La commedia di Natale racconta l’omosessualità

Happiest Season review: The good and bad of Kristen Stewart's queer rom-com - Vox

Kristen Stewart, l’indimenticabile Bella Swan della saga Twilight, si è data alla commedia: in Happiest Season interpreta Abby, innamorata pazza di Harper; le due ragazze dovranno mettere al corrente la famiglia di Harper del loro legame, giacché hanno in cantiere il progetto di sposarsi.  Questa in estrema sintesi la trama della prima commedia natalizia – disponibile solo in digitale – che racconta l’amore omosessuale.

Dopo il coming out di tre anni fa, Stewart non ha più fatto mistero della sua omosessualità, ma ha chiarito che, pur trovandosi in una posizione privilegiata, ha temuto di non essere accettata, compresa. Di una cosa però si dice certa: film come il suo possono contribuire a far sentire meno soli i giovanissimi che non hanno ben chiara la propria identità sessuale.

La storia si ispira a quanto realmente accaduto alla regista Clea DuVall che ha dichiarato: “Ho trascorso tanti Natali a fingere di essere semplicemente un’amica, così ho voluto raccontare cosa si sente a vivere questa situazione“. Ora non resta che aspettare l’indice di gradimento del pubblico.

Kristen Stewart, Mackenzie Davis and Clea Duvall - "The Advocate" December 2020 • CelebMafia

Mackenzie Davis, Clea DuVall e Kristen Stewart

La commedia di Natale racconta l’omosessualitàultima modifica: 2020-12-21T12:58:21+01:00da VIOLA_DIMARZO

16 pensieri riguardo “La commedia di Natale racconta l’omosessualità”

  1. Mi viene da chiedermi se questa impennata di personaggi che fanno coming-out rivela che il fenomeno sia in costante evoluzione, oppure semplicemente è sempre stato così, ma per ovvie ragioni veniva semplicemente taciuto. Credo di conoscere già la risposta, ma tant’è………..

  2. Out sider. L’occidente è sempre complicato ad esprimersi e non lascia fluire che sentimenti omologati. Pare ricorrere a Commedie e Tele novelle per far “digerire” il sogno al maggior numero di persone. Un tramite in-formativo, di comunicazione di massa di fenomeni riguardo ai cambiamenti di usi e costumi. Una nota serie sudamericana fu utile a far accettare alla massa un diverso modo di gestire i rifiuti. Il fenomeno è diffuso delicato e complesso; meglio coming out che disdicevoli rumor, sempre che non si consideri il gossip come porta del successo. La buona speculazione della commedia smorza infine le tendenze discriminante e amplia di fatto di libertà, inclusa quella di non dichiararsi se fosse. Poliamore, bisessualità, omosessualità di fatto emergono sempre più naturali, con buona pace, si fa per dire, dei contrari.

  3. I contrari, vecchi e giovani, devono farsene una ragione. Se solo i bipedi avessero rispetto per l’altro da sé, non saremmo qui a celebrare la prima commedia in salsa lesbo.

  4. Ovviamente! siamo tutti, indistintamente, brutti, sporchi e cattivi. Ma per amor del vero, non bisogna dimenticare le salvifiche eccezioni che tengono in piedi il mondo.

  5. terza opzione; è diventata una moda, e quindi pur di lavorare fingono addiritura di essere omosessuali. E’ sotto gli occhi di tutti.

  6. Il punto non è appurare se un attore sia omosessuale oppure no, al limite ci si può solo arrogare il diritto di apprezzarlo o biasimarlo a seconda delle interpretazioni; quello che invece mi preme è veicolare un messaggio: lasciate che tutti vivano in pace.

  7. Qui si sta tra Il colore viola e Viola di mare! Un tempo ho pubblicato una serie di film che indagavano il rapporto tra donne. Ho pubblicato anche i più bei baci. (Anche io sono piuttosto eccelsa). A differenza però sono cominciati i rumors come per esempio questo nick fantasioso.

  8. Viola .. mi dispiace doverle comunicare che la stalker pluri gettonata della community ha fatto in modo e maniera di crearsi un fake collegandolo al mio nick . Come mai non ha foto quando commenta mentre se lo clicchi riconduce al mio avatar con immagine ? Questi sono giochetti che solo una malata di mente può fare e sappiamo chi è ! Altra macchia da aggiungere al lungo elenco della signora , usa anche questo sistema per far bannare le persone a lei scomode .

  9. La tematica di questo post è interessante e pregna di significati importanti. Mi chiedo perchè si debba arrivare a mezzi malevoli come spacciarsi per un altro nick solo per esprimere la propria opinione. La mia è questa. Esiste piena libertà di essere ciò che si vuole nell’ambito dell’osservazione delle regole civili, le stesse che ti garantiscono piena libertà in uno stato sociale democratico. Ben vengano questi progressi a livello culturale, per me tali sono. Una lieta notte. Estelle

  10. Le convinzioni democratiche non si tirano in ballo per comodo per difendere l’indifendibile. Chi di proposito si esprime con pre – giudizi, scherno reiterato su scelte sessuali, qualunque esse siano, idee politiche, genere, salute, dati sensibili, non merita difese. Men che non si è della stessa retorica. Per questo esistono regole e sospensioni in Libero verso bodyshaming, hate… vivaddio.

  11. Nessuna polemica Viola_ bodyshaming, hate e discriminazioni sessuali e tutto quello che accade alle diversità restano esecrabili ovunque, si spera.

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