Valentina e Aurora sono due ragazze di Voghera, aggredite perché in un parco si sono scambiate un bacio. Ennesimo gesto di intolleranza verso una coppia gay, appartenente al variegato mondo arcobaleno, sempre meno risparmiato da attacchi mossi da pregiudizi duri a morire. Per questo motivo sarebbe importante che domani 7 aprile, in Senato, venisse votato il Disegno di Legge Zan contro l’omolesbobitransfobia che punisce chi commette violenza o incita a commettere violenza nei confronti di un’altra persona sulla base dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere. Qualora venisse approvato, istituirebbe una pena che va fino a diciotto mesi di reclusione per chi commette violenza, e lo stanziamento di fondi per i centri anti-discriminazione.
Coloro che avversano il Disegno, s’appellano all’emergenza pandemica. Ma Zan, qualche giorno fa, ha ribadito: “Siamo fermi perché il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, che è della Lega, ha deciso arbitrariamente di non convocare più l’ufficio di presidenza, cioè il luogo deputato a programmare i lavori della Commissione“.
Ovviamente non sarà una legge ad invertire la rotta. Ma è un ottimo punto di partenza.
Fatta la legge sarà trovato l’inganno.
Prima però l’aggressore dovrà rendere conto del proprio operato in tribunale.
Li conosci i cavilli giudiziari? Gli avvocati ci vanno a nozze.
Prima degli eventuali salvifici cavilli, il reo passerà un brutto quarto d’ora.
I quarti d’ora passano.
La cattiva reputazione resta.
Grande! Detto ciò, spero che vi rientri anche l’omolesbobitransfobia verbale e pertanto hate speech. A molti furbetti passerebbe la voglia di giocare ambiguamente con le parole. ciao!
Un minimo di riservatezza no, è
No c è bisogno di esibirsi a tutti i costi
Il mondo è cambiato, e comunque qui si intende difendere il diritto di scambiarsi un bacio o di camminare mano nella mano. L’esibizionismo è ben altro, e finora è sempre stato di pertinenza degli etero.