La corona in zirconio ceramica unisce in se l’altissima durezza e resistenza dello zirconio

La corona in zirconio ceramica unisce in se l’altissima durezza e resistenza dello zirconio, utilizzato per la struttura portante della capsula,  e l’impareggiabile estetica della ceramica per la ricostruzione sia dei denti anteriori che quelli posteriori od anche per protesi dentarie fisse complete su impianti dentali in titanio osteointegrati.

Caratteristiche

Le caratteristiche principali che fanno della corona in zirconio ceramica un presidio odontoiatrico di alta gamma, vanno riscontrate nella metodica costruttiva e nel materiale non metallico della struttura sottostante la ceramica.

In altre parole, a differenza della corona in metallo ceramica, la corona zirconio ceramica utilizza un’anima in ossido di zirconio (o zirconia) che la rende estremamente resistente ai carichi cui è sottoposta.

Il motivo che ha spinto i ricercatori ad utilizzare lo zirconio al posto del metallo è che il primo ha notevoli doti estetiche ovvero si lascia attraversare dalla luce cosa che le leghe metalliche non permettono il risultato è facilmente intuibile ovvero il dente incapsulato non sarà distinguibile da quelli naturali poiché si comporterà come questi ultimi.

Anche se comunemente si utilizza la dicitura corona zirconio ceramica, a livello tecnico, stiamo parlando dell’ossido di zirconio Y-TZP ovvero zirconio tetragonale policristallino stabilizzato con ossido di ittrio.

Procedura di costruzione

La fase iniziale vede il dentista impegnato nella preparazione del dente che deve essere curato (carie, pulpite etc.), devitalizzato se il caso lo richiede e, in fine, essere ridotto a moncone ovvero limato. Il tutto avviene senza che il paziente senta dolore impedito dall’anestesia.

A questo punto è necessario procedere con la presa delle impronte dentali che saranno inviate al laboratorio tecnico.

In base alla celerità del laboratorio il paziente potrà aspettare in sala d’attesa oppure lasciare lo studio con una corona provvisoria in resina ed un nuovo appuntamento.

L’odontotecnico prosegue con la realizzazione un modello in gesso che è sottoposto a scannerizzazione tridimensionale per acquisirne un’immagine digitalizzata che ne rappresenta fedelmente le tre dimensioni: larghezza, altezza e profondità.

Dopo la progettazione computerizzata della futura corona in zirconio ceramica, le informazioni passano dal software ad una speciale strumentazione che ha il compito di fresare il blocchetto di zirconio e realizzare così la cappetta.

Il paziente ritorna sulla poltrona dell’odontoiatra per la prova della cappetta in zirconio sul moncone del dente e, se tutto va bene, si decide il colore della corona.

La palla torna al laboratorio che provvederà al completamento della capsula in zirconio con la ceramica ed alla colorazione di quest’ultima.

Adesso la corona è pronta per essere cementata definitivamente sulla parte residua del dente in modo tale da ripristinare sia la funzione masticatoria che l’estetica del soggetto ricevente.

Vantaggi della corona in zirconio ceramica

  • Estrema resistenza paragonabile a quella della corona in metallo e ceramica con in più la translucenza dello zirconio;
  • Assenza di reazioni allergiche grazie all’alta biocompatibilità dello zirconio;
  • Possibilità di costruire protesi fisse su impianti dentali complete senza temere punti deboli causa di improvvise rotture;
  • Peso complessivo minore.

Svantaggi

L’unico svantaggio di una corona in zirconio ceramica è rappresentato dai costi di produzione assai elevati ma, c’è da dire, che questi stanno scendendo velocemente grazie alla diffusione su larga scala degli strumenti di precisione e dei materiali di costruzione necessari.

La protesi scheletrata detta anche scheletrato è una protesi parziale mobile con una struttura in lega di metallo

La protesi scheletrata detta anche scheletrato è una protesi parziale mobile con una struttura in lega di metallo: cromo, cobalto, molibdeno che si aggancia ai denti naturali rimasti in bocca che fanno da supporto.

La protesi scheletrata è utile quando, per motivazioni cliniche, non è possibile impiantare protesi fisse ed il paziente ha ancora alcuni denti sani in bocca.

Quali sono le parti principali ?

La protesi scheletrata è formata principalmente da tre elementi principali: la struttura portante di metallo (detta anche framework), la flangia finta che ha il doppio compito di ristabilire l’estetica e nascondere il metallo sottostante ed i denti protesici (finti).

Lo scheletrato in metallo

La struttura principale di uno scheletrato è formata da una sottile barra di metallo, in genere, cromo-cobalto e su questa vengono fissati i ganci o attacchi ed denti protesici.

Se la protesi scheletrata deve supplire alla mancanza di denti sia nella parte destra che sinistra dell’arcata superiore, lo scheletro avrà la barra palatale (segue l’arco del palato).

Quando, invece, i denti da sostituire si trovano nell’arcata inferiore, la barra in metallo passa sotto alla lingua e per questo è chiamata linguale.

La presenza della barra serve ad assicurare maggiore stabilità all’intera infrastruttura protesica una volta collocata nel cavo orale del paziente

La struttura portante in metallo di tutti gli scheletrati è connessa ai denti naturali del portatore attraverso ganci anch’essi metallici che abbracciano gli elementi dentali oppure attraverso dei attacchi di precisione invisibili.

I ganci o attacchi

I ganci sono parte integrante della struttura e sono modellati dall’odontotecnico in modo da avvolgere i denti portanti. C’è ne sono di due tipi: visibili ed invisibili; rispettivamente meno e più costosi

Protesi mobile scheletrata con ganci visibili

I ganci servono a connettere saldamente lo scheletrato ai denti naturali ma il risultato estetico non è proprio dei migliori in quanto, sorridendo, risultano visibili al nostro interlocutore.

Inoltre, pur essendo la scelta più economica, rappresentano un ostacolo all’igiene orale domiciliare. La placca che si insinua dietro di essi favorendo la comparsa della carie.

