Giugno 2023: Massimo Zamboni – SORELLA SCONFITTA (2004)
Data di pubblicazione: Gennaio 2004
Registrato a: Palazzo di Cortina (Carpineti), Popel Studio (Praga), Studio USR (Villaminozzo)
Produttore: Massimo Zamboni & Saro Cosentino
Formazione: Massimo Zamboni (chitarre), Lalli (voce), Nada (voce), Marina Parente (voce), Saro Cosentino (tastiere, chitarre, basso), Gig Cavalli Cocchi (batteria), Luca Rossi (percussioni), Simone Filippi (chitarra), Ezio Bonicelli (chitarre, violino)
Tracklist
Santa Maria elettrica
Sorella sconfitta
Su di giri
Stralov
Ultimo volo America
Da solo
Kral
Miccia prende fuoco
Pied beauty
Dolorama
Blu di Prussia
Schiava dell’aria
Santa Maria elettrica
“A questa sconfitta sono affezionato”
(Massimo Zamboni)
La parabola della C.S.I. non era terminata nel migliore modo possibile, dettata dalle sempre maggiori distanze intellettuali tra i vari membri del gruppo, ma anche da altre difficoltà di altra natura. Eppure si può sostenere senza grossi timori di smentita che il Consorzio Suonatori Indipendenti ha rappresentato uno dei momenti più intensi e colti del rock italiano di tutti i tempi, lasciando alla storia tre album di grande bellezza e spessore, spettacoli incredibili e altre esperienze. Conclusa l’esperienza del gruppo, i vari membri decidono di portare avanti le proprie carriere, tra i PGR e altre esperienze. E anche il talentuoso chitarrista Massimo Zamboni giunse così al suo primo album da solista a distanza di qualche anno dallo scioglimento del gruppo, cercando di riflettere tutto quel senso di smarrimento, ma anche di orgoglio, che abitava dentro di sé. Il risultato fu Sorella sconfitta, un album in cui si avvalse della collaborazione di grandissime artiste come Lalli o Nada, mettendo in mostra il suo lato più poetico, senza smarrire la dimensione sonora della propria tecnica, che lo ha reso uno dei chitarristi più originali di tutto il panorama italiano. L’album ottenne un certo favore da parte della critica e del pubblico che aveva seguito Zamboni sin dai tempi della CCCP, proprio perché è particolarmente fedele allo spirito di chi continua a “sedersi dalla parte sbagliata”, senza timori e senza rimpianti
