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Tormenti

Ripasso e riscrivo.

Cose belle? Cose brutte?

Vedremo.

 

“Un timoniere di valore continua a navigare anche con la vela a brandelli.”

Lucio Anneo Seneca

 

Un paio di giorni fa, finisco un lavoretto e vado in soggiorno. Non vedo Frida. La cerco.

Intravedo la sua sagoma accucciata nel balcone, mi avvicino e mi accorgo che il suo muso è completamente deformato.

 

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Dopo lo shock iniziale, la prendo e mi precipito in clinica, per fortuna la veterinaria ha aspettato il nostro arrivo. Erano quasi le 20:00, una fortuna averla trovata ancora in loco.

Una reazione di certo ad una puntura d’ape o vespa, a volte ne volano tra i fiori del balcone e Frida ha il vizio di mangiarsele.

La sua reazione è stata, nonostante tutto, da Pit, “forte”, giocava e correva come sempre. Considerando che ci sono individui che fanno profilassi anti epidemia solo per una puntura di zanzara, ce da ammirarla.

Una cosa – la piccola – soffre, come noi del resto.

 

Il caldo.

 

Cara amica, vorrei essere altrove, magari in un luogo come questo:

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Mai più si muoverà

in quest’ora che s’indovina afosa.

Da: Ora sia il tuo passo.

Eugenio Montale

 

L’estata è questo, è caldo, è afa. L’unica cosa che amo dell’estate e la sinfonia di Vivaldi, tutto il resto è: tedioso e insopportabile tormento.

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Oblii insostenibili

Eccomi di nuovo

Ieri direi dopo tanto, tanto, tempo, mi sono commosso. È scesa una lacrima, era parecchio che non accadeva.

La causa? Frida.

Ieri è stata sterilizzata.

Vederla inerme e totalmente priva di energie, inimmaginabile, è stato doloroso.

Esagerato? Forse sì. Tante che la mia compagna mi ha, bonariamente, preso in giro.

Anche ora vederla gattonare lentamente con la sofferenza sul muso è straziante.

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Doveva esser fatto. La veterinaria ha spiegato le ragioni e so che è un bene per lei.

Il senso di colpa, però, non riesco a togliermelo.

Un’umana sceglie, viene interpellata, convinta da un medico.

Lei invece no.

Si fida di noi e subisce senza possibilità di repliche le nostre scelte, spesso, molto spesso, per nostra convenienza.

Loro amato, ci amano, incondizionatamente, così tanto da diventare vittime.

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Ieri a Palermo un essere che non saprei come definire:

Criminale, malato, bastardo, infame, mostro, qualunque epiteto sarebbe poco, troppo poco.

Ha incatenato il suo cane, un pitbull di nome Aron, ad un palo l’ha cosparso di benzina e gli ha dato fuoco.

I soccorritori l’hanno dovuto sedare, tanta era la sofferenza.

Come si può?

Quale oscura ragione può generare tanta crudeltà?

Non obbediva ha esclamato questo figlio di puttana.

“La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall’uomo dalla crudeltà degli altri uomini.”

Mahatma Gandhi

Più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad esser protetta.

Invece è destinata a diventare vittima.

“Questo nostro mondo umano,

che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.”

Pier Paolo Pasolini

Ecco la verità detta da un depravato ucciso per le sue perversioni, questo era Pasolini per la sua società.

Un mondo che toglie pace.

Ci sono in varie parti del mondo, essere umani che tolgono la pace e con essa la vita.

Ci sono in varie parti del mondo, essere umani che tolgono la speranza.

Anche io ho tolto qualcosa al mondo. Ieri ho tolto la possibilità di creare la vita ad una creatura indifesa.

Chissà!!! Forse un giorno imparerò a dare.

Per adesso!!! Devo tenermi la mia anima così com’è!!!

 

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Un anno d’amore

Eccomi di nuovo.

—- Parte 1 —-

Sono trascorsi pochi giorno dall’ultimo passaggio.

