“L’Italia è una Repubblica laica e aconfessionale, i simboli religiosi non vanno usati impropriamente dentro le strutture pubbliche. In luoghi così intimi e particolarmente sensibili come quelli di un reparto ospedaliero, l’ostensione di figure sacre, tra l’altro di una singola confessione religiosa, inevitabilmente veicolano messaggi univoci che possono influenzare le persone e metterle a disagio”. Così alcuni esponenti veneti del Movimento 5 Stelle, a seguito di una polemica nata per la scelta del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale civile di Venezia di esporre un’icona della Sacra Famiglia. Iniziativa non gradita neppure alla Cgil né al Pd che ha tuonato: “Come Pd chiediamo che si rimuovano immediatamente tutte le rappresentazioni religiose che vanno contro la sensibilità delle donne e il rispetto dei loro diritti“.
C’è stato un tempo in cui gli ospedali abbondavano di immagini sacre e nessuno se ne lamentava, e in effetti, in quelli della mia zona, non è mai stata fatta piazza pulita di statuine della Madonna, statue di Padre Pio e crocifissi. Qualche anno fa, ricoverata per un intervento, feci appena in tempo ad ammirare le immaginette sacre che stazionavano sui comodini della stanza cui ero stata destinata, quando un’infermiera ordinò che fossero rimosse. Ma si trattò di un’eccezione. Ora, al di là dell’irrilevanza dei miei ricordi, è davvero possibile supporre che l’icona con Gesù bambino, la Madonna e San Giuseppe possa essere un invito a non abortire?
Che orrore. La politica che mette il becco in un campo assolutamente non suo.
Mah, sono retaggi culturali del tutto innocui. A me non danno alcun fastidio, anzi, sono un ulteriore conforto morale.
Secondo me di questo passo finiranno col cancellare tutto. Profetico Baumann con la sua società liquida.
io credo che la cd cancel culture sia solo una moda epurativa a scopo sostitutivo. Prima o dopo, tutto ritorna come prima.
se parliamo di invasione di campo ed invadenza, anche la religione fa lo stesso….
Non so che fastidio possa dare un crocifisso o simili ad un non credente. Non si tratta nemmeno di cancel culture in senso stretto , si tratta di una politica calcolata e perseguita con cura. Cancella i simboli di una cultura ed annichilisci i pilastri morali su cui si fonda la struttura mentale di una persona ed insieme della societa’. A quel punto un simbolo della coca cola in reparto od un poster di Madonna avranno sortito l’effetto voluto, gente debole pronta ad accettare tutto perche’ tutto sara’ uguale. Tranne il crocifisso. Da un non credente…o come diceva quel tale un ateo devoto. 🙂
La nostra religione, però, è da preferirsi a quella dei Testimoni di Geova che arrivano ai citofoni e benché addestrati al savoir faire, restano molesti.
io quella non la considero nemmeno una religione….
È un sistema settario ben mascherato.