Scheletrato con attacchi interni invisibili

Per migliorare l’estetica della protesi scheletrata è possibile sostituire i ganci con degli attacchi di precisione. In questo caso, i denti naturali devono essere incapsulati altrimenti non sono in grado di sopportare i carichi masticatori. Entriamo quindi nel campo della protesi combinata.

La gengiva finta

La flangia rosa svolge la funzione di mascherare il supporto di metallo sottostante e migliorare l’estetica. Il colore della gengiva finta è personalizzabile in base al colore dei tessuti molli del cavo orale del paziente.

I denti protesici

Nella maggior parte dei casi costruiti utilizzando composito o resina anche se è possibile scegliere anche corone in metallo ceramica che, però, risultano più pesanti.

Per eseguire un lavoro ottimale che garantisca anche un buon risultato estetico, è necessario scegliere il colore dei denti protesici il più possibile simile a quelli naturali residui, denti troppo bianchi farebbero risaltare ancora di più la parte protesizzata.

Quando utilizzarla ?

Lo scheletrato è la scelta preferita da coloro che, a causa dell’età, preferiscono non sottoporsi ad interventi di implantologia.

Inoltre, la mancanza prolungata di denti potrebbe aver innescato un veloce riassorbimento del tessuto osseo impedendo così la possibilità di collocare gli impianti.

Anche la presenza di alcune malattie sistemiche non tenute sotto controllo come ad es. il diabete scompensato dirottano la scelta sullo scheletrato.

Manutenzione ed igiene

La protesi scheletrata necessita di un’accurata igiene quotidiana da eseguire dopo ogni pasto.

Il portatore rimuove la protesi e procede alla sua pulizia con spazzolino da denti a setole morbide ed un dentifricio non aggressivo e, soprattutto, non un dentifricio sbiancante poiché si rischia di rovinare il colore dei denti.

Nei giorni immediatamente successivi alla consegna, il neo portatore di protesi scheletrata dovrebbe sforzarsi di indossarla il più a lungo possibile.

Più tempo lo scheletrato passa in bocca più velocemente le mucose ed i muscoli facciali si adattano al corpo estraneo.

Al risultato finale si arriva per gradi quindi, portare la protesi per più tempo possibile permette al dentista ed all’odontotecnico di individuare i punti da ritoccare per un maggiore comfort.

Quando lo scheletrato non è in bocca è bene custodirlo in un luogo sicuro, al riparo da cadute accidentali ed in un fazzoletto o panno leggermente umido poiché l’eccessiva disidratazione potrebbe causare delle deformazioni.

Controlli periodici e ribasatura

Giorno dopo giorno, le forze esercitate durante la masticazione scaricate anche sui denti della protesi scheletrata tendono ad usurare lo smalto dei denti adiacenti che fanno da pilastro.

Anche i ganci o gli attacchi tendono a rovinarsi quindi è assolutamente necessario che il paziente si rechi periodicamente dal dentista per verificare che tutto sia a posto.

Improvvise rotture non sono quasi mai repentine bensì sono il risultato di lunghi periodi di trascuratezza.

A lungo andare, le mucose (gengive) ed osseo mascellare tendono al riassorbimento quindi anche i punti di appoggio dello scheletrato cambiano.

Se non si apportano le dovute modifiche alla gengiva finta questa, essendo più larga del dovuto, causerà infiammazioni, vesciche o, peggio, decubiti alla mucosa gengivale.

Per porre rimedio a tutto ciò è necessario che l’odontotecnico effettui la ribasatura della protesi.

Dopo aver preso le impronte che riproducono la nuova struttura osteomucosa, basterà colmare i vuoti creati con uno strato di resina sulla superficie a contatto con la gengiva.

Quanto costa la protesi scheletrata ?

Diciamo subito che il costo di una protesi scheletrata varia a secondo degli elementi dentali da sostituire, dal numero e dal tipo di ganci da realizzare.

Indicativamente:

  • Il prezzo della sola struttura con due ganci si aggira intorno ai 550 Euro;
  • Il prezzo di ogni dente in resina montato sullo scheletrato è di 45 Euro;
  • Il costo di ogni gancio in più oltre i due già previsti nel prezzo dello scheletro, è di 90 Euro;

La ribasatura della protesi costa circa 100 Euro ma il vostro medico curante potrebbe venirvi in contro con una offerta o ricomprendendo tale procedura nel prezzo delle successive visite di controllo e pulizia denti dal dentista.

Vantaggi e svantaggi della corona in resina

La resina, è il materiale per capsule dal costo più contenuto, possiede una buona estetica ma non altrettanta resistenza.
La corona in resina, con l’andare del tempo, tende a consumarsi e, a causa della porosità del materiale, ha problemi di decolorazione (comunemente si dice che, a lungo andare, i denti si macchiano o ingialliscono se esposti a contatto con sostanze quali caffè, tea e fumo di sigaretta). La resina viene usata in genere per i denti provvisori.

Vantaggi della corona in resina

  • Buona translucenza grazie alla mancanza della struttura sottostante in metallo;
  • Buona resistenza ai carichi masticatori;
  • Adatta ad incapsulare sia i denti frontali che quelli posteriori;
  • Costo estremamente contenuto;
  • Ottima resa estetica;
  • Personalizzabile nel colore.

Svantaggi

La corona in resina è meno resistente rispetto alla ceramica;
Nel tempo tende a macchiarsi se a contatto con determinate sostanze
Se il paziente soffre di Bruxismo (digrignare i denti soprattutto di notte), la resina, piano piano, si consuma;

Resina stratificata

Nonostante quanto scritto però, la tecnologia e la chimica hanno fatto notevoli passi avanti ed oggi si trovano sul mercato delle resine stratificate che presentano caratteristiche molto simili alla corona in metallo ceramica per resistenza ed estetica ma a costi inferiori.

Denti in resina

Oltre alle corone in resina, i prodotti per l’odontoiatria annoverano anche i denti in resina che sono utilizzati principalmente per la realizzazione di protesi mobili o fisse a basso costo.

Alternative alla corona in resina

Se il portafogli del paziente lo permette, il dentista può prospettare corone in materiali differenti, più costosi ma anche con caratteristiche di resistenza ed estetica migliori e più duraturi.