Ho scelto di entrare prima per informarvi sull’esito della visita. La nuova cura (più potente) ha sortito i suoi benevoli, se così si può affermare, effetti. I valori sono rientrati, a questo punto è solo una questione di prevenzione, controlli periodici e cura seguita con serietà e diligenza.

Con la speranza che la vecchiaia, con i suoi limiti fisici, non aggiunga altri deficit, perlomeno non troppo presto.

Grazie a tutte le amiche per l’attenzione e l’affetto donati.

Come ho scritto nel precedente pensiero, non sono scontati gli atti di gentilezza.

—- Parte 2 —-

Frida

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Il 21 è stato il suo compleanno, un anno.

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Vi regalo il suo bellissimo, amorevole e a mio parere perplesso musetto.

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—- Parte 3 —-

Concludo con un pensiero a margine che come sempre lascerà un po’ d’amarezza.

Lo sapete non mi risparmio nel dire la mia.

Cercherò d’esser telegrafico.

Con Giulia c’è stata una mobilitazione sociale e politica, una strumentalizzazione che ha sfiorato la vergogna.

Un’altra donna per giunta incinta è stata uccisa, dove sono finite le urla, i buoni propositi e tutte le belle parole?

 

“Parlami e io dimenticherò. Mostrami e io non scorderò. Coinvolgimi e io potrò capirti.”

Proverbio Navajo (indiani d’America)

BUON NATALE

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Fiammelle

Non mi posso definire un grande lettore di narrativa, le mie performance possono arrivare a un libro all’anno, nulla di eccezionale, anzi, un pessimo risultato.
Mi gratifica più dedicarmi alla saggistica, ai manuali specialistici e ai racconti biografici.
Qualche settimana fa ho letto che Benedetta Tobagi ha vinto il Premio Campiello con il libro: La resistenza delle donne.
Un libro che rientra in quelli che di solito leggo. Un libro che racconta la storia attraverso la vita di chi la storia l’ha cambiata, in questo caso: “le parteggiane”.

L’ho comprato, da poco ho iniziato a leggerlo.

Dalla premessa il libro è un elogio alle donne che resistono, a tutte le donne che resistono.

Triste o non triste, è un fatto che resistiamo.

“Non verrò. Fate di me ciò che volete. Non verrò. Su! Su! Mettetevi in azione! Andiamo!”
Tatanka Yotanka (Toro Seduto)

Alcuni resistono per non cessare di esistere altri semplicemente per vivere o sopravvivere alla quotidianità della vita.

Ieri nel profilo ho scritto queste parole:

Sempre più riscopro la bellezza del cuore
e la dolce poetica dell’amore.
Lei.
Una creatura che sceglie la catena,
per mostrarmi e insegnarmi che l’amore è:
un’incondizionato donarsi.
Lei.
È più umana del più santo degli uomini.

Parlavo di Frida.

Bisogna stare attenti al buio che si ha attorno, al lupo che si nutre, perché può esser facile scivolare in un sonno apatico fatto di pensieri e si sa: Il sonno della ragione genera mostri.

Non basta evitare le ombre della vita, a volte impossibili da evitare, attorniarsi di piccole fiammelle è necessario, cercarle indispensabile.

La mia fiammella

 

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Sempre pronta a regalarmi un sorriso.

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Nulla

Ieri si è usciti, è stata una giornata piena, per me già dalla mattina con il solito giro di spese.

Oggi mi sono svegliato al quanto svogliato, già stanco, tanto da non esser riuscito a portare fuori Frida come ogni mattina.

Dire che non sto bene è troppo, ma anche dire sto bene è poco.

Ho come la sensazione di essere:

12senza energie.

In questa condizione solo il riposo ristora, non è, però, sempre possibile. Anche la voglia di scrivere si ridimensiona ed è il nulla l’argomento condiviso, perché nulla viene in mente e a nulla si vuole pensare.

In fin dei conti oggi è Domenica e tradizione vuole che sia giorno di riposo.
Il copia incolla oggi è la soluzione migliore.

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Sempre allerta e sempre attenta.

