“un pullman di tr**e”. Chapeau!

Silvio Berlusconi by | Caricature, Funny caricatures, Famous cartoons

Ammettiamolo, ci è mancato. Ci sono mancate le sue battute sessiste, i continui rimandi al sesso, quello di matrice più bieca. Poi l’ultima perla è arrivata durante la cena natalizia con il Monza, dove a un certo punto ha esordito così:

Abbiamo trovato un nuovo allenatore che era l’allenatore della nostra squadra Primavera: è bravo, simpatico, gentile e capace di stimolare i nostri ragazzi“.

Ma a seguire la battuta infelice:

Io ci ho messo una stimolazione in più, perché ai ragazzi che sono venuti qui adesso ho detto: ora arrivano Juventus, Milan eccetera e se vincete con una di queste squadre vi faccio arrivare nello spogliatoio un pullman di tr**e“.

Nel 2009 Famiglia Cristiana, in relazione alla squallida vicenda delle escort, lo definì indifendibile. Mai aggettivo fu più azzeccato. E davvero, lo si potrebbe insultare all’infinito. Ma poi ti mancano le parole perché fa solo pena.

 

A costo di non fare il Governo

Crisi governo, Meloni spinge per il voto e Berlusconi chiede un “alto profilo” - Gazzetta del Sud

Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un Governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del Governo, a costo di non fare il Governo. L’Italia con noi al governo non sarà mai l’anello debole dell’occidente, la nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale governo. La prima regola di un governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato“.

Così Giorgia Meloni dopo l’audio in cui Berlusconi (s)parla della guerra in Ucraina e di Putin. Non c’è più tempo. Che vengano accelerate, o perlomeno non rallentate, le procedure per l’insediamento del nuovo governo. Le alternative distopiche non ci interessano.

Berlusconi: Meloni mi ha riso in faccia

Ieri con la signora abbiamo parlato anche di ministri, che erano quattro e sono saliti a cinque. Ma io ho insistito perché la Lega ha già avuto qualcosa più di noi perché la signora Meloni si è tenuta la presidenza del Senato, e io le ho detto che deve imparare da capo di un governo almeno ad usare il condizionale. Quando parli dei tuoi alleati dovresti dire `il Senato mi piacerebbe tenerlo per FdI´ e non `il Senato è mio´, perché così non si fa. Io ho fatto quattro volte il presidente del Consiglio, e il presidente del Consiglio deve essere aperto e generoso nei confronti degli alleati se vuol tenere unita la coalizione. La presidenza della Camera l’ha data alla Lega e, da che mondo è mondo, in Italia la presidenza del Senato vale due ministeri per chi non ce l’ha, vale un ministero la presidenza della Camera. Quindi noi gli abbiamo chiesto tre ministeri, mi ha riso in faccia, ne ho chiesti due, ha riso ancora, ne ho chiesto uno, ha detto ok. Questa è la situazione che ho trovato“. Così Silvio Berlusconi nell’audio diffuso ieri da Lapresse.

Ora, va da sé che la materia del politico è l’oratoria, non una stentata oralità né, tanto meno, un silenzio ostinato. Ma come avrebbe dovuto replicare Giorgia Meloni a questo audio? Con invettive al calor bianco? Solo qualche giorno fa a proposito dell’elenco poco  lusinghiero del Cavaliere aveva detto: “Io non sono ricattabile”, ora invece ha preferito tacere avvalorando la tesi che la vuole impeccabile da quando ha vinto le elezioni. Ovvio che, al netto delle dietrologie intorno alle esternazioni rubate, a far fede è sempre il comunicato congiunto tra i due che ha spianato la strada alle consultazioni con il Presidente della Repubblica. Tuttavia, resta il fatto che il vero problema della “signora” non sono i forzisti, ma l’uomo che si intrattiene in dolci sgrammaticature con Putin.

Berlusconi ci ha tradito con Letta". Quirinale, perché Meloni scarica Silvio - Affaritaliani.it