  • Corona in metallo ceramica;
  • Corona in disilicato di litio;
  • Corona in ceramica integrale;
  • Corona in ceramica zirconio.

La costruzione della corona in metallo ceramica per la copertura del dente o dell’impianto dentale

La corona in metallo ceramica è la capsula protesica più utilizzata la mondo, è costituita dalla cappetta (o struttura portante) in metallo (cromo acciaio e cobalto, oro platino) e dal rivestimento esterno in ceramica.

In termini di costi, essa è caratterizzata da un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Costruzione

La costruzione della corona in metallo ceramica per la copertura del dente o dell’impianto dentale è la protesi fissa che prevede l’utilizzo di due parti ben distinte:

La cappetta in metallo

essa rappresenta il rivestimento metallico a contatto con il dente ridotto a moncone oppure con la testa del perno moncone od anche con l’impianto dentale.

La sua funzione è quella di conferire alla corona resistenza ai carichi masticatori nonché di fornire la struttura che sarà ricoperta dalla ceramica.

Il rivestimento esterno in ceramica

E’ la parte del dente che si vede e che è direttamente coinvolta nella masticazione; in altre parole, la parte che prima del lavoro del dentista, era chiamata corona naturale del dente.

Materiali

Negli ultimi tempi, l’odontoiatria ha fatto passi da gigante non solo grazie all’utilizzo del computer e software particolari, ma anche a nuovi materiali e miglioramento di quelli utilizzati in precedenza.

La cappetta della corona metallo ceramica può essere costruita utilizzando differenti metalli che ne determinano la straordinaria resistenza ma anche il costo:

  • Leghe metalliche pregiate: oro, platino ed oro bianco;
  • Leghe metalliche semplici: cromo, acciaio e cobalto

Vantaggi della corona in metallo ceramica

  • Straordinaria resistenza ai carichi masticatori;
  • Adatta ad incapsulare sia i denti frontali che quelli posteriori;
  • Ottimo rapporto qualità prezzo;
  • Ottima resa estetica;
  • Non cambia colore nel tempo;
  • Se ben realizzata è molto difficile distinguerla dagli altri denti;
  • Il colore può essere facilmente personalizzabile in base ai denti adiacenti o ad una scala di colori internazionale

Svantaggi

  • L’anima in metallo potrebbe essere dannosa per quei pazienti con allergie ai metalli impiegati;
  • Se le gengive si ritirano, il bordino grigio scuro o nero della struttura metallica si scopre ed è visibile al nostro interlocutore;
  • La presenza del metallo all’interno della corona impedisce alla luce di attraversare completamente la protesi come accade con i denti naturali (tecnicamente si dice che il metallo impedisce la naturale translucenza della ceramica), in ambienti con luci particolari, i denti appaiono scuri anziché più bianchi del solito ed è quindi facile distinguere i denti veri da quelli falsi.

Utilizzo

La corona in metallo ceramica è utilizzata in differenti campi dell’odontoiatria:

  • in implantologia per la copertura dell’impianto dentale o, unita ad altre corone, per la realizzazione di ponti circolari completi;
  • in endodonzia per proteggere l’elemento dentale dopo averlo curato dalla carie o dopo la devitalizzazione del dente.

Tipi di ribasatura della protesi mobile o fissa

La ribasatura della protesi mobile (dentiera)o di quella fissa è il procedimento con il quale il dentista o l’odontotecnico stabilizzano nuovamente la protesi in bocca al paziente.

Dopo un periodo di tempo variabile da soggetto a soggetto, la protesi mobile tende a non rimanere stabile come lo era nei primi periodi successivi alla consegna.

A modificarsi sono i punti di appoggio della protesi mobile ovvero i tessuti osteogengivali (riassorbimento dell’osso e recesso gengivale) quindi il soggetto portatore avverte una eccessiva mobilità della protesi soprattutto durante la masticazione e nel parlare.

Tipi di ribasatura della protesi mobile o fissa

La soluzione alla mobilità della protesi si ottiene mediante la ribasatura della stessa che può essere:

Ribasatura immediata nello studio del dentista

In questo caso, l’odontoiatra versa della resina a freddo e autopolimerizzante alla base della protesi mobile (la parte che appoggia sulle gengive) e la riposiziona in bocca al paziente in modo tale che il nuovo materiale possa andare a colmare i vuoti che si sono creati per effetto della recessione dei tessuti e ripristinare la stabilità del manufatto protesico.

Ribasatura in laboratorio

La ribasatura della protesi mobile in viene effettuata sulla base di nuove impronte dentali. In altre parole, il dentista rileva le nuove impronte che danno all’odontotecnico la possibilità di aggiungere resina la dove necessita in funzione della nuova conformazione dei tessuti del paziente.

Ribasatura morbida

In presenza di infiammazioni gengivali più o meno croniche, è possibile eseguire la ribasatura morbida che prevede l’impiego di materiali che rimangono appunto morbidi dopo il loro posizionamento. C’è anche da dire però che la ribasatura morbida ha una durata notevolmente inferiore rispetto a quella tradizionale.

Dopo la ribasatura della protesi mobile è normale che il paziente avverta alcuni disagi iniziali dovuti alla nuova forma della base della protesi mobile ma si tratta solo di pochi giorni.

Se tali disagi dovessero perpetrarsi per più di una settimana, è necessario che il paziente si rechi nuovamente dal dentista poiché la procedura di ribasatura non è stata effettuata correttamente e deve essere rifatta o, più semplicemente, ritoccata.

Vantaggi e svantaggi della corona in ceramica

La corona in ceramica integrale è adatta per la sostituzione dei denti frontali poichè con essa è possibile raggiungere il più alto livello estetico rispetto alle capsule costruite con altri materiali.

Per la realizzazione di tali capsule dentali si usa la ceramica su una struttura di ossido di alluminio detta allumina che, essendo un materiale vetroso, conferisce alla capsula una buona resistenza ai carichi masticatori anche se, per i denti posteriori, è preferibile optare per il connubio ceramica zirconio.

