Attenti al treno

Treni storici italiani, è boom di viaggi: la programmazione del 2022

“A Brandizzo, dove il treno ha travolto i cinque operai, un fonogramma avrebbe dovuto avvisare che i lavori sul binario non potevano iniziare. Un fonogramma, come nell’800. Si resta basiti nell’apprendere che la sicurezza sul lavoro consisteva, o meglio consiste, essenzialmente in una telefonata che diventa un foglio scritto”. Riccardo Luna

A tragedia archiviata, qualcuno si è preso la briga di sostituire i fonogrammi con una diavoleria dei nostri tempi? Ovviamente no. Ma basta non domandarsele certe cose e la tragedia, con un de profundis di facciata, verrà derubricata definitivamente a inciampo tecnico, a fatalità. O meglio, si troverà il modo di trasformare le vittime in comparse di un brutto film dell’orrore. Uno di quelli in cui muori solo perché “pigliarla nel sedere è un attimo”.

Attenti al trenoultima modifica: 2023-09-23T16:56:22+02:00da VIOLA_DIMARZO

5 pensieri riguardo “Attenti al treno”

  1. In effetti è da tempo che si usano le mail. Il punto è che il capo scorta della squadra della ditta subappaltata (SI.GI. Fer) ha volutamente ignorato ben 3 avvertimenti, fatti dalla responsabile delle Ferrovie, una giovane Capo – stazione che, per fortuna, ahimè solo sua, ha fatto il suo dovere. Ora la ditta rischia il fallimento, e i dipendenti la cassa integrazione, perché è stato revocato l’appalto. Per il resto, ASPI & ponte Morandi docet….

  2. Almeno una volta i treni regalavano suggestioni. Bella la foto con la locomotiva! Mi ha ricordato una gita con la mia famiglia 4 anni fa su un treno storico da Milano a Stresa, al traino proprio di una splendida macchina a vapore, in carrozze “centoporte” con sedili di legno!
    Sulla tragedia di Brandizzo ricalco quanto avevo espresso in occasione del tuo post “I lupi esistono e i genitori lo sanno”. Siamo il Paese del déjà-vu, del “mai più”, degli aggettivi ricorrenti (come “inaccettabile”; da un po’ usa dire “anche no”, una delle tante storpiature linguistiche alla moda), delle giornate di lutto, delle commemorazioni, delle commissioni d’inchiesta, ecc. ecc… In una parola, il Paese del “dopo”. Il “copia e incolla” funziona sempre, perché tanto regnerà sempre la gattopardite.

  3. Una tragedia assurda, non ci sono parole. Non solo per il fatto che oggi la tecnologia può aiutare tantissimo nel gestire situazioni complesse come quelle dei lavori su binari, ma anche perché sarebbero stati ignorati i divieti nell’effettuare i lavori..

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