HAPPY DAYS

Exploring two decades of British feminist art: Women in Revolt! opens at Tate Britain | The Independent

Per molti versi Selvaggia Lucarelli è persona discutibile e odiosa, ma ha ragione quando, a proposito del suicidio di Giovanna Pedretti, scrive: “Di questa signora non importa nulla a nessuno. Ognuno la sta usando per banchettare alla sua tavola”. Interrogarsi su come l’umanità riesca a speculare anche sulle tragedie è esercizio inutile, non porta a nulla. Però una domanda possiamo farcela: cosa c’entra la politica con tutto questo? Possibile che si lasci travolgere, al pari dell’ultimo deficiente in rete, dall’hate speech? Guardando allo storico, sia a destra che a sinistra, passando per l’ex burattinaio Beppe Grillo, nessuno può dirsi immune. E io sono così schifata da questo vomito parolaio che non so cos’altro dire.

Bravo!

Sagiv Jehezkel will return to Israel from Turkey later today - Foreign Ministry | The Times of Israel

Le buone notizie andrebbero ripubblicate ogni settimana, soprattutto quando riportano fatti che sovvertono il vischioso andazzo delle cose, quello che vuole, ad esempio, che sia sempre l’ego a essere tutelato e mai il bene comune. Al di là delle implicazioni politiche, il calciatore israeliano Sagiv Jehezkel che, dopo aver segnato un goal  contro il Trabzonspor, ha indicato la fasciatura al polso sinistro con su scritto ‘100 giorni. 07/10’ per ricordare i giorni di prigionia degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, rimediando così il licenziamento dal club turco e l’incriminazione per odio razziale, può essere considerato, se non proprio un eroe, un uomo che ha dimostrato d’essere in relazione con le sofferenze impotenti, relegate in quell’opificio degli orrori chiamato eufemisticamente prigionia.