Agosto 2017: Shivaree – I OUGHTTA GIVE YOU A SHOT IN THE HEAD FOR MAKING ME LIVING IN THIS DUMP (1999)

Shivaree - I oughta give you a shot in the head for making me live in this dump

Data di pubblicazione: 19 ottobre 1999
Registrato a: Los Angeles
Produttore: Joe Henry
Formazione: Ambrosia Parsley (voce, chitarra), Duke McVinnie (chitarra, basso), Danny McGough (piano elettrico, tastiere, chitarra, basso, cori), Mickey Petralia (drum machine), Jim Keltner (batteria), Joey Waronker (batteria), Phil Hernandez (batteria), Tony Mangurian (batteria), Greg Leisz (chitarra)

 

Tracklist

 

                        Cannibal king
                        Bossa nova
                        Daring lousy guy
                        Arlington girl
                        Oh, no
                        Lunch
                        Goodnight moon
                        I don’t care
                        Pimp
                        Idiot waltz
                        Ash wednesday
                        Arrivederci

 

Nella mia vita le cose sono accadute un po’ per caso
e un po’ per magia, come nei film
(Ambrosia Parsley)

 

Ci sono delle meteore che in un modo o nell’altro restano nella storia, anche se spesso vengono appunto liquidate come un fenomeno di passaggio. Una di questa è senza dubbio rappresentata dalla band americana Shivaree, che ha avuto il suo momento di gloria agli albori del 2000 soprattutto con Goodnight moon, un pezzo in bilico tra bossa nova e registro pop rauco, che al suo apparire fece praticamente breccia nei cuori di tutti, tanto da passare tra la pubblicità e il finale di Kill Bill vol. 2 di Quentin Tarantino.
Goodnight moon è una splendida ballata pop, come già detto, in bilico tra ascendenze latine e cantautorato rauco, espresso in maniera sensuale e suadente da una bellissima Ambrosia Parsley, e maggiormente accentuato da un notturno e sognante videoclip che ritraeva la band in una villa, e la cantante, in jeans e giubbino di pelle, al microfono illuminato da una luce al neon. Ambrosia poi la ritroviamo o ai bordi di una piscina, o danzante con una cuffia nelle orecchie o semplicemente distesa su un letto. Penso che chiunque in quegli anni si sia imbattuto in un video così si sia innamorato, per cinque minuti, della fascinosa e misteriosa cantante degli Shivaree.
Il gruppo americano condivide, per certi versi, lo stesso destino artistico di gente come Cardigans o anche Mazzy Star, alimentato da un pop d’altri tempi, e un fascino delle cantanti angelico e nello stesso tempo minaccioso. E minaccioso è senza dubbio il lungo ed inquietante lungo titolo del loro disco d’esordio, che li proiettava nel mondo dello showbusiness.
L’album, spinto dal bellissimo singolo Goodnight moon, si apre però con gli umori wilsoniani di Cannibal king, e si distende suadente nella successiva Bossa nova, con Ambrosia che non alza mai il tiro in maniera virulenta, ma vuole mantenere una tensione emotiva decisamente sottopelle, come una sorta di sirena ammaliatrice. Segue il pulsante mid-tempo di Darling lousy guy, seguito dalla lunga e jazzata ballata Arlington girl, che certamente fa venire in mente i già citati Cardigans dei primi tempi. Segue una sognante e straniante Oh, no, mentre Lunch si distende echeggiata ed estatica, con tanto di organo a sospendere l’atmosfera in uno stato di surreale sensualità. A metà disco giunge la già citata e bellissima Goodnight moon, decisamente il pezzo migliore del disco, ma a questa fa seguito il jazz pop di I don’t care. Pimp si avvale di un arrangiamento a metà tra elettro-pop e trance-techno, spezzandosi con una chitarra retrò riportandoci nuovamente nei territori dei Cardigans di Lovefool. Idiot waltz tenta invece l’approccio della ballata acustica vagamente psichedelica, e si chiude il lotto con lo schizzo acustico di Ash wednesday e le tastierine di Arrivederci.
Come detto, gli Shivaree sono stati perlopiù delle meteore, anche se hanno tentato di dare dei seguiti a questo disco d’esordio, che però sono caduti ben presto nel dimenticatoio. Non avranno scritto la storia del rock, ma in qualche modo hanno saputo offrire il loro contributo. E certe volte tanto basta!

 

Agosto 2017: Shivaree – I OUGHTTA GIVE YOU A SHOT IN THE HEAD FOR MAKING ME LIVING IN THIS DUMP (1999)ultima modifica: 2017-08-19T09:57:38+02:00da pierrovox

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