Viaggio a Donostia-San Sebastián l’8 aprile 2019

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81rk+sG2FVLSignori, prima tappa, stazione di Donostia-San Sebastián

La prima parte della serata dell’8 aprile è stata dedicata al commento del libro Patria di Fernando Aramburu, ambientato nei Paesi Baschi spagnoli, nel nord-est della penisola iberica.

 

Non solo libri

Fonte: https://www.mindthetrip.it/2016/09/20/spagna-del-nord-verso-san-sebastian-e-hondarribia/

Peine del Viento (Pettine del Vento), scultura di Eduardo Chillida Fonte: https://www.mindthetrip.it/2016/09/20/spagna-del-nord-verso-san-sebastian-e-hondarribia/

La fantasia del GdL non ha limiti: oltre ai libri e ai film sono stati suggeriti anche opere d’arte, musiche e aspetti culturali della meta di volta in volta selezionata. Per non lasciarVi a bocca completamente asciutta, iniziamo con l’offrirVi un piccolo assaggio dei numerosi consigli del GdL, con il Peine del Viento (Pettine del Vento), una serie di ventitré sculture in acciaio realizzate da Eduardo Chillida tra il 1952 e il 1999. La più significativa di queste poetiche opere (immagine a destra) è stata collocata nel 1977 nella baia di Donostia-San Sebastián, tra il Golfo di Biscaglia e l’Oceano Atlantico.

 

Liberi tutti

Ecco le proposte del GdL, cliccando sul link potete prenotare i libri su RBBG:

 

Filmografia

Qui di seguito trovate i film consigliati dal GdL:

  • G’olé! di Tom Clegg – non presente in RBBG (1982)
  • El Sur di Victor Erice – non presente in RBBG (1983)
  • Il sole della mela cotogna di Victor Erice – non presente in RBBG (1992)
  • Tutto su mia madre di Pedro Almodóvar (1999)
  • La comunidad di Intrigo all’ultimo piano di Alex De La Iglesia (2000)
  • Parla con lei di Pedro Almodóvar (2002)
  • Ti do i miei occhi di Icìar Bollaìn (2003)
  • Volver di Pedro Almodóvar  (2006)
  • Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro (vietato ai minori di 14 anni) (2006)
  • Arrugas-Rughe di Ignacio Ferreras (2011)
  • La pelle che abito di Pedro Almodóvar (2011)
  • La vita è facile a occhi chiusi di David Trueba (2013)
  • Ocho apellidos vascos (Otto cognomi baschi) di Emilio Martìnez-Làzaro – non presente in RBBG (2014)
  • Amama – When the tree falls di Asier Altuna Iza – non presente in RBBG (2015)
  • Guernica di Koldo Serra (2016)

 

L’inviata speciale

Ma le sorprese non finiscono qui. Nel corso della serata, alle 21:00, è stata ospite del GdL Angela, un’italiana residente a Bordeaux per motivi di lavoro, che recentemente si è recata a più riprese nei Paesi Baschi. Per l’occasione, la nostra inviata speciale ci ha svelato via Skype quali sono gli angoli imperdibili e le curiosità più Inviata specialegustose su Donostia-San-Sebástian. Per avere un’anteprima di quanto ci ha rivelato, vi invitiamo a dare un’occhiata al suo racconto intitolato Il ritorno dal festival: San Sebastian-Bordeaux (attenzione: la versione in italiano è subito dopo quella in francese).bandier basca 

 

Ecco a voi il testo dell’intervista.

Innanzitutto, Angela, ti ringraziamo per aver accettato l’invito a partecipare virtualmente a questa serata.

Ma il tempo è tiranno, quindi, bando ai convenevoli, ed entriamo subito nel cuore della nostra chiacchierata.

La meta di aprile del viaggio del Gruppo di Lettura è stata Donostia-San Sebastián, che mi sono immaginata in due modi completamente diversi. Da un lato, ho in mente la tua descrizione di una piacevole località marittima, ricca di festival artistici e impreziosita da monumenti, che si specchiano nel mare. Dall’altro, questa impressione è stata ingrigita dal racconto di Aramburu, che ne fa un mesto luogo di esilio per Bittori, una dei personaggi del suo libro.

Per capire meglio l’anima di questa città, abbiamo preparato alcune domande da sottoporre alla tua attenzione.

