che ti sei tenuto dentro. Anche se la cosa ti può suonare strana non ci sono stati riferimenti circa l’orario di partenza! Comunque va tutto bene, il tempo di vestirci e arriviamo!>

<Allora sbrigatevi, alle sei e trenta ci troviamo giù da voi!>

86° episodio 

<Ciao Aleandro, impossibile da ricordare un tuo pensiero che ti sei tenuto dentro. Anche se la cosa ti può suonare strana non ci sono stati riferimenti circa l’orario di partenza! Comunque va tutto bene, il tempo di vestirci e arriviamo!>

<Allora sbrigatevi, alle sei e trenta ci troviamo giù da voi!>

Bravi…!! Nulla da eccepire perché, malgrado la bagattella della sveglia, puntualissimi alle sei e trenta uscirono dalla porta della loro palazzina. Ad attenderli Aleandro e tre controller davvero esclusivi: Alfonso, Candido e Desiderio.

Dei compagni speciali, per una spontanea e generosa ospitalità nei confronti del terrestre, che si sarebbero sovrapposti aturno già in corso.

Una scarica di reciproche battute,

dopodiché s’incamminarono verso il CTS1

per il cambio di abbigliamento.

<Però queste tute, tutto sommato, non sono poi così scomode come verrebbe da pensare>, affermò Alex, <ti appesantiscono un po’ per via dello zaino tecnico ma nulla di insopportabile. Mi piace un sacco il modo con il quale il casco diventa un tutt’uno, ermeticamente parlando, con l’anello della tuta semplicemente spingendocelo contro fino a sentire il doppio clik!>

<Mentre per toglierlo è sufficiente tenere premuto per due secondi il bottone posto sul lato destro dello stesso anello!> riprese Isabel.

<E se per caso il dispositivo non dovesse funzionare allora si può rimediare manualmente con la levetta inserita sul lato sinistro. Uahahah…!!> proseguì un divertito Alex. <Eppoi a guardarlo bene è proprio figo con i tre occhi sul frontale e le due aste portabandiera posteriori???>

<Guarda che i tre occhi in realtà sono le due telecamere con al centro la luce. E quelle che tu chiami aste portabandiera non sono altro che le due antennine: una per i microfoni e l’altra per gli altoparlanti! Ahahahah…!!>

<Non avevo dubbi sugli occhi, mentre per le aste…?? Uahahah…!! Uahahah…!! Però dai….. sbrighiamoci perché non vedo l’ora di uscire!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!!> Ultimamente anche Aleandro non perdeva l’occasione per farsi una bella e sana risata. <Ma che simpatici questi ragazzi, ti mettono sempre l’allegria addosso! Caro Alex per te è già la seconda volta, ottima la descrizione del casco…..

Mi ero completamente scordato della tua eroica e grande passeggiata post sbarco…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Isabel tu che sai tutto sulla tuta spaziale racconta al tuo amico com’é fatta e l’importanza che ha!>

<Allora mio caro Alex, stiamo parlando di una tuta altamente tecnologica studiata per proteggere l’uomo che deve vivere all’esterno in un ambiente completamente ostile. In grado di sopportare sbalzi di temperatura compresi tra meno 200°C e più 150°C. Un tutt’uno con gli scarponi che sporgono fuori con la super soletta appositamente studiata per calpestare il suolo lunare. Può resistere anche all’urto non violento di piccoli frammenti meteoritici e a deboli strisciate senza rovinarsi… Ma non essendo indistruttibile c’è l’obbligo di prestare sempre la massima attenzione per evitare ogni tipo di strappo…!!>

Dotata di una serie di apparecchiature come le bombole dell’ossigeno, un sistema per la rigenerazione dell’aria respirata, la radio, l’amplificatore per le antenne e le batterie indispensabili per il buon funzionamento dell’intero mini habitat. Il tutto inserito nello zaino contenitore garantendo così l’autosufficienza di esecuzione nelle varie operazioni. Infine sulla parte anteriore il giusto spazio per la quasi totalità dei comandi.

