Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 65°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   65°

finale precedente:      

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

65° episodio  

Tutti i selenesi presenti avrebbero vissuto un momento unico e irripetibile.

Ma ogni momento è unico e irripetibile!

Certamente si trattava di un evento speciale! Tanto affascinante quanto incredibile nella sua insperata bellezza…!!

Piuttosto bassi di statura, circa un metro e trenta/trentacinque!

Ne contarono sette.

Solamente sette per un’astronave così grande…??

Esagerato, ma spontaneo, sincero ed emozionante l’abbraccio generale con il quale venne stabilito il primo contatto.

Le diversità delle loro tute, dimensioni a parte, non erano tali da destare clamorose evidenze rispetto a quanto in casa propria.

Regolate le loro radio sulla frequenza gemella fecero intendere, parlando un ottimo italiano, che l’equipaggio dell’astronave era in realtà formato da ventotto componenti, ventuno dei quali deceduti nel tragico atterraggio…!!

Immediata dimostrazione della loro totale disponibilità nel rassicurare i lunari circa una più che fattiva presenza in affianco alle squadre che si sarebbero dovute alternare al recupero di quei poveri corpi rimasti all’interno della loro astronave. Dal frontale dei loro caschi, ciononostante le luci vi si riflettessero contro, si notavano delle evidenti diversità somatiche verso le quali nessuno dei presenti osò una qualsivoglia osservazione. Vinti tutti i facili entusiasmi salirono sui fuoristrada per un trionfante rientro in città. I sette extra “terrestri/lunari” si sorpresero, e non di poco, nel vedere tanta e tale vastità dedicata agli spazi abitativi, pur non rendendosi ancora conto della reale grandezza del posto:

una città di sessantamila abitanti”!

Ma quando si levarono le tute e i caschi…??…??…??

Tra i presenti ci fu un momento di grande stupore e meraviglia subito sostituito da una più che logica e umana comprensione. Perché la circostanza che lasciò tutti un po’ perplessi, ma allo stesso tempo anche particolarmente eccitati, non era la bassa statura, circa un metro e trentacinque, già notata mentre scendevano dall’astronave, e nemmeno i loro tratti somatici manifestamente diversi, bensì quell’incredibile somiglianza, a dir poco clamorosa, con ET.

Esaltazione generale…!!

Il simpatico personaggio rappresentato nell’omonimo e famoso film..!!

Una somiglianza molto forte anche se non erano proprio uguali sputati.

Di statura moderatamente più alta, mani più piccole, viso ovale, orecchie più grandi e leggermente appuntite. Il tutto per un risultato di bell’aspetto nella giusta proporzione! Il colorito della pelle non era verde ma di un chiaro che dava sul roseo. Ed erano tutti, nessuno escluso, dotati di vistose capigliature!

Il più vivace dei sette, l’unico ad avere una certa loquacità con espressioni e atteggiamenti da leader, iniziò a raccontare quanto accaduto in quei terribili momenti che avevano preceduto quel mezzo disastro definito atterraggio…..

Era lui….. il portavoce, praticamente il comandante dell’astronave!

L’intuizione fu immediata, una figura preponderante su tutte le altre, il suo nome: Luminor. La cui capigliatura nera, folta e non troppo corta, intrisa di gel e pettinata all’indietro, impreziosita da un grosso e alto ciuffo bianco, si staccava da tutte le altre capigliature che, sebbene originali nei loro tagli, non avevano il bicolor….

Gli orosetiani erano uomini con caratteristiche somatiche clamorosamente diverse rispetto ai terrestri e ai selenesi!

Vivevano su Oroset, un pianeta appartenente ad un altro sistema solare. Distante dalla Luna 21 anni luce (200 mila miliardi di chilometri)…!!

Una delle loro non poche virtù: parlare tutte le lingue conosciute e anche non…!!

Raccontarono del viaggio durato circa due anni, giorno più giorno meno.

Due soli anni per percorrere 200 mila miliardi di chilometri?? Una velocità strabiliante…!! Ma erano tutti molto stanchi e particolarmente stressati, com’era logico che fosse! Dopo una fugace rifocillata, rilassati come non avrebbero potuto immaginarsi prima, si lasciarono coinvolgere nella dolce atmosfera che si era venuta a creargrazie a tutti quei lunari che, presenti nella realtà identificabile come un vero miracolo, cercarono in tutti i modi di darsi da fare per soddisfare le loro necessità primarie. Di rimbalzo i sette sopravvissuti dimostrarono di apprezzare tutte le attenzioni ricevute elargendo ampi sorrisi di compiacimento! L’unica cosa che non accettarono fu la visita medica.

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I -libro primo – (nuovo episodio 66°)

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 NUOVO EPISODIO 

              66°

finale precedente:      

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

66° episodio  

<Che storia fantastica>, commentò Alex, <sembra incredibile invece è tutto vero!! Ma i due anni impiegati per giungere sin qui in che modo li hanno calcolati? Non avranno per caso anche loro il nostro calendario??>

<No, è completamente diverso dal nostro. Tra le varie….. hanno utilizzato un programma grazie al quale sono stati in grado di eseguire un calcolo in doppia linea temporale, rapido e preciso, sulla trasmutazione specifica per riportare il periodo al nostro calendario. Tutto qui…!!>

<Non c’ho capito nulla, ma è tutto così fantastico che stento a crederci.>

<Comunque il giorno dopo siamo andati a trovarli. Erano tristi ma, allo stesso tempo, anche felici…!!…??…!! E non era un caso se nell’aria aleggiava un certo ottimismo….

Perché essere riusciti a sopravvivere in quel disastro aveva del miracoloso!

Dei ventuno compagni persi dieci erano donne.

Praticamente morirono tutte e dieci le donne che facevano parte della squadra…!!

Una tragedia nella tragedia:

i sette sopravvissuti erano tutti “maschi”…!!>

Onestamente non riuscirono a nascondere il loro entusiasmo nei confronti del popolo lunare,

un grande popolo di amici veri.

Facile affidarsi al buon cuore dei selenesi. Gente capace di dimostrare come il dono della sensibilità se usato intelligentemente quasi sempre riusciva nel compito, per niente semplice, di mettere chiunque a proprio agio…!! E con quelle più che rosee prospettive fu anche ragionevole pensare al buon esito del nobile intento. Immediata e positiva la risposta dei magnifici sette concentrati nell’esprimere i loro primi due desideri:

  1. Abitare in un piccolo quartiere per vivere tutti insieme nella stessa casa;

  2. Poter lavorare.

Esattamente: lavorare…!!

Palese la volontà di non pesare sulle spalle altrui!

Aleandro, inebriato di nuova felicità, non esitò un solo istante nell’esaudire le loro richieste. Per il posto pensò bene ad un ambiente che potesse offrire garanzie rispondenti alle loro reali esigenze…..

Si trattava di un grande appartamento ubicato in un bellissimo quartiere ricco di piante di ogni genere.

Sei palazzine ognuna di tre piani per un totale di diciotto appartamenti.

Esattamente il quartiere posto in prossimità dell’uscita di quella oramai ben nota galleria che tanto aveva animato le loro ultime discussioni!

<Dunque la galleria è posta a metà strada tra le porte di accesso sesta e settima e fa parte di una serie di collegamenti tra la città e i primi due anelli. Comparabile al tratto che abbiamo percorso stamattina, praticamente dal parcheggio all’entrata nel secondo anello! Pensa, mio caro Alex, che sono sufficienti pochi minuti per percorrerla interamente e ritrovarsi dall’altra parte dove, nel bel mezzo di quel quartiere, abitano i nostri amici.

Eccoti servito!

Finalmente hai visto dissolversi quello che per te era il grande mistero della galleria flashata…!!>

<Certo Aleandro, adesso mi è tutto chiaro!

Questo significa che non ho avuto le traveggole…..

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Certamente no! Ahahahah…!!

E’ una delle poche gallerie ancora priva d’illuminazione! Un limite ambientale che verrà cancellato dall’installazione che presto andremo a porre…!!>

<Mi devo pizzicare il viso perché mi sembra veramente di sognare>, disse Alex, <ma qui i colpi di bacchetta magica si sprecano come se fossero caramelle! Sto vivendo certi spezzoni di vita che troverò scolpiti nei miei ricordi più belli. Quelli che, senza far sconti a nessuno, ti regalano emozioni a non finire…… uniche e incomparabili!>

<Mamma mia Alex, mi fai impressione…!!> disse Isabel.

<Uahahah…!! E adesso chi si muove più dalla Luna…!!> riprese Alex.

<Anche se, a dire il vero, io avrei una mezza intenzione di fare una capatina a casa Italia, in quel di Mestre…??>

Isabel stizzita, e non poco, lo interruppe prontamente…..

<Come sarebbe….. una capatina in Italia..?

Vorrei sapere perché non me ne hai mai parlato prima…??>

<Infatti te lo sto dicendo adesso…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Questa volta la tua risata mi sembra proprio da cretino, i.m.b.e.c.i.l.l.e. che non sei altro…!!>

<Ma comunque sarebbero due o tre giorni al massimo, giusto per chiudere tutti i miei conti ancora aperti…!!>

<Imbecille e anche stronzo…!!…!!…!!>

<Grazie….. grazieeeeeeee!! E’ tutto amore….. Cos’altro potrebbe essere…?? Tanto lo sapevo già da un pezzo che ti eri innamorata di me,

perdutamente innamorata….. Uahahah…!!>

<Più che altro mi sono proprio persa…….. Ahahahah…!! Aahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Cerca di ritrovarti mia cara altrimenti finirò sulla strada che porta allo sconforto più assoluto. Torna, torna mia cara…….. Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Ma comunque di andare sulla Terra per il momento non ci penso proprio>, proseguì Alex,

<per il semplice motivo che muoio dalla voglia di conoscere “ET e company”.>

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 65°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

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Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

65° episodio  

Tutti i selenesi presenti avrebbero vissuto un momento unico e irripetibile.

Ma ogni momento è unico e irripetibile!

Certamente si trattava di un evento speciale! Tanto affascinante quanto incredibile nella sua insperata bellezza…!!

Piuttosto bassi di statura, circa un metro e trenta/trentacinque!

Ne contarono sette.

Solamente sette per un’astronave così grande…??

Esagerato, ma spontaneo, sincero ed emozionante l’abbraccio generale con il quale venne stabilito il primo contatto.

Le diversità delle loro tute, dimensioni a parte, non erano tali da destare clamorose evidenze rispetto a quanto in casa propria.

Regolate le loro radio sulla frequenza gemella fecero intendere, parlando un ottimo italiano, che l’equipaggio dell’astronave era in realtà formato da ventotto componenti, ventuno dei quali deceduti nel tragico atterraggio…!!

Immediata dimostrazione della loro totale disponibilità nel rassicurare i lunari circa una più che fattiva presenza in affianco alle squadre che si sarebbero dovute alternare al recupero di quei poveri corpi rimasti all’interno della loro astronave. Dal frontale dei loro caschi, ciononostante le luci vi si riflettessero contro, si notavano delle evidenti diversità somatiche verso le quali nessuno dei presenti osò una qualsivoglia osservazione. Vinti tutti i facili entusiasmi salirono sui fuoristrada per un trionfante rientro in città. I sette extra “terrestri/lunari” si sorpresero, e non di poco, nel vedere tanta e tale vastità dedicata agli spazi abitativi, pur non rendendosi ancora conto della reale grandezza del posto:

una città di sessantamila abitanti”!

Ma quando si levarono le tute e i caschi…??…??…??

Tra i presenti ci fu un momento di grande stupore e meraviglia subito sostituito da una più che logica e umana comprensione. Perché la circostanza che lasciò tutti un po’ perplessi, ma allo stesso tempo anche particolarmente eccitati, non era la bassa statura, circa un metro e trentacinque, già notata mentre scendevano dall’astronave, e nemmeno i loro tratti somatici manifestamente diversi, bensì quell’incredibile somiglianza, a dir poco clamorosa, con ET.

