Quando un’attrice, compiuto il giro di boa dei trent’anni, ha avuto tutto ma proprio tutto dalla vita, cosa può fare affinché si continui a parlare di lei, tenendo conto del fatto che il talento non è un affare di famiglia? Beh, innanzitutto può mettere in mostra la collezione di sex-toys, con relative istruzioni per l’uso, e in un secondo momento sfruttare le menti bacate vendendo loro candele all’aroma di vagina, la stessa vagina che ha sperimentato con soddisfazione i giocattolini di cui sopra. Ma se non dovesse bastare, se il quarto d’ora di celebrità non fosse in grado di soddisfare un ego smisurato? Allora, il passo successivo sarà quello di far sapere al mondo di essersi sottoposta a un’ozonoterapia rettale. Giusto per dar fiato alle trombe, pardon, alle visualizzazioni. Che di lavorare o impegnarsi in un progetto serio neppure a parlarne. Meglio capitalizzare ogni pertugio del proprio corpo prima che cresca in misura esponenziale il numero di quelli che esclameranno: ma Gwyneth chi?
Gwyneth, o dell’ozonoterapia rettale
Gwyneth, o dell’ozonoterapia rettaleultima modifica: 2023-03-27T14:36:24+02:00da
Onestamente non capirò mai questi VIP. D’accordo che trattasi di figlia d’arte, il cui papà tra l’altro è deceduto durante un soggiorno proprio nel Belpaese alcuni anni addietro, e devo dire che come attrice non è affatto male. Ma questo purché se ne parli (bene o male) inizia ad essere trito e ritrito!
Mai come in questi casi si addice il teorema delle scimmie. Ecco la scimmia femmina Gwyneth che dopo avere mostrato tutti i piu’ reconditi orifizi si cimenta in improbabili lavori di ossigenazione delle mucose e condivide col mondo esterno, scimmiesco pure lui i suoi odori dolori e sapori. Che cosa ‘azz ci troveranno i macachi di interessante non so, ma cosa ci trovi lei di edificante o produttivo e’ un mistero di dubbia soluzione. Amen
Non sono d’accordo, è un’attrice come tante ma che ha avuto la fortuna di partecipare a qualche film dall’ottimo ritorno commerciale. Come donna vale zero.
Oddio, se vogliamo c’è di peggio. Magari avrà avuto un aiutino, e non escludo che abbia un bel caratterino.
Panfilo, il mondo si è involuto e la minoranza che resiste, che crede ancora che il lavoro nobiliti, che lo studio sia importante, che la guerra sia l’ultima delle opzioni non farà la differenza.
Io la ricordo con Sliding doors. poi il nulla. E’ vero che non sono proprio una gran frequentatrice di sale cinematografiche, ma di questo aspetto della sua vita apprendo solo adesso, qui da te. Patetico è dir poco. Vabbè
Molti la ricordano in Shakespeare in love, dove recitava vestita da uomo. Poi, dopo una serie di film più o meno discutibili, anche lei è stata assorbita dall’universo Marvel.
io invece la ricordo in Delitto perfetto, ma a distanza di tempo mi è rimasta la prova attoriale di Michael Douglas, non la sua
Beh, vuoi mettere? Sarebbe come mischiare la lana con la seta.
e così torniamo al punto di partenza: tra 20 anni nessuno si ricorderà di quest’attrice insipida (senza trucco poi, non ne parliamo proprio)
Sulla questione trucco, fotoshop e derivati, si salvano in poche (e pochi), anzi pochissimi….