<Grazie professoressa Isabel, mi hai dato una grande lezione:

tecnologia di una tuta spaziale”.

Adesso mi rendo conto di essere alquanto ridicolo con la mia superficialità nell’affrontare certi argomenti. Anche se la cosa non mi preoccupa più di tanto perché la mia è solamente asineria pura! Sono un terrestre completamente ignorante in materia spaziale…!!>

<Saggio è colui che sa essere anche “modesto modesto”….. Però mi raccomando….. non ti buttare troppo giù…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

Uscirono tutti dal CTS1,

non prima di aver indossato le loro splendide tute bianche!

<Oh scusate ragazzi ma devo interrompervi perché ho ricevuto una comunicazione da parte di un tecnico, addetto ai lavori nella parte interna della zona porta di accesso seconda, che si sarebbe dovuto incontrare con i tre controller lungo il terzo anello, sembra per dei motivi personali…!!

L’appuntamento era fissato per le sei e trenta presso la targa della miniera del sale, ma alle sette i tre ancora non si erano fatti vivi!

Adesso sono le sette e quaranta e sono preoccupato perché tutti i tentativi di contattarli via radio sono andati a vuoto.

Tutto tace….. mi auguro nulla di grave!> comunicò Aleandro.

Appese alla parete interna del terzo anello, in corrispondenza di ogni singola opera realizzata nel secondo anello, si notavano ben distinte le rispettive targhette di riconoscimento per un riferimento immediato: miniera minerali, miniera uranio, miniera sale, lago, lago con centrale elettrica, ossigeno, acquedotto, e così via…!! Le miniere, come per i laghi, gli acquedotti, le centrali elettriche e le macchine per l’ossigeno, si trovavano nel secondo anello. La loro espansione fu tale che in alcuni casi oltrepassarono il terzo e ultimo anello lasciando perfettamente inalterate le strutture di superficie.

<Va bene è meglio che ci sbrighiamo>, disse uno dei tre controller: Alfonso, il capo del gruppo, <con le tute ci vogliono circa 8/9 minuti per raggiungere la porta di accesso prima e due abbondanti per il disbrigo delle porte stagne.>

<Allora muovetevi!> aggiunse Aleandro.

seguirà……

Il campanile di Oroset I – libro primo – (inizio)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

         inizio

a seguito di un coraggioso astronauta in tuta spaziale che cammina con sicurezza sul pianeta spaziale verso la luna, coperto di rocce. primo astronauta sul pianeta spaziale. grande momento per la razza umana. tecnologie avanzate, esplorazione spaziale / vi - luna foto e immagini stock

Il campanile di Oroset I

Felice Tolfo

Nato a Venezia, il 25.08.1951

Il mio primo libro.

Mi scuso con i lettori per l’italiano ballerino malgrado l’impegno profuso nel rimediare a tale carenza.

Con il prossimo potrebbe andare meglio! Forse?

Selene è una città di sessantamila extra terrestri che porta con se tradizioni e abitudini tipicamente italiane. La passione nei confronti dell’Italia è tanta e tale da confondere le loro origini. Quando il mistero si dissolverà ne verrà fuori una realtà in netto contrasto con l’immaginario nello spazio intergalattico….”

XXXXXXXXXXXXXX

Fiaba e fantascienza si mescolano nel racconto fantasy. In un mondo fantastico dove i due protagonisti, pur provenendo da due diversi pianeti, vivono la loro magica storia d’amore in un posto stupefacente, miracolistico…..incredibile: Selene! Selene una città ricavata nel sottosuolo lunare i cui abitanti si godono una vita pacifica in armonia con lo stile dell’essere italiano. Forte e decisa l’attrazione nei confronti dell’Italia rispetto al resto del mondo.

A Mestre, località settentrionale della bella Italia, vive il giovane Alex. Un personaggio a tutto tondo, estroverso, dinamico e simpatico che spende il suo tempo dedicandosi al lavoro e agli amici. Ma la sua vita, anche se tranquilla, serena e felice, permane avvolta in un’atmosfera pregna di fatale monotonia…!!