Esaltazione generale…!!

Il simpatico personaggio rappresentato nell’omonimo e famoso film..!!

Una somiglianza molto forte anche se non erano proprio uguali sputati.

Di statura moderatamente più alta, mani più piccole, viso ovale, orecchie più grandi e leggermente appuntite. Il tutto per un risultato di bell’aspetto nella giusta proporzione! Il colorito della pelle non era verde ma di un chiaro che dava sul roseo. Ed erano tutti, nessuno escluso, dotati di vistose capigliature!

Il più vivace dei sette, l’unico ad avere una certa loquacità con espressioni e atteggiamenti da leader, iniziò a raccontare quanto accaduto in quei terribili momenti che avevano preceduto quel mezzo disastro definito atterraggio…..

Era lui….. il portavoce, praticamente il comandante dell’astronave!

L’intuizione fu immediata, una figura preponderante su tutte le altre, il suo nome: Luminor. La cui capigliatura nera, folta e non troppo corta, intrisa di gel e pettinata all’indietro, impreziosita da un grosso e alto ciuffo bianco, si staccava da tutte le altre capigliature che, sebbene originali nei loro tagli, non avevano il bicolor….

Gli orosetiani erano uomini con caratteristiche somatiche clamorosamente diverse rispetto ai terrestri e ai selenesi!

Vivevano su Oroset, un pianeta appartenente ad un altro sistema solare. Distante dalla Luna 21 anni luce (200 mila miliardi di chilometri)…!!

Una delle loro non poche virtù: parlare tutte le lingue conosciute e anche non…!!

Raccontarono del viaggio durato circa due anni, giorno più giorno meno.

Due soli anni per percorrere 200 mila miliardi di chilometri?? Una velocità strabiliante…!! Ma erano tutti molto stanchi e particolarmente stressati, com’era logico che fosse! Dopo una fugace rifocillata, rilassati come non avrebbero potuto immaginarsi prima, si lasciarono coinvolgere nella dolce atmosfera che si era venuta a creargrazie a tutti quei lunari che, presenti nella realtà identificabile come un vero miracolo, cercarono in tutti i modi di darsi da fare per soddisfare le loro necessità primarie. Di rimbalzo i sette sopravvissuti dimostrarono di apprezzare tutte le attenzioni ricevute elargendo ampi sorrisi di compiacimento! L’unica cosa che non accettarono fu la visita medica.

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 66°)

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Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

66° episodio  

<Che storia fantastica>, commentò Alex, <sembra incredibile invece è tutto vero!! Ma i due anni impiegati per giungere sin qui in che modo li hanno calcolati? Non avranno per caso anche loro il nostro calendario??>

<No, è completamente diverso dal nostro. Tra le varie….. hanno utilizzato un programma grazie al quale sono stati in grado di eseguire un calcolo in doppia linea temporale, rapido e preciso, sulla trasmutazione specifica per riportare il periodo al nostro calendario. Tutto qui…!!>

<Non c’ho capito nulla, ma è tutto così fantastico che stento a crederci.>

<Comunque il giorno dopo siamo andati a trovarli. Erano tristi ma, allo stesso tempo, anche felici…!!…??…!! E non era un caso se nell’aria aleggiava un certo ottimismo….

Perché essere riusciti a sopravvivere in quel disastro aveva del miracoloso!

Dei ventuno compagni persi dieci erano donne.

Praticamente morirono tutte e dieci le donne che facevano parte della squadra…!!

Una tragedia nella tragedia:

i sette sopravvissuti erano tutti “maschi”…!!>

Onestamente non riuscirono a nascondere il loro entusiasmo nei confronti del popolo lunare,

un grande popolo di amici veri.

Facile affidarsi al buon cuore dei selenesi. Gente capace di dimostrare come il dono della sensibilità se usato intelligentemente quasi sempre riusciva nel compito, per niente semplice, di mettere chiunque a proprio agio…!! E con quelle più che rosee prospettive fu anche ragionevole pensare al buon esito del nobile intento. Immediata e positiva la risposta dei magnifici sette concentrati nell’esprimere i loro primi due desideri:

  1. Abitare in un piccolo quartiere per vivere tutti insieme nella stessa casa;

  2. Poter lavorare.

Esattamente: lavorare…!!

Palese la volontà di non pesare sulle spalle altrui!

Aleandro, inebriato di nuova felicità, non esitò un solo istante nell’esaudire le loro richieste. Per il posto pensò bene ad un ambiente che potesse offrire garanzie rispondenti alle loro reali esigenze…..

Si trattava di un grande appartamento ubicato in un bellissimo quartiere ricco di piante di ogni genere.

Sei palazzine ognuna di tre piani per un totale di diciotto appartamenti.

Esattamente il quartiere posto in prossimità dell’uscita di quella oramai ben nota galleria che tanto aveva animato le loro ultime discussioni!

<Dunque la galleria è posta a metà strada tra le porte di accesso sesta e settima e fa parte di una serie di collegamenti tra la città e i primi due anelli. Comparabile al tratto che abbiamo percorso stamattina, praticamente dal parcheggio all’entrata nel secondo anello! Pensa, mio caro Alex, che sono sufficienti pochi minuti per percorrerla interamente e ritrovarsi dall’altra parte dove, nel bel mezzo di quel quartiere, abitano i nostri amici.

Eccoti servito!

Finalmente hai visto dissolversi quello che per te era il grande mistero della galleria flashata…!!>

<Certo Aleandro, adesso mi è tutto chiaro!

Questo significa che non ho avuto le traveggole…..

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Certamente no! Ahahahah…!!

E’ una delle poche gallerie ancora priva d’illuminazione! Un limite ambientale che verrà cancellato dall’installazione che presto andremo a porre…!!>

<Mi devo pizzicare il viso perché mi sembra veramente di sognare>, disse Alex, <ma qui i colpi di bacchetta magica si sprecano come se fossero caramelle! Sto vivendo certi spezzoni di vita che troverò scolpiti nei miei ricordi più belli. Quelli che, senza far sconti a nessuno, ti regalano emozioni a non finire…… uniche e incomparabili!>

<Mamma mia Alex, mi fai impressione…!!> disse Isabel.

<Uahahah…!! E adesso chi si muove più dalla Luna…!!> riprese Alex.

<Anche se, a dire il vero, io avrei una mezza intenzione di fare una capatina a casa Italia, in quel di Mestre…??>

Isabel stizzita, e non poco, lo interruppe prontamente…..

<Come sarebbe….. una capatina in Italia..?

Vorrei sapere perché non me ne hai mai parlato prima…??>

<Infatti te lo sto dicendo adesso…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Questa volta la tua risata mi sembra proprio da cretino, i.m.b.e.c.i.l.l.e. che non sei altro…!!>

<Ma comunque sarebbero due o tre giorni al massimo, giusto per chiudere tutti i miei conti ancora aperti…!!>

<Imbecille e anche stronzo…!!…!!…!!>

<Grazie….. grazieeeeeeee!! E’ tutto amore….. Cos’altro potrebbe essere…?? Tanto lo sapevo già da un pezzo che ti eri innamorata di me,

perdutamente innamorata….. Uahahah…!!>

<Più che altro mi sono proprio persa…….. Ahahahah…!! Aahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Cerca di ritrovarti mia cara altrimenti finisulla strada che porta allo sconforto più assoluto. Torna, torna mia cara…….. Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Ma comunque di andare sulla Terra per il momento non ci penso proprio>, proseguì Alex,

<per il semplice motivo che muoio dalla voglia di conoscere “ET e company”.>

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 64°)

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 EPISODIO  64°

finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 65°)

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              65°

finale precedente:      

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

65° episodio  

Tutti i selenesi presenti avrebbero vissuto un momento unico e irripetibile.

Ma ogni momento è unico e irripetibile!

Certamente si trattava di un evento speciale! Tanto affascinante quanto incredibile nella sua insperata bellezza…!!

Piuttosto bassi di statura, circa un metro e trenta/trentacinque!

Ne contarono sette.

Solamente sette per un’astronave così grande…??

Esagerato, ma spontaneo, sincero ed emozionante l’abbraccio generale con il quale venne stabilito il primo contatto.

Le diversità delle loro tute, dimensioni a parte, non erano tali da destare clamorose evidenze rispetto a quanto in casa propria.

Regolate le loro radio sulla frequenza gemella fecero intendere, parlando un ottimo italiano, che l’equipaggio dell’astronave era in realtà formato da ventotto componenti, ventuno dei quali deceduti nel tragico atterraggio…!!

Immediata dimostrazione della loro totale disponibilità nel rassicurare i lunari circa una più che fattiva presenza in affianco alle squadre che si sarebbero dovute alternare al recupero di quei poveri corpi rimasti all’interno della loro astronave. Dal frontale dei loro caschi, ciononostante le luci vi si riflettessero contro, si notavano delle evidenti diversità somatiche verso le quali nessuno dei presenti osò una qualsivoglia osservazione. Vinti tutti i facili entusiasmi salirono sui fuoristrada per un trionfante rientro in città. I sette extra “terrestri/lunari” si sorpresero, e non di poco, nel vedere tanta e tale vastità dedicata agli spazi abitativi, pur non rendendosi ancora conto della reale grandezza del posto:

una città di sessantamila abitanti”!

Ma quando si levarono le tute e i caschi…??…??…??

Tra i presenti ci fu un momento di grande stupore e meraviglia subito sostituito da una più che logica e umana comprensione. Perché la circostanza che lasciò tutti un po’ perplessi, ma allo stesso tempo anche particolarmente eccitati, non era la bassa statura, circa un metro e trentacinque, già notata mentre scendevano dall’astronave, e nemmeno i loro tratti somatici manifestamente diversi, bensì quell’incredibile somiglianza, a dir poco clamorosa, con ET.

Esaltazione generale…!!

Il simpatico personaggio rappresentato nell’omonimo e famoso film..!!

Una somiglianza molto forte anche se non erano proprio uguali sputati.

Di statura moderatamente più alta, mani più piccole, viso ovale, orecchie più grandi e leggermente appuntite. Il tutto per un risultato di bell’aspetto nella giusta proporzione! Il colorito della pelle non era verde ma di un chiaro che dava sul roseo. Ed erano tutti, nessuno escluso, dotati di vistose capigliature!

Il più vivace dei sette, l’unico ad avere una certa loquacità con espressioni e atteggiamenti da leader, iniziò a raccontare quanto accaduto in quei terribili momenti che avevano preceduto quel mezzo disastro definito atterraggio…..

Era lui….. il portavoce, praticamente il comandante dell’astronave!

L’intuizione fu immediata, una figura preponderante su tutte le altre, il suo nome: Luminor. La cui capigliatura nera, folta e non troppo corta, intrisa di gel e pettinata all’indietro, impreziosita da un grosso e alto ciuffo bianco, si staccava da tutte le altre capigliature che, sebbene originali nei loro tagli, non avevano il bicolor….

Gli orosetiani erano uomini con caratteristiche somatiche clamorosamente diverse rispetto ai terrestri e ai selenesi!

Vivevano su Oroset, un pianeta appartenente ad un altro sistema solare. Distante dalla Luna 21 anni luce (200 mila miliardi di chilometri)…!!

Una delle loro non poche virtù: parlare tutte le lingue conosciute e anche non…!!

Raccontarono del viaggio durato circa due anni, giorno più giorno meno.

Due soli anni per percorrere 200 mila miliardi di chilometri?? Una velocità strabiliante…!! Ma erano tutti molto stanchi e particolarmente stressati, com’era logico che fosse! Dopo una fugace rifocillata, rilassati come non avrebbero potuto immaginarsi prima, si lasciarono coinvolgere nella dolce atmosfera che si era venuta a creargrazie a tutti quei lunari che, presenti nella realtà identificabile come un vero miracolo, cercarono in tutti i modi di darsi da fare per soddisfare le loro necessità primarie. Di rimbalzo i sette sopravvissuti dimostrarono di apprezzare tutte le attenzioni ricevute elargendo ampi sorrisi di compiacimento! L’unica cosa che non accettarono fu la visita medica.

