Poteva il politicamente corretto risparmiare il pop? Ovviamente no, altrimenti sarebbe iniquo. E così il video di Taylor Swift, Anti-Hero, ha fatto gridare allo scandalo perché in una scena una delle due protagoniste, entrambe interpretate da Swift, sale sulla bilancia e compare la scritta “fat”, grassa. Media e social e americani si sono scatenati al grido di grassofobia! e la cantautrice ha dovuto correre ai ripari facendo eliminare il monosillabo ignominioso. Tuttavia il messaggio sotteso non è cambiato di molto, perché la parolina è sì scomparsa, ma la ragazza che non sale sulla bilancia lancia all’altra uno sguardo di disapprovazione. C’è poco da fare: possiamo abbellire la realtà fino all’inverosimile ma, a dispetto della body positivity, resiste in ognuno di noi un bisogno primario: quello di piacere, che in definitiva significa sentirsi amati. E se sappiamo di avere dei chili in più, o di essere portatori di un qualsiasi difetto, continueremo a sentirci sbagliati.
E’ giusto dire che ognuno di noi abbia in fondo in fondo il desiderio di piacere agli altri, tuttavia io credo che bisogni innanzi tutto piacere a se stessi. A me capita di sentirmi bene dovunque quando mi piaccio , guardandomi allo specchio, sia come abito, che trucco indipendentemente dalle mode- Ora se lo slim piace a moltissimi, ciò non toglie che possiamo piacerci anche con qualche chilo in più. Dopotutto la massa non è fisicamente quella vista sui social, anzi spesso deborda nel contrario . Io penso che dimostri mancanza di intelligenza vedere come disprezzo tutto quello che per semplicità dico :”non rientra nel political correct”-Esiste un obbligo di essere femministe all’estremo? Io penso di no e mi piace rivendicare che amo tutti i riguardi, in disuso, che un tempo erano dedicati alle donne. Non amo stare un passo avanti all’uomo, nè uno indietro, ma allo stello livello per diritti , doveri e merito. Il resto sono quisquiglie di bamboline, che grasse o magre, nella vita avranno pochissime soddisfazioni come donne vere, nella vita di tutti i giorni ,anche se scartine nel Web.
La tua è la tipica saggezza che, tranne in rarissimi casi, arriva solo con l’età. Ovviamente mi trovi concorde: ci sono giorni in cui mi sento a posto, nel senso che reggo lo sguardo riflesso nello specchio, altri che darei chissà cosa per non dover uscire di casa, ma a conti fatti non sono i difetti fisici a togliermi il sonno. Certo, non ho dimenticato il senso di inadeguatezza che ha accompagnato la mia adolescenza e poi la piena giovinezza (mai abbastanza intelligente/preparata/bella) e tuttora l’antica insicurezza fa capolino, ma grazie al cielo solo di rado. Sono vecchia? forse, anzi certamente sì, e ammettendolo faccio contento un “gentile” utente, qualcuno di molto simile a un cartonato, che con l’intento di offendermi mi ha definita tale. Pensa un po’, per offendere una donna ricorre all’aggettivo “vecchia”. Cosa se la cosa potesse farmi correre un brivido lungo la schiena. Se solo sapesse, il Cartonato, di quanta considerazione godevano un tempo i vecchi…va beh, lasciamo stare con un sorriso.