Pur tuttavia il verificarsi di una serie di episodi, strettamente legati tra loro, solo qualche tempo prima inimmaginabili, contribuiscono ad una frattura netta con il suo seppur breve passato.

Tutto ha inizio quando il destino porta Alex ad incontrare l’anziana signora Camilla, il suo finto marito e la sua finta figlia: la bellissima ed incantevole Isabel…!!

Isabel…!! Isabel…!! Isabel…!! Alex rimane letteralmente folgorato dalla luce della sua bellezza. Impossibile resistere alla tentazione di seguirla a Selene per viverle accanto.

Selene…… una città interamente ricavata nel sottosuolo lunare i cui abitanti, circa sessantamila, sono per la maggior parte nativi di Kallox un pianeta moderatamente vicino a Marte.

Isabel e Alex insieme, felici e innamorati, in quella splendida realtà dal sapore magico.

Alex, fra un’avventura e l’altra, ha la straordinaria opportunità di conoscere uno sparuto gruppo di extrasolari provenienti dal pianeta Oroset distante dalla Luna ventuno anni luce, vale a dire duecentomila miliardi di chilometri, tragicamente naufragati con la loro astronave sulla Luna.

Per i due protagonisti indiscussi del romanzo il finale riserva una pausa riflessiva avvolta da una nube fredda e scura che solamente l’universo generoso potrà dissolvere…!!

XXXXXXXXXXXXXX

Il regista cinematografico Pupi Avati, dopo aver diretto un numero imprecisato di film, ha scritto un libro, anche autobiografico. Il suo pensiero, desiderio che alla fine diventa necessità dell’esistenza, è quello di lasciare una traccia della propria persona affermando che tutti noi dovremmo lasciare una nostra traccia.

Questo romanzo è un lavoro di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi (anche se noti) e avvenimenti sono immaginari o usati in modo fittizio. Qualsiasi riferimento a persone, realmente esistenti e esistite, fatti, luoghi e oggetti è puramente casuale.

Dedicato

a

tutti

i

miei

lettori

In particolare a quelli che hanno la sfortuna di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto…!!

capitolo primo”

 Giovedì dieci gennaio 1980 ore 5,15:

una flotta composta da duecentocinquanta astronavi con a bordo

l’intera popolazione di Kallox abbandonò il pianeta!

La tristezza che fin da subito si impossessò di tutti ben presto si trasformò in tragedia…..

Dopo due ore e sette minuti dalla partenza, ad una distanza da Kallox di circa ottocentomila chilometri, un’esplosione accecante, sconvolgente e interminabile li pose di fronte ad una terrificante nuova realtà:

 il loro pianeta non esisteva più…!!

Ma c’era un programma da rispettare nel pieno delle sue regole…!!

Raggiungere l’obiettivo prefissato: nel virtuale il pianeta Terra e il suo satellite Luna nell’arco temporale di cui potevano disporre!

Però solamente ed esclusivamente la Luna poteva offrire la propria ospitalità garantendo loro un anonimato che doveva essere eterno…!!

Una rotta già tracciata sulla carta, sperimentata e collaudata! La velocità delle astronavi era costante e a tratti la si poteva mantenere anche con i motori spenti sfruttando la forza delle gravità satellitari. Per aumentarla e soddisfare ogni necessità di spostamento era sufficiente riaccendere i motori.

L’universo infinito e sconosciuto.

Ma ciononostante aleggiasse un’aria indefinibile continuarono a nutrire quella grande fiducia riposta nella speranza di vivere una vita in un mondo nuovo che quel viaggio doveva, per forza di cose, raggiungere.

Dopo venti giorni di navigazione incominciarono ad avvertire l’immensità terrificante dello spazio.

Al ventiseiesimo giorno si avvicinarono ai primi pianeti.

Telescopicamente parlando non autorizzavano a facili illusioni,

ma pur sempre di pianeti si trattava!

Pianeti particolarmente inospitali, alcuni caratterizzati da un’evoluzione interna ancora in atto.

