Luna, leggende e progresso

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Tra i popoli indigeni della Patagonia, erano ben note due tribù, che vivevano rispettivamente di caccia e di pesca. La prima viveva più all’interno ed aveva originariamente un’organizzazione matriarcale. Narra una loro leggenda che le donne si riunivano nelle notti di luna piena in una radura nel bosco. Gli uomini ne erano gelosi, ed in una di queste occasioni intervennero, imponendo il loro potere maschile. E’ per questo, che da allora la luna si nasconde quando appare il sole.

Forse già da prima, i Maya avevano invece raggiunto un livello più avanzato di civiltà, ed in particolare era tra le loro conoscenze la matematica di base. Una predizione che rimane di questi indigeni scomparsi, della quale si è parlato molto in tempi recenti, era il calcolo di una data su base due. Alla data associavano un periodo di grande cambiamento che sarebbe avvenuto dopo 2^12=4096 anni dall’ultima data importante che aveva segnato il loro calendario prima della loro scomparsa. Si diceva che questa data coincidesse con il 2012 del nostro modo attuale di contare gli anni, e secondo un’interpretazione ottimista della loro leggenda, il cambiamento avrebbe potuto essere utopisticamente positivo se una storia iniziata da una coincidenza casuale avesse avuto lieto fine.

Da osservatrice superficiale, mi sembra che stiamo invece assistendo al realizzarsi pessimista e sanguinario della leggenda Maya, in modo palese, a una decina di anni di distanza. Razionalmente, trovo in effetti che se si fosse invece colonizzata la Luna, cosa accessibile sulla base della tecnologia esistente e delle scoperte scientifiche note, sarebbe stato meglio. Inoltre penso che tra le cause della tragedia attuale mondiale ci sia che in Occidente si è forse all’opposto della cultura matriarcale, a cominciare dal ruolo delle donne in politica, forse in particolare, limitandomi all’Italia, nella sinistra politica. C’è qualche esempio nella storia recente di donna di sinistra materna anche da noi, ma sono veramente rari, o almeno mi sembra.

Ora sulla Luna si potrà ancora andare in futuro, vi si potranno finalmente coltivare piantagioni di Organismi Geneticamente Modificati, si potranno mettere in orbita satelliti artificiali di plastica compressa liberandone gli Oceani Terrestri e vi si potranno seppellire scorie radioattive. Però, forse, se si mettessero d’accordo e si affrettassero, sarebbe meglio.