Buon ascolto:

Una

Due

Tre volte

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Libertà

Ecco, la Pasqua è finita
Gli amici se ne vanno
Che inutile serata
Amore mio
Ho aspettato tanto per vederti
Ma non è servito a niente
Niente, neanche una parola

Ecco, la poesia del Califfo è perfetta per declinare la fine di questa ennesima festività o ricorrenza.

Ieri abbiamo portato Frida fuori. Siamo stati in un Outlet, una sorta di città commerciale. I cicli vaccinali non sono completi (ne manca uno) ma stando attenti, evitando contatti con altri cani, siamo riusciti a dare un pò di libertà a Frida, che rinchiusa, sempre, in casa certo risente di questa forzatura, un cane ha necessità dell’aria aperta.

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La riflessione, ora, nasce spontanea. A volte tutto accade per un motivo, anche se all’apparenza il caso sembra, sempre, l’elemento formante di ogni evento.
Negli ultimi dieci anni, direi progressivamente, mi sono sempre più impigrito, le uscite piano piano sono diminuite e sono più le volte che non esco di casa che le volte che esco.
A volte solo una volta a settimana giusto quel sabato per andare a far spesa.
Muoversi è importante ed un cane da’ motivi per muoversi.

L’età e il non avere figli, ha portato la pigrizia nella mia vita.

“Un uomo non è pigro se è assorto nei propri pensieri; esiste un lavoro visibile ed uno invisibile.”
Victor Hugo

Chissà, forse Hugo aveva ragione? Quando sono seduto sul divano e penso, penso e ripenso, in realtà lavoro, un lavoro invisibile e per nulla sedentario.

La pigrizia diceva Seneca è l’ostacolo di sé stessi.
Perché può indurre l’indolenza e l’insofferenza alla vita.

Vi è mai capitato di non aver voglia di fare nulla?
A me è capitato e capita, di non voler e non aver voglia di fare nulla. A volte dietro c’è un fallimento del momento, qualcosa che riesce a spegnere l’umore e la volontà. A volte, anche, per lunghi periodi. Oggi gli specialisti hanno inventato tutta una serie di patologie, ansie e depressioni per definire questo comportamento.

Alla fine dietro c’è solo una deprecabile voglia di non far nulla a volta accompagnata da una deprecabile paura di non riuscire a far nulla.

Non credo che vi sia alcun vivente che si consideri un essere insignificante, un lusso o un male necessario. Anche coloro che proclamano l’inutilità della vita vedono, assai di rado, l’inutilità di sé stessi. Forse pensano che, denunciando il male di vivere, riescano in qualche modo a recuperare – dalle macerie – il proprio valore…
Francis Scott Fitzgerald

L’elemento che mi piace di questo pensiero, è il richiamo alle macerie. Tutti credo, ci portiamo dietro delle macerie e tutti prima o poi andiamo a scavare a mani nude in quel ammasso emotivo, probabilmente Francis ha ragione in cerca del proprio valore o di quella rinascita che aspettiamo e bramiamo.

Che vi volete fare, sono le feste, all’inizio portano gioia, alla fine lasciano un pò di malinconia.

Pensate esistono persone a cui le feste portano solo malinconia. Triste? No. Malinconico? forse, Attuale? Sì.

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Cambiamenti

Ieri la piccola Frida è stata portata all’ASP di competenza per l’impianto del microchip.
È stata brava, buona e affettuosa con tutti, come avrebbe fatto qualunque essere umano (sono ironico). 🙂

Mi viene in mente una famosissima frase detta dal buon Einstein:
“L’uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi…”

Questo pensiero la dice lunga sulla natura dell’essere umano. C’è più misericordia in un animale che in tutti gli uomini di buona volontà.