Al ventisettesimo giorno, mercoledì sei febbraio 1980, si avvicinarono alla Terra e al suo satellite Luna…..

Trentatré anni, sei mesi e venticinque giorni dopo…….

seguirà……..

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 85°)

1http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO   85°

finale precedente:

<Com’era la tua battuta:

scemo sì ma fesso quasi mai…!! Ahahahah…!!

E adesso, nell’attesa del grande avvenimento di domani, cosa facciamo?> chiese Isabel.

<Proposta:

85° episodio 

 

<Com’era la tua battuta:

scemo sì ma fesso quasi mai…!! Ahahahah…!!

E adesso, nell’attesa del grande avvenimento di domani, cosa facciamo?> chiese Isabel.

<Proposta:

tentare una sortita all’Osteria La Cuccagna dove abbiamo mangiato alla grande e speso un bel niente…??>

<Uhmmmmm…..?? Ma si dai….. tutto sommato non mi sembra proprio una cattiva idea!>

<Devo telefonare per sentire se ci sono due posti liberi,

semplice semplice”, e poi….. già che ci siamo,

volendo esagerare si potrebbe fare un saltino al cinema per la programmazione pomeridiana, e……………. “forse forse” dopo: …………………………………..??………..??……….??…………………………

Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!

A l l a f i n e

di questa giornata, che potrei definire già abbastanza godereccia, si ritorna a c a s a, eeeeeeeeeeee …..!!

Oilaaaaaa…aaaaaaa…aaaaaaa…. Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eeeeeeee…….….eeee ma cos’é cos’é……… cosss’é? Ahahahah…!! Ahahahah…!! Ahahahah…!!

Matto matto, il mio amore è proprio matto…!!

Però:

che bello…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Guarda Alex che quando ritorneremo a casa accenderemo la tv per guardarci un bel talk show italiano sulla politica…!!…!!…!! Ahahahah…!! Non vedo l’ora….. Ahahahah…!!> gridò Isabel.

<Uahahah…!! Uahahah…!!

Comunque non mi piace perché quelli stanno sempre a litigare…!!>

<Ah! ma litigano per davvero…?

Non fingono…?

Io pensavo che…..??…!!…??

Ma allora com’è sto fatto che fanno sempre una grande caciara…??>

<Questo è vero!

Di caciara ce n’è sempre parecchia che risulta anche difficile trovare il bandolo della matassa!

Il filo rimane sempre aggrovigliato perché la loro forza sta proprio nella matassa…!!

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Tutta tattica, tattica italiana…!! Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! E se invece di guardare la tv…..??…??……>

<M a i o p e n s a v o c h e u n a b e l l a

buonanotteeeeeeeeee…amoreeeeeeeee…!!

Fosse più che sufficiente…!!

Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Okay okay amore….. chiama l’Osteria La Cuccagna e senti se ci possono offrire qualcosa da mangiare e magari anche da bere?>

<Isabel, che culo…..!! ci sono “giusti giusti” due posti per noi……. Uahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

Il tempo che solitamente richiedeva uno snack con tanto di aperitivo venne impiegato per consumare un delizioso pranzetto. Velocità esagerata che a tavola non era mai gradita anche se, alla fine, permise loro di vedere il film sin dall’inizio.

Terminata la proiezione uscirono,

adagio adagio”,

dalla sala per poi avviarsi,

con un impeto irrefrenabile,

verso casa…!!…!!

L’entrata fu trionfale!

Una fanfara virtuale per solennizzare la bellezza di un quadro che

già esplodeva di felicità!

In un batter d’occhio si trovarono nudi sul lettone…….

L’approccio per una comicità aggressiva, il tutto alla velocità della luce.

Durata: tre minuti “scarsi scarsi”…..!!

L’amore alla velocità della luce non appaga proprio per niente…!!

Un attimo di suspense…..!!!!!…..!!!!! prima di guardarsi negli occhi………. per poi scoppiare dalle risate…!!