Vantaggi della corona in ceramica

  • impeccabile translucenza grazie alla mancanza della struttura in metallo o leghe preziose;
  • Adatta ad incapsulare i denti frontali per l’ottima estetica;
  • Altamente personalizzabile nel colore;
  • Comportamento simile ai denti naturali;
  • Non si macchia e non cambia colore;
  • Altamente biocompatibile (non causa allergie).

Svantaggi

  • A causa della sua fragilità, la corona in ceramica integrale è meno adatta ai denti posteriori i quali devono far fronte a carichi masticatori maggiori rispetto ai frontali;
  • Non adatta alla costruzione di protesi fisse su impianti (potrebbero rompersi con facilità);
  • Costo estremamente elevato (ma giustificato dall’estetica della ceramica senza metallo);

Corona in ceramica: fragile o resistente ?

Tra gli svantaggi abbiamo elencato la maggiore fragilità della corona in ceramica integrale rispetto alla sorella in metallo ceramica specialmente per la costruzioni di arcate intere; tuttavia è doveroso aggiungere che le più importanti case produttrici di presidi odontoiatrici ed implantologici hanno recentemente lanciato sul mercato delle protesi in pura ceramica molto più resistenti di quelle iniziali.

Le nuove tecniche di progettazione delle corone in ceramica integrale (con struttura in allumina), sulla base delle impronte dentali del paziente, è affidata a speciali percorsi industriali (CAD/CAM dentale) che prevedono l’utilizzo di computer (fase CAD) e particolari software i quali permettono il controllo tridimensionale della capsula nonché di andare ad intervenire per rinforzare le zone a rischio, quelle più deboli e soggette a rottura dovuta alla pressione esercitata durante la masticazione.

Infine, la realizzazione industriale prevede l’impiego di speciali laser che sagomano la ceramica a livello millimetrico preservandone la durezza (fase CAM).

La metodica di costruzione della corona in ceramica impone al dentista di demandare alla casa madre la progettazione della protesi fatta al computer in base agli esami radiologici tridimensionali (Dentalscan).

Una volta ricevuti tutti i dati necessari, sarà la casa madre stessa a provvedere alla realizzazione della capsula e a rispedirla all’odontoiatra pronta per essere avvitata o cementata all’interno del cavo orale del paziente senza anestesia locale.

Questo passaggio si rende necessario poiché il costo dei macchinari industriali ad alta precisione per l’effettiva costruzione sarebbero troppo onerosi per i laboratori odontotecnici locali.

Utilizzando le moderne tecniche descritte, è possibile ottenere corone in ceramica integrale molto resistenti ed adatte anche ad essere utilizzate per i denti posteriori o per un ponte circolare completo con risultati estetici mai raggiunti in precedenza.

Overdenture protesi dentale non fissa, ma i pazienti non sono soddisfatti della stabilità di questo tipo di protesi

In odontoiatria l’overdenture è una protesi totale removibile connessa a radici di denti naturali preventivamente trattate oppure ad impianti dentali in titanio con barra o con testa sferica. A completare i sistemi di ritenzione della protesi rimovibile ci sono i mini-impianti dentali.

Il portatore di overdenture ha la possibilità di rimuovere la protesi per l’igiene dentale quotidiana e riposizionarla in bocca essendo certo della sua stabilità ed immobilità sia durante la masticazione che durante la fonazione il tutto ad un costo estremamente contenuto.

Quando utilizzarla ?

L’overdenture è la soluzione più richiesta da coloro che sono già portatori della classica dentiera ma che non sono soddisfatti della stabilità di questo tipo di protesi e, dopo aver provato diverse ribasature ed adoperato molti adesivi per dentiera, hanno deciso di risolvere il problema alla radice stabilizzando la protesi totale mobile con gli impianti dentali.

L’overdenture offre una valida alternativa anche a coloro che non possono, per ragioni anatomiche (mancanza di osso sufficiente) o patologiche (a causa di malattie) sottoporsi ad un intervento di chirurgia orale per l’inserimento degli impianti veri e propri ma che, allo stesso tempo, rifiutano l’idea della dentiera.

Metodi più utilizzati per fissare la dentiera

Per stabilizzare la dentiera o protesi mobile totale esistono differenti possibilità che differiscono per tecnica e costi.

Overdenture su impianti dentali con barra

Dopo l’inserimento degli impianti dentali, questi vengono uniti tra loro con una speciale barra che serve per ritenere la protesi overdenture in posizione.

La protesi del paziente sarà munita di uno connettore detto “a sella” (proprio come una sella di cavallo) che si aggancerà perfettamente alla barra degli impianti.

La soluzione che prevede l’adozione degli impianti dentali con barra è adatta, ove il dentista ne ravvisi le condizioni necessarie e sufficienti, sia all’arcata superiore sia a quella inferiore

Overdenture su impianti a testa sferica

Gli impianti a testa sferica per la ritenzione della protesi overdenture sono costituiti da due parti distinte, la vite o l’impianto che deve essere inserita nell’osso che presenta, nella parte sporgente, una filettatura alla quale è avvitata la testa a forma sferica.

Una volta terminata la fase di inserimento degli impianti completi, dalle gengive si vedranno sporgere delle piccole sfere metalliche che costituiscono gli attacchi ai quali sarà connessa la dentiera.

Anche la dentiera del paziente deve essere modificata affinché possa integrarsi con i rispettivi attacchi quindi il dentista procede con l’aggiunta di speciali connettori (clip) alla resina che funge da base della protesi. Una volta terminato il lavoro, gli attacchi maschi e femmina saranno in posizione: sulla protesi ed in bocca al paziente che avrà finalmente la possibilità di avere la protesi stabilizzata una volta per tutte.

Overdenture su mini-impianti dentali e O-Ring

I mini-impianti dentali sono dispositivi implantologici più piccoli rispetto agli impianti veri e propri e per questo necessitano di procedure meno invasive quindi adatti a persone più anziane che mal sopporterebbero un intervento chirurgico più cruento.

I mini-impianti sono già corredati di testa sferica mentre la protesi deve essere completata con l’aggiunta di attacchi di tipo O-Ring. Si tratta di un lavoro che può essere terminato in giornata (compreso l’inserimento dei mini-impianti) e senza particolari disagi per il paziente che uscirà dallo studio del dentista con la protesi overdenture perfettamente funzionante.

