Marzo 2023: Atoms for Peace – AMOK (2013)

Atoms For Peace - Amok

 

Data di pubblicazione: 25 febbraio 2013

Registrato a: The Hospital (Londra), Joey’s and Ocean Way (Los Angeles)

Produttore: Nigel Godrich

Formazione: Thom Yorke (voce, chitarre, tastiere, programmazioni), Nigel Godrich (programmazioni, tastiere), Joey Waroncker (batteria), Mauro Refosco (percussioni), Flea (basso)

Tracklist

Before your very eyes…

Default

Ingenue

Dropped

Unless

Stuck together pieces

Judge, Jury and executioner

Reverse running

Amok

Una delle cose che più mi entusiasmava era

fare un disco in cui non eri abbastanza sicuro

di quanto finisse l’umano e cominciasse la macchina

(Thom Yorke)

Ad un certo punto in poi della sua carriera il buon Thom Yorke ha deciso di dare maggiore spazio ai suoi progetti personali, cercando di smarcarsi un po’ dall’immagine stereotipata di “leader dei Radiohead”. Tutto cominciò nel 2006, quando pubblicò il suo esordio da solista, The eraser, da molti salutato con grandissimo favore, e che conferiva ai brani una struttura elettronica minimale, che desse poi risalto alla spigolosità delle intuizioni. Tra quei brani ce n’era uno che si intitolava Atoms for peace…

Agli inizi degli anni ’10 del nuovo millennio, Thom Yorke, oltre a lavorare in modo indefesso a The king of limbs dei Radiohead, si era anche circondato di una squadra di musicisti per poter dar vita ad un altro progetto che prendesse il nome proprio dal titolo di quella canzone. Chiamò Flea, talentuoso bassista dei Red Hot Chili Peppers, Joey Waroncker, batterista che proveniva dalle fila dei R.E.M., oltre al fidato Nigel Godrich, già dietro la consolle di diversi album dei Radiohead, nonché dello stesso The eraser. L’idea di base era produrre una musica beat elettronica che fondesse i ritmi afro, lasciandosi ispirare in modo particolare da Fela Kuti. I brani composti furono provati diverse volte nelle svariate esibizioni dal vivo, e poi registrati per la realizzazione di un album, Amok, che vide la luce agli inizi del 2013.

Il disco si compone di nove canzoni, inaugurati dai ritmi funky della traccia iniziale Before your very eyes, per poi dipanarsi nei beat e nelle distensioni sintetiche di Default. Giunge poi il synth di Ingenue ad aprire nuove ed interessanti spianate verso un genere che da sempre ha affascinato il buon Thom: l’elettronica. Le pulsazioni sintetiche di Dropped proseguono sulla stessa linea, per poi affidarsi ai beat di Unless, che sembra una sorta di b-side dei Radiohead di Amnesiac. Stuck together pieces viene retta da un sinuoso giro di basso di Flea, mentre Judge, Jury and the executioner porta l’ascoltatore dentro un mondo fatti di echi e beat. Reverse running prova la strada della canzone d’autore “irregolare”, e la title-track chiude il disco con una serie di rincorse sintetiche.

Probabilmente Amok non era nato per essere un capolavoro, e sicuramente non lo è, ma è l’espressione di un artista che ha voluto ancora una volta giocare di sorpresa, mettendosi alla ricerca di qualcosa di sempre nuovo e stimolante

Marzo 2023: Atoms for Peace – AMOK (2013)ultima modifica: 2023-03-09T07:30:49+01:00da pierrovox

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