Luca Trapanese: volevo farmi prete, poi ho incontrato Edoardo e Alba

Luca e Alba: domani a Campobasso la loro straordinaria storia | Il Colibrì

Luca Trapanese, neo assessore al Welfare nella giunta di Napoli di centosinistra di Gaetano Manfredi, quattro anni fa è stato investito da una certa notorietà perché da omosessuale single ha adottato Alba, una bambina con la sindrome di Down, già rifiutata da altre famiglie tradizionali. Nell’intervista di Micol Sarfatti racconta di aver conosciuto presto la sofferenza (“quando avevo 15 anni il mio migliore amico Diego è stato colpito da un melanoma, sono rimasto con lui fino alla fine“), e di aver presentato alla famiglia l’ex compagno Edoardo, invitandolo “a casa una domenica a mangiare il ragù“. Una storia come questa, di un uomo gay che si sente padre e adotta una bambina che per certi aspetti necessita di una dose maggiore di attenzioni, non merita le solite polemiche che a tali scelte si accompagnano. Del resto la foto parla da sé: ad Alba è stata offerta una seconda possibilità. La più grande, l’unica che conti davvero: essere amata.

P.S. Sì, voleva farsi prete, Trapanese. Il destino ha scelto per lui.

Luca Trapanese: volevo farmi prete, poi ho incontrato Edoardo e Albaultima modifica: 2021-12-13T09:36:04+01:00da VIOLA_DIMARZO

5 pensieri riguardo “Luca Trapanese: volevo farmi prete, poi ho incontrato Edoardo e Alba”

  1. Non credo che il fatto di essere gay meriti una attenzione particolare;il mondo è pieno di gente che non ha necessità di sbandierare le proprie inclinazioni sessuali e fa cose,adozioni comprese senza cercare pubblicità o comprensione. Un prete mancato ? Un mancato prete gay? La tua attenzione verso le una volta dette ‘ deviazioni ‘ mi pare marcata ed insistita, ci sarà un motivo. Buona serata

  2. Attenzione marcata e insistita perché c’è ancora tanto bisogno di parlare di certe cose affinché diventino scontate; se per te lo sono già bene, ma sei in minoranza; e poi sì, c’è molta gente che s’adopera in un senso o nell’altro senza sbandierare un bel nulla, ma è il personaggio, più o meno noto, che può fare la differenza.

  3. Una cosa è la identità sessuale che a mio avviso rimane aspetto privato e libero e come tale va garantito ad ogni individuo. Altra cosa è la deriva culturale per cui la biologia viene svilita e pare non esserci diversità tra i generi o non esservi genere ,a favore della confusione mentale e di identità delle nuove generazioni. Molti credono che la deriva della identità sessuale sia parte dello indebolimento della personalità e del pensiero necessario alla instaurazione del nuovo ordine capitalista mondiale.

  4. Io, che ho una mente semplice, la metto in questo modo: se una bambina può essere sottratta alla detenzione di un orfanotrofio/casa di accoglienza o come vogliamo chiamarlo, ed essere accolta da una persona in grado di amarla, non mi interessa niente delle speculazioni sulle identità di genere ecc. Sono certa che se un giorno potessimo chiedere ad Alba cosa ne pensa, esprimerebbe eterna gratitudine al padre.

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