Neppure nelle cronache spicciole occupa il posto che meriterebbe, eppure al pari di suo marito, il presidente Zelensky, combatte contro l’invasione russa. Ora ama presentarsi così:
“Sono Olena Zelenska e sono la moglie del presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky. Ci siamo sposasti nel 2003. Il 15 luglio 2004 è nata nostra figlia Aleksandra e il 21 gennaio 2013 nostro figlio Kyrylo. Sono la First lady dell’Ucraina, ma sono anche una scrittrice e un’architetta. E vivo sotto la minaccia di morte del signor Putin“.
Sceneggiatrice per Kvartal, la casa di produzione fondata dall’attore comico che sarebbe diventato suo marito, Olena si è sempre occupata della parità di genere e di salario, della lotta contro la violenza domestica e dell’inclusione Lgbtqai+. Si considera amica di Brigitte Macron, Hillary Clinton, Sophie Trudeau e dell’attrice Robin Wright il cui ex marito, Sean Penn, era in Ucraina per realizzare un documentario sull’invasione russa.
Su Instagram ha dichiarato: “In Ucraina ci sono due milioni di donne in più rispetto agli uomini. Questo significa che la nostra Resistenza ha un volto femminile“.
Di cos’altro abbiamo bisogno per annoverare Olena Zelenska nelle cronache di peso? La guerra non conosce le differenze di genere…
Credo che i personaggi di questa guerra siano tutti prigionieri del proprio ruolo, ad iniziare dal capo del Cremlino e passando per il Presidente ucraino . E la signora Zelensky(a) fa buon viso a cattiva sorte senza per questo essere o diventare una eroina ,visto che tra le amicizie che vanta c’e’ qualcuno non velatamente cor- responsabile nel lungo periodo della tragedia in atto . Il romanticismo che sembra pervadere gli animi dovra’ prima o poi lasciare il passo alla ragione , meno personalismi si mettono in campo, prima la ragione fara’ capolino.