1.Il romanzo Patria di Aramburu è incentrato sulla lotta armata dell’ETA (Euskadi Ta Askatasun= Paesi Baschi e libertà, n.d.r.) per l’indipendenza basca. Ancora oggi, alcuni siti turistici consigliano di tenersi alla larga dalle manifestazioni di piazza per evitare di essere coinvolti in situazioni spiacevoli. Tuttavia, poco tempo fa l’ETA ha annunciato la fine delle ostilità. Secondo te, com’è la situazione?

A dire il vero, durante i miei viaggi nei Paesi Baschi, non ho mai riscontrato problemi di questo genere. La situazione mi è apparsa, al contrario, molto tranquilla. Anzi, mi sembra che attualmente ci sia maggiore conflittualità in Francia (per via delle proteste dei Gilet gialli, n.d.r.). Cionondimeno, anche ciò che accade qui, visto da fuori, appare ingigantito rispetto alla realtà dei fatti.

2. Il libro di Aramburu è costellato da nomi (Txato, Bittori, Joxian, Arantxa, ecc…) e parole (Ertzaintza, aita, ama, ecc…) baschi. Questa lingua è ancora in uso tra le persone o sopravvive solo in alcune espressioni?

I baschi spagnoli sono particolarmente fieri della propria identità culturale. Per loro, parlare euskera è importantissimo, tanto che questa lingua, per noi difficilissima da capire, viene studiata a scuola e negli annunci di lavoro costituisce un requisito fondamentale per essere assunti. Per far comprendere questo aspetto, vi posso raccontare un aneddoto capitatomi tempo fa. Un giorno mi trovavo in un paese limitrofo alla Baia di La Concha. Fermai un passante per domandargli in quale direzione dovessi prendere l’autobus per tornare a San Sebastián. Quello mi guardò storto, replicando seccamente “Donostia” (nome basco della città), poi mi indicò una fermata. Aspettai per più di un’ora, finché non mi resi conto che stavo attendendo il mezzo nella direzione sbagliata. Ma, attenzione, questo episodio non deve far concludere che i baschi siano scortesi con i turisti. Il loro atteggiamento è di due tipi: per un verso, può capitare, di frequente, che siano sgarbati con gli spagnoli che non conoscono l’euskera, per l’altro, accettano di buon grado che uno straniero si esprima in castigliano.

3. Anche nei Paesi baschi francesi si può assistere a scene simili?

No, nei Paesi Baschi francesi le persone non parlano euskera, ma francese. Probabilmente in questa area, la questione dell’identità culturale è stata gestita diversamente rispetto a quella spagnola.

4. In effetti, l’importanza della cultura euskera per il popolo basco si riscontra anche nello sport: nell’Athletic Bilbao, per esempio, vengono ammessi solo calciatori baschi o che abbiano frequentato fin da piccoli la scuola di calcio basca. Ciò sarebbe impensabile nel calcio mercato italiano, mentre in Spagna è considerato normale. Ma torniamo a noi, hai parlato di annunci di lavoro: secondo te, com’è la situazione economica nei Paesi Baschi?

I Paesi Baschi e la Catalogna – in particolar modo la zona di Barcellona – sono tra le zone più ricche della Spagna. Infatti, sono le due regioni della penisola iberica che, maggiormente, hanno aspirazioni indipendentiste. D’altra parte, se fossero tra le meno abbienti, difficilmente chiederebbero la secessione dal resto del Paese. Oggi, però, questo sentimento è più acceso in Catalogna – come sappiamo dai recenti fatti di cronaca – che nei Paesi Baschi.

5. Secondo te, quali sono i tre luoghi di interesse imperdibili per chi si reca a San-Sebastián? Nel gruppo Whatsapp del GdL avevamo condiviso alcune informazioni sul “Pettine del Vento” di E. Chillida, ma, sicuramente, saprai consigliarci altri monumenti.

a) Il primo luogo che vorrei proporvi è la baia di La Concha, dalla quale si possono vedere due monti (non paragonabili in altezza ai monti cui siete abituati voi bergamaschi), uno è l’Urgull, l’altro è l’Igueldo, la cui cima si può raggiungere salendo a bordo di una funicolare. Di fronte alla spiaggia, molto frequentata dai bagnanti, si trova l’isola di Santa Clara, che ripara la riva dalle correnti oceaniche. Oltre la baia, invece, i surfisti possono cavalcare le onde dell’Atlantico sulle loro tavole colorate.  Aggiungo una curiosità: l’alta marea arriva a ricoprire quasi completamene il lido, regalando un affascinante spettacolo a chi vi possa assistere.