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 64°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  64°

finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 65°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              65°

finale precedente:      

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

65° episodio  

Tutti i selenesi presenti avrebbero vissuto un momento unico e irripetibile.

Ma ogni momento è unico e irripetibile!

Certamente si trattava di un evento speciale! Tanto affascinante quanto incredibile nella sua insperata bellezza…!!

Piuttosto bassi di statura, circa un metro e trenta/trentacinque!

Ne contarono sette.

Solamente sette per un’astronave così grande…??

Esagerato, ma spontaneo, sincero ed emozionante l’abbraccio generale con il quale venne stabilito il primo contatto.

Le diversità delle loro tute, dimensioni a parte, non erano tali da destare clamorose evidenze rispetto a quanto in casa propria.

Regolate le loro radio sulla frequenza gemella fecero intendere, parlando un ottimo italiano, che l’equipaggio dell’astronave era in realtà formato da ventotto componenti, ventuno dei quali deceduti nel tragico atterraggio…!!

Immediata dimostrazione della loro totale disponibilità nel rassicurare i lunari circa una più che fattiva presenza in affianco alle squadre che si sarebbero dovute alternare al recupero di quei poveri corpi rimasti all’interno della loro astronave. Dal frontale dei loro caschi, ciononostante le luci vi si riflettessero contro, si notavano delle evidenti diversità somatiche verso le quali nessuno dei presenti osò una qualsivoglia osservazione. Vinti tutti i facili entusiasmi salirono sui fuoristrada per un trionfante rientro in città. I sette extra “terrestri/lunari” si sorpresero, e non di poco, nel vedere tanta e tale vastità dedicata agli spazi abitativi, pur non rendendosi ancora conto della reale grandezza del posto:

una città di sessantamila abitanti”!

Ma quando si levarono le tute e i caschi…??…??…??

Tra i presenti ci fu un momento di grande stupore e meraviglia subito sostituito da una più che logica e umana comprensione. Perché la circostanza che lasciò tutti un po’ perplessi, ma allo stesso tempo anche particolarmente eccitati, non era la bassa statura, circa un metro e trentacinque, già notata mentre scendevano dall’astronave, e nemmeno i loro tratti somatici manifestamente diversi, bensì quell’incredibile somiglianza, a dir poco clamorosa, con ET.

Esaltazione generale…!!

Il simpatico personaggio rappresentato nell’omonimo e famoso film..!!

Una somiglianza molto forte anche se non erano proprio uguali sputati.

Di statura moderatamente più alta, mani più piccole, viso ovale, orecchie più grandi e leggermente appuntite. Il tutto per un risultato di bell’aspetto nella giusta proporzione! Il colorito della pelle non era verde ma di un chiaro che dava sul roseo. Ed erano tutti, nessuno escluso, dotati di vistose capigliature!

Il più vivace dei sette, l’unico ad avere una certa loquacità con espressioni e atteggiamenti da leader, iniziò a raccontare quanto accaduto in quei terribili momenti che avevano preceduto quel mezzo disastro definito atterraggio…..

Era lui….. il portavoce, praticamente il comandante dell’astronave!

L’intuizione fu immediata, una figura preponderante su tutte le altre, il suo nome: Luminor. La cui capigliatura nera, folta e non troppo corta, intrisa di gel e pettinata all’indietro, impreziosita da un grosso e alto ciuffo bianco, si staccava da tutte le altre capigliature che, sebbene originali nei loro tagli, non avevano il bicolor….

Gli orosetiani erano uomini con caratteristiche somatiche clamorosamente diverse rispetto ai terrestri e ai selenesi!

Vivevano su Oroset, un pianeta appartenente ad un altro sistema solare. Distante dalla Luna 21 anni luce (200 mila miliardi di chilometri)…!!

Una delle loro non poche virtù: parlare tutte le lingue conosciute e anche non…!!

Raccontarono del viaggio durato circa due anni, giorno più giorno meno.

Due soli anni per percorrere 200 mila miliardi di chilometri?? Una velocità strabiliante…!! Ma erano tutti molto stanchi e particolarmente stressati, com’era logico che fosse! Dopo una fugace rifocillata, rilassati come non avrebbero potuto immaginarsi prima, si lasciarono coinvolgere nella dolce atmosfera che si era venuta a creargrazie a tutti quei lunari che, presenti nella realtà identificabile come un vero miracolo, cercarono in tutti i modi di darsi da fare per soddisfare le loro necessità primarie. Di rimbalzo i sette sopravvissuti dimostrarono di apprezzare tutte le attenzioni ricevute elargendo ampi sorrisi di compiacimento! L’unica cosa che non accettarono fu la visita medica.

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroste I – libro primo – (episodio 64°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  64°

finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 65°)

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finale precedente:      

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

65° episodio  

Tutti i selenesi presenti avrebbero vissuto un momento unico e irripetibile.

Ma ogni momento è unico e irripetibile!

Certamente si trattava di un evento speciale! Tanto affascinante quanto incredibile nella sua insperata bellezza…!!

Piuttosto bassi di statura, circa un metro e trenta/trentacinque!

Ne contarono sette.

Solamente sette per un’astronave così grande…??

Esagerato, ma spontaneo, sincero ed emozionante l’abbraccio generale con il quale venne stabilito il primo contatto.

Le diversità delle loro tute, dimensioni a parte, non erano tali da destare clamorose evidenze rispetto a quanto in casa propria.

Regolate le loro radio sulla frequenza gemella fecero intendere, parlando un ottimo italiano, che l’equipaggio dell’astronave era in realtà formato da ventotto componenti, ventuno dei quali deceduti nel tragico atterraggio…!!

Immediata dimostrazione della loro totale disponibilità nel rassicurare i lunari circa una più che fattiva presenza in affianco alle squadre che si sarebbero dovute alternare al recupero di quei poveri corpi rimasti all’interno della loro astronave. Dal frontale dei loro caschi, ciononostante le luci vi si riflettessero contro, si notavano delle evidenti diversità somatiche verso le quali nessuno dei presenti osò una qualsivoglia osservazione. Vinti tutti i facili entusiasmi salirono sui fuoristrada per un trionfante rientro in città. I sette extra “terrestri/lunari” si sorpresero, e non di poco, nel vedere tanta e tale vastità dedicata agli spazi abitativi, pur non rendendosi ancora conto della reale grandezza del posto:

una città di sessantamila abitanti”!

Ma quando si levarono le tute e i caschi…??…??…??

Tra i presenti ci fu un momento di grande stupore e meraviglia subito sostituito da una più che logica e umana comprensione. Perché la circostanza che lasciò tutti un po’ perplessi, ma allo stesso tempo anche particolarmente eccitati, non era la bassa statura, circa un metro e trentacinque, già notata mentre scendevano dall’astronave, e nemmeno i loro tratti somatici manifestamente diversi, bensì quell’incredibile somiglianza, a dir poco clamorosa, con ET.

Esaltazione generale…!!

Il simpatico personaggio rappresentato nell’omonimo e famoso film..!!

Una somiglianza molto forte anche se non erano proprio uguali sputati.

Di statura moderatamente più alta, mani più piccole, viso ovale, orecchie più grandi e leggermente appuntite. Il tutto per un risultato di bell’aspetto nella giusta proporzione! Il colorito della pelle non era verde ma di un chiaro che dava sul roseo. Ed erano tutti, nessuno escluso, dotati di vistose capigliature!

Il più vivace dei sette, l’unico ad avere una certa loquacità con espressioni e atteggiamenti da leader, iniziò a raccontare quanto accaduto in quei terribili momenti che avevano preceduto quel mezzo disastro definito atterraggio…..

Era lui….. il portavoce, praticamente il comandante dell’astronave!

L’intuizione fu immediata, una figura preponderante su tutte le altre, il suo nome: Luminor. La cui capigliatura nera, folta e non troppo corta, intrisa di gel e pettinata all’indietro, impreziosita da un grosso e alto ciuffo bianco, si staccava da tutte le altre capigliature che, sebbene originali nei loro tagli, non avevano il bicolor….

Gli orosetiani erano uomini con caratteristiche somatiche clamorosamente diverse rispetto ai terrestri e ai selenesi!

Vivevano su Oroset, un pianeta appartenente ad un altro sistema solare. Distante dalla Luna 21 anni luce (200 mila miliardi di chilometri)…!!

Una delle loro non poche virtù: parlare tutte le lingue conosciute e anche non…!!

Raccontarono del viaggio durato circa due anni, giorno più giorno meno.

Due soli anni per percorrere 200 mila miliardi di chilometri?? Una velocità strabiliante…!! Ma erano tutti molto stanchi e particolarmente stressati, com’era logico che fosse! Dopo una fugace rifocillata, rilassati come non avrebbero potuto immaginarsi prima, si lasciarono coinvolgere nella dolce atmosfera che si era venuta a creargrazie a tutti quei lunari che, presenti nella realtà identificabile come un vero miracolo, cercarono in tutti i modi di darsi da fare per soddisfare le loro necessità primarie. Di rimbalzo i sette sopravvissuti dimostrarono di apprezzare tutte le attenzioni ricevute elargendo ampi sorrisi di compiacimento! L’unica cosa che non accettarono fu la visita medica.

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

“seguirà………” 

IL campanile di Oroset i – libro primo – (episodio 64°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

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finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 65°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              65°

finale precedente:      

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

65° episodio  

Tutti i selenesi presenti avrebbero vissuto un momento unico e irripetibile.

Ma ogni momento è unico e irripetibile!

Certamente si trattava di un evento speciale! Tanto affascinante quanto incredibile nella sua insperata bellezza…!!

Piuttosto bassi di statura, circa un metro e trenta/trentacinque!

Ne contarono sette.

Solamente sette per un’astronave così grande…??

Esagerato, ma spontaneo, sincero ed emozionante l’abbraccio generale con il quale venne stabilito il primo contatto.

Le diversità delle loro tute, dimensioni a parte, non erano tali da destare clamorose evidenze rispetto a quanto in casa propria.

Regolate le loro radio sulla frequenza gemella fecero intendere, parlando un ottimo italiano, che l’equipaggio dell’astronave era in realtà formato da ventotto componenti, ventuno dei quali deceduti nel tragico atterraggio…!!

Immediata dimostrazione della loro totale disponibilità nel rassicurare i lunari circa una più che fattiva presenza in affianco alle squadre che si sarebbero dovute alternare al recupero di quei poveri corpi rimasti all’interno della loro astronave. Dal frontale dei loro caschi, ciononostante le luci vi si riflettessero contro, si notavano delle evidenti diversità somatiche verso le quali nessuno dei presenti osò una qualsivoglia osservazione. Vinti tutti i facili entusiasmi salirono sui fuoristrada per un trionfante rientro in città. I sette extra “terrestri/lunari” si sorpresero, e non di poco, nel vedere tanta e tale vastità dedicata agli spazi abitativi, pur non rendendosi ancora conto della reale grandezza del posto:

una città di sessantamila abitanti”!

Ma quando si levarono le tute e i caschi…??…??…??

Tra i presenti ci fu un momento di grande stupore e meraviglia subito sostituito da una più che logica e umana comprensione. Perché la circostanza che lasciò tutti un po’ perplessi, ma allo stesso tempo anche particolarmente eccitati, non era la bassa statura, circa un metro e trentacinque, già notata mentre scendevano dall’astronave, e nemmeno i loro tratti somatici manifestamente diversi, bensì quell’incredibile somiglianza, a dir poco clamorosa, con ET.

Esaltazione generale…!!

Il simpatico personaggio rappresentato nell’omonimo e famoso film..!!

Una somiglianza molto forte anche se non erano proprio uguali sputati.