Questa soluzione è particolarmente indicata per l’arcata inferiore o mandibola mentre molti dentisti ne sconsigliano vivamente l’utilizzo per l’arcata superiore o mascella a causa della differente qualità dell’osso mascellare.

Quanto costa la protesi removibile overdenture ?

Il costo complessivo per una protesi overdenture è composto dal prezzo della dentiera (quando è necessario rifarla nuova), dal costo dei mini-impianti o impianti dentali e da quello della barra ad essi connessa.

Le impronte dentali digitali rappresentano la ricostruzione virtuale (su file digitali computerizzati)

Le impronte dentali digitali rappresentano la ricostruzione virtuale (su file digitali computerizzati) dell’arcata dentale, parte di essa o entrambe e sono utilizzate in implantologia per la produzioni di protesi fisse, in ortodonzia per lo studio e la costruzione di apparecchi ortodontici, in odontoiatria protesica per la costruzione della classica dentiera o protesi mobile totale.

Presa delle impronte dentali digitali

Una delle novità più rilevanti sta proprio nel metodo di acquisizione delle impronte dentali che non si avvale più del classico cucchiaio portaimpronte riempito di pasta morbida entro cui affondare i denti ed attendere l’indurimento del composto per ottenere il calco.

Non è più necessario neanche il passaggio della colatura del gesso all’interno dello stampo per fabbricare il modello su cui l’odontotecnico può cominciare a lavorare per la produzione della protesi del paziente.

Per prendere le impronte dentali digitali, il dentista inserisce nella bocca del paziente uno scanner 3D (lettore) che, attraverso la sinergia di microprocessori e luci a LED, è capace di leggere la conformazione del cavo orale, registrare il contorno geometrico dei denti e dei tessuti gengivali

Tutte le informazioni raccolte dallo scanner vengono elaborate da un apposito software che ricava e riproduce tridimensionalmente le due arcate del paziente con una precisione irraggiungibile con il metodo classico.

Vantaggi:

  • Procedura mininvasiva per il paziente
    Il paziente non è più costretto a subire la “tortura” di tenere in bocca, seppur per pochi minuti, il cucchiaio per impronte colmo di pasta. In questo modo vengono eliminate le spiacevoli situazioni di conati di vomito o senso di soffocamento;
  • Eliminazione di materiali di consumo
    Non è più necessario produrre ed acquistare materiali quali: gesso, alginati, siliconi …. Quindi non ci sono nemmeno materiali di scarto potenzialmente nocivi per l’ambiente;
  • Assenza di errori
    Nel remoto caso che il dentista si accorga di errori nella rilevazione delle impronte dentali digitali, la loro correzione è immediata ed il paziente non deve ripetere la poco simpatica procedura con la pasta in bocca;
  • Tempistiche accorciate
    Le impronte dentali digitali eliminano le procedure intermedie di fabbricazione del modello in gesso poiché i dati acquisiti a mezzo dello scanner sono subito utilizzabili dallo studio odontoiatrico per la progettazione della protesi utilizzando anche la tecnologia CAD/CAM dentale.

Toronto Bridge: Supplisce alla mancanza di osso ed evita ilsorriso equino (con denti lunghi)

La protesi fissa su impianti Toronto Bridge è una protesi fissa totale completa con flangia (o gengiva finta) che può sostituire fino a 14 denti (anche se solitamente se ne montano fino a 12 per arcata) ed è direttamente fissata, attraverso abutment (o monconi), ad impianti dentali osteointegrati in titanio, utilizzando, nella maggior parte dei casi, l’implantologia a carico immediato All ON 4 anche se, alcuni dentisti preferiscono affidarsi a quella più “datata” a carico differito.

Perché si chiama Toronto Bridge (ponte di Toronto) ?

Progettata e realizzata dall’implantologia svedese di cui il maggior esponente è sicuramente il Dr Branemark, la protesi fissa su impianti Toronto Bridge prende il nome dall’omonima città del Canada in cui fu presentata nel 1982. Da allora ne sono state sviluppate diverse varianti che, comunque, conservano tutte l’idea di fondo sviluppata dalla scuola di implantologia svedese.

Funzioni della flangia rosa finta

Supplisce alla mancanza di osso ed evita ilsorriso equino (con denti lunghi)

Dopo un lungo periodo senza denti, l’osso mascellare tende al riassorbimento, ad assottigliarsi diminuendo in altezza soprattutto nella zona posteriore (premolari e molari); in casi come questo, per preservare la corretta occlusione, è necessario aumentare l’altezza dei denti protesici (finti) utilizzati nell’implantologia classica.

Il risultato estetico di tale operazione non è sempre confortante poiché si realizza il classico sorriso equino dai denti vistosamente lunghi. L’utilizzo della flangia o gengiva finta in resina nella protesi fissa su impianti Toronto elimina questo problema poiché parte dello spazio che si è venuto a creare è occupato appunto dalla gengiva finta che sormonta quella naturale.

Nasconde gli impianti

Un’altra ragione per cui nella protesi fissa Toronto si utilizza la gengiva finta o flangia è per motivi tecnici ovvero, essendoci la flangia a nascondere gli impianti dentali questi ultimi possono essere inseriti dall’implantologo in qualsiasi punto senza dover tener conto di limiti imposti dalla preservazione dell’estetica.

E’ posizionata al di sopra della linea del sorriso

Durante la visita preliminare ed informativa, la maggiore preoccupazione dei futuri portatori di protesi fissa su impianti dentali consiste nell’imbarazzo indotto dall’idea che i loro interlocutori possano accorgersi della protesi a causa della linea che suddivide la gengiva finta da quella naturale. Il problema è stato risolto progettando il dispositivo protesico in maniera tale che detta suddivisione si trovi oltre la linea del sorriso.

Il candidato ideale

Senza dilungarci con noiosi dettagli tecnici, possiamo dire che oggi i pazienti che NON possono beneficiare di una protesi fissa su impianti sono veramente pochissimi, si parla di un 2% scarso che tende ad approssimarsi all’1%.