b) Passeggiando sul lungomare, si incontrano due esempi di stile Liberty: il Palazzo Miramar, costruito alla fine dell’Ottocento, come residenza estiva per la casa reale, il cui parco, accessibile gratuitamente al pubblico, si affaccia sulla costa; e il Municipio, risalente al 1887, un tempo sede del Gran Casinò. Se ne avrete l’occasione, vi consiglio di visitarne gli interni, riccamente decorati.

c) Nel centro storico, merita una visita la Plaza de la Constitución, dove svettano due bellissimi edifici: la Biblioteca Centrale, in stile neoclassico, che dal 1832 alla fine della Seconda Guerra Mondiale ha ospitato il Municipio; e un caratteristico palazzo dalla facciata bianca e gialla, su cui, in corrispondenza dei balconi, spiccano dei numeri. Ciò è dovuto al fatto che, un tempo, questi balconi venissero affittati a chi desiderava assistere alla corrida, che si svolgeva nella piazza. Questa usanza è tutt’ora vigente a Pamplona in occasione della festa di San Firmino.

6. Nel libro Miren, l’amica di Bittori, mangia churros. Al Pagoeda (il bar del paese immaginario in cui sono ambientate le vicende del romanzo), il gestore offre pintxos agli avventori. Addirittura, San Sebastián è stata eletta la “capital mundial del pintxo”. Tu hai provato questi piatti? Come sono?

I churros non sono un piatto tipico dei Paesi Baschi, ma della Spagna in generale. Sono una sorta di bastoncini fritti, che si mangiano intingendoli nella cioccolata. I pintxos (pr. pincios), invece, sono la versione basca delle tapas. Mentre nei locali del resto del paese viene offerto un pintxo piuttosto grande per accompagnare le bevande, a San Sebastián è possibile comprarne più d’uno a circa 2-3 euro il pezzo (qui i prezzi sono più elevati, per via della vicinanza con la Francia). Per un italiano ne basterebbero due o tre per cenare, per uno spagnolo sono solo un aperitivo. A San Sebastián, inoltre, è usanza vendere un bicchierino di birra al costo di 0,50€, perché abitualmente si fa il giro dei vari bar per assaggiare tanti tipi di pintxos. Confermo che i pintxos più buoni sono quelli di San Sebastián.

7. Per caso hai avuto modo di visitare la libreria di San Sebastián? Potresti descriverla?

Ho visto la libreria di San Sebastián da fuori, perché in vetrina erano esposti unicamente libri in lingua basca. Ho potuto però notare che c’erano le traduzioni in euskera anche di testi italiani, come L’amica geniale di Elena Ferrante.

8. Quale libro consiglieresti di leggere a proposito dei Paesi Baschi?

Fiesta di Ernest Hemingway, dove l‘autore descrive un viaggio in treno, effettuato con degli amici negli anni Venti, da Parigi a Pamplona, passando attraverso i Pesi Baschi francesi e quelli spagnoli. Ho trovato molto poetiche le pagine dedicate a queste due regioni: da un lato, le casette bianche e colorate della Francia, dall’altro, gli edifici più imponenti in Spagna. Vi avverto però che nel corso della narrazione l’autore non ci risparmia i dettagli più cruenti della corrida, il che può apparire sconcertante al lettore d’oggi. (In Spagna, attualmente, il dibattito sull’opportunità di mantenere viva o meno questa antica tradizione è molto acceso). Tuttavia, dobbiamo considerare che quest’opera fu scritta dal punto di vista di un americano, proveniente dall’alta società, che stava visitando l’Europa agli inizi del Novecento.

 Noi  abbiamo terminato le domande e ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato.

Ricambio i ringraziamenti e vorrei concludere dicendo che mi sono trovata bene tutte le volte in cui mi sono recata nei Paesi Baschi, dal momento che i baschi sono gentili e ospitali, sebbene siano un po’… timidi… come dire, riservati.

Be’, allora assomigliano ai bergamaschi!…

 Grazie ancora e buona serata!

 

spagnaSpagna

Nel corso della seconda parte dell’incontro, si è deciso come proseguire il nostro viaggio in Spagna, scegliendo fra le ricche proposte artistiche e letterarie dei membri del GdL.

 

 

Siete tutti invitati in biblioteca, in piazza IV novembre a Mapello, alle 20.30 il 13 maggio 2019!

Vi aspettiamo!

Viaggio a Donostia-San Sebastián l’8 aprile 2019ultima modifica: 2019-03-14T11:41:32+01:00da Piticaterza

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