Di statura moderatamente più alta, mani più piccole, viso ovale, orecchie più grandi e leggermente appuntite. Il tutto per un risultato di bell’aspetto nella giusta proporzione! Il colorito della pelle non era verde ma di un chiaro che dava sul roseo. Ed erano tutti, nessuno escluso, dotati di vistose capigliature!

Il più vivace dei sette, l’unico ad avere una certa loquacità con espressioni e atteggiamenti da leader, iniziò a raccontare quanto accaduto in quei terribili momenti che avevano preceduto quel mezzo disastro definito atterraggio…..

Era lui….. il portavoce, praticamente il comandante dell’astronave!

L’intuizione fu immediata, una figura preponderante su tutte le altre, il suo nome: Luminor. La cui capigliatura nera, folta e non troppo corta, intrisa di gel e pettinata all’indietro, impreziosita da un grosso e alto ciuffo bianco, si staccava da tutte le altre capigliature che, sebbene originali nei loro tagli, non avevano il bicolor….

Gli orosetiani erano uomini con caratteristiche somatiche clamorosamente diverse rispetto ai terrestri e ai selenesi!

Vivevano su Oroset, un pianeta appartenente ad un altro sistema solare. Distante dalla Luna 21 anni luce (200 mila miliardi di chilometri)…!!

Una delle loro non poche virtù: parlare tutte le lingue conosciute e anche non…!!

Raccontarono del viaggio durato circa due anni, giorno più giorno meno.

Due soli anni per percorrere 200 mila miliardi di chilometri?? Una velocità strabiliante…!! Ma erano tutti molto stanchi e particolarmente stressati, com’era logico che fosse! Dopo una fugace rifocillata, rilassati come non avrebbero potuto immaginarsi prima, si lasciarono coinvolgere nella dolce atmosfera che si era venuta a creargrazie a tutti quei lunari che, presenti nella realtà identificabile come un vero miracolo, cercarono in tutti i modi di darsi da fare per soddisfare le loro necessità primarie. Di rimbalzo i sette sopravvissuti dimostrarono di apprezzare tutte le attenzioni ricevute elargendo ampi sorrisi di compiacimento! L’unica cosa che non accettarono fu la visita medica.

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 64°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  64°

finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 65°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              65°

finale precedente:      

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

65° episodio  

Tutti i selenesi presenti avrebbero vissuto un momento unico e irripetibile.

Ma ogni momento è unico e irripetibile!

Certamente si trattava di un evento speciale! Tanto affascinante quanto incredibile nella sua insperata bellezza…!!

Piuttosto bassi di statura, circa un metro e trenta/trentacinque!

Ne contarono sette.

Solamente sette per un’astronave così grande…??

Esagerato, ma spontaneo, sincero ed emozionante l’abbraccio generale con il quale venne stabilito il primo contatto.

Le diversità delle loro tute, dimensioni a parte, non erano tali da destare clamorose evidenze rispetto a quanto in casa propria.

Regolate le loro radio sulla frequenza gemella fecero intendere, parlando un ottimo italiano, che l’equipaggio dell’astronave era in realtà formato da ventotto componenti, ventuno dei quali deceduti nel tragico atterraggio…!!

Immediata dimostrazione della loro totale disponibilità nel rassicurare i lunari circa una più che fattiva presenza in affianco alle squadre che si sarebbero dovute alternare al recupero di quei poveri corpi rimasti all’interno della loro astronave. Dal frontale dei loro caschi, ciononostante le luci vi si riflettessero contro, si notavano delle evidenti diversità somatiche verso le quali nessuno dei presenti osò una qualsivoglia osservazione. Vinti tutti i facili entusiasmi salirono sui fuoristrada per un trionfante rientro in città. I sette extra “terrestri/lunari” si sorpresero, e non di poco, nel vedere tanta e tale vastità dedicata agli spazi abitativi, pur non rendendosi ancora conto della reale grandezza del posto:

una città di sessantamila abitanti”!

Ma quando si levarono le tute e i caschi…??…??…??

Tra i presenti ci fu un momento di grande stupore e meraviglia subito sostituito da una più che logica e umana comprensione. Perché la circostanza che lasciò tutti un po’ perplessi, ma allo stesso tempo anche particolarmente eccitati, non era la bassa statura, circa un metro e trentacinque, già notata mentre scendevano dall’astronave, e nemmeno i loro tratti somatici manifestamente diversi, bensì quell’incredibile somiglianza, a dir poco clamorosa, con ET.

Esaltazione generale…!!

Il simpatico personaggio rappresentato nell’omonimo e famoso film..!!

Una somiglianza molto forte anche se non erano proprio uguali sputati.

Di statura moderatamente più alta, mani più piccole, viso ovale, orecchie più grandi e leggermente appuntite. Il tutto per un risultato di bell’aspetto nella giusta proporzione! Il colorito della pelle non era verde ma di un chiaro che dava sul roseo. Ed erano tutti, nessuno escluso, dotati di vistose capigliature!

Il più vivace dei sette, l’unico ad avere una certa loquacità con espressioni e atteggiamenti da leader, iniziò a raccontare quanto accaduto in quei terribili momenti che avevano preceduto quel mezzo disastro definito atterraggio…..

Era lui….. il portavoce, praticamente il comandante dell’astronave!

L’intuizione fu immediata, una figura preponderante su tutte le altre, il suo nome: Luminor. La cui capigliatura nera, folta e non troppo corta, intrisa di gel e pettinata all’indietro, impreziosita da un grosso e alto ciuffo bianco, si staccava da tutte le altre capigliature che, sebbene originali nei loro tagli, non avevano il bicolor….

Gli orosetiani erano uomini con caratteristiche somatiche clamorosamente diverse rispetto ai terrestri e ai selenesi!

Vivevano su Oroset, un pianeta appartenente ad un altro sistema solare. Distante dalla Luna 21 anni luce (200 mila miliardi di chilometri)…!!

Una delle loro non poche virtù: parlare tutte le lingue conosciute e anche non…!!

Raccontarono del viaggio durato circa due anni, giorno più giorno meno.

Due soli anni per percorrere 200 mila miliardi di chilometri?? Una velocità strabiliante…!! Ma erano tutti molto stanchi e particolarmente stressati, com’era logico che fosse! Dopo una fugace rifocillata, rilassati come non avrebbero potuto immaginarsi prima, si lasciarono coinvolgere nella dolce atmosfera che si era venuta a creargrazie a tutti quei lunari che, presenti nella realtà identificabile come un vero miracolo, cercarono in tutti i modi di darsi da fare per soddisfare le loro necessità primarie. Di rimbalzo i sette sopravvissuti dimostrarono di apprezzare tutte le attenzioni ricevute elargendo ampi sorrisi di compiacimento! L’unica cosa che non accettarono fu la visita medica.

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 64°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  64°

finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 65°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              65°

finale precedente:      

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

65° episodio  

Tutti i selenesi presenti avrebbero vissuto un momento unico e irripetibile.

Ma ogni momento è unico e irripetibile!

Certamente si trattava di un evento speciale! Tanto affascinante quanto incredibile nella sua insperata bellezza…!!

Piuttosto bassi di statura, circa un metro e trenta/trentacinque!

Ne contarono sette.

Solamente sette per un’astronave così grande…??

Esagerato, ma spontaneo, sincero ed emozionante l’abbraccio generale con il quale venne stabilito il primo contatto.

Le diversità delle loro tute, dimensioni a parte, non erano tali da destare clamorose evidenze rispetto a quanto in casa propria.

Regolate le loro radio sulla frequenza gemella fecero intendere, parlando un ottimo italiano, che l’equipaggio dell’astronave era in realtà formato da ventotto componenti, ventuno dei quali deceduti nel tragico atterraggio…!!

Immediata dimostrazione della loro totale disponibilità nel rassicurare i lunari circa una più che fattiva presenza in affianco alle squadre che si sarebbero dovute alternare al recupero di quei poveri corpi rimasti all’interno della loro astronave. Dal frontale dei loro caschi, ciononostante le luci vi si riflettessero contro, si notavano delle evidenti diversità somatiche verso le quali nessuno dei presenti osò una qualsivoglia osservazione. Vinti tutti i facili entusiasmi salirono sui fuoristrada per un trionfante rientro in città. I sette extra “terrestri/lunari” si sorpresero, e non di poco, nel vedere tanta e tale vastità dedicata agli spazi abitativi, pur non rendendosi ancora conto della reale grandezza del posto:

una città di sessantamila abitanti”!

Ma quando si levarono le tute e i caschi…??…??…??

Tra i presenti ci fu un momento di grande stupore e meraviglia subito sostituito da una più che logica e umana comprensione. Perché la circostanza che lasciò tutti un po’ perplessi, ma allo stesso tempo anche particolarmente eccitati, non era la bassa statura, circa un metro e trentacinque, già notata mentre scendevano dall’astronave, e nemmeno i loro tratti somatici manifestamente diversi, bensì quell’incredibile somiglianza, a dir poco clamorosa, con ET.

Esaltazione generale…!!

Il simpatico personaggio rappresentato nell’omonimo e famoso film..!!

Una somiglianza molto forte anche se non erano proprio uguali sputati.

Di statura moderatamente più alta, mani più piccole, viso ovale, orecchie più grandi e leggermente appuntite. Il tutto per un risultato di bell’aspetto nella giusta proporzione! Il colorito della pelle non era verde ma di un chiaro che dava sul roseo. Ed erano tutti, nessuno escluso, dotati di vistose capigliature!

Il più vivace dei sette, l’unico ad avere una certa loquacità con espressioni e atteggiamenti da leader, iniziò a raccontare quanto accaduto in quei terribili momenti che avevano preceduto quel mezzo disastro definito atterraggio…..

Era lui….. il portavoce, praticamente il comandante dell’astronave!

L’intuizione fu immediata, una figura preponderante su tutte le altre, il suo nome: Luminor. La cui capigliatura nera, folta e non troppo corta, intrisa di gel e pettinata all’indietro, impreziosita da un grosso e alto ciuffo bianco, si staccava da tutte le altre capigliature che, sebbene originali nei loro tagli, non avevano il bicolor….

Gli orosetiani erano uomini con caratteristiche somatiche clamorosamente diverse rispetto ai terrestri e ai selenesi!

Vivevano su Oroset, un pianeta appartenente ad un altro sistema solare. Distante dalla Luna 21 anni luce (200 mila miliardi di chilometri)…!!

Una delle loro non poche virtù: parlare tutte le lingue conosciute e anche non…!!

Raccontarono del viaggio durato circa due anni, giorno più giorno meno.

Due soli anni per percorrere 200 mila miliardi di chilometri?? Una velocità strabiliante…!! Ma erano tutti molto stanchi e particolarmente stressati, com’era logico che fosse! Dopo una fugace rifocillata, rilassati come non avrebbero potuto immaginarsi prima, si lasciarono coinvolgere nella dolce atmosfera che si era venuta a creare grazie a tutti quei lunari che, presenti nella realtà identificabile come un vero miracolo, cercarono in tutti i modi di darsi da fare per soddisfare le loro necessità primarie. Di rimbalzo i sette sopravvissuti dimostrarono di apprezzare tutte le attenzioni ricevute elargendo ampi sorrisi di compiacimento! L’unica cosa che non accettarono fu la visita medica.

Effettivamente troppo stanchi!

Stavano bene e la loro unica sofferenza era alimentata da un più che comprensibile e giustificato accumulo di stress. Facile sistemarli provvisoriamente presso un grande appartamento dotato di ogni confort.

L’incontro, un’evento che segnava in modo marcato la nascita di una nuova fratellanza!

“seguirà………” 

IL campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 63°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 64°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              64°

finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 63°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 64°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              64°

finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 63°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 64°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              64°

finale precedente:      

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

64° episodio  

perché non si trattava di lunari e, ovviamente, non potevano essere nemmeno dei terrestri! Allora dimmelo tu chi erano, se ne sei capace…??Ahahahah…!!> <Ma chi erano…?? Bohhhhhhh…..!!!!!!!! Uahahah…!!>

<Orosetiani provenienti dal pianeta Oroset…!!

