Luglio 2022: David Crosby – IF I COULD ONLY REMEMBER MY NAME (1971)

David Crosby - If I could only remember my name

 

Data di pubblicazione: 22 febbraio 1971
Registrato a: Wally Heider Studios (San Francisco), A&M Studios (Hollywood)
Produttore: David Crosby
Formazione: David Crosby (voce, chitarra), Graham Nash (chitarra, voce), Jerry Garcia (chitarra elettrica, pedal steel guitar, voce), Neil Young (chitarra, basso, vibrafono, bongo), Jorma Kaukonen (chitarra elettrica), Laura Allan (arpa, voce), Gregg Rolie (piano), Phil Lesh (basso), Jack Casady (basso), Bill Kreutzmann (batteria, cembalo), Michael Shrieve (batteria), Mickey Hart (batteria), Joni Mitchell, David Freiberg, Paul Kantner, Grace Slick (voce)
 

Lato A

 

                        Music is love
                        Cowboy movie
                        Tamalpais high (at about 3)
                        Laughing
 

Lato B

 

                        What are their names
                        Traction in the rain
                        Song with no words (Tree with no leaves)
                        Orleans
                        I’d swear there was somebody here
 

La musica tira fuori il meglio di te
(David Crosby)

 

L’inizio degli anni ’70 fu per la musica rock californiana come una sorta di brusco risveglio dopo la tempesta. I sogni e gli ideali che avevano animato il rock e un’intera generazione di ragazzi vennero letteralmente massacrati in quel di Bel Air in una folle serata di agosto del 1969. Nonostante l’illusione di Woodstock, ci fu Altamont a ribadire che ormai tutto era finito, e nel più tragico dei modi…
Il primo album da solista di David Crosby segna forse l’addio nostalgico e appassionato nei confronti di un’epoca che non ha avuto precedenti nella storia della cultura giovanile. Suona come se ci si stesse svegliando dopo un sogno meraviglioso, con ancora negli occhi e nella mente quelle favolose immagini che hanno accompagnato l’attività onirica. Per la realizzazione del suo primo album David Crosby si circondò non solo dei fidi compagni Graham Nash e Neil Young, ma ottenne la collaborazione di Jerry Garcia dei Grateful Dead, di Joni Mitchell e dei Jefferson Airplane. Di tutta quella gente che aveva creduto nell’ideale del “flower power”.
Il disco che ne venne fuori fu il commiato di un’epoca, ma anche uno dei dischi più belli che si potessero ricordare in tutta la storia del rock. Nove movimenti cadenzati dalle chitarre sospese, dalle atmosfere sognanti, dagli echi lontani che si stagliano nella memoria con fascinosa devozione.
Apre il disco la meravigliosa e suadente Music is love, che si muova lenta e soave nella sua psichedelia. Cowboy movie invece si muove in terreni molto più congeniali alla premiata ditta Crosby, Stills, Nash & Young, con un crescendo elettrico impressionante. Tamalpais high viene interpretata quasi sottovoce, quasi a non voler smarrire per nulla la delicatezza. Chiude il primo lato la nostalgica Laughing, che vive di una profondità incredibile, dettata dal flusso di note delle chitarre.
Il secondo lato si apre con l’acidità dolente di What are their names. Traction in the rain è una scheggia di pura bellezza, con la sola voce e chitarra a disegnare scenari onirici favolosi. Song with no words vanta un canto corale che rinverdisce le armonie westcostiane. Orleans è un vecchio traditional qui riproposto in una sublime esibizione a cappella in apertura, mentre mano entrano gli strumenti per una sorta di liturgia sulfurea e lisergica. Il finale di I’d swear there was somebody here è un commiato quasi religioso, con una serie di cori che si innalzano al cielo, chiudendo un disco straordinario.
Probabilmente i sogni di una generazione dovettero cedere il posto ad una realtà molto più dura, ma in fondo sono proprio i sogni che colorano il mondo e la vita di ogni persona. E questa musica li raccoglie in modo incredibilmente sublime!

Luglio 2022: David Crosby – IF I COULD ONLY REMEMBER MY NAME (1971)ultima modifica: 2022-07-21T08:26:31+02:00da pierrovox

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