La pochezza dialettica si traduce in insulto

Onorevole Minnie", "Bulletto". Scintille in studio tra Vauro e Donzelli - ilGiornale.it

È ragazzo mite e gentile Giovanni Donzelli, così misurato nelle esternazioni televisive che viene naturale chiedersi, Ma cosa c’entra questo con Meloni? Sia chiaro però che misurato non significa fesso per cui il nostro è in grado di difendersi egregiamente dagli attacchi – tali sono le interlocuzioni a cui si sottopone – senza mai alzare i toni. Ieri sera da Giletti l’apoteosi: si discuteva di quei disgraziati in rada a Catania, quando il feroce interlocutore Vauro, polemista doc sempre schiumante di rabbia, a un certo punto forse stizzito proprio dai toni pacati di Donzelli, se n’è uscito con un: “L’onorevole Minnie… Poi hai anche un po’ la voce da Minnie, per cui ogni tanto dovresti togliere il costume“.

Comunque la si pensi, migranti sì migranti no, la classe non è acqua. Eppure Vauro fa acqua da tutte le parti.

Lo scontro nei dettagli come riportato da ilfattoquotidiano.it:

Durissimo scontro a “Non è l’arena” (La7) tra Vauro e il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli sulle due navi ong approdate a Catania tra sabato e domenica: la Humanity 1 e la Geo Barents. Sulla prima ci sono a bordo 35 delle 179 persone soccorse, dopo che 144 sono state fatte scendere perché ritenute fragili dalla commissione medica dell’Usmaf.

Donzelli è netto: “Non possiamo essere una nazione che diventa bersaglio delle beffe di ong o di persone che con molto cinismo e cattiveria stanno strumentalizzando politicamente questa situazione. La Humanity batte bandiera tedesca, quindi il capitano della nave, se davvero, come dice lui, ha a cuore la salvezza di queste persone (ma in realtà io penso che stia facendo una strumentalizzazione vergognosa, cinica e pericolosa), può registrare i migranti, essendo un’autorità civile. A quel punto – continua – quelle persone possono scendere e noi le accompagniamo in Germania, che se ne farà carico. Se invece vigliaccamente per scopi politici utilizzano queste persone in condizioni fragili, allora devono pagarne le conseguenze. Vogliamo far decidere ai mercanti di morte chi viene in Italia, magari anche costringendoli a spacciare perché non abbiamo possibilità di accoglierli?”.

Vauro osserva: “Mi colpiscono aggettivi come cinico e criminale che l’onorevole Minnie ha qui utilizzato. Del resto, ha detto lui che si era travestito da Minnie, mica c’è niente di male. Sempre meglio della svastica. Quello che mi fa impressione è che quegli aggettivi siano usati contro chi salva vite umane. Allora, vorrei capire quale sarebbe il motivo per cui questo complottista di capitano tedesco -prosegue – vorrebbe mettere in difficoltà l’assetto del governo italiano. Ricordo che stiamo parlando di 35 persone. Meno di 51, cioè meno di 51, il numero minimo dei partecipanti di un rave. E lo stesso Donzelli ha definito “fragili” quelle 35 persone“.

Vauro aggiunge: “Cosa farete? Col prossimo decreto facciamo come gli schiavisti e guardiamo i denti dei migranti per vedere se sono sani o se possono spacciare droga oppure lavorare sottopagati e sfruttati nelle campagne a raccogliere pomodori? Mi dice perché i nostri confini sono aperti al traffico di armi e sono chiusi agli esseri umani?“.
Vauro, visto che fa il bulletto, quanti ne ospita a casa sua?, ribatte Donzelli.
Oh, ma questa domanda è originalissima – risponde VauroQuanti migranti ospito? Uno, mia moglie, che è extracomunitaria“.

La pochezza dialettica si traduce in insultoultima modifica: 2022-11-07T16:02:35+01:00da VIOLA_DIMARZO

14 pensieri riguardo “La pochezza dialettica si traduce in insulto”

  1. Lo scambio di opinioni contrastanti e’ un po’ come il camminare in salita: serve il passo misurato del fondista e non lo scatto proditorio di chi vuole avere ragione sempre e subito.

  2. Eh, sono d’accordo, ad avercele quelle qualità. Vauro, tra le altre cose, non è un imbecille ma è troppo aggressivo e poi lo fa con chiunque per cui, proprio per via dei toni, ne esce ogni volta perdente.
    p.s. bello “proditorio” 🙂

  3. Faccio notare che gli africani che vengono in Italia sono notoriamente e storicamente quelli a cui noi, per anni, abbiamo mandato i nostri rifiuti tossici. Ilaria Alpi lo documentò ed è per questo che fu assassinata. Bravi questi politicanti che parlano di traffico di esseri umani e non parlano mai del nostri traffico di bidoni con scorie nucleari. Ricordo pure che il trattato di Dublino dice a chiare lettere che i migranti devono essere accolti a vagliati nel primo paese di approdo. E quel trattato lo ha firmato anche l’Italia, non ce lo ha imposto l’Europa. Minnie pensasse a stracciare il trattato di Dublino invece di parla di paese ostaggio delle ong a fini di propaganda.