Come va Alex……? Sei ancora vivo……? Noto, con immenso piacere, che lo stupore e la curiosità sono riusciti, per l’ennesima volta, a far brillare i tuoi occhi…!!>

Alex non rispose, non poteva…..

Rimase con la bocca spalancata….. completamente basito…!!

Troppo grande la sua curiosità per perdersi anche un solo istante di quel magico momento.

Senza la benché minima esitazione esortò Aleandro di continuare!!

E Aleandro, ridente come raramente gli succedeva, non se lo fece ripetere due volte.

<La loro avventura selenese è iniziata nella notte del 12 marzo 2012, in una delle quattordici giornate di buio, quando la stragrande maggioranza della popolazione stava ancora viaggiando lungo il percorso disegnato dal buon Morfeo. Alcuni di noi vennero distratti da un certo fragore paragonabile ad un boato nel silenzio assoluto. Alle due e trenta del mattino dormivamo quasi tutti e quel rumore, seppur anomalo, riuscì a scalfire il sonno di pochi selenesi, compreso il sottoscritto. I soliti sventurati colpiti da una personale cronica insonnia…..

I componenti di una squadra che stava operando all’esterno, fortunatamente ad una distanza di sicurezza generosamente oltre la linea del tetto di Selene, notarono una debolissima scia di luce splendere per qualche secondo in un punto relativamente distante e nulla più! Mentre altri, a dire il vero pochi eletti, la notarono attraverso le finestre virtuali. Immediatamente ci organizzammo con una squadra di soccorso! Non eravamo preoccupati per i nostri compagni che sapevamo essere al sicuro ed in perfetta salute. Dovevamo solamente verificare l’entità del cratere provocato dal meteorite che, sebbene fosse stato gentile nel suo cadere ben oltre il nostro tetto, avrebbe comunque potuto provocare qualche crepa di scortesia.>

Per l’avvenimento utilizzarono l’uscita della porta di accesso ottava, certamente la più vicina al punto d’impatto! In breve tempo raggiunsero la zona incriminata, a circa ottocento metri dall’uscita, dove si unirono con la squadra che stava operando all’esterno. Quel timore che alimentava una certa, seppur contenuta, apprensione venne subito spazzato via da un senso di grande stupore e meraviglia…!! Altro che meteorite…!!…??…!!

Qualcosa di fantastico”

quello che i loro occhi ebbero la fortuna di vedere:

un’astronave!

Maestosamente appoggiata su otto ruote centrali e quattro posteriori. Il frontale non era pervenuto ma solamente dichiarato disperso tra rocce e sabbia.

La parte rimanente appariva, in tutto il suo splendore, perfettamente integra e alla facile portata dei soccorritori.

Un profilo nettamente diverso rispetto alle solite astronavi kalloxiane.

La luce forte ed intensa sprigionata dalle torce e dai fari posizionati sui mezzi permetteva una visuale praticamente a giorno dell’intera area dedicata all’astronave.

Strutturata a triangolo dava netta la sensazione di un qualcosa di maestoso da poter ammirare. Alta poco più di otto metri, compresi i carrelli di allunaggio. Surreale l’atmosfera che si respirava al punto da sembrare magica….. La tensione emotiva schizzava forte da parte di tutti i presenti!

– Squadra di soccorso: Aleandro, otto incaricati specializzati interventi esterni e quattro fuoristrada;

– Squadra già operante all’esterno: tre incaricati specializzati interventi esterni e un fuoristrada.

Armi zero.

Mai sfiorati da un solo pensiero armato,

non era contemplato nel loro DNA.

Il termometro misurava ben sessanta gradi, in netto contrasto con il gelo notturno che abitualmente vi regnava.

Malgrado ciò vollero osservarla da vicino, anche per cercare di individuare una probabile fessura da portellone così da poter intervenire tempestivamente nell’eventualità di una prestazione di soccorso a degli ipotetici sopravvissuti. Ma non riuscirono a notare nulla che potesse, anche vagamente, assomigliare alla fessura che stavano cercando.

Quando all’improvviso furono scossi da un rumore stridulo, simile ad una sirena strozzata. D’istinto tutti gli sguardi si concentrarono verso il centro dell’astronave. Altro non era se non il portellone “invisibile” che, in lento movimento, si stava aprendo al suo interno.

Ad apertura completata seguirono una trentina di secondi per un vuoto assoluto, più che sufficienti per creare una certa dose di suspense. L’alta tensione emotiva toccò il suo picco più alto quando

dal portellone fuoriuscì una scaletta che andò presto

a toccare il suolo.

Tutti i presenti volsero i loro sguardi verso la parte interna dell’astronave dove la presenza di una flebile luce poteva anche apparire insufficiente per mantenere quell’ambiente illuminato.

Solitamente si trattava di un piccolo spazio dotato di doppia porta stagna: praticamente il confine tra l’interno e l’esterno.

Ma la curiosità collettiva fu presto appagata dall’apparizione di certe figure in movimento.

Erano i sopravvissuti!

Alcuni stavano già scendendo la scaletta mentre altri si apprestavano a farlo.

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 63°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 63°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 63°9

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 63°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 63°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

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              63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 63°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

Per Alex si trattava pur sempre di un avvenimento, nel vero senso della parola! Camminava lungo marciapiedi colorati di arancione tra costruzioni dipinte di mille colori. La segnaletica si prestava in orizzontale sulle strade e stampata sui muri laterali di certe palazzine predestinate. Oltre ai tabelloni elettronici presenti in grande numero attraverso i quali passava anche la pubblicità! Ma in realtà altro non era se non il lancio di alcuni

nuovi prodotti da utilizzare…..

Malgrado un’apprezzabile concentrazione di persone, biciclette e mezzi motorizzati, non si percepivano situazioni di criticità. L’ordine che si viveva era il risultato della grande civiltà che regnava nella città.

Considerevole l’estensione di Selene dove per le strutture più alte si era scavato maggiormente per raggiungere profondità superiori, meno ventidue/ventitré metri.

Ma in certi casi anche meno ventisei/ventisette metri.

In quel modo si era creata, per alcuni tratti, un’urbanistica stradale similare alle zone collinari terrestri.

Numerosissimi e variegati i bedico. Regolarmente riforniti e sempre a disposizione dell’intera cittadinanza con orari di apertura più che compiacenti.

Si andava nei bedico per rifornirsi quanto bastava e ovviamente

non si pagava nulla”!

Nei ristoranti e nei bar ci si poteva sedere per essere serviti con quanto si desiderava, e

non si pagava nulla”!

<Isabel mi devi togliere una curiosità circa i bedico, perché non ho capito il peso della disponibilità nel dare cose anche oltre il necessario…??

<Bella domanda! Disponibilità illimitata…..

L’intera popolazione è stata educata per vivere una vita basata sul proprio autocontrollo comportamentale senza la necessità di interventi da parte di terze persone. Come ti avevo già accennato durante il nostro viaggio,

esistono delle regole ben precise che vengono rispettate grazie ad un meccanismo spontaneo di adeguamento personale…!!>

<Splendido, tutto questo non è altro che patrimonio della civiltà selenese…!!>

Il tempo a loro disposizione si era praticamente azzerato.

Un rapido passaggio a casa per i preparativi di rito in vista della “romantica” cena da Aleandro…..

<Toh guarda chi si rivede? Ahahahah…!!

Vi aspettavo anche con un po’ di ansia fobica perché mi è venuta una certa fame…… Ahahahah…!!>

<Ansia nervosa per la fame…?? Ma hai la fame nervosa!! Uahahah…!!> rispose Alex.

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Comunque ho una fame pazzesca!! Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Tra l’altro, a dire il vero, ero anche curioso di sentire il pensiero di Alex

sul giretto che abbiamo fatto in mattinata…??

Perché personalmente mi sono divertito, e non poco, nel vedere quelle tue espressioni di stupore e di trasporto che fanno di te un uomo unico!!>

<Già…!!> rispose Alex. <Mentre io ti ho rotto le scatole per certe luci che avevo notato in fondo a quella che oramai ti risulta come una galleria dismessa…??>

<Eccoti qua, mio caro Alex!

Sei venuto esattamente dove volevo portarti: il vero ed unico motivo per il quale adesso vi trovate qui!

Perché ho deciso di raccontarti tutta la verità nel merito di quella tua galleria “virtuale” illuminata da certi misteriosi flash…!!

Però lo farò con la dovuta calma….. Un po’ di pazienza e vedrai che razza di schiarita…!!…!!

Intanto riallacciandomi all’ansia fobica devo assolutamente farvi una proposta “indecente”: mettiamoci a tavola! Così possiamo giocare d’anticipo contro i crampi della fame….. Ahahahah…!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!!

<Allora dobbiamo mangiare!> concordò un’affamata Isabel.

Una cena dal sapore romantico, senza il lume di una candela ma sin da subito avvolta in un’atmosfera di felice intimità. La cucina di Aleandro, benché nella sua semplicità, seppe esaltarsi per la sua grande ricchezza di sapori! Dopodiché il direttore diede una svolta storica alla serata lanciandosi a cuore aperto sull’argomento tanto caro ad Alex.

<Alex devo chiederti scusa per il mio comportamento di questa mattina, effettivamente sono stato deliberatamente fuorviante circa le tue più che ovvie e giustificate richieste.

Semplicemente avevo il freno a mano tirato per via di una storia che ancora non ti avevo raccontato. E questo solamente perché aspettavo l’occasione giusta, il momento più opportuno!

Ahahahah…!!

Ma il concetto è sempre lo stesso….. Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Eccolo: il momento è arrivato!

Una storia che sicuramente riuscirà ad entrare nel vivo dei tuoi sentimenti e ti darà anche la possibilità di scoprire un’altra parte del nostro mondo dal sapore veramente unico.>

<Pendo dalle tue dotte labbra…..> gongolò Alex.

<Questo lo so! Ebbene sì….. avevi visto giusto, quei bagliori di riflesso che timidamente illuminavano la galleria incriminata, provvisoriamente ancora priva di illuminazione,

provenivano dalle luci tremolanti delle torce dei minatori che frettolosamente stavano raggiungendo il loro posto di lavoro in una delle numerose miniere presenti nel secondo anello.

Adesso presta molta attenzione su quanto sto per dirti, e

soprattutto tieniti forte…..

“seguirà………” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 61°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 62°)

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 EPISODIO   62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 63°)

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 NUOVO EPISODIO 

              63°

finale precedente:      

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

“prossima uscita……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 61°)

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Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 62°)

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<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

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<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

63° episodio  

“prossima uscita……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 61°)

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Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 62°)

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finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 61°)

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 EPISODIO   61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 62°)

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 NUOVO EPISODIO 

              62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

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Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 62°)

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              62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 61°)

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finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 62°)

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              62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

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finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 62°)

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              62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 61°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 60°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  60°

finale precedente:      

La turbina, sistemata nella parte piana della grotta, accoppiata ad un alternatore generava l’energia elettrica. Il completamento della centrale elettrica predisponeva l’energia per una sua facile distribuzione.

La stessa acqua raccolta nella vasca sottostante la turbina veniva reimmessa, attraverso l’ausilio di una seconda pompa elettrica,

nella vasca di superficie. Alla fine del percorso di risalita una serie di filtri provvedevano a mantenere l’acqua perfettamente pulita.

Ciò consentiva alla stessa di essere riutilizzata nel tempo senza interruzioni di sorta. Ogni spreco idrico andava evitato!

60° episodio  

<E così, come per l’acqua e l’ossigeno, anche quest’energia elettrica è destinata al settore di zona! In totale ci sono dieci centrali elettriche, sparse all’interno del secondo anello, di cui otto in piena attività per una copertura di tutti gli otto settori in cui è suddivisa la città. Le altre due sono di rinforzo per coprire eventuali improvvise situazioni di emergenza.

