Novembre 2022: Built To Spill – PERFECT FROM NOW ON (1997)
Data di pubblicazione: 28 gennaio 1997
Registrato a: Avast! Recording Company (Seattle)
Produttore: Phil Ek
Formazione: Doug Martsch (voce, chitarra, moogs, basso), Brett Nelson (basso, moog), Scott Plouf (batteria, percussioni, piano, moog), Brett Netson (chitarra), John McMahon (violoncello), Robert Roth (mellotron), Peter Lansdowne (batteria), Karena Youtz (cori)
Tracklist
Randy desribed eternity
I would hurt a fly
Stop the show
Made-up dreams
Velvet waltz
Out of site
Kicked it in the sun
Untrustable / Part 2 (About someone else)
“Mi sono sempre sentito a mio agio a cantare”
(Doug Martsch)
Dovessimo andare alla ricerca di una musica che scandagliasse nei meandri più segreti della nostra anima, probabilmente i Built To Spill potrebbero esserne una valida colonna sonora. Tra i gruppi di punta del post rock degli anni ‘90, la band si è imposta come formazione abbastanza eclettica a tal punto da fondere nella propria formula elementi provenienti dal rock psichedelico, dall’hardecore e dallo slowcore, in una tensione emotiva che sfiora il metafisico.
La struttura si poggia sulla più che canonica formazione voce, chitarra, basso, batteria, lasciando spazio a qualche linea di violoncello e alle incursioni tastieristiche, rievocando probabilmente un certo modo di fare rock negli anni ‘70, ma spaziando come non mai nella dimensione utopica e metafisica dell’animo umano. Il percorso quindi cerca di fare spazio e forma proprio all’interiorità umana, a cominciare dalla traccia che apre questo terzo lavoro del gruppo, per poi incedere in una serie di tracce dai cambi d’umore e di ritmo repentini, senza disdegnare la “sporcizia” del suono o la brillantezza di un’esibizione. In questo disco il gruppo, e in particolare il leader, cantante e chitarrista, prova a descrivere le sue sensazioni, i suoi stati d’animo più reconditi, spingendosi, come Ulisse, oltre le colonne d’Ercole della propria esistenza, alla continua ricerca di un senso. Ne viene fuori uno dei capolavori indiscussi di tutto il rock degli anni ‘90, autentica pietra miliare di cui ogni appassionato dovrebbe possenderne una copia
