Ottobre 2017: Kylie Minogue – FEVER (2001)

Fever

 

Data di pubblicazione: 1 ottobre 2001

Registrato a: Melbourne

Produttore: Cathy Dennis, Steve Anderson, Rob Davis, Paul Statham, Mark Pichiotti, Pascal Gabriel, Tom Nichols, Julian Gallagher, Tommy D

Formazione: Kylie Minogue (voce, cori), Steve Anderson (programmazioni), Rob David (tastiere, chitarra elettrica, drum programming), Cathy Dennis (tastiere, cori), Greg Fitzgerald (chitarra, tastiere), Julian Gallagher (piano, tastiere), Martin Harrington (chitarra, tastiere), Ash Howes (tastiere), Steve Lewinson (basso), Richard Stannard (chitarra, cori), John Thirkell (flauto, tromba), Gavyn Wright (archi)

Tracklist

                                    More more more

                                    Love at first sight

                                    Can’t get you out of my head

                                    Fever

                                   Give it to me

                                   Fragile

                                   Come into my world

                                   In your eyes

                                   Dancefloor

                                   Love affair

                                   Your love

                                    Burning up

Quando Kylie canta questie parole c’è

un’innocenza nella sua voce che rende

l’orrore di questi versi ancora più irresistibili

(Nick Cave)

A parlare è Nick Cave e il pezzo a cui si riferisce è Better the devil you know. Ad ascoltarlo pare una sorta di hit song senza particolare rilevanza. Eppure tanta è stata l’impressione che quel pezzo (e il modo in cui la sua autrice lo interpreta) ha suscitato nel grande autore australiano, che nel 1996 volle quella ragazza accanto a sé per Where the wild roses grow, contenuta nel disco concept Murder ballads. Quella ragazza aveva qualcosa di speciale, e un filibustiere come il buon vecchio Nick certe cose sa coglierle al volo.

Quella ragazza si chiamava Kylie Minogue, e anch’essa era di origine australiane. Aveva già all’attivo diversi album e alcuni singoli di successo, ma uno stile diametralmente opposto a quello di Nick Cave. Il suo ambito artistico era la musica dance, con tanto di corredo trip-hop, house, lounge, pop. Eppure Nick fu letteralmente sconvolto da Better the devil you know, tanto da definirlo “uno dei testi più strazianti e violenti della musica pop”.

Esattamente come Madonna però Kylie Minogue non è mai stata un’artista particolarmente presa sul serio nel panorama della musica pop “di valore”. Spesso snobismo e spirito di sufficienza hanno portato pubblico e critica a liquidarla come un fenomeno passeggero, senza sostanza, senza personalità. Ma alzi la mano chi non è disposto a trovare nella musica quello spirito di leggerezza e soavità che può allietare un po’ la vita! Alzi la mano chi non è stato mai affascinato dalla bellezza, sensuale e misteriosa nello stesso tempo, di questa stupenda principessa del pop! Alzi la mano chi non è rimasto folgorato da Can’t get out of my head, uno dei suoi singoli di maggior successo, che vede la Nostra esibirsi in una serie di miagolii sensuali e attraenti, con tanto di videoclip in posa ammiccante! Il problema dell’appassionato rock è che spesso lo snobismo e il cinismo prendono un po’ troppo spesso piede, ma poi quando magari ci si imbatte in qualcosa del genere si prova una sorta di imbarazzato senso di goduria all’ascolto! Pertanto in questa sede non ce la sentiamo di accodarci alla schiera dei musoni, e ci lasciamo ammaliare dalla bellezza e dal talento di un’artista dotata di talento. E lo facciamo cercando di esplorare uno dei suoi dischi più celebri: Fever.

L’album uscì una ventina di giorni dopo il terribile attentato dell’11 settembre, che misero letteralmente a subbuglio il senso di sicurezza della società occidentale, e inaugurava una stagione di vero terrore per il nuovo millennio. Gli scenari erano abbastanza cupi e opprimenti, ma un singolo come il già citato Can’t get out of my head riuscì a riportare un po’ di luce, una ventata di spensieratezza. Il brano è composto in prevalenza da una serie di beat sintetici, un motivetto circolare e particolarmente catchy, e un’interpretazione vocale di Kylie suadente come quella di una gatta che cerca attenzione. Un pezzo minimale, semplice, ma dotato quindi di un fascino ipnotico che non poche persone riterranno “rock” in senso pieno (ad esempio Carmen Consoli ne proporrà una personale reinterpretazione in un suo live per Supersonic di Mtv).

Il disco però è un fluire di accenni alla discomusic degli anni ’70 (i due pezzi in apertura, More, more, more e Love at first sight, quest’ultima in bilico tra Dafk Punk e Alcazar) e synth pop anni ’80 (una title-track svisata che fa tornare in mente Madonna degli anni ’80), in chiara rilettura post moderna per il nuovo millennio. In tutto questo si avvertono i graffi di Give it to me, con tanto di improvvisazioni elettriche negli intermezzi, e ci si adagia sulle estatiche distensioni lounge di Fragile, con tanto di richiami al pop sintetico degli anni ’80. In tutto questo si viene letteralmente catturati dal refrain ipnotico e avvolgente di Come into my world, o anche dal richiamo ammaliante e sensuale di In your eyes, anche avvolta in una serie di circuiti sintetici. Dancefloor invece si adagia su un motivetto dance anni ’90, Love affair ancora una volta omaggia Madonna, e si passa al folk elettronico di Your love, un tantino infiacchito dalla retorica romantica. Il disco si chiude con Burning up, che si alterna alzate di tono funky ad una base acustica.

Fever non è nient’altro che intrattenimento puro, musica per ballare e divertirsi. Ottenne un successo notevole, ma una cosa era certa: Kylie Minogue non era solo una popstar passeggera. Esattamente come Madonna, Shirley Manson dei Garbage, e forse anche Beth Gibbons dei Portishead, lei è una personalità forte e determinata, sensuale e attraente della musica pop. Non si possono negare alcuni evidenti scivoloni (tipo il duetto con Robbie Williams su Kids), o che in certi punti lambisca correnti pop vicine più ai lidi di Britney Spears e compagni (non) bella, ma il talento questa stupenda fanciulla lo possiede sul serio!

Ottobre 2017: Kylie Minogue – FEVER (2001)ultima modifica: 2017-10-12T13:50:08+02:00da pierrovox

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