  4. E l’unione europea pensasse a fare la sua parte, del resto anche anche papa Francesco ha detto, traducendo terra terra, che questo scaricabarile non porta a nulla. (Sbarcheranno tutti com’è giusto che sia a livello umano, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro)

  5. Abbiamo un altro scontento che rode il cardo , ma meno placidamente dell’ asino Carducciano . Pare che questo blog sortisca un effetto magnetico sui delusi ed i rosiconi . Mah… abbiamo sopportato per un decennio almeno ben altri soprusi sulla nostra pelle e mai ci siamo lasciati andare a una acredine cosi’ virulenta. Ora che devono bere la medesima medicina la trovano amara e sputano fiele convinti di fare paura. 😉

  6. L’immigrazione è un fenomeno epocale che non puoi fermare impedendo alle ong di giungere in Italia, altrimenti rischi di finire davanti a un tribunale per violazione dei diritti umani, come è successo con Salvini. Nessuno mette in dubbio che dietro l’immigrazione clandestina ci siano i trafficanti di uomini, ma se vuoi risolvere questo problema devi risolvere i problemi della Libia che è senza governo, altrimenti continueranno a partire. E l’Europa non è obbligata a farsi carico del problema. Questo spetta ai paesi di approdo. Se io mi trasferisco in Svizzera non posso pretendere che la Svizzera obblighi l’Austria a ospitarmi. L’unica cosa che può fare l’Italia è rimpatriare quelli che non hanno diritto di restare. Piaccia o non piaccia, questa è la realtà.

  7. Io non sono una giurista ma le parole di Donzelli “quelle persone possono scendere e noi le accompagniamo in Germania, che se ne farà carico”, sono frutto di dosi eccessive di vino? e perché nessuno è capace di controbattere al suo dire?

  8. Vede ‘gentilissimo’ Marco,lei si è già qualificato con quel _Minnie _nel suo primo commento a questo post. Quando avrà capito e si sarà scusato per questo e per le inesattezze da lei spacciate per verità come quella sul dettato del trattato di Dublino avrà capito che la mia non è insolenza ma precisione . Allora potremo parlare. Buona sera.

  9. “Uno dei principi cardine del trattato di Dublino è quello secondo cui è lo Stato di primo approdo del migrante che deve far fronte al “sistema” accoglienza, domanda d’asilo inclusa, impedendo quindi che i richiedenti tale diritto facciano richiesta in più Stati membri. Altro punto fondamentale del trattato è quello di evitare il più possibile che vi siano richiedenti asilo detti “in orbita” e cioè che siano trasportati da uno Stato membro ad un altro”.

    https://insideover.ilgiornale.it/schede/migrazioni/il-trattato-di-dublino-spiegato.html

    Si informi bene prima di parlare di “precisazioni” sul trattato di Dublino. Giuridicamente, quindi, se l’Italia dovesse accompagnare i migranti in Germania, secondo il trattato, la Germania sarebbe autorizzata a rimandarceli indietro. Donzelli fa solo propaganda approfittando dell’ignoranza degli elettori. Pe concludere, questa penosa disputa, il termine Minnie l’ho attribuito a Donzelli. E’ il suo avvocato, per caso?

  10. Però il link proposto dice anche: “In poche parole, l’applicazione del trattato di Dublino negli ultimi anni soprattutto ha mostrato non poche lacune che hanno portato i Paesi più coinvolti nel fenomeno migratorio a chiedere importanti modifiche. Sotto accusa è soprattutto il principio dell’onere esclusivo nell’accoglienza e nell’esame delle domande di asilo da parte dello Stato di primo approdo”, e lo spiega così: “In poche parole, l’applicazione del trattato di Dublino negli ultimi anni soprattutto ha mostrato non poche lacune che hanno portato i Paesi più coinvolti nel fenomeno migratorio a chiedere importanti modifiche”.
    Non voglio polemizzare, solo capire.

  11. …Uno del principi cardine,il terzo ed ultimo in ordine gerarchico, che i suoi beniamini usano come solo ed unico…..ma a dire il vero mi aspettavo lei esordisse con delle scuse.Non mi sono sbagliato sul suo conto gentilissimo Carlo 🙂

  12. Dal punto di vista formale la interpretazione del Trattato dei pro-sbarchi e’ ineccepibile, si applica alla lettera il terzo comma, dove si sbarca si viene registrati. Non sfugge pero’ che gli sbarchi da navi ONG non sono primi approdi e possono essere negati per ragioni di sicurezza ed ordine pubblico, sanitari eccetera. Si configura che una nave che svolge ”professionalmente ” il lavoro di recupero e trasporto di
    immigrati clandestini rappresenti essa stessa il ‘primo approdo’ con la bandiera di appartenenza ed appaiono strumentali alla tratta di esseri umani le richieste urgenti di un ‘porto sicuro’ anche in condizioni di non emergenza. Tenuto presente che le navi ONG non si rivolgono verso il porto piu’ vicino (Malta, Libia) , ma verso un porto a loro piacimento, violando sia il diritto marittimo che la sovranita’ nazionale. Dettagli tecnici ,certamente , ma che fanno la differenza tra dovere dare asilo a centinaia di migliaia di disperati veri e presunti (Italia, Gracia, Spagna) contro nessuno (gli altri stati UE)
    Problema spinoso e complicato che non risolveremo in un blog. Saluti Viola.

  13. Ma figurati, magari avessimo noi la soluzione in tasca…tu mi conosci, mi piace capire e leggere con attenzione (gli interventi di Marco, ad esempio, come i tuoi del resto, non si risolvono in un insulto tout-court, come fanno altri, a Meloni e a Donzelli ma si articolano).
    È già tanto per un blog piccolo piccolo 🙂

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