L’età e l’ansia da intervento non sono più un problema dato che è possibile utilizzare la sedazione cosciente al posto o in concomitanza dell’anestesia iniettata localmente.
Anche malattie sistemiche come il diabete, la cardiopatie e l’ipertensione non sono più così limitanti come lo erano qualche anno fa.

Inoltre, persone che soffrono di osteoporosi possono essere candidate a ricevere una protesi fissa Toronto Bridge su impianti osteointegrati con ottime prospettive di successo predicibile.

Con le nuove tecniche, è possibile sopperire anche all’insufficienza di osso mascellare iniziale, si parla di innesti ossei, rialzo del seno mascellare o di utilizzo di impianti dentali più corti (in altri casi anche di impianti dentali zigomatici).

Caratteristiche della protesi fissa su impianti dentali

Vantaggi

Sicurezza chirurgica

Durante l’intervento di chirurgia implantologica per il collocamento degli impianti all’interno dell’osso fresato, può capitare, per fortuna di rado, che si vada a lesionare il nervo che passa all’interno della canale mandibolare causando la temporanea o definitiva perdita di sensibilità del labbro inferiore o parte di esso.

Con l’implantologia ALL ON 4 applicata alla protesi fissa Toronto Bridge, tutto ciò non capita poiché gli impianti sono inseriti anteriormente tra i forami mandibolari da cui il nervo esce per raggiungere il labbro ed il mento.

Estetica altamente personalizzabile

Navigando in Internet e guardando le foto prima e dopo intervento ci si accorge immediatamente di quante differenti soluzioni offre la protesi fissa su impianti in merito all’estetica. Si parte da realizzazioni con materiali di base estremamente economici rispetto alle alternative, fino ad arrivare a protesi dentarie che sono dei capolavori.

Dovendo riprogettare la bocca nella sua interezza, l’odontotecnico è in grado di ridisegnare il sorriso (smile design) del paziente andando a correggere eventuali imperfezioni causate dai denti naturali precedenti (sorriso inverso). Inoltre è possibile collocare i nuovi denti nell’esatta posizione e rispettarne le proporzioni (ad esempio gli incisivi laterali dovranno essere più corti e più piccoli di quelli centrali mentre si noterà la maggiore lunghezza dei canini). La protesi gengivale restituirà colletti perfetti a forma di lunetta.

Dovendo sostituire tutti gli elementi dentali, il paziente potrà scegliere il colore che preferisce per avere un sorriso smagliante come quello degli attori di Hollywood.

Protesi salda in bocca

Essendo saldamente ancorata agli impianti integrati nelle ossa mascellari, il paziente non avrà problemi di dislocazione della protesi durante la masticazione o la fonazione

Relativamente economica

Non vogliamo dire che la protesi fissa su impianti è economica in senso assoluto, bensì rispetto alle alternative protesiche in cui è necessario un numero maggiore di impianti dentali (6 o 8 per arcata) ed un lavoro più complesso sia per il dentista che per il laboratorio odontotecnico, pensiamo ad esempio al lavoro che c’è dietro la costruzione di un’arcata completa su impianti dentali o sui denti residui.

Velocità nel ripristino estetico e funzionale

Utilizzando le tecniche chirurgiche descritte all’inizio dell’articolo, è possibile ottenere una protesi fissa su impianti dentali nell’arco di 24/48 ore dall’inizio dei lavori (a patto che esistano le condizioni necessarie e sufficienti).

Intervento mininvasivo

Un intervento chirurgico è sempre un intervento, ma quello che permette alla protesi fissa su impianti di essere collocata in bocca al paziente è meno invasivo rispetto ad altre soluzioni protesiche che necessitano di un numero maggiore di impianti e di sedute.

Svantaggi

  • per alcuni pazienti risulta difficile acettare da subito l’idea di una protesi;
  • inizialmente presenta una maggiore difficoltà nel mantenimento dell’igiene orale domiciliare;
  • Necessita di periodica ribasatura.

Procedure implantologiche

Prima di poter collocare i nuovi denti nel cavo orale del paziente, i dentisti devono procede con il posizionamento degli impianti dentali per la protesi fissa che la renderanno salda in bocca.

Le procedure implantologiche adottabili sono fondamentalmente distinte in base al momento della connessione impianti-protesi ovvero: se sussistono i presupposti, la protesi provvisoria viene consegnata immediatamente (indicativamente nell’arco di 24, 48 o 72 ore) mentre se l’implantologo ha deciso di attendere il periodo di osteointegrazione, il paziente dovrà abituarsi, anche se per poco tempo, a convivere con una protesi mobile in attesa che gli impianti siano pronti e ben saldi nell’osso per supportare i carichi masticatori.

Toronto Bridge: solo una dentiera avvitata ?

SI e NO !!!

Dalla presentazione di questo tipo di protesi fissa, si sono formate due scuole di pensiero all’interno della categoria professionale degli implantologi: la prima che la considera una vera e propria rivoluzione e ne ha fatto il proprio cavallo di battaglia mentre l’altra inorridisce al solo nominarla.

Come sempre la verità crediamo stia nel mezzo e la risposta alla domanda del titolo di questo paragrafo va ricercata nello scopo per cui è stata creata la protesi fissa Toronto Bridge unitamente all’utilizzo di sistemi come ALL ON 4 a carico immediato ed, eventualmente anche l’implantologia transmucosa.

In altre parole, la protesi fissa avvitata immediatamente agli impianti dentali permette al paziente di contenere notevolmente i costi ed eliminare o quasi i tempi di attesa.

Protesi fissa su impianti a costi contenuti

Il risparmio è dato dall’utilizzo di soli 4 impianti che sorreggono la protesi mentre i tempi di attesa sono nulli poiché, in certi casi, è possibile ottenere la protesi provvisoria fissa montata nello stesso giorno oppure entro quello successivo.

Essendo una soluzione protesica volta al risparmio, anche i materiali di base utilizzati per la relativa costruzione non sono i migliori sul mercato nel senso che esistono differenti soluzioni proponibili ma tenendo ferma l’esigenza del risparmio di soldi, le flange di base potranno assomigliare più alla plastica senza le classiche venature che contraddistinguono le gengive naturali o quello finte altamente estetiche.