Diverso il numero degli impianti utilizzati per gli acquedotti e la produzione dell’ossigeno.

Trenta: diciotto per l’ossigeno e dodici per l’acqua!>

Quel metodo settoriale di suddivisione seguiva una strategia logistica territoriale fondamentale per garantire la massima efficienza,

identificata nella copertura dell’intera rete selenese con il minimo sforzo!

<”Magico magico”! E’ tutto così fantastico che mi sembra sempre di sognare…..!!> intervenne Alex.

<Però che freddo, qui la temperatura sarà di 2 o 3 gradi sotto lo zero. In città fa decisamente più caldo, direi proprio una bella differenza>

<A dire il vero anche in città esistono zone con temperature basse. Sono posti abbastanza singolari dove l’inconveniente viene risolto con l’aria calda dei depuratori.>

<Mi sembra giusto dove fa freddo si riscalda…!!>

<Sotto il suolo lunare la temperatura cambia. Si va in profondità e aumenta il caldo. Però in alcuni sporadici casi si verifica esattamente l’opposto. Esattamente nel momento in cui l’ambiente viene raffreddato dalle infiltrazioni di temperatura gelida provenienti dall’esterno, considerato che l’aria non esiste. In questo modo le pareti della grotta si raffreddano lasciando inalterate le strutture di unione fondamentali per la tenuta stagna dell’habitat.>

<Fantastico, sembra tutto così surreale!>

<Chi ha freddo si riscalda con l’aria calda dei depuratori, e comunque si può lavorare bene anche indossando degli indumenti un po’ più pesanti, non ti sembra Isabel?>

<Certo che sì!

Io sono innamorata dell’abbigliamento tirolese.

Giacca in lana cotta stile tirolese, maglia in lana cotta in pura lana vergine…… uaoooooo mi piace un casino…!!

Allora ragazzi….. voi cosa dite..?

Io sarei un po’ infreddolita e anche leggermente affamata!!>

<Hai ragione sono già le tredici!

Se passi il tuo tempo in buona compagnia non ti accorgi mai della velocità del tempo stesso che scorre e se ne va!

Volendo, “piano piano”, possiamo anche rientrare.>

Alex prima di salire sul trenino si rivolse ad Aleandro per un chiarimento circa le luci flash intraviste nel viaggio di andata all’interno di una galleria tutt’altro che virtuale??

<Ma quella è una galleria che noi non frequentiamo più da molto tempo…!!> rispose Aleandro.

<E’ pericolosa perché manca di manutenzione e frequentarla sarebbe da incoscienti.

Lì dentro i crolli non rispettano più nessuno…!!>

<Aleandro ma guarda che non avevo le traveggole perché quelle luci….. le ho viste veramente…!!

Certamente è stato tutto così veloce da sembrare irreale….. Ma ti dirò di più perché accanto a quelle luci ho intravisto delle ombre in movimento…??

Però…. tu mi smentisci clamorosamente e allora…… pazienza…!!>

<Sicuramente hai preso un’abbaglio….. Mi dispiace per te…!!>

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

“seguirà……..” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 61°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I- libro primo – (episodio 60°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  60°

finale precedente:      

La turbina, sistemata nella parte piana della grotta, accoppiata ad un alternatore generava l’energia elettrica. Il completamento della centrale elettrica predisponeva l’energia per una sua facile distribuzione.

La stessa acqua raccolta nella vasca sottostante la turbina veniva reimmessa, attraverso l’ausilio di una seconda pompa elettrica,

nella vasca di superficie. Alla fine del percorso di risalita una serie di filtri provvedevano a mantenere l’acqua perfettamente pulita.

Ciò consentiva alla stessa di essere riutilizzata nel tempo senza interruzioni di sorta. Ogni spreco idrico andava evitato!

60° episodio  

<E così, come per l’acqua e l’ossigeno, anche quest’energia elettrica è destinata al settore di zona! In totale ci sono dieci centrali elettriche, sparse all’interno del secondo anello, di cui otto in piena attività per una copertura di tutti gli otto settori in cui è suddivisa la città. Le altre due sono di rinforzo per coprire eventuali improvvise situazioni di emergenza.

Diverso il numero degli impianti utilizzati per gli acquedotti e la produzione dell’ossigeno.

Trenta: diciotto per l’ossigeno e dodici per l’acqua!>

Quel metodo settoriale di suddivisione seguiva una strategia logistica territoriale fondamentale per garantire la massima efficienza,

identificata nella copertura dell’intera rete selenese con il minimo sforzo!

<”Magico magico”! E’ tutto così fantastico che mi sembra sempre di sognare…..!!> intervenne Alex.

<Però che freddo, qui la temperatura sarà di 2 o 3 gradi sotto lo zero. In città fa decisamente più caldo, direi proprio una bella differenza>

<A dire il vero anche in città esistono zone con temperature basse. Sono posti abbastanza singolari dove l’inconveniente viene risolto con l’aria calda dei depuratori.>

<Mi sembra giusto dove fa freddo si riscalda…!!>

<Sotto il suolo lunare la temperatura cambia. Si va in profondità e aumenta il caldo. Però in alcuni sporadici casi si verifica esattamente l’opposto. Esattamente nel momento in cui l’ambiente viene raffreddato dalle infiltrazioni di temperatura gelida provenienti dall’esterno, considerato che l’aria non esiste. In questo modo le pareti della grotta si raffreddano lasciando inalterate le strutture di unione fondamentali per la tenuta stagna dell’habitat.>

<Fantastico, sembra tutto così surreale!>

<Chi ha freddo si riscalda con l’aria calda dei depuratori, e comunque si può lavorare bene anche indossando degli indumenti un po’ più pesanti, non ti sembra Isabel?>

<Certo che sì!

Io sono innamorata dell’abbigliamento tirolese.

Giacca in lana cotta stile tirolese, maglia in lana cotta in pura lana vergine…… uaoooooo mi piace un casino…!!

Allora ragazzi….. voi cosa dite..?

Io sarei un po’ infreddolita e anche leggermente affamata!!>

<Hai ragione sono già le tredici!

Se passi il tuo tempo in buona compagnia non ti accorgi mai della velocità del tempo stesso che scorre e se ne va!

Volendo, “piano piano”, possiamo anche rientrare.>

Alex prima di salire sul trenino si rivolse ad Aleandro per un chiarimento circa le luci flash intraviste nel viaggio di andata all’interno di una galleria tutt’altro che virtuale??

<Ma quella è una galleria che noi non frequentiamo più da molto tempo…!!> rispose Aleandro.

<E’ pericolosa perché manca di manutenzione e frequentarla sarebbe da incoscienti.

Lì dentro i crolli non rispettano più nessuno…!!>

<Aleandro ma guarda che non avevo le traveggole perché quelle luci….. le ho viste veramente…!!

Certamente è stato tutto così veloce da sembrare irreale….. Ma ti dirò di più perché accanto a quelle luci ho intravisto delle ombre in movimento…??

Però…. tu mi smentisci clamorosamente e allora…… pazienza…!!>

<Sicuramente hai preso un’abbaglio….. Mi dispiace per te…!!>

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

“seguirà……..” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 61°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO   61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 62°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              62°

finale precedente:      

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

62° episodio  

<Comunque venendo a noi….. devi cucinare come solamente un italiano vero….. sa fare!!! Perché altrimenti…?? Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Daiiiii….. mio bel cuoco italiano….. cucina pure i tuoi spaghetti…!!>

Una mezzoretta scarsa eeee…….

<Prontooooooo, si mangiaaaaaaa……!!>

Sulla tavola apparecchiata da una Isabel più affamata che mai:

una terrina con mezzo chilo di spaghetti, rigorosamente al dente,

conditi con salsa al pomodoro e formaggio grana.

<Adesso stappiamo una bottiglia di prosecco. Eh Alex….. ci vuole?>

<Certo….. ci penso io…!!>

I tappi, anche se di plastica, si contraddistinguevano per una certa rigidità elastica che portava all’aderenza perfetta, andavano molto bene per le bottiglie di vino sia frizzante che non…!!

Poooooooooooooooppppppppppppp…..!!!!!

<Questa sì che è musica!!>

Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!!

E dopo aver mangiato e bevuto si adagiarono sul grande divano, sazi e appagati, con quella vaga intenzione di ripercorrere i bei momenti vissuti in mattinata.

Troppo astratta l’intenzione per non cadere tra le braccia di Morfeo…!!

nono”

Verso le diciassette e trenta Aleandro, in clamorosa smentita, chiamò Isabel per invitarli a cena!

Una sveglia improvvisa che comunque non provocò disagio alcuno alla giovane coppia che, già baciata dalla fortuna, accettò di buon grado quell’invito certamente “inaspettato”…!!

<Buondì, ah che bella dormita!> Esclamò Alex.

<Buongiorno a te tesoro…!! Ohhhhhhhh….. scusami, pensavo fosse già trascorsa la notte! Ahahahah…!! E invece siamo ancora in pieno pomeriggio, un po’ inoltrato ma sempre di pomeriggio si tratta! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Però devo dirti che ho dormito bene anch’io, ma di un bene come forse non mi era mai successo prima…..

Due ore e mezza di sonno da sogno…!!>

<Però….. che bella che sei, ti guardo e resto incantato dal tuo fascino impertinente! Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Il mio fascino impertinente?>

<Già praticamente un fascino senza limiti!

Hai lo sguardo luminoso e profondo. Splendi di luce tutta tua!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…! Esageratooooo…..

Se fosse vera sta cosa che mi hai appena detto…??…!!…??

Mah.!.!.! Voglio informarti che mi accontenterei di uno splendore semplice per una donna normale, che non è cosa di poco conto.

Dai Alex continuiamo a sognare…!! Aahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! “sognare sognare sognare” Uahahah…!!>

Ahahahah…!! Uahahah…!! Ahahahah…!! Uahahah…!!

Alex confidò a Isabel le sue perplessità circa la teoria di Aleandro nel merito dei flash in galleria!

<Già ricordo benissimo che mi avevi sussurrato qualcosa sull’argomento, ma forse non devo aver dato molto peso all’accaduto…… quelle tue visoni….?? Ahahahah…!! Mi sono comportata come una grande mascalzona! Ahahahah…!!>

<Sì, esattamente una grande mascalzona…!! Uahahah…!! Uahahah…!! Comunque non ci sarebbe stato nulla di particolarmente rimarchevole se Aleandro alla mia richiesta di chiarimenti non avesse avuto quella reazione così inaspettata, per certi versi anche un po’ misteriosa, negando nella maniera più assoluta la possibilità di una presenza all’interno di quella galleria…??

Perché..? Che significato ha negare l’evidenza di un fatto realmente accaduto, dove io sono stato l’unico vero testimone…!!

Questo mi fa pensare che stia nascondendo qualcosa di suo proposito, ma non riesco ad immaginare cosa mai potrebbe essere….?? Uhmm….. ho una voglia matta di ritornare da quelle parti per un giretto esplorativo nella “misteriosa” galleria…?? Uahahah…!!

La mia non è altro che pura e semplice curiosità!

Purtroppo io sono fatto così….!!

Alle volte mi sento ancora un bimbetto immaturo e curioso…!!>

<Senti un po’, bimbetto immaturo e curioso,

Ahahahah… Ahahahah…!!>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<E’ ovvio che adesso non abbiamo il tempo che ci servirebbe ma più in là sì, sicuramente si potrà andare a curiosare per vedere meglio quella galleria…??…??>

E con l’allegra speranza nel cuore di Alex uscirono di casa per una passeggiata più che mai dal sapore romantico.

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 60°)

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 EPISODIO  60°

finale precedente:      

La turbina, sistemata nella parte piana della grotta, accoppiata ad un alternatore generava l’energia elettrica. Il completamento della centrale elettrica predisponeva l’energia per una sua facile distribuzione.

