Milano ai tempi del coronavirus

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   “Si avverte una stranezza difficile da definire, un camminare in punta di piedi, il ronzio delle tv accese, i messaggi registrati degli amici medici. Cadono gli appuntamenti, e ogni luogo sembra lontanissimo. Non si può uscire, non si può entrare: vengono in mente cavalli di frisia nelle strade, posti di blocco, reparti speciali, milizie; tutto il campionario della pandemia coltivato dali scrittori distopici. Del resto quel che si poteva citare è stato citato. Anche il buon Philip Roth e la polio raccontata in Nemesi. Ora resta la vita. Quella minimale del giorno per giorno. Una vita al 20 per cento, dove il tratto più evidente è la rassegnazione – soprattutto la rassegnazione di non sapere. Diventeremo tutti più poveri? Molto probabilmente. ma intanto dallo sgomento della solitudine e dell’isolamento si passa a forme di resistenza. […]

   Passo lungo il serpentiforme villaggio universitario progettato dallo studio Sanaa per la Bocconi e mi dico: bello, non ci avrei creduto, invece è bello, e insieme ai fantasmi dell’ansia ecco la voce per cui tutto questo servirà. E me lo dico senza balbettare ottimismo. Possibile che siamo qui a contemplare la rovina delle icone degli ultimi dieci anni? È possibile. La prospettiva di essere un paese blindato diffonde sul paesaggio quotidiano una sorta di nebbia appena percettibile, che rallenta e quasi anestetizza, come se fossimo in attesa. […]

   Le mani pulite (antico lascito di un’educazione domestica che viene dal dopoguerra) sono il primo gesto minimo, l’unico di cui si ha certezza”.

tratto da un articolo di Alberto Rollo


   Restiamo in casa con la consapevolezza  che il tempo non è nostro amico. A lungo abbiamo avuto la presunzione di poterlo asservire e ora non ci è concesso neppure uno straccio di countdown. Il futuro? Sconvenientemente misterioso, mentre il presente ci rende sempre più diffidenti. Persino nei confronti del vicino che ha bussato alla porta solo per offrirmi il bene più prezioso. Una mascherina.

Milano ai tempi del coronavirusultima modifica: 2020-03-18T16:13:32+01:00da VIOLA_DIMARZO

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