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

Rimasero così, amorevolmente e simpaticamente delusi, fino all’intervento del buon Morfeo che mise la parola fine a quella situazione idilliaca come non mai…!! Il sonno….. tanto profondo quanto breve…..

per un’aria:

fare l’amore dolcemente”

Un motivetto che si trasformò in un love refrain fino a notte inoltrata.

9 settembre

Ottavo dei quattordici giorni di buio

Il silenzio del mattino violentato dalla suoneria del cellulare di Alex…..

<Prontooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo, chi parlaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?>

rispose un Alex più aitante che mai…!!

<Come chi parla…?? Sono le sei del mattino!> rammentò Aleandro! <Guarda che non siamo mica all’opera…?? Ahahahah…!! Comunque ti sei già scordato di ieri…!! Eheheh….. ma non ti avevo detto dell’appuntamento per le sette… e allora……??>

<Ciao Aleandro, impossibile da ricordare un tuo pensiero che ti sei tenuto dentro. Anche se la cosa ti può suonare strana non ci sono stati riferimenti circa l’orario di partenza! Comunque va tutto bene, il tempo di vestirci e arriviamo!>

<Allora sbrigatevi, alle sei e trenta ci troviamo giù da voi!>

seguirà……

Il campanile di Oroset I – libro primo – (inizio)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

         inizio

a seguito di un coraggioso astronauta in tuta spaziale che cammina con sicurezza sul pianeta spaziale verso la luna, coperto di rocce. primo astronauta sul pianeta spaziale. grande momento per la razza umana. tecnologie avanzate, esplorazione spaziale / vi - luna foto e immagini stock

Il campanile di Oroset I

Felice Tolfo

Nato a Venezia, il 25.08.1951

Il mio primo libro.

Mi scuso con i lettori per l’italiano ballerino malgrado l’impegno profuso nel rimediare a tale carenza.

Con il prossimo potrebbe andare meglio! Forse?

Selene è una città di sessantamila extra terrestri che porta con se tradizioni e abitudini tipicamente italiane. La passione nei confronti dell’Italia è tanta e tale da confondere le loro origini. Quando il mistero si dissolverà ne verrà fuori una realtà in netto contrasto con l’immaginario nello spazio intergalattico….”

XXXXXXXXXXXXXX

Fiaba e fantascienza si mescolano nel racconto fantasy. In un mondo fantastico dove i due protagonisti, pur provenendo da due diversi pianeti, vivono la loro magica storia d’amore in un posto stupefacente, miracolistico…..incredibile: Selene! Selene una città ricavata nel sottosuolo lunare i cui abitanti si godono una vita pacifica in armonia con lo stile dell’essere italiano. Forte e decisa l’attrazione nei confronti dell’Italia rispetto al resto del mondo.

A Mestre, località settentrionale della bella Italia, vive il giovane Alex. Un personaggio a tutto tondo, estroverso, dinamico e simpatico che spende il suo tempo dedicandosi al lavoro e agli amici. Ma la sua vita, anche se tranquilla, serena e felice, permane avvolta in un’atmosfera pregna di fatale monotonia…!!

Pur tuttavia il verificarsi di una serie di episodi, strettamente legati tra loro, solo qualche tempo prima inimmaginabili, contribuiscono ad una frattura netta con il suo seppur breve passato.

Tutto ha inizio quando il destino porta Alex ad incontrare l’anziana signora Camilla, il suo finto marito e la sua finta figlia: la bellissima ed incantevole Isabel…!!

Isabel…!! Isabel…!! Isabel…!! Alex rimane letteralmente folgorato dalla luce della sua bellezza. Impossibile resistere alla tentazione di seguirla a Selene per viverle accanto.

Selene…… una città interamente ricavata nel sottosuolo lunare i cui abitanti, circa sessantamila, sono per la maggior parte nativi di Kallox un pianeta moderatamente vicino a Marte.

Isabel e Alex insieme, felici e innamorati, in quella splendida realtà dal sapore magico.

Alex, fra un’avventura e l’altra, ha la straordinaria opportunità di conoscere uno sparuto gruppo di extrasolari provenienti dal pianeta Oroset distante dalla Luna ventuno anni luce, vale a dire duecentomila miliardi di chilometri, tragicamente naufragati con la loro astronave sulla Luna.