La stessa acqua raccolta nella vasca sottostante la turbina veniva reimmessa, attraverso l’ausilio di una seconda pompa elettrica,

nella vasca di superficie. Alla fine del percorso di risalita una serie di filtri provvedevano a mantenere l’acqua perfettamente pulita.

Ciò consentiva alla stessa di essere riutilizzata nel tempo senza interruzioni di sorta. Ogni spreco idrico andava evitato!

60° episodio  

<E così, come per l’acqua e l’ossigeno, anche quest’energia elettrica è destinata al settore di zona! In totale ci sono dieci centrali elettriche, sparse all’interno del secondo anello, di cui otto in piena attività per una copertura di tutti gli otto settori in cui è suddivisa la città. Le altre due sono di rinforzo per coprire eventuali improvvise situazioni di emergenza.

Diverso il numero degli impianti utilizzati per gli acquedotti e la produzione dell’ossigeno.

Trenta: diciotto per l’ossigeno e dodici per l’acqua!>

Quel metodo settoriale di suddivisione seguiva una strategia logistica territoriale fondamentale per garantire la massima efficienza,

identificata nella copertura dell’intera rete selenese con il minimo sforzo!

<”Magico magico”! E’ tutto così fantastico che mi sembra sempre di sognare…..!!> intervenne Alex.

<Però che freddo, qui la temperatura sarà di 2 o 3 gradi sotto lo zero. In città fa decisamente più caldo, direi proprio una bella differenza>

<A dire il vero anche in città esistono zone con temperature basse. Sono posti abbastanza singolari dove l’inconveniente viene risolto con l’aria calda dei depuratori.>

<Mi sembra giusto dove fa freddo si riscalda…!!>

<Sotto il suolo lunare la temperatura cambia. Si va in profondità e aumenta il caldo. Però in alcuni sporadici casi si verifica esattamente l’opposto. Esattamente nel momento in cui l’ambiente viene raffreddato dalle infiltrazioni di temperatura gelida provenienti dall’esterno, considerato che l’aria non esiste. In questo modo le pareti della grotta si raffreddano lasciando inalterate le strutture di unione fondamentali per la tenuta stagna dell’habitat.>

<Fantastico, sembra tutto così surreale!>

<Chi ha freddo si riscalda con l’aria calda dei depuratori, e comunque si può lavorare bene anche indossando degli indumenti un po’ più pesanti, non ti sembra Isabel?>

<Certo che sì!

Io sono innamorata dell’abbigliamento tirolese.

Giacca in lana cotta stile tirolese, maglia in lana cotta in pura lana vergine…… uaoooooo mi piace un casino…!!

Allora ragazzi….. voi cosa dite..?

Io sarei un po’ infreddolita e anche leggermente affamata!!>

<Hai ragione sono già le tredici!

Se passi il tuo tempo in buona compagnia non ti accorgi mai della velocità del tempo stesso che scorre e se ne va!

Volendo, “piano piano”, possiamo anche rientrare.>

Alex prima di salire sul trenino si rivolse ad Aleandro per un chiarimento circa le luci flash intraviste nel viaggio di andata all’interno di una galleria tutt’altro che virtuale??

<Ma quella è una galleria che noi non frequentiamo più da molto tempo…!!> rispose Aleandro.

<E’ pericolosa perché manca di manutenzione e frequentarla sarebbe da incoscienti.

Lì dentro i crolli non rispettano più nessuno…!!>

<Aleandro ma guarda che non avevo le traveggole perché quelle luci….. le ho viste veramente…!!

Certamente è stato tutto così veloce da sembrare irreale….. Ma ti dirò di più perché accanto a quelle luci ho intravisto delle ombre in movimento…??

Però…. tu mi smentisci clamorosamente e allora…… pazienza…!!>

<Sicuramente hai preso un’abbaglio….. Mi dispiace per te…!!>

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

“seguirà……..” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 61°)

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              61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 60°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  60°

finale precedente:      

La turbina, sistemata nella parte piana della grotta, accoppiata ad un alternatore generava l’energia elettrica. Il completamento della centrale elettrica predisponeva l’energia per una sua facile distribuzione.

La stessa acqua raccolta nella vasca sottostante la turbina veniva reimmessa, attraverso l’ausilio di una seconda pompa elettrica,

nella vasca di superficie. Alla fine del percorso di risalita una serie di filtri provvedevano a mantenere l’acqua perfettamente pulita.

Ciò consentiva alla stessa di essere riutilizzata nel tempo senza interruzioni di sorta. Ogni spreco idrico andava evitato!

60° episodio  

<E così, come per l’acqua e l’ossigeno, anche quest’energia elettrica è destinata al settore di zona! In totale ci sono dieci centrali elettriche, sparse all’interno del secondo anello, di cui otto in piena attività per una copertura di tutti gli otto settori in cui è suddivisa la città. Le altre due sono di rinforzo per coprire eventuali improvvise situazioni di emergenza.

Diverso il numero degli impianti utilizzati per gli acquedotti e la produzione dell’ossigeno.

Trenta: diciotto per l’ossigeno e dodici per l’acqua!>

Quel metodo settoriale di suddivisione seguiva una strategia logistica territoriale fondamentale per garantire la massima efficienza,

identificata nella copertura dell’intera rete selenese con il minimo sforzo!

<”Magico magico”! E’ tutto così fantastico che mi sembra sempre di sognare…..!!> intervenne Alex.

<Però che freddo, qui la temperatura sarà di 2 o 3 gradi sotto lo zero. In città fa decisamente più caldo, direi proprio una bella differenza>

<A dire il vero anche in città esistono zone con temperature basse. Sono posti abbastanza singolari dove l’inconveniente viene risolto con l’aria calda dei depuratori.>

<Mi sembra giusto dove fa freddo si riscalda…!!>

<Sotto il suolo lunare la temperatura cambia. Si va in profondità e aumenta il caldo. Però in alcuni sporadici casi si verifica esattamente l’opposto. Esattamente nel momento in cui l’ambiente viene raffreddato dalle infiltrazioni di temperatura gelida provenienti dall’esterno, considerato che l’aria non esiste. In questo modo le pareti della grotta si raffreddano lasciando inalterate le strutture di unione fondamentali per la tenuta stagna dell’habitat.>

<Fantastico, sembra tutto così surreale!>

<Chi ha freddo si riscalda con l’aria calda dei depuratori, e comunque si può lavorare bene anche indossando degli indumenti un po’ più pesanti, non ti sembra Isabel?>

<Certo che sì!

Io sono innamorata dell’abbigliamento tirolese.

Giacca in lana cotta stile tirolese, maglia in lana cotta in pura lana vergine…… uaoooooo mi piace un casino…!!

Allora ragazzi….. voi cosa dite..?

Io sarei un po’ infreddolita e anche leggermente affamata!!>

<Hai ragione sono già le tredici!

Se passi il tuo tempo in buona compagnia non ti accorgi mai della velocità del tempo stesso che scorre e se ne va!

Volendo, “piano piano”, possiamo anche rientrare.>

Alex prima di salire sul trenino si rivolse ad Aleandro per un chiarimento circa le luci flash intraviste nel viaggio di andata all’interno di una galleria tutt’altro che virtuale??

<Ma quella è una galleria che noi non frequentiamo più da molto tempo…!!> rispose Aleandro.

<E’ pericolosa perché manca di manutenzione e frequentarla sarebbe da incoscienti.

Lì dentro i crolli non rispettano più nessuno…!!>

<Aleandro ma guarda che non avevo le traveggole perché quelle luci….. le ho viste veramente…!!

Certamente è stato tutto così veloce da sembrare irreale….. Ma ti dirò di più perché accanto a quelle luci ho intravisto delle ombre in movimento…??

Però…. tu mi smentisci clamorosamente e allora…… pazienza…!!>

<Sicuramente hai preso un’abbaglio….. Mi dispiace per te…!!>

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

“seguirà……..” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 61°)

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              61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 60°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  60°

finale precedente:      

La turbina, sistemata nella parte piana della grotta, accoppiata ad un alternatore generava l’energia elettrica. Il completamento della centrale elettrica predisponeva l’energia per una sua facile distribuzione.

La stessa acqua raccolta nella vasca sottostante la turbina veniva reimmessa, attraverso l’ausilio di una seconda pompa elettrica,

nella vasca di superficie. Alla fine del percorso di risalita una serie di filtri provvedevano a mantenere l’acqua perfettamente pulita.

Ciò consentiva alla stessa di essere riutilizzata nel tempo senza interruzioni di sorta. Ogni spreco idrico andava evitato!

60° episodio  

<E così, come per l’acqua e l’ossigeno, anche quest’energia elettrica è destinata al settore di zona! In totale ci sono dieci centrali elettriche, sparse all’interno del secondo anello, di cui otto in piena attività per una copertura di tutti gli otto settori in cui è suddivisa la città. Le altre due sono di rinforzo per coprire eventuali improvvise situazioni di emergenza.

Diverso il numero degli impianti utilizzati per gli acquedotti e la produzione dell’ossigeno.

Trenta: diciotto per l’ossigeno e dodici per l’acqua!>

Quel metodo settoriale di suddivisione seguiva una strategia logistica territoriale fondamentale per garantire la massima efficienza,

identificata nella copertura dell’intera rete selenese con il minimo sforzo!

<”Magico magico”! E’ tutto così fantastico che mi sembra sempre di sognare…..!!> intervenne Alex.

<Però che freddo, qui la temperatura sarà di 2 o 3 gradi sotto lo zero. In città fa decisamente più caldo, direi proprio una bella differenza>

<A dire il vero anche in città esistono zone con temperature basse. Sono posti abbastanza singolari dove l’inconveniente viene risolto con l’aria calda dei depuratori.>

<Mi sembra giusto dove fa freddo si riscalda…!!>

<Sotto il suolo lunare la temperatura cambia. Si va in profondità e aumenta il caldo. Però in alcuni sporadici casi si verifica esattamente l’opposto. Esattamente nel momento in cui l’ambiente viene raffreddato dalle infiltrazioni di temperatura gelida provenienti dall’esterno, considerato che l’aria non esiste. In questo modo le pareti della grotta si raffreddano lasciando inalterate le strutture di unione fondamentali per la tenuta stagna dell’habitat.>

<Fantastico, sembra tutto così surreale!>

<Chi ha freddo si riscalda con l’aria calda dei depuratori, e comunque si può lavorare bene anche indossando degli indumenti un po’ più pesanti, non ti sembra Isabel?>

<Certo che sì!

Io sono innamorata dell’abbigliamento tirolese.

Giacca in lana cotta stile tirolese, maglia in lana cotta in pura lana vergine…… uaoooooo mi piace un casino…!!

Allora ragazzi….. voi cosa dite..?

Io sarei un po’ infreddolita e anche leggermente affamata!!>

<Hai ragione sono già le tredici!

Se passi il tuo tempo in buona compagnia non ti accorgi mai della velocità del tempo stesso che scorre e se ne va!

Volendo, “piano piano”, possiamo anche rientrare.>

Alex prima di salire sul trenino si rivolse ad Aleandro per un chiarimento circa le luci flash intraviste nel viaggio di andata all’interno di una galleria tutt’altro che virtuale??

<Ma quella è una galleria che noi non frequentiamo più da molto tempo…!!> rispose Aleandro.

<E’ pericolosa perché manca di manutenzione e frequentarla sarebbe da incoscienti.

Lì dentro i crolli non rispettano più nessuno…!!>

<Aleandro ma guarda che non avevo le traveggole perché quelle luci….. le ho viste veramente…!!

Certamente è stato tutto così veloce da sembrare irreale….. Ma ti dirò di più perché accanto a quelle luci ho intravisto delle ombre in movimento…??