La mia compagna è felicissima e innamoratissima di Frida, non potrebbe esser altrimenti, l’ha trovata, l’ha scelta e l’ha portata a casa, io sto avendo difficoltà ad accettare il cambiamento, un equilibrato conflitto interiore, mi si è accesso nel cuore, una parte è facile e teneramente affezionata a Frida, una parte sente violata quella solitudine che mi è, sempre, stata amica e necessaria per metabolizzare un mondo, sempre, troppo violento e cinico. La mia compagna, ha la fortuna (a mio parare), poi, di lavorare e di star lontana da casa otto ore durante la giornata, io che al momento non lavoro e se lavoro, come freelance, lavoro da casa, mi ritrovo 24 ore su 24 ore in compagnia della cucciola, un cambiamento radicale che sto accettando, non in piena armonia. La mia compagna ha poi lasciato l’incombenza dell’educazione di Frida a me, per cui passo le ore a dire NO, NO, NO, senza sapere poi realmente se faccio bene o male.
A volte e ho espresso alla mia compagna la sensazione mi sento solo ad affrontare la cura di Frida (ed è passato solo un mese). 🙂
Per la mia compagna Frida è terapeutica, probabilmente è così, avendo diagnosticata (ufficiosamente a dire il vero) la sindrome di asperger, Frida mi dovrebbe aiutare a limare le mie rigidità di pensiero e comportamento. Al momento più che limate vengono forzate e non è indolore.

Se devo descrivere quel che ora sta accadendo userei un’immagine, questa:

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Io e Frida

Ho vissuto nel grigio tutta la vita, usando l’arte come unico mezzo per portare al di fuori di me i colori.
Oggi si è aggiunta Frida.

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Cuore di guerriera

Come è arrivata Frida.

Una cucciola in famiglia, in realtà, già c’era (tempo fa realizzai, anche, un post sulla piccola), è rimasta a casa di mia madre, era arrivata quando io vivono ancora con i miei genitori, era logico che rimasse a far loro compagnia. Oggi è abbastanza grandicella e allieta, come detto, mia madre e i miei nipoti.

Frida è un’idea della mia compagna, da tempo pensavamo di adottare un cucciolo.
Né io, né lei siamo favorevoli all’acquisti di cani, rispetto per gli allevatori e chi vuole un cane di razza pura, ma non crediamo sia giusto. Pensavamo di adottarne una da un rifugio, i più desiderosi e bisognosi d’una casa.

La mia compagna è arrivata anche a cercare nelle piazzole di sosta, non si sa mai, a volte ci sono cuccioli che girovagano spaesati.

Frida è stata trovata nell’officina di un gommista, il gommista dove si serve la comunità in cui lavora la mia compagna e dove da anni va anche lei.
Da quel che ho capito questo esercente ha una coppia e la femmina aveva appena dato allo luce cinque cuccioli, aveva collocato già quattro cucciolo, lei era l’ultima.
La mia compagna mi ha raccontato che mentre aspettava in officina ha sentito abbaiare, avvicinatosi ha trovato Frida all’interno di un recinto fatto di gomme. Il gommista era da un mese che cercava di collocare Frida, sperando in una casa degna, la mia compagna ha visto un segno in questo incontro e si è proposta per adottarla ed ecco che mi sono ritrovato questa cucciola in casa.

Da quel che ha detto il gommista Frida è un pitbull o dovrebbe esserlo.
Devo esser sincero, non ho detto subito sì, ciò pensato un pochino. I pitbull hanno una fama purtroppo non bellissima, non per colpa loro, sono cani estremamente intelligenti e sensibili, quel fisico atletico e possente li ha resi vittima di essere umani che non sono degni d’esser chiamati tali. Hanno bisogno di padroni esperti e sensibili, io sì, credo di esser sensibile, esperto non tanto.
La mia compagna si è innamorata a prima vista, lei non ha problemi, ha vissuto da piccola con cani, gatti, oche, galline, capre, quindi, non ha dubbi, e pensa che lei ed io siamo la scelta migliore per questa cucciola che potrebbe finire in mani meno sensibili e affettuose. Chissà forse ha ragione.

Sono passati cinque giorni da quando è arrivata a parte i soliti disastri, normali per un cucciolo, mordere tutto e non fare al primo colpo i bisogno nel luogo giusto, è tranquilla, intelligente e mostra di saper obbedire, ovviamente, ancora, non può esser uscita, quindi non può sfogarsi come vorrebbe, deve avere pazienza come noi.

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