Per i due protagonisti indiscussi del romanzo il finale riserva una pausa riflessiva avvolta da una nube fredda e scura che solamente l’universo generoso potrà dissolvere…!!

XXXXXXXXXXXXXX

Il regista cinematografico Pupi Avati, dopo aver diretto un numero imprecisato di film, ha scritto un libro, anche autobiografico. Il suo pensiero, desiderio che alla fine diventa necessità dell’esistenza, è quello di lasciare una traccia della propria persona affermando che tutti noi dovremmo lasciare una nostra traccia.

Questo romanzo è un lavoro di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi (anche se noti) e avvenimenti sono immaginari o usati in modo fittizio. Qualsiasi riferimento a persone, realmente esistenti e esistite, fatti, luoghi e oggetti è puramente casuale.

Dedicato

a

tutti

i

miei

lettori

In particolare a quelli che hanno la sfortuna di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto…!!

capitolo primo”

 Giovedì dieci gennaio 1980 ore 5,15:

una flotta composta da duecentocinquanta astronavi con a bordo

l’intera popolazione di Kallox abbandonò il pianeta!

La tristezza che fin da subito si impossessò di tutti ben presto si trasformò in tragedia…..

Dopo due ore e sette minuti dalla partenza, ad una distanza da Kallox di circa ottocentomila chilometri, un’esplosione accecante, sconvolgente e interminabile li pose di fronte ad una terrificante nuova realtà:

 il loro pianeta non esisteva più…!!

Ma c’era un programma da rispettare nel pieno delle sue regole…!!

Raggiungere l’obiettivo prefissato: nel virtuale il pianeta Terra e il suo satellite Luna nell’arco temporale di cui potevano disporre!

Però solamente ed esclusivamente la Luna poteva offrire la propria ospitalità garantendo loro un anonimato che doveva essere eterno…!!

Una rotta già tracciata sulla carta, sperimentata e collaudata! La velocità delle astronavi era costante e a tratti la si poteva mantenere anche con i motori spenti sfruttando la forza delle gravità satellitari. Per aumentarla e soddisfare ogni necessità di spostamento era sufficiente riaccendere i motori.

L’universo infinito e sconosciuto.

Ma ciononostante aleggiasse un’aria indefinibile continuarono a nutrire quella grande fiducia riposta nella speranza di vivere una vita in un mondo nuovo che quel viaggio doveva, per forza di cose, raggiungere.

Dopo venti giorni di navigazione incominciarono ad avvertire l’immensità terrificante dello spazio.

Al ventiseiesimo giorno si avvicinarono ai primi pianeti.

Telescopicamente parlando non autorizzavano a facili illusioni,

ma pur sempre di pianeti si trattava!

Pianeti particolarmente inospitali, alcuni caratterizzati da un’evoluzione interna ancora in atto.

Al ventisettesimo giorno, mercoledì sei febbraio 1980, si avvicinarono alla Terra e al suo satellite Luna…..

Trentatré anni, sei mesi e venticinque giorni dopo…….

seguirà……..

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 85°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO   85°

finale precedente:

<Com’era la tua battuta:

scemo sì ma fesso quasi mai…!! Ahahahah…!!

E adesso, nell’attesa del grande avvenimento di domani, cosa facciamo?> chiese Isabel.

<Proposta:

85° episodio 

 

<Com’era la tua battuta:

scemo sì ma fesso quasi mai…!! Ahahahah…!!

E adesso, nell’attesa del grande avvenimento di domani, cosa facciamo?> chiese Isabel.

<Proposta:

tentare una sortita all’Osteria La Cuccagna dove abbiamo mangiato alla grande e speso un bel niente…??>

<Uhmmmmm…..?? Ma si dai….. tutto sommato non mi sembra proprio una cattiva idea!>

<Devo telefonare per sentire se ci sono due posti liberi,

semplice semplice”, e poi….. già che ci siamo,

volendo esagerare si potrebbe fare un saltino al cinema per la programmazione pomeridiana, e……………. “forse forse” dopo: …………………………………..??………..??……….??…………………………

Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!

