Maggio 2022: Steve Wynn & The Miracle 3 – STATIC TRANSMISSION (2003)
Data di pubblicazione: 24 giugno 2003
Registrato a: Wavelab Studios (Tucson)
Produttore: Steve Wynn
Formazione: Steve Wynn (voce, chitarra, armonica), Nick Luca (orchestrazioni, cori), Dave Decastro (basso, chitarra, cori), Nelzimar Neves (violoncello), Linda Pitmon (batteria, percussioni, vibrafono, cori), Craig Schumacher (armonica, cori), Chris Cacavas (tastiere, chitarre, cori), Jason Victor (lap steel guitar, chitarre, cori), Carla Ecker, Jenny Massey, Michael Fan (violino)
Tracklist
What comes after
Candy machine
The ambassador of soul
Keep it clean
Amphetamine
California style
One less shining star
Maybe tomorrow
Hollywood
Charcoal sunset
A fond farewell
Bonus Cd
Riverside
Nothing like anything
Underneath the underground
Timing
Survival blues
Again
State trooper
Benediction
“Mantieni sempre la semplicità
Racconta la verità
Le persone sentono l’odore della verità”
(Steve Wynn)
La forza di Steve Wynn da sempre sta nella semplicità. Dopo i magnifici giorni del vino e delle rose, quando i Dream Syndicate hanno marchiato a fuoco un periodo d’oro per il rock americano, qualche ascoltatore occasionale ha liquidato i dischi da solista di Steve Wynn come occasionali parrucche psichedeliche, condite da fette granulose di alt country e linee da tracciare tra le composizioni di Wynn e le band che lo accompagnavano. Possiamo semplicemente dire che è fin troppo semplicistico liquidare queste opere così.
Due anni dopo Here comes the miracoles, Wynn è arrivato incredibilmente vicino a fare un altro sforzo impeccabile e, come dimostra il secondo disco incluso in questo ottavo album della sua carriera da solista, ne ha lasciato un sacco di riserve. Accompagnato dall’eccellente band Miracle 3 (il chitarrista Jason Victor, il bassista Dave DeCastro e il batterista Linda Pitmon), Static transmission parte un po’ in sordina, con una What comes after in tono dimesso, ma che ha il vantaggio di rendere ancora più efficace ciò che segue.
Candy machine vede Wynn e Victor scambiare leccate di chitarra. The ambassador of soul porta tracce di Lou Reed nella sua distaccata voce distaccata. Keep it clean porta un’aura meditabonda di minaccia. Amphetamine sta implorando una Ford Mustang decappottabile e chilometri di autostrada vuota. One less shining star vibra di quello che potrebbe essere il ronzio di uno sciame di api.
Le prime mille stampe di Trasmissione statica arrivarono con un secondo disco di outtakes. Non i soliti raschietti lasciati sul pavimento della sala di taglio, ma piste completamente realizzate ritenute non abbastanza buone per l’articolo finito. Riverside, Survival blues e Nothing like anything sono stati i più sfortunati a non fare il voto, e probabilmente avrebbero meritato una chance nell’edizione ufficiale del disco. La versione di State trooper di Bruce Springsteen è troppo lunga ma vive di impulso scintillante e di un bel tocco.
Static Transmission è l’ennesimo album incredibile di Steve Wynn, che poi col tempo si riunirà nuovamente ai vecchi compagni di viaggio dei Dream Syndicate per una reunion che conserva ancora energia, fuoco e ispirazione. Può essere semplice ma a volte c’è una forza interiore in semplice che ti conquista senza sforzo.