Discorsi passatisti (evviva!)

Astino, la mostra fotografica che racconta l'Italia di Giovanni Chiaramonte attraverso la luce- Corriere.it

La mia ammirazione per Emanuele Trevi è di quelle che sfidano il tempo: non conosce cedimenti, sbandamenti, disaffezioni. Neppure temporanei. Sono convinta che qualcosa del suo flusso di coscienza mi appartenga. “O viceversa” mi verrebbe da aggiungere, se solo padroneggiando il realismo magico sapessi spiegare in che modo. Ma niente mi è più inviso della commistione tra reale e surreale, giacché basta il primo a spettinare l’ordinarietà dei giorni, e spesso con risultati più sorprendenti. Dunque, oggi mi sono imbattuta in questa perla di saggezza del nostro:

Quando ci si interroga sulla decadenza, o meglio sulla perdita di centralità della critica letteraria e in generale del sapere umanistico, bisognerebbe interrogarsi su un tempo, non così remoto, in cui le conoscenze si acquistavano una a una, quaderno alla mano, perdendo un sacco di tempo e nel frattempo scoprendo infiniti e imprevisti tesori nascosti nella polvere. Il massimo della tecnologia consisteva in fotocopie costose e nerastre. Ho il fondato sospetto che oggi, proprio perché sappiamo troppo di qualunque cosa, senza che tra noi e il sapere si interponga qualche tipo di impedimento fisico, non sappiamo più nulla“.

Ecco, dalle quattordici e ventisette di un pomeriggio che promette sfracelli e intanto sonnecchia, amo Trevi di più, ma la sua arte affabulatoria non c’entra. C’entra forse Dioniso che ha benedetto una vodka ghiacciata fuori orario… ops, ma non si era detto che il realismo magico è altro da me?

Foto di Giovanni Chiaramonte

Discorsi passatisti (evviva!)ultima modifica: 2024-09-03T16:36:57+02:00da VIOLA_DIMARZO

7 pensieri riguardo “Discorsi passatisti (evviva!)”

  1. Direi che oggi sappiamo , di molte cose, quello che ci viene concesso di sapere, complice una tecnologia assolutista e ruffiana. Ma la conoscenza profonda , quella che deriva dallo studiato, toccato vissuto e pagato in moneta diversa dal denaro, quella rimane estranea ai più. Mi fanno specie e sorridere i numerosi 25enni imberbi che i programmi scientifici ci spacciano per assoluti conoscitori della materia e che sciorinano con parole forbite le più improbabili teorie sull’argomento del giorno. Imbroglioni non direi, vanesi magari, perfetti interlocutori per il consumatore imbecille di notizie, fatti , patatine e cultura. Per tornare a noi mi fa piacere questo tuo trasporto verso questo o quell’intellettuale, trasporto e fiducia di cui io sono purtroppo incapace. Che ci vuoi fare vado peggiorando e come il vino buono e coglione , mi piaccio pure. 😉

  2. Diciamo che il mio trasporto è dovuto a deformazione professionale, ma quale che sia la vera causa importa poco….piuttosto dimmi, da uomo e da osservatore delle cose politiche, che cosa pensi dell’affaire Boccia?

  3. Spiace deluderti ma non sto seguendo la cosa e nemmeno so chi sia Boccia. Non nutro (più) alcun interesse per il teatro politico e deglutisco a fatica quando qualche inquisitore togato si fa largo a gomitate in questo mondo di onorevoli e delinquenti (ovvero per me nessuna persona onesta arriva ai palazzi di Roma e se ci arriva o se ne va o inizia a delinquere)…Tutti quanti …Tranne Giorgia ed il fu Silvio ovviamente

  4. Dal punto di vista umano trovo questa storia interessante. Mi sono fatta l’idea che la signora Boccia abbia il dente avvelenato e perciò ha cominciato a minacciare velatamente via social Sangiuliano e indirettamente Meloni. La classe non è acqua ma tante gallinelle, più o meno in vista, non lo sanno. Soprattutto non sanno che il quarto d’ora di notorietà è l’anticamera dell’oblio.
    P.S. Silvio onesto? Fino a prova contraria si salva solo Giorgia.

    https://www.lidentita.it/maria-rosaria-boccia-non-ci-sta-e-passa-al-contrattacco/

  5. Grazie del link…Oh Gesu’.Boccia e’ una donna! Basta questo per inguaiare qualsiasi situazione. Che sia una gallinella o una vipera il ministro non la racconta giusta. Qualcosa di concreto c’é e credo che qualcuno ci rimettera’ qualche penna Mai deludere una donna , si tratti di Biancaneve o di Mata Hari il risultato non cambia.

  6. Ps Silvio onesto non so. Disonesto in senso assoluto nemmeno.Certo scaltro ,sopra le righe e centrato sul suo interesse ma più apprezzabile e ‘rispettabile’ dei vari DeBenedetti o Agnelli e della bella gente del grande business che ha succhiato (rubato ) denaro pubblico alle finanze pubbliche per decenni ,ed alla luce del sole

  7. Dunque, a parte la scelta della foto che è quasi bella quanto le parole che la seguono, soffermandomi su quelle direi che Trevi lo apprezzo anch’io, ma solo perché ha il merito d’aver ispirato le altre ovvero quelle della tua premessa e, sempre tue, quelle quattro righe finali che trasudano bellezza. Su quelle della premessa luccicano come un diamante, queste: “niente mi è più inviso della commistione tra reale e surreale, giacché basta il primo a spettinare l’ordinarietà dei giorni”.
    Diciamo che più che amarlo gli voglio sicuramente bene a Trevi, per quello che t’ispira.

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