Dicembre 2018: Clannad – MACALLA (1985)

Macalla

 

Data di pubblicazione: Settembre 1985
Registrato a: Power Play Studios (Zurigo), Windmill Lane Studios (Dublino), Ridge Farm Studios (Surrey)
Produttore: Steve Nye
Formazione: Moya Brennan (voce, arpa), Ciaran Brennan (basso, chitarre, tastiere, cori), Pol Brennan (flauto, chitarre, percussioni, cori), Noel Duggan (chitarre, cori), Padraig Duggan (chitarre, cori), Mel Collins (sassofono), Anton Drennan (chitarra elettrica), Danny Cummins (percussioni), Steve Nye (tastiere), James Delaney (sintetizzatori), Paul Moran (batteria), Bono (voce)

 

 Tracklist

 

                        Caislean oir
                        The wild cry
                        Closer to your heart
                        In a lifetime
                        Almost seems (Too late to turn)
                        Indoor
                        Buachaill on Eirne
                        Blackstairs
                        Journey’s end
                        Northern skyline

 

 

Io sono quello che non sa mai dire di no, ma Marie Ni Bhoraonain mi piacque tantissimo.
Credo che abbia una delle voci più belle che orecchio umano abbia mai potuto ascoltare
(Bono)

 

La saga dei Clannad affonda le radici nel tempo, nella storia, nel sangue stesso del popolo irlandese. Il loro celtic folk contaminato con venature ora jazz ora vagamente rock ha saputo disegnare scenari sonori e testuali di particolare catarsi, elevazione allo stato dell’empireo, grazie ad armonie eteree e ad un ancoraggio con la tradizione radicato fin dentro il midollo. Ciò nonostante la band irlandese non ha disdegnato aperture verso un pop di ampio respiro, e una tendenza verso ciò che può portare l’ascoltatore ad addentrarsi dentro un modo fatto di echi, atmosfere soffuse e immaginifiche e una portata densa di emotiva capacità di ammaliare.
Le loro canzoni folk, nei primi anni di carriera rigorosamente cantate in gaelico, col tempo hanno saputo trovare approcci non comuni con i Beatles, con Donovan, Joni Mitchell senza mai rinnegare la tradizione.
Tuttavia il disco che li lancerà verso una popolarità internazionale sarà proprio quello del “salto di qualità” strizzando l’occhio al mondo del pop anglosassone, e alla bisogna venne in aiuto un gigante del rock irlandese: Bono Vox degli U2.
Si narra che quando erano in studio per registrare Macalla, un giorno passarono gli U2, e la band confessò di avere dei problemi non indifferenti nella definizione di un brano in particolare. Il giorno seguente Bono entrò con loro in sala di registrazione e ultimarono quello che divenne In a lifetime, uno dei successi commerciali dei Clannad più acclamati, forte anche di un videoclip epico e fuori dal tempo.
In a lifetime si imbastisce su un arrangiamento celtico che trova armonia col pop di classifica, e un intreccio vocale di Moya Brennan (Marie Ni Bhoraonain) e Bono di particolare intensità. Quest’ultimo porta alla bisogna personalità e forza, carisma e una prova vocale che avvicina i Clannad ai territori sonori battuti con il capolavoro degli U2 The unforgettable fire. Ed è In a lifetime l’arma in più che spingerà Macalla, l’album della consacrazione internazionale di una band che fino ad allora era rimasta piuttosto marginata nei confini irlandesi (nonostante Harry’s game fosse stata usata come canzone apripista per l’home video Under a blood red sy che riprendeva il leggendario concerto degli U2 a Red Rocks per il War Tour). Il disco si intreccia su trame sonore che spaziano tra tradizione celtica e modernità pop con una disinvoltura che porterà la band in più di un’occasione (The wild cry, Closer to your heart, In a lifetime, Almost seems, Indoor, Blackstairs, Journey’s end e Northern skyline) a cantare interamente in inglese a favore del gaelico comunque qui ancora presente (l’iniziale echeggiata Caislean oir, Buachaill on Eirne), tanto per rimarcarne lo spirito più squisitamente internazionale, e le ambizioni più marcate, anche in una copertina che ospita la fotografia misteriosa di Anton Corbijn, suggerito alla band dagli U2.
Intrecci vocali, trame acustiche chitarristiche, ritmica dolce e decisa, tappeti sintetici e delicatezze varie rendono Macalla un album più “pop”, ma nello stesso tempo sempre ancorato a quella tradizione che per ogni irlandese è madre vera.
Il tempo poi ha finito per farli planare in una maniera più ridondante e qualche volta senza grandi idee, ma i Clannad sono stati degni ambasciatori della musica celtica nel mondo, raccontando tanto le gesta eroiche di miti lontani quanto elevandosi verso luoghi mistici e poetici di una purezza antica e sempre nuova, riuscendo a coniugarli con la modernità con fantasia e originalità non comuni. Non è certo roba da poco!

Dicembre 2018: Clannad – MACALLA (1985)ultima modifica: 2018-12-31T11:08:41+01:00da pierrovox

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