A l l a f i n e

di questa giornata, che potrei definire già abbastanza godereccia, si ritorna a c a s a, eeeeeeeeeeee …..!!

Oilaaaaaa…aaaaaaa…aaaaaaa…. Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eeeeeeee…….….eeee ma cos’é cos’é……… cosss’é? Ahahahah…!! Ahahahah…!! Ahahahah…!!

Matto matto, il mio amore è proprio matto…!!

Però:

che bello…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Guarda Alex che quando ritorneremo a casa accenderemo la tv per guardarci un bel talk show italiano sulla politica…!!…!!…!! Ahahahah…!! Non vedo l’ora….. Ahahahah…!!> gridò Isabel.

<Uahahah…!! Uahahah…!!

Comunque non mi piace perché quelli stanno sempre a litigare…!!>

<Ah! ma litigano per davvero…?

Non fingono…?

Io pensavo che…..??…!!…??

Ma allora com’è sto fatto che fanno sempre una grande caciara…??>

<Questo è vero!

Di caciara ce n’è sempre parecchia che risulta anche difficile trovare il bandolo della matassa!

Il filo rimane sempre aggrovigliato perché la loro forza sta proprio nella matassa…!!

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Tutta tattica, tattica italiana…!! Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! E se invece di guardare la tv…..??…??……>

<M a i o p e n s a v o c h e u n a b e l l a

buonanotteeeeeeeeee…amoreeeeeeeee…!!

Fosse più che sufficiente…!!

Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Okay okay amore….. chiama l’Osteria La Cuccagna e senti se ci possono offrire qualcosa da mangiare e magari anche da bere?>

<Isabel, che culo…..!! ci sono “giusti giusti” due posti per noi……. Uahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

Il tempo che solitamente richiedeva uno snack con tanto di aperitivo venne impiegato per consumare un delizioso pranzetto. Velocità esagerata che a tavola non era mai gradita anche se, alla fine, permise loro di vedere il film sin dall’inizio.

Terminata la proiezione uscirono,

adagio adagio”,

dalla sala per poi avviarsi,

con un impeto irrefrenabile,

verso casa…!!…!!

L’entrata fu trionfale!

Una fanfara virtuale per solennizzare la bellezza di un quadro che

già esplodeva di felicità!

In un batter d’occhio si trovarono nudi sul lettone…….

L’approccio per una comicità aggressiva, il tutto alla velocità della luce.

Durata: tre minuti “scarsi scarsi”…..!!

L’amore alla velocità della luce non appaga proprio per niente…!!

Un attimo di suspense…..!!!!!…..!!!!! prima di guardarsi negli occhi………. per poi scoppiare dalle risate…!!

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

Rimasero così, amorevolmente e simpaticamente delusi, fino all’intervento del buon Morfeo che mise la parola fine a quella situazione idilliaca come non mai…!! Il sonno….. tanto profondo quanto breve…..

per un’aria:

fare l’amore dolcemente”

Un motivetto che si trasformò in un love refrain fino a notte inoltrata.

9 settembre

Ottavo dei quattordici giorni di buio

Il silenzio del mattino violentato dalla suoneria del cellulare di Alex…..

<Prontooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo, chi parlaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?>

rispose un Alex più aitante che mai…!!

<Come chi parla…?? Sono le sei del mattino!> rammentò Aleandro! <Guarda che non siamo mica all’opera…?? Ahahahah…!! Comunque ti sei già scordato di ieri…!! Eheheh….. ma non ti avevo detto dell’appuntamento per le sette… e allora……??>

<Ciao Aleandro, impossibile da ricordare un tuo pensiero che ti sei tenuto dentro. Anche se la cosa ti può suonare strana non ci sono stati riferimenti circa l’orario di partenza! Comunque va tutto bene, il tempo di vestirci e arriviamo!>

<Allora sbrigatevi, alle sei e trenta ci troviamo giù da voi!>

seguirà……