Coronavirus: puntiamo sull’armocromia. Anche nell’arredamento

   Parola d’ordine: reagire. Anche a partire dal colore. Perché non è mica detto che solo perché obbligate a restare in casa dobbiamo imbruttirci. Sforziamoci di trovare il colore giusto, considerandolo un input per una sinergia tra bellezza e speranza. Facciamolo per noi stesse e per chi ci vive accanto. Il resto verrà da sé.

   Rossella Migliaccio, pioniera in Italia dell’armocromia, dice: “Se ci vediamo belle, stiamo bene. L’armocromia si basa sul riconoscere le caratteristiche cromatiche di una persona, per poi ripeterle in tutto ciò che indossa. A volte basta anche solo un po’ di rossetto, ma della tonalità perfetta per noi. […] I colori sono importanti anche nella scelta dell’arredamento. Ora che la casa è diventata il nostro rifugio sicuro, ma anche il nostro ufficio, avere tonalità adatte tutto intorno ci può tirare su di morale. Purché i colori siano accostati secondo regole corrette. Se, per esempio, è valida la caratteristica del blu, che trasmette calma e serenità perché ricorda il mare e il cielo, è eccessivo abbinare a quella tonalità lampada, cuscino, divano e vasi. Si può lasciare un colore come dominante per poi esaltarlo con un colore minore, o complementare, e aggiungere dettagli in rosso o giallo ocra. Se proprio dovete abbinare le tonalità, fatelo in modo incrociato, cioè il cuscino del colore della parete e non del divano”.

Foto: LOUIS VUITTON® Origami Flowers By Atelier Oï