Ottobre 2023: Joseph Arthur & Peter Buck – ARTHUR BUCK (2018)

Data di pubblicazione: 15 gennaio 2018

Registrato a: Type Foundry, Rebel Country, Kizmit Studios (Portland)

Produttore: Joseph Arthur & Peter Buck

Formazione: Joseph Arthur (voce, chitarre, basso, sintetizzatore, batteria, percussioni), Peter Buck (chitarre, piano, mandolino), Morgan James (cori)

Tracklist

I am the moment

Are you electrifield?

The wanderer

Forever waiting

If you wake up in time

Summertime

American century

Forever falling

Before your love is gone

Wide awake in november

Can’t make in without you

Da quando nel 2011 i R.E.M. decisero di sciogliere il gruppo e di dedicarsi ai propri progetti personali, Peter Buck è stato senza alcun dubbio colui che si è dedicato maggiormente alla musica. Ovviamente l’ha fatto alla sua maniera, senza alcuna ambizione di rivivere il successo della band nella quale aveva militato per trent’anni, e senza obblighi alcuni se non con la passione per la musica, che lo aveva accompagnato da sempre, sin da quando, giovane studente, sbarcava il lunario lavorando per un negozio di dischi ad Athens. Per conto suo aveva già pubblicato per delle etichette indipendente ben tre album, in cui sostanzialmente si divertiva a suonare del sano garage rock. Nel 2017 invece decise di chiamare un vecchio amico, a cui nel passato spesso i R.E.M. avevano offerto la possibilità di aprire i loro concerti, Joseph Arthur, e di fare un disco con lui. Ne viene fuori un disco di canzoni sentite e molto belle, a cominciare da I am the moment, che per una manciata di secondi lascia intravedere quell’emozione che dava Losing my religion in ben altri momenti. Are you electrifield? è un omaggio nemmeno troppo velato a Jimi Hendrix, mentre il blues sporco di The wanderer prosegue su una inclinazione marcatamente indie. Forever waiting è una carezzevole ballata folk rock, mentre la cadenzata If you wake up in time approccia qualche ritmo funky.

La ballata pianistica di Summertime riecheggia tanto Janis Joplin quanto Bon Iver, quando invece il garage rock di American century prosegue sugli stilemi dei Black Keys prodotti da Danger Mouse. Forever falling non si sa bene se strizza l’occhio a quel folk pop in salsa Natalie Imbruglia o se invece è solo un innocuo passaggio folk rock. Non ci si discosta molto la successiva Before your love is gone. Wide awake in november miscela Devendra Banhart e Bon Iver, mentre ci si congeda con la dolente Can’t male in without you.

Non sarà un album da eternare nei secoli dei secoli, come alcune opere maggiori dei R.E.M., ma è senza dubbio l’espressione di due uomini che amano la musica, e che si divertono a suonarla assieme, senza impegni alcuni se non con i propri ascoltatori!