Anche i denti finti utilizzati per finire la protesi Toronto, solitamente in resina, non possono e non devono essere considerati come altri presidi costruiti con materiali con resa estetica nettamente maggiore (disilicato di litio o ceramica).

Ribasatura della protesi fissa Toronto Bridge

Un altro motivo per cui la Toronto è considerata, da alcuni, solo una dentiera avvitata sta nel fatto che, come la protesi mobile (dentiera), essa necessita di periodica ribasatura per meglio assestarla.

Igiene orale problematica

Anche il problema dell’igiene contribuisce notevolmente a renderla invisa a molti dentisti e pazienti infatti, dopo l’intervento, è sempre necessario recarsi periodicamente dal proprio implantologo per far smontare la protesi fissa e procedere con la pulizia della stessa ma anche delle gengive naturali sottostanti.

Nonostante un’accurata igiene orale, il rischio di ristagno di cibo è elevato e con esso anche i relativi problemi di alitosi e gengivite causati dalle sostanze organiche in decomposizione non rimosse, difficilmente rimovibili, e costantemente a contatto con le gengive naturali del paziente.

Alternative alla protesi fissa su impianti

L’implantologia offre oggi diverse soluzioni ai problemi di edentulia completa ovvero alla totale mancanza di denti in bocca. Dette soluzioni dipendono fondamentalmente da due condizioni: la prima è lo stato oggettivo delle ossa mascellari del paziente mentre la seconda è una questione di possibilità economiche.

Ponte circolare su impianti

Si tratta di un ponte circolare completo su impianti dentali in titanio osteointegrati.

La differenza tra la protesi fissa su impianti Toronto Bridge ed il ponte circolare completo è individuabile nella maggiore resa estetica di quest’ultimo poiché i denti protesici “escono” dalle gengive naturali del paziente, non esiste la flangia di resina rosa e, di norma, gli elementi dentali sono realizzati con materiali più pregiati.

Ovviamente questa soluzione è più costosa rispetto alla protesi fissa Toronto.

Overdenture su impianti a barra o con testa sferica.

Per chi ha l’esigenza di spendere meno rispetto alla protesi fissa presentata in questo articolo ma non volendo un dentiera mobile, il giusto compromesso è la protesi removibile su impianti a barra o a testa sferica (overdenture).

La principale differenza tra la protesi fissa e quella removibile sta proprio nella possibilità di rimuovere quest’ultima per l’igiene orale quotidiana e di poterla stabilizzare all’interno della bocca agganciandola alla barra degli impianti oppure alle loro teste sferiche.

Costo protesi fissa su impianti Toronto Bridge

Quando si parla di prezzi si entra in un campo minato. Inserendo le parole “costo protesi fissa su impianti” oppure “prezzi protesi fissa ALL ON 4” nei motori di ricerca, ci si trova davanti ad una moltitudine di offerte e promozioni che indicano costi sempre più bassi a causa della crisi economica in cui versa l’Italia e gran parte dell’Europa nel momento in cui scriviamo questo articolo.

Si arriva a leggere di prezzi che partono da 4.000 Euro per arcata oppure da 9.000 Euro per tutte e due le arcate ovvero il rifacimento dell’intera bocca.
Bisogna prestare molta attenzione alle offerte di implantologia poiché, non di rado, il costo è indicato a lettere cubitali mentre ciò che è compreso e ciò che non lo è viene scritto in piccolo.

E’ possibile imbattersi in offerte di protesi fissa su impianti dentali che sembrano molto vantaggiose, scoprendo solo durante la visita preliminare ed informativa che, ad esempio, nel pacchetto non è compresa la protesi fissa definitiva poiché è lasciata al paziente la scelta dei materiali i quali possono far lievitare i costi anche del doppio se non del triplo quando si desidera materiali e lavorazioni molto complesse e con altissima resa estetica.

Anche l’implantologia in Croazia ed in Ungheria ha fatto passi da gigante, per questo molte persone richiedono preventivi online attratti da prezzi inferiori rispetto a quelli italiani sia per quanto riguarda le protesi fisse su impianti offerte sia per il costo della manodopera.

E’ sempre bene richiedere a diversi dentisti un preventivo molto dettagliato avendo, altresì, l’accortezza di confrontarli solo a parità di caratteristiche: non è possibile, ad esempio, paragonare il costo di una protesi fissa ALL ON 4 con denti in resina con il costo di un ponte circolare completo in ceramica e zirconio poiché sono materiali e lavorazioni estremamente diversi.

Sostituzione di denti mancanti, con capsula dentale o corona protesica

In odontoiatria la capsula dentale o corona protesica è una protesi fissa che crea un rivestimento costruito in diversi materiali che sostituisce la corona naturale del dente la quale non esiste più o è particolarmente rovinata da non svolgere adeguatamente le funzioni cui è deputata: preservare la polpa del dente, masticazione, estetica. Comunemente si dice che il dente viene incapsulato.

Quando si utilizza

La situazione più frequente è quella in cui il dente è affetto da carie che ha “mangiato” buona parte della corona dentale naturale e quindi si rende necessario incapsulare il dente ancora vitale per impedire che la sua polpa venga aggredita causando così i presupposti per una pulpite;

Quando il dentista non può intervenire risanando la situazione precedentemente descritta, si deve ricorrere alla devitalizzazione del dente e conseguentemente al posizionamento di una capsula dentale per ripristinare le caratteristiche estetiche e funzionali dell’elemento dentale.

Nel caso di una difficile ricostruzione (dente scheggiato) la capsula può risolvere il problema.

Per proteggere denti particolarmente fragili per cause naturali. In questa circostanza, nonostante un’accurata igiene orale, il soggetto tenderà sempre a soffrire di mal di denti finché non trova la soluzione definitiva.

Come si utilizza

Il dentista colloca la capsula sul dente naturale opportunamente preparato ovvero ridotto a moncone e, nel caso, anche devitalizzato,

In implantologia può essere avvitata o cementata all’impianto dentale attraverso il moncone o abutment
può essere assicurata alla radice del dente tramite perni endocanalari.

