Le mie riflessioni sul Signore Gesù che maledisse i farisei

Le mie riflessioni sul Signore Gesù che maledisse i farisei

Le mie riflessioni sul Signore Gesù che maledisse i farisei

Come è a noi noto, il Signore Gesù predicò la via del pentimento e compì molti miracoli allo scopo di redimere l’umanità. Una volta, dopo che ebbe scacciato i demoni dal corpo di una persona, i farisei commentarono: “Costui non caccia i demoni se non per l’aiuto di Beelzebub, principe dei demoni” (Matteo 12:24). Il Signore Gesù, allora, li maledisse: “Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. Ed a chiunque parli contro il Figliuol dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello a venire” (Matteo 12:31-32). Il Signore Gesù è Cristo e il Figlio dell’uomo. La Sua autorità e il Suo potere di guarire gli ammalati e di esorcizzare i demoni provenivano direttamente da Dio.Ma i farisei commisero un’ingiustizia e condannarono il Signore Gesù, sostenendo che Egli aveva scacciato i demoni per mezzo del principe dei demoni, commettendo così il grave peccato di bestemmiare contro lo Spirito Santo. Il Signore Gesù, pertanto, li maledisse, dichiarando che essi non sarebbero stati perdonati né in questa vita, né nella vita a venire. A questo riguardo mi stupii molto: il fatto che il Signore Gesù avesse maledetto i farisei in tal modo significava che essi dovevano essere stati puniti severamente. Ma la Bibbia non dice nulla del modo in cui furono castigati. Quindi, come li trattò Dio? Da questa situazione, quale verità dovremmo ricavare? Pregavo in continuazione e ricercavo spesso questo aspetto della verità.

Sia resa grazie a Dio! Qualche tempo fa, lessi un passaggio delle parole su un sito web dedicato al Vangelo: “Quanto al trattamento riservato da Dio alle persone che Lo bestemmiano o che Gli resistono, o addirittura a quelle che Lo calunniano – che Lo attaccano, Lo diffamano e Lo maledicono intenzionalmente –, Egli non finge di non vedere o di non sentire. Ha un atteggiamento chiaro verso di loro. Le disprezza e, in cuor Suo, le condanna. Addirittura dichiara apertamente il Suo decreto per loro, cosicché gli uomini sappiano che Egli ha un atteggiamento chiaro verso chi Lo bestemmia e capiscano come determinerà il loro destino. Tuttavia, dopo che Dio ebbe detto queste cose, le persone continuarono a comprendere solo raramente come avrebbe trattato quegli uomini, e non riuscirono a capire i principi alla base del Suo decreto, del Suo verdetto per loro. Vale a dire che gli esseri umani non sono in grado di vedere l’atteggiamento e i metodi particolari cui Dio ricorre per occuparsi di loro. Ciò ha a che vedere con i principi da Lui adottati per fare le cose. Egli usa l’avvento dei fatti per occuparsi del comportamento malvagio di alcune persone. In altre parole, non annuncia il loro peccato e non determina il loro destino, ma usa direttamente l’avvento dei fatti per far sì che vengano punite, che abbiano la debita retribuzione. Quando si verificano questi fatti, è la carne degli uomini a subire la punizione; tutto ciò può essere visto con gli occhi umani. Quando Dio Si occupa del comportamento malvagio di alcune persone, si limita a maledirle con le parole, ma allo stesso tempo la Sua ira si abbatte su di loro, e forse la punizione che ricevono non è visibile agli esseri umani, ma questo tipo di conseguenza può essere ancora più grave dell’essere puniti o uccisi, conseguenze che invece si possono vedere. […] Dall’esterno sembra che coloro che hanno ridicolizzato, calunniato, condannato e bestemmiato il Signore Gesù non abbiano subito alcuna conseguenza. Invece la verità è che Dio ha un atteggiamento per occuparSi di ogni cosa. Forse non usa un linguaggio chiaro per comunicare agli uomini il decreto in base al quale tratta ogni tipo di individuo. Talvolta non parla esplicitamente, ma fa le cose in maniera diretta. Il fatto che non ne parli non vuol dire che non ci sia una conseguenza; anzi, è possibile che essa sia ancora più grave. Apparentemente sembra che Dio non parli con alcune persone per rivelare il Suo atteggiamento; in realtà, non presta loro alcuna attenzione da molto tempo. Non vuole più vederle. A causa delle azioni che hanno compiuto, del loro comportamento, della loro natura e sostanza, vuole soltanto che spariscano dalla Sua vista, vuole cederle direttamente a Satana e dargli il loro spirito, la loro anima e il loro corpo, per permettere al demonio di fare qualunque cosa desideri. È chiaro fino a che punto Dio le odi e ne sia disgustato. Se un uomo fa adirare Dio al punto che Egli non vuole più rivederlo, che intende rinunciarvi del tutto, che non vuole più occuparSi di lui – se Dio arriva al punto di consegnarlo a Satana perché ne faccia ciò che desidera, per permettergli di controllarlo, di consumarlo e di trattarlo in qualunque modo –, quest’uomo è completamente finito. Il suo diritto di essere uomo è stato revocato per sempre, e il suo diritto di creatura giunge al termine. Questa non è la punizione più dura?”.