Però…. tu mi smentisci clamorosamente e allora…… pazienza…!!>

<Sicuramente hai preso un’abbaglio….. Mi dispiace per te…!!>

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

“seguirà……..” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 61°)

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              61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 60°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  60°

finale precedente:      

La turbina, sistemata nella parte piana della grotta, accoppiata ad un alternatore generava l’energia elettrica. Il completamento della centrale elettrica predisponeva l’energia per una sua facile distribuzione.

La stessa acqua raccolta nella vasca sottostante la turbina veniva reimmessa, attraverso l’ausilio di una seconda pompa elettrica,

nella vasca di superficie. Alla fine del percorso di risalita una serie di filtri provvedevano a mantenere l’acqua perfettamente pulita.

Ciò consentiva alla stessa di essere riutilizzata nel tempo senza interruzioni di sorta. Ogni spreco idrico andava evitato!

60° episodio  

<E così, come per l’acqua e l’ossigeno, anche quest’energia elettrica è destinata al settore di zona! In totale ci sono dieci centrali elettriche, sparse all’interno del secondo anello, di cui otto in piena attività per una copertura di tutti gli otto settori in cui è suddivisa la città. Le altre due sono di rinforzo per coprire eventuali improvvise situazioni di emergenza.

Diverso il numero degli impianti utilizzati per gli acquedotti e la produzione dell’ossigeno.

Trenta: diciotto per l’ossigeno e dodici per l’acqua!>

Quel metodo settoriale di suddivisione seguiva una strategia logistica territoriale fondamentale per garantire la massima efficienza,

identificata nella copertura dell’intera rete selenese con il minimo sforzo!

<”Magico magico”! E’ tutto così fantastico che mi sembra sempre di sognare…..!!> intervenne Alex.

<Però che freddo, qui la temperatura sarà di 2 o 3 gradi sotto lo zero. In città fa decisamente più caldo, direi proprio una bella differenza>

<A dire il vero anche in città esistono zone con temperature basse. Sono posti abbastanza singolari dove l’inconveniente viene risolto con l’aria calda dei depuratori.>

<Mi sembra giusto dove fa freddo si riscalda…!!>

<Sotto il suolo lunare la temperatura cambia. Si va in profondità e aumenta il caldo. Però in alcuni sporadici casi si verifica esattamente l’opposto. Esattamente nel momento in cui l’ambiente viene raffreddato dalle infiltrazioni di temperatura gelida provenienti dall’esterno, considerato che l’aria non esiste. In questo modo le pareti della grotta si raffreddano lasciando inalterate le strutture di unione fondamentali per la tenuta stagna dell’habitat.>

<Fantastico, sembra tutto così surreale!>

<Chi ha freddo si riscalda con l’aria calda dei depuratori, e comunque si può lavorare bene anche indossando degli indumenti un po’ più pesanti, non ti sembra Isabel?>

<Certo che sì!

Io sono innamorata dell’abbigliamento tirolese.

Giacca in lana cotta stile tirolese, maglia in lana cotta in pura lana vergine…… uaoooooo mi piace un casino…!!

Allora ragazzi….. voi cosa dite..?

Io sarei un po’ infreddolita e anche leggermente affamata!!>

<Hai ragione sono già le tredici!

Se passi il tuo tempo in buona compagnia non ti accorgi mai della velocità del tempo stesso che scorre e se ne va!

Volendo, “piano piano”, possiamo anche rientrare.>

Alex prima di salire sul trenino si rivolse ad Aleandro per un chiarimento circa le luci flash intraviste nel viaggio di andata all’interno di una galleria tutt’altro che virtuale??

<Ma quella è una galleria che noi non frequentiamo più da molto tempo…!!> rispose Aleandro.

<E’ pericolosa perché manca di manutenzione e frequentarla sarebbe da incoscienti.

Lì dentro i crolli non rispettano più nessuno…!!>

<Aleandro ma guarda che non avevo le traveggole perché quelle luci….. le ho viste veramente…!!

Certamente è stato tutto così veloce da sembrare irreale….. Ma ti dirò di più perché accanto a quelle luci ho intravisto delle ombre in movimento…??

Però…. tu mi smentisci clamorosamente e allora…… pazienza…!!>

<Sicuramente hai preso un’abbaglio….. Mi dispiace per te…!!>

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

“seguirà……..” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (nuovo episodio 61°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 NUOVO EPISODIO 

              61°

finale precedente:      

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

61° episodio  

Con la macchina per ritrovarsi nuovamente di fronte all’abitazione di Aleandro dove i magnifici tre si fermarono per un veloce e cordiale saluto. Aleandro non esitò un solo istante nel ringraziare Isabel e Alex per la piacevole mattinata trascorsa in così gradevole compagnia. Oltretutto, immaginandoli stanchi, diede grande dimostrazione della sua bontà d’animo

lasciandoli liberi con la solenne promessa di non disturbarli più…..!!

Almeno fino al giorno successivo…??

Alla fine, verso le quattordici, rientrarono tutti nelle proprie abitazioni.

<Finalmente>, esclamò Isabel, <sono stanchissima ma felice. Felice nel vederti così entusiasta di vivere questi momenti particolarmente emozionanti che solamente un terrestre, e questo è fuori discussione, può vantarsi di provare! Ahahahah…!! Non ti sembra…??>

<Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Non è cosa di poco conto vedere, direttamente con i tuoi stessi occhi, posti incantevoli che mai ti saresti immaginato potessero esistere.

Ma per davvero…!!>

<Verissimo…!!

Che donna….. stupenda, meravigliosa,

unica e…… Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Ahahahah…!! Pensa che sei solamente all’inizio di un’avventura che ti porterà a vivere altri intensi momenti d’incredibile piacere.

Almeno finché non avrai visitato tutto quello che ancora ti manca:

le serre, le industrie, le miniere, la sala della pioggia, il giardino,

eccetera

eccetera

eccetera!

E allora…..? Ti puoi ritenere un uomo fortunato…… oppure no…??>

<Ostrega, che culo che ho…!

Ma tutto questo me lo merito….??

Uahahah…!! Uahahah…!!>

<Ahahahah…!! Eheheh…!!

Adesso non fare il finto modesto…??

Neeeh…… Ahahahah…!!

Senti caro, bando alle ciance, dobbiamo mangiare perché ho una fame pazzesca e…….>

<Io avrei un’idea: potrei mettermi a fare il cuoco…??…??

Ti preparo un bel piatto di spaghetti al pomodoro, olio di oliva e basilico.

Cucinati come solamente un italiano sa fare…!!

Però che forza la vostra….. siete riusciti a procurarvi perfino l’olio di oliva!

Sembra incredibile invece è tutto vero…!!>

<Noi siamo quelli delle imprese impossibili….. Ahahahah…!! Ahahahah…!!>

<Uahahah…!!>

<Perché nelle nostre serre siamo riusciti ad ottenere un risultato semplicemente stupefacente

che, andando oltre l’ostacolo dell’ambiente ostile, ci ha consentito di realizzare una struttura adeguata alle nostre esigenze. Ma il capolavoro si è concretizzato inserendo coltivazioni in ogni angolo disponibile sia in altezza che in larghezza. Creando delle piante nane rampicanti con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci sia per le olive che per la maggior parte dei prodotti, frutta compresa!>

<Certo che l’intelligenza sviluppata in ogni sua forma porta a risultati grandiosi, alcune volte anche inaspettati…!!>

Esistevano altri studi per nuove formule riproduttive le cui scoperte si sarebbero susseguite all’infinito…!!

“seguirà……….” 

Il campanile di Oroset I – libro primo – (episodio 60°)

http://www.lulu.com/shop/felice-tolfo/il-campanile-di-oroset-libro-i/ebook/product-23785046.html

 EPISODIO  60°

finale precedente:      

La turbina, sistemata nella parte piana della grotta, accoppiata ad un alternatore generava l’energia elettrica. Il completamento della centrale elettrica predisponeva l’energia per una sua facile distribuzione.

La stessa acqua raccolta nella vasca sottostante la turbina veniva reimmessa, attraverso l’ausilio di una seconda pompa elettrica,

nella vasca di superficie. Alla fine del percorso di risalita una serie di filtri provvedevano a mantenere l’acqua perfettamente pulita.

Ciò consentiva alla stessa di essere riutilizzata nel tempo senza interruzioni di sorta. Ogni spreco idrico andava evitato!

60° episodio  

<E così, come per l’acqua e l’ossigeno, anche quest’energia elettrica è destinata al settore di zona! In totale ci sono dieci centrali elettriche, sparse all’interno del secondo anello, di cui otto in piena attività per una copertura di tutti gli otto settori in cui è suddivisa la città. Le altre due sono di rinforzo per coprire eventuali improvvise situazioni di emergenza.

Diverso il numero degli impianti utilizzati per gli acquedotti e la produzione dell’ossigeno.

Trenta: diciotto per l’ossigeno e dodici per l’acqua!>

Quel metodo settoriale di suddivisione seguiva una strategia logistica territoriale fondamentale per garantire la massima efficienza,

identificata nella copertura dell’intera rete selenese con il minimo sforzo!

<”Magico magico”! E’ tutto così fantastico che mi sembra sempre di sognare…..!!> intervenne Alex.

<Però che freddo, qui la temperatura sarà di 2 o 3 gradi sotto lo zero. In città fa decisamente più caldo, direi proprio una bella differenza>

<A dire il vero anche in città esistono zone con temperature basse. Sono posti abbastanza singolari dove l’inconveniente viene risolto con l’aria calda dei depuratori.>

<Mi sembra giusto dove fa freddo si riscalda…!!>

<Sotto il suolo lunare la temperatura cambia. Si va in profondità e aumenta il caldo. Però in alcuni sporadici casi si verifica esattamente l’opposto. Esattamente nel momento in cui l’ambiente viene raffreddato dalle infiltrazioni di temperatura gelida provenienti dall’esterno, considerato che l’aria non esiste. In questo modo le pareti della grotta si raffreddano lasciando inalterate le strutture di unione fondamentali per la tenuta stagna dell’habitat.>

<Fantastico, sembra tutto così surreale!>

<Chi ha freddo si riscalda con l’aria calda dei depuratori, e comunque si può lavorare bene anche indossando degli indumenti un po’ più pesanti, non ti sembra Isabel?>

<Certo che sì!

Io sono innamorata dell’abbigliamento tirolese.

Giacca in lana cotta stile tirolese, maglia in lana cotta in pura lana vergine…… uaoooooo mi piace un casino…!!

Allora ragazzi….. voi cosa dite..?

Io sarei un po’ infreddolita e anche leggermente affamata!!>

<Hai ragione sono già le tredici!

Se passi il tuo tempo in buona compagnia non ti accorgi mai della velocità del tempo stesso che scorre e se ne va!

Volendo, “piano piano”, possiamo anche rientrare.>

Alex prima di salire sul trenino si rivolse ad Aleandro per un chiarimento circa le luci flash intraviste nel viaggio di andata all’interno di una galleria tutt’altro che virtuale??

<Ma quella è una galleria che noi non frequentiamo più da molto tempo…!!> rispose Aleandro.

<E’ pericolosa perché manca di manutenzione e frequentarla sarebbe da incoscienti.

Lì dentro i crolli non rispettano più nessuno…!!>

<Aleandro ma guarda che non avevo le traveggole perché quelle luci….. le ho viste veramente…!!

Certamente è stato tutto così veloce da sembrare irreale….. Ma ti dirò di più perché accanto a quelle luci ho intravisto delle ombre in movimento…??

Però…. tu mi smentisci clamorosamente e allora…… pazienza…!!>

<Sicuramente hai preso un’abbaglio….. Mi dispiace per te…!!>

Alex sorpreso dall’atteggiamento ostruzionistico di Aleandro preferì zittirsi evitando così ulteriori affermazioni discordanti.

Giusto il tempo per fare l’occhiolino a Isabel e chiudere la parentesi con un suo personalissimo pensiero…..

<“Mi piacerebbe tanto conoscere il motivo che ha portato Aleandro a mentirmi così spudoratamente?”>

“seguirà……..”