L’immor(t)ale

Silvio Berlusconi: un'eredità economica, mediatica e sportiva - CreditNews

Il libro di Rossana Rossanda Amar Favola laica narra che Amar supplicò e ottenne da Dio l’immortalità. Non è dato sapere se Berlusconi abbia fatto all’Onnipotente la stessa richiesta, ma per vie traverse è ancora tra noi anche grazie all’ultima fatica letteraria del lacchè Del Debbio, che questa settimana è in vetta alla classifica dei libri più venduti.

Rockstar della politica, Berlusconi è stato idolatrato e crocifisso, descritto come un clown immorale e come un brillante imprenditore, tacciato di nefandezze per il bunga bunga e difeso a spada tratta da chi vedeva in lui un leader perseguitato da certa giustizia. La domanda è: cosa resterà del ventennio berlusconiano? Azzardando: un francobollo, innumerevoli targhe, svariati film e tutta la retorica necessaria a fare del ventunesimo Presidente del Consiglio un santo o una straordinaria declinazione del male.

L’immor(t)aleultima modifica: 2024-04-23T10:05:20+02:00da VIOLA_DIMARZO

13 pensieri riguardo “L’immor(t)ale”

  1. Beh, come ebbe a definirlo Rotondi della Nuova Dc, un santo puttaniere di sicuro, un brillante imprenditore certamente, sul ruolo politico ho qualche riserva. Ma, mettendo sul piatto della bilancia por e contro, credo che alla fine il bilancio sia positivo.

  2. Per quel che mi riguarda, la su vita privata non è mai stata affare mio, nel rispetto di ogni persona ; ma, se se l’è goduta, sono felice per lui, alla faccia di quelli , tanti, che hanno trasformato l’invidia in continua denigrazione. E’ stato un grande imprenditore, guardava lontano, e coglieva il momento come pochi. Come politico ho sempre apprezzato le sue buone intenzioni di fare bene per il suo paese, se non c’è riuscito la colpa non va attribuita a lui, ma a chi, fin da subito, ha remato contro. Di lui si può dire che non è stato capace di approfittare del momento in cui avrebbe veramente potuto dimostrare chi era. A mio avviso , è stato un politico troppo accomodante, circondato da persone che hanno spesso fatto il gioco sporco.

  3. “idolatrato e crocifisso, descritto come un clown immorale e come un brillante imprenditore, tacciato di nefandezze per lo scandalo del bunga bunga e difeso a spada tratta da chi vedeva in lui un leader perseguitato da certa giustizia.”
    “Idolatrato”, certamente. “Crocifisso” è un’esagerazione perché nessuno aveva la possibilità di farlo. Quindi, discusso ed era il minimo, ma non crocifisso. ”Clown immorale” non mi pare che sia una calunnia visto che le due cose convivevano allegramente nel suo personaggio. “Brillante imprenditore” è una definizione molto superficiale perché, per la definizione “imprenditore”, l’origine economica oltre a quella venuta alla luce, per altra parte, è ancora molto opaca. La definizione “brillante” è altrettanto superficiale perché dovremmo sapere a chi fu dovuto avergli donato, a spese dello Stato le concessioni televisive e, poco dopo, con la sua salita al governo aver messo le mani sulla Rai ovvero sulla concorrenza. Ora se mi regalassero tre supermercati e contemporaneamente ottenessi anche il controllo sul mio più grande concorrente, mi basterebbe mezzora per diventare un “brillante imprenditore”. “Tacciato”, credo che sia un modo per affermare negativamente quello che in realtà non è, ma “bunga bunga, nipoti di Mubarak ed olgiattine non mi pare che fossero invenzioni o robe edificanti. “Difeso a spada tratta da chi vedeva in lui un leader”, può darsi; in fondo sono milioni quelli che dicono di aver visto il mostro di Lochness oppure quelli a cui è apparsa la madonna e così via. “Perseguitato dalla giustizia”, questo è vero ma non era colpa dei giudici se la magistratura non dipende dal Parlamento e le leggi ad personam, in fondo, gli hanno salvato il sedere più di una volta.
    Però era divertente.

  4. Beh, caro Arien, bisogna sforzarsi di essere un tantino obbiettivi: l’ex Cav. non sarà stato un discendente di Olivetti, ma nemmeno la femigerata aristocrazia del denaro del clan Agnelli/Elkann/De Benedetti ha mai brillato per aspetti positivi! Magari sarò anche superficiale ma di sicuro non ipocritamente di parte visto che tutto ciò che ha fatto il compianto Berlusca e’ stato emulato alla perfezione dai suoi avversari politici, che prima lo stigmatizzavano in campagna elettorale e immediatamente dopo le votazioni cercavano il compromesso con la solita compravendita delle vacche. E ora risparmiami il solito così fan tutti, che e’ tutto normale…. D’Alema & Kompagni docet!!!!

  5. Spalm, in tutto quello che ho scritto non ho speso una parola sul Berlusconi politico, ma ti accontento. In termini politici, messi da parte Prodi e la Bindi, Berlusconi è stato un gigante politico, non perché lo fosse, ma perché quelli con i quali doveva confrontarsi erano così insignificanti che bastava un Berlusconi qualunque per farne quello che voleva. La dimostrazione della pochezza di quella classe politica, in fondo, la vediamo adesso dove, messo da parte Conte ed una decina di grillini, il livello è ancora più scadente ed imbarazzante. Aggiungiamoci che sono passati anche un po’ d’anni e oltre ad essere più scadenti e impresentabili, sono anche rincoglioniti.

  6. Invece direi soprattutto il conte giuseppi del grilletto che non conta, che insieme al Casalino ermafrodita ed altri scappati di casa (dibba & Gigino) hanno fatto più danni loro in un triennio che il Berlusca in un ventennio intervallato…. Gentaglia che non vale niente, non solo in politica: altro che 1 vale 1, questi valgono meno di 0.

  7. «Invece direi soprattutto …» Spalmieros, ok molto bene. Oltretutto sono convinto che Giuseppi agisca in modo superficiale per “l’onda” del popolo grillino. Dovrebbe essere un “conducator” invece è un “condotto” per le sue più evidenti opportunità: non tornare a fare il prof. di diritto privato a Firenze chè non se lo ….bbe più nessuno.

  8. Ciao Antonio, vero: purtroppo non è l’unico che afferma di essersi impoverito dopo aver intrapreso la carriera politica…. Ma dico, qualcuno per caso ha chiesto loro di farlo, se ne sentiva la necessità?

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