Unita solidalmente ad altre capsule è impiegata per la realizzazione di un ponte dentale che deve essere sostenuto o da denti pilastro (ponte su denti) o da impianti dentali (ponte su impianti).

Il paziente non necessita di anestesia per il posizionamento della capsula dentale poiché o il dente è già stato curato in precedenza quindi non può essere fonte di dolore oppure la parte è già anestetizzata in quanto è stata oggetto di cure odontoiatriche (cura della carie e/o devitalizzazione).

In questo caso l’odontoiatra potrebbe decidere per una capsula provvisoria da cementare in modo da poter essere rimossa facilmente e sostituita da quella definitiva.

Caratteristiche della capsula dentale

La corona naturale del dente ha particolari caratteristiche che le capsule dentali tentano di riprodurre utilizzando differenti materiali. Dal punto di vista estetico distinguiamo:

Traslucenza

Quando la luce artificiale o solare che sia colpisce la corona essa si lascia attraversare ed allo stesso tempo riflette parte di quella luce dando l’impressione di una luminosità interna, propria;

Metamerismo

Il metamerismo è quella particolare caratteristica che contraddistingue i materiali capaci di modificare il riflesso della luce che li colpisce andando, al contempo, a creare delle sfumature di colore;

Opalescenza

Un materiale può risultare più o meno opalescente in base alla sua capacità di non rimanere insensibile a determinate luci come quelle utilizzate in discoteca oppure da alcuni neon.

Se la capsula è costruita con materiale molto opalescente (ceramica integrale, disilicato di litio e zirconio) il colore bianco ne verrà esaltato mentre un materiale per nulla opalescente (resina o ceramica-metallo) farà apparire i denti scuri (finti).

Il colore della capsula dentale è scelto sempre dal paziente dietro consiglio del dentista che utilizza scale di colori internazionali come ad esempio la Scala Vita (mentre scriviamo l’articolo i colori che vanno per la maggiore sono A1 e B1 ovvero i colori più chiari per denti bianchissimi).

Materiali

L’ortodonzia protesica prevede diversi materiali per la costruzione di capsule dentali per andare incontro alle diverse esigenze dei pazienti. Fondamentalmente ognuno dei materiali ha ben spiccate caratteristiche che trasferisce alla protesi la quale, in base ad essi, può essere più o meno resistente, avere un’estetica più o meno marcata oppure avere un costo più o meno elevato.

I materiali principalmente utilizzati oggi per la realizzazione di capsule dentali sono i seguenti:

  • Resina
    Generalmente utilizzata per capsule provvisorie o denti per protesi mobili o fisse;
  • Composito
  • Disilicato di litio
  • Metallo ceramica
    Rappresenta la scelta più equilibrata per resistenza, estetica, durata e costo
  • Ceramica e oro
    Oggi sempre più in disuso e sostituita da altri materiali.
  • Ceramica integrale
    E’ la scelta ideale per chi necessita di un’estetica senza pari ma bisogna tenere presente che non è molto resistente a causa dell’assenza della struttura sottostante in metallo
  • Zirconio ceramica
    Senza mezzi termini è il top della gamma sia per l’estetica che per la resistenza anche se il relativo costo è assai elevato.

Realizzazione della capsula dentale

La capsula dentale o corona protesica può essere costruita in due modi:

  • dell’odontotecnico sulla base delle impronte dentarie del paziente (in questo caso si ottiene un manufatto protesico);
  • attraverso la tecnologia CAD/CAM ovvero un software ed un hardware che lavorano in simbiosi per la realizzazione della protesi con precisione millimetrica non raggiungibile altrimenti.

Igiene

Che la capsula dentale non possa essere attaccata dalla carie è un fatto risaputo ma ciò non è un buon motivo per non mantenere un’ottima igiene orale domiciliare.

Il paziente, dopo aver speso tanto per i propri nuovi denti, vorrà sicuramente fare tutto il necessario per mantenerli il più a lungo possibile e per raggiungere questo obiettivo non deve far altro che seguire semplici ma efficaci regole:

  • Pulire tutti i denti (anche le capsule) come se si trattasse di denti normali, con spazzolino e filo interdentale, avendo cura di non utilizzare un dentifricio troppo aggressivo (come quelli sbiancanti) che potrebbe macchiare le capsule.
  • Il caffè ed il fumo di sigaretta, nel tempo, contribuiscono all’opacizzazione ed al cambiamento di colore anche delle capsule dentali più resistenti (ceramica);
  • La pulizia professionale dei denti eseguita periodicamente presso il dentista o l’igienista dentale impedisce l’accumulo di placca quindi la formazione del tartaro e preserva così i tessuti parodontali che circondano i denti scongiurando parodontite e perimplantite e mantenendoli sani quindi, dovrebbe essere buona norma ripeterla ogni 6 mesi.

Quanto costa una capsula dentale ?

Questa non è una domanda semplice a cui rispondere poiché ci sono moltissimi fattori da tenere presente tra cui, il più importante, il tipo di materiale con cui è costruita (che incide moltissimo).

In linea di massima possiamo dire che il prezzo può andare da un minimo di €500 per la capsula provvisoria in resina ad un minimo di € 800 per le capsule in ceramica integrale (le più belle ma anche le più costose).

Domande frequenti

La procedura odontoiatrica per l’inserimento di una corona è dolorosa ?

No, poiché il dente è già stato curato in precedenza oppure il posizionamento avviene come ultimo passaggio della cura stessa quindi sotto anestesia locale (o protossido d’azoto).

Quanto tempo dura una capsula dentale ?

Dipende essenzialmente dalle abitudini del soggetto ricevente. Con una buona igiene orale quotidiana e visite di controllo a cadenza semestrale, una corona dentale può durare anni.

Cos’è la capsula su perno-moncone ?

Quando il dentista è costretto ad asportare la maggior parte della corona naturale del dente, viene a mancare il punto di ancoraggio della capsula protesica quindi il clinico deve utilizzare un perno in acciaio che ha la forma di un girino. La parte sottile ed allungata del perno andrà all’interno del dente mentre la testa serve per cementare la nuova corona protesica.

Mi è saltata una capsula cosa faccio ?

Prendere un appuntamento con il proprio dentista che provvederà a ricementarla.

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