Meditando più e più volte su questo passaggio delle parole, compresi che Egli mostra atteggiamenti chiari nei confronti dei diversi tipi di persone: con coloro che hanno sete della Sua opera e la accettano, che amano sinceramente la verità e la ricercano, Dio è misericordioso, amorevole, tollerante e paziente. E può perdonare costoro settanta volte sette. Mentre verso coloro che conoscono molto bene la via della verità, ma deliberatamente si oppongono a Dio, Gli resistono, Lo maledicono e Lo bestemmiano, l’indole di Dio è la maestà, l’ira, la maledizione e la punizione. Tuttavia, esistono alcuni dettagli su come Egli castiga queste persone: la carne di taluni di loro sarà punita immediatamente, in modo che essi possano vedere questo castigo con i propri occhi. Per esempio, Dio inviò alcuni vermi per mordere a morte il re Erode, che aveva ordinato la strage di tutti i bambini maschi sotto i due anni a Betlemme. Giuda fu maledetto da Dio e il suo corpo si squarciò, perché aveva venduto il Signore. Un altro tipo di punizione consiste nel fatto che Egli utilizza le parole per maledire. Dio stabilisce, cioè, dal profondo del Suo cuore, che non salverà più coloro che Gli resistono e Lo bestemmiano, e li ignorerà invece del tutto. Ma questa punizione è assai più grave che infliggere una pena direttamente alla carne: Dio consegna interamente i spiriti, le anime e i corpi di costoro a Satana, permettendogli di giocare con la loro carne e di calpestarla a suo piacimento. Proprio come quando qualcuno è posseduto da spiriti maligni, impazzisce e diventa sciocco e psicologicamente anormale, per esempio mostrando il suo corpo nudo e balbettano idiozie. Dopo la morte, le anime di coloro che vengono puniti in tal modo saranno inviate all’inferno e non avranno mai la possibilità di reincarnarsi. Da questa descrizione possiamo comprendere che Dio non chiude gli occhi su coloro che Lo hanno maledetto e bestemmiato, ma li tratta secondo principi ben chiari.

Anche se la Bibbia riporta solo che il Signore Gesù maledisse i farisei con la frase “non sarà perdonato né in questo mondo né in quello a venire” e non racconta ciò che accadde dopo, e nessuno ha mai visto per quale punizione essi abbiano sofferto, nonostante tutto ciò, dunque, possiamo capire che i farisei non furono più legittimati a essere creature o esseri umani, e che Dio non ebbe più nulla a che fare con loro. Questo tipo di punizione è più grave di qualsiasi altro castigo si sia mai conosciuto e visto, e si tratta di qualcosa che lo spirito, l’anima e il corpo dell’uomo non possono sopportare. Ora sono giunto a comprendere il vero significato delle parole del Signore “non sarà perdonato né in questo mondo né in quello a venire”. Esse sono colme dell’autorità e della rabbia di Dio. La Sua indole giusta è per l’uomo davvero inviolabile!

In questo momento sono già giunti gli ultimi giorni e stiamo tutti aspettando che il Signore Gesù venga di nuovo e ci conduca nel Regno dei Cieli. In tale periodo cruciale per l’arrivo del Signore, quando qualcuno ci predica il Vangelo del Suo ritorno, non dobbiamo condannarlo o bestemmiare Dio sulla base delle nostre nozioni e immaginazioni, come fecero i farisei. Invece, dobbiamo prestare attento ascolto e avere un cuore timorato di Dio, per discernere se le parole udite sono Sue espressioni e per non perdere la salvezza del Signore degli ultimi giorni, offendere Dio e ricevere la Sua punizione. Il Signore Gesù disse: “Beati i poveri in ispirito, perché di loro è il regno de’ cieli” (Matteo 5:3).

Fonte: Investigare la Bibbia

Le mie riflessioni sul Signore Gesù che maledisse i fariseiultima modifica: 2020-03-24T10:34:48+01:00da liyue123