E in nome della democrazia intonò Bella ciao

Ha iniziato in sordina, poi il coraggio gli è venuto quando ha avuto conferma che lo sparuto gruppo di simpatizzanti che lo circondava, rotti gli indugi, aveva preso ad intonare Bella ciao. Rinvigorito da tanta commovente e allegra partecipazione, il Conte non ancora dimezzato, al giornalista de Le iene che lo interrogava sul rifiuto di Laura Pausini di cantare Bella ciao, ha spiegato:

“È un fondamento della reazione alla dittatura fascista, una canzone di tutti e per tutti coloro che si riconoscono nello spirito autenticamente democratico e antifascista della nostra Costituzione”.

Un azzardo il suo? No, più che altro un divertissement senza movente né colpa. Ma solo perché la retorica fine a se stessa ci ha sfiancati.

Elezioni | Conte canta 'Bella Ciao' | “Sbagliato dire che è divisiva È il simbolo della